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L’ok del governo a convocare il summit a novembre. Il Mit invia in Europa la lettera del Sì alla Tav Foietta torna al vertice della commissione Italia-francia
Corriere Torino · 1 ott. 2019 · C. B.
L’arcinemico dei grillini torna a correre (da protagonista) lungo i binari della Torinolione. Paolo Foietta, ex commissario straordinario di governo della Tav, estromesso dall’ex ministro Danilo Toninelli, ha avuto il via libera dall’esecutivo Conte Bis per convocare la prossima riunione intergovernativa tra Italia e Francia. Che si terrà nei primi giorni di novembre, per discutere dello stato di avanzamento del tracciato.foietta, dopo 15 mesi di braccio di ferro con l’ex titolare dei Trasporti, senza mai riuscire a incontrarlo è stato ricevuto dal capo gabinetto del Mit, oggi guidato dal ministro Paola De Micheli. L’architetto torinese è decaduto da tutte le sue cariche, non rinnovato ma neppure è stato sostituito. Non è più commissario di governo e non è presidente dell’osservatorio Torino Lione. Ma non avendo ricevuto alcuna comunicazione è rimasto in sella alla commissione intergovernativa. Commissione internazionale che, per questioni di opportunità politica, viste le frizioni che dividevano Lega e 5S sulla grande opera, non è stata più convocata da oltre un anno. Ieri intanto è partita la lettera del ministero all’inea, l’agenzia esecutiva Ue per le infrastrutture, con cui l’italia spiega che, dopo i tentennamenti, riprende la rotta del Sì Tav. I destini del tracciato più combattuto d’italia rimetteranno Foietta di fronte ai suoi ex avversari. Alla commissione intergovernativa partecipano come capi delegazione anche i ministeri degli esteri (quindi Luigi Di Maio o suoi collaboratori), dei Trasporti e degli Interni. «Dopo 15 mesi di richieste, nalmente sono stato ascoltato dal governo — racconta Foietta — È un segnale che stiamo tornando sui binari della normalità. Ma non basta. Ci sono nomine che vanno fatte. L’ho scritto e ribadito anche al nuovo ministro dei Trasporti». Perché se l’alta velocità riprende la sua corsa va ristabilita la struttura di accompagnamento alla grande opera. Ne è convinto Paolo Foietta. «La richiesta non è vincolata al mio nome. Da funzionario dello Stato ho il dovere di richiamare il governo alle sue responsabilità». Sul tappeto c’è l’agenda delle compensazioni: quasi 100 milioni di euro da destinare ai comuni dove passerà la Tav. Ma si tratta di risorse che sono state congelate durante il governo giallo-verde.«il nuovo esecutivo ha cambiato atteggiamento. Ora mi auguro che si possa riprendere il discorso interrotto 15 mesi fa — dice Foietta — Oggi sono portavoce dell’osservatorio Torino Lione ma c’è bisogno di un presidente autorizzato dal governo per poter avviare ogni procedura: dalle compensazioni all’ascolto del territorio». Dopo 15 mesi di richieste nalmente sono stato ascoltato dall’esecutivo, siamo di nuovo sui binari della normalità