La talpa Federica distrugge il diaframma nel tunnel Tav
Presente il ministro francese ai trasporti. L’assenza dell’esecutivo Conte spiegata con “problemi organizzativi”
di ALESSANDRO CONTALDO, PAOLO GRISERI e DIEGO LONGHIN
La talpa Federica buca il primo tratto della Tav, ma il governo italiano non c’è
l pulsante che ha dato il via all’ultimo scavo è stato premuto dal ministro dei Trasporti francese Jean Baptiste Djebbari e dai sindaci dei Comuni francesi di Saint Martin de la Porte e Saint Jean de Maurienne. Dopo la caduta della parete di roccia sono state sventolate le bandiere della Ue della Francia e dell’Italia. Il ‘tunnel di base sarà realizzato per 45 chilometri in Francia e per i restanti 12,5 in Italia. Il costo dell’intera opera è di 8,6 miliardi di euro al 50% pagato dalla Ue.
Gli operai sono scesi dalla fresa Federica portando le bandiere d’Europa, di Francia e di Italia e sono stati accolti dalle autorità. Tra i lavoratori una sola donna, Cristina, a cui il presidente di Telt Hubert du Mesnil ha consegnato la chiave della fresa Federica in riconoscimento di tutto il lavoro fatto in questi anni. Il direttore generale di Telt Mario Virano ha ringraziato “lavoratori, imprese, ingegneri e maestranze per l’impegno collettivo straordinario che ci ha consentito di superare grandi difficoltà incredibili. Questo è stato uno dei lavori di scavo in galleria più complicati al mondo”.” E’ un grande risultato – ha aggiunto – I primi 9 chilometri dei 115 totali, la prima tappa per riuscire a completare l’opera che permetterà di lanciare il Corridoio Mediterraneo”.
Telt, la società che dovrà realizzare l’opera, prova a giustificare l’assenza di rappresentanti dell’esecutivo a causa dell’organizzazione all’ultimo dell’evento: “La progressione dello scavo di Federica non era certa – spiegano – per cui abbiamo dovuto vedere di giorno in giorno”