Cade l’ultimo diaframma del primo tratto di Tav, ma alla cerimonia assente il governo italiano

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Cade l'ultimo diaframma del primo tratto di Tav, ma alla cerimonia assente il governo italianoLa talpa Federica distrugge il diaframma nel tunnel Tav

Presente il ministro francese ai trasporti. L’assenza dell’esecutivo Conte spiegata con “problemi organizzativi”

di ALESSANDRO CONTALDO, PAOLO GRISERI e DIEGO LONGHIN

23 settembre 2019

Nessun rappresentante del nuovo governo oggi alla cerimonia per la caduta dell’ultimo diaframma dei primi nove chilometri della galleria transfrontaliera del futuro collegamento Torino- Lione. Si tratta dello scavo della galleria  di Saint-Martin-la-Porte in Savoia. Così nasce l’idea che come è già accaduto con il governo giallo-verde, anche quello giallo-rosso snobbi la Tav. Dopo 21 minuti di scavo è caduto l’ultimo strato di roccia che separa i primi 9 chilometri di scavo della maxi-galleria della Tav Torino-Lione dalla gigantesca camera sotterranea dove la fresa sarà smontata e da dove partiranno le altre frese per proseguire l’opera, la cui entrata in servizio è prevista nel 2030. I

La talpa Federica buca il primo tratto della Tav, ma il governo italiano non c’è

l pulsante che ha dato il via all’ultimo scavo è stato premuto dal ministro dei Trasporti francese Jean Baptiste Djebbari e dai sindaci dei Comuni francesi di Saint Martin de la Porte e Saint Jean de Maurienne.  Dopo la caduta della parete di roccia sono state sventolate le bandiere della Ue  della Francia e dell’Italia. Il ‘tunnel di base sarà realizzato per 45 chilometri in Francia e per i restanti 12,5 in Italia. Il costo dell’intera opera è di 8,6 miliardi di euro al 50% pagato dalla Ue.

 

Gli operai sono scesi dalla fresa Federica portando le bandiere d’Europa, di Francia e di Italia e sono stati accolti dalle autorità. Tra i lavoratori una sola donna, Cristina, a cui il presidente di Telt Hubert du Mesnil ha consegnato la chiave della fresa Federica in riconoscimento di tutto il lavoro fatto in questi anni. Il direttore generale di Telt Mario Virano ha ringraziato “lavoratori, imprese, ingegneri e maestranze per l’impegno collettivo straordinario che ci ha consentito di superare grandi difficoltà incredibili. Questo è stato uno dei lavori di scavo in galleria più complicati al mondo”.” E’ un grande risultato – ha aggiunto – I primi 9 chilometri dei 115 totali, la prima tappa per riuscire a completare l’opera che permetterà di lanciare il Corridoio Mediterraneo”.

Telt, la società che dovrà realizzare l’opera, prova a giustificare l’assenza di rappresentanti dell’esecutivo a causa dell’organizzazione all’ultimo dell’evento: “La progressione dello scavo di Federica non era certa – spiegano – per cui abbiamo dovuto vedere di giorno in giorno”

Cade l’ultimo diaframma del primo tratto di Tav, ma alla cerimonia assente il governo italianoultima modifica: 2019-10-15T11:16:01+02:00da davi-luciano
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