https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/07/23/news/i_no_tav_a_conte_ecco_perche_e_vantaggioso_sospendere_l_opera-231857192/?fbclid=IwAR3ZwOAUdbJe8o8IdLTf0OoUY6u7qbTV5B8ewEEVhpcptVpGbGlJtt6QnTY
Lettera al premier: “Ci spieghi perché la Francia spende solo 2 miliardi”di Euro
MARIACHIARA GIACOSA
“La scelta semplice, inevitabile e unica” in materia di Tav “è la sospensione del progetto, che può essere attuata rapidamente e senza penali”. Si conclude così un elenco di indicazioni che il movimento No Tav fornisce idealmente al premier Conte per “una decisione responsabile” che procurerebbe dei “vantaggi per l’Italia”. I No Tav dicono che il “governo ‘Salvini'” dovrebbe spiegare perché “finanziare la Francia con oltre 2 miliardi di euro per consentirle di realizzare i suoi lavori sul territorio francese. In Valsusa sentono odore di beffa. Dal leader storico Alberto Perino in giù temono che arrivi il via libera all’opera contro la quale si battono da vent’anni. E beffa delle beffe potrebbe arrivare alla vigilia della marcia che il movimento contro il supertreno ha in programma per sabato pomeriggio nell’ambito del Festival Alta felicità. Venerdì è infatti attesa la comunicazione ufficiale del governo a Bruxelles.
Il premier Giuseppe Conte dovrà dire all’Europa se intende proseguire con l’opera oppure stopparla. Un rischio che il movimento No Tav prova a scongiurare fino all’ultimo, con le mobilitazioni di questi giorni – e gli assalti serali al cantiere – e con le prese di posizione politica. L’ultima è quella del Presidio Europa, che segue i rapporti internazionale dei comitati contro l’alta velocità e che ora fa appello a Conte perché blocchi l’opera. E non solo perchè «la Torino-Lione è climaticida», scrivono nel messaggio al premier, ma soprattutto per ragioni economiche. Nel mirino degli oppositori della Tav c’è la spartizione dei costi tra Italia e Francia, secondo la quale «l’Italia dovrebbe finanziare per oltre 2 miliardi per le opere sul territorio francese».