La Cgil stoppa i No Tav: nessuno strumentalizzi il corteo del 1° Maggio

25 aprile 19 Stampa 

La convivenza difficile tra favorevoli e contrari alla grande opera I sindacati del Sì: è la festa di tutti, ma parliamo del dramma lavoro

Claudia Luise

«Il primo maggio è la festa del lavoro e non va assolutamente strumentalizzata».

È un monito che non ammette repliche quello che arriva dalla Cgil torinese, dopo la sparata dei No Tav dell’altro pomeriggio.

L’idea che il tema dell’Alta Velocità monopolizzi anche questa manifestazione non piace a nessuno. Anche perchè accentuerebbe una convivenza difficile con quanti sono invece favorevoli all’opera, rimarcando una spaccatura che si riflette anche all’interno della stessa Cgil che riunisce anime con un approccio diametralmente opposto alla questione.

Già, la convivenza delle due anime sull’Alta Velocità è una questione che in Cgil si è affrontata ben più di una volta.

Ma se la La Fillea (che rappresenta i lavoratori edili) è da sempre favorevole alla Torino-Lione e alcuni suoi rappresentanti sono scesi in piazza in occasione delle manifestazioni del «Sì», i metalmeccanici della Fiom sono sul fronte opposto.

E a livello nazionale i vertici, a partire dal segretario generale Maurizio Landini, hanno manifestato più volte dubbi sul progetto.

Che la questione No Tav al Primo Maggio imbarazzi in qualche modo il sindacato è evidente anche quando Maurizio Landini, intervenuto ieri a Torino ad un incontro sul tema del caporalato, glissi sull’argomento.

Limitandosi a parlare di sicurezza e dei temi centrali del primo maggio.

Sottolineando che quello degli incidenti sul lavoro «è un dramma che continua». Dall’inizio dell’anno – puntualizza – i morti sono stati più di 200 e aumentano gli infortuni e le malattie professionali. Prevale ancora una cultura che vede nella salute e nella sicurezza non un investimento ma un costo.

Insomma: si continua a morire come si moriva cinquant’anni fa. È questo è inaccettabile».

Si fa invece sentire la segretaria generale della Camera del Lavoro di Torino, Enrica Valfrè che dice: «Spesso il Primo maggio viene utilizzato da chi ha motivi di protesta per trasformare quello che è un momento di festa e di lotta per le organizzazioni sindacali in qualcosa di diverso. Io credo che tutte le opinioni debbano essere rispettate, ma che nessuno debba mettere le mani e appropriarsi della festa dei lavoratori» dice la segretaria generale della Camera del Lavoro di Torino, Enrica Valfrè.

«Sia chi è contrario all’opera sia chi è favorevole devono poter esprimere la propria legittima opinione. E men che mai far ricorso alla violenza».

Teme guai di questo tipo il Primo maggio? «Noi ci auguriamo che i No Tav non la usino – puntualizza Valfré – Siamo certi che la polizia e i carabinieri garantiranno a tutti di manifestare serenamente». E comunque sia già venerdì ci sarà un incontro con il questore per discutere di questo tema.

Intanto, però, la questione diventa calda e apre più fronti di dibattito.

E tra gli altri interviene anche il segretario generale della Cisl Domenico Lo Bianco, le cui opinioni sul tema Tav sono ben note. Favorevole al progetto della Torino – Lione ha sfilato in città con il «Sì» schierandosi in modo incontrovertibile. Oggi dice: «Il primo maggio è la festa dei lavoratori: chiunque voglia partecipare al nostro corteo in modo pacifico e non violento è benvenuto».

La Cgil stoppa i No Tav: nessuno strumentalizzi il corteo del 1° Maggioultima modifica: 2019-05-01T22:55:16+02:00da davi-luciano
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