Torino – Lione ? No, Torino-Digione

Comunicato Stampa

PresidioEuropa

Movimento No TAV

12 aprile 2019

www.presidioeuropa.net/blog/?p=19788

Torino – Lione ?

No, Torino-Digione

Questo il nuovo itinerario deciso dalla Francia per risparmiare 11 miliardi di euro di gallerie tra Lione e il tunnel di base di 57 km

Grandi manovre ferroviarie in Francia, la nuova linea Torino-Lione non passerà più da Lione, ma da … Digione, una città  200  chilometri a nord.

Questa novità l’ha rivelata Elisabeth Borne, Ministra dei Trasporti francesi, con una Lettera inviata al Prefetto di Lione lunedì 8 aprile 2019 (cfr. in basso), nella quale indica le prossime tappe per il trasporto ferroviario delle merci dal confine franco-italiano verso Parigi.

Ecco il programma dettagliato della ministra.

  • In primo luogo, in attesa della costruzione di nuove sezioni di linea, la linea ferroviaria in uso e modernizzata Digione-Modane costituirà la via d’accesso alla galleria di base al momento della sua entrata in servizio, prevista per il 2030.
  • … dare priorità al miglioramento dei trasporti quotidiani, … i grandi progetti infrastrutturali devono far parte di un approccio progressivo di realizzazione, a partire dalle necessarie ottimizzazioni della rete in cui sono integrati, prima della costruzione di sezioni di nuove linee che saranno quindi scaglionate nel tempo.
  • Per quanto riguarda le nuove sezioni di linea ferroviaria tra Lione e la sezione transfrontaliera del tunnel, le riflessioni proseguiranno per determinare gli investimenti opportuni allo scopo di far fronte nel tempo all’aumento del traffico”.

Spiegazione

Le nuove sezioni di linea ferroviaria tra “Lione e la sezione transfrontaliera del tunnel” comprendono 72,4 chilometri di gallerie (Sainte-Blandine 2,4 km, Dullin-L’Epine 15 km, Chartreuse 25 km, Belledonne 20 km e Glandon 10 km).

La Francia non ha nessuna intenzione di realizzare queste cinque gallerie, per lo meno  in questo secolo, perché richiedono un investimento di ben 11 miliardi di €.

La ministra ha confermato che l’interesse della Francia su questa itinerario è il trasporto delle merci e non dei passeggeri. La parola “merci” compare sette volte nella sua lettera, la parola passeggeri solo tre ma riferita in particolare ai treni dei pendolari.

L’obiettivo dichiarato dalla ministra è di “effettuare investimenti a breve termine nella linea in uso e aumentare la sua capacità fino a 10 milioni di tonnellate di merci, poi a 15 dopo il 2030.

Ma equipaggiare la  sezione transfrontaliera di un nuovo tunnel di base di 57 km, dotato di una capacità stimata tra 50 e 70 milioni di tonnellate/anno senza costruire nuove linee ferroviarie  di accesso al tunnel della stessa capacità tra Lione o Digione e il Tunnel di Base (ma anche tra Torino e il Tunnel) –  sarebbe un investimento inutile, come da tempo dimostrato dagli esperti ferroviari.

Trapela in questa lettera la preoccupazione della ministra Borne per la mancanza di sufficienti traffici merci e passeggeri su questo itinerario nel medio/lungo periodo e dei fondi per un’opera che le sta apparendo inutile.

La prova ? La ministra si guarda bene dall’informare come la Francia finanzierà la costruzione dei suoi 45 km della Torino-Lione. Forse si aspetta che l’Unione europea tenga a carico suo la costruzione delle linee di accesso?

E, per prudenza, vuole conoscere, attraverso l’istituzione di un osservatorio permanente, la saturazione ferroviaria sulle attuali vie di accesso e sul tunnel del Moncenisio.

Le decisioni della ministra francese dovrebbero far capire all’Italia che la Francia non è interessata (in questo secolo) al progetto Lyon-Turin, tanto da aver già modificato il suo itinerario in Dijon-Turin.

Ecco la lettera in italiano della ministra, qui il testo originale in  francese.

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E SOLIDALE

La Ministra incaricata dei trasporti presso il ministro di Stato

Hôtel Le Play-40, rue du Bac – 75007 Paris – Tél : 33 (0)1 40 81 21 21 22

Egregio signor Pascal MAHILOS

Prefetto della regione Auvergne – Rodano-Alpi,

Rue Pierre Corneille 69419 LYON

Parigi, 8 aprile 2019

Signor Prefetto,

      Il progetto di una nuova linea ferroviaria Lione-Torino deve  contribuire al trasferimento modale del traffico merci attraverso le Alpi franco-italiane dalla strada alla ferrovia e alla riduzione degli impatti ambientali dei flussi stradali nei territori attraversati, in particolare quelli legati alla qualità dell’aria. Fornendo un collegamento ferroviario efficiente tra la Francia e l’Italia, questo progetto, che costituisce il collegamento essenziale del corridoio mediterraneo nell’ambito della rete transeuropea di trasporto (TEN-T), migliorerà i collegamenti tra i grandi agglomerati urbani alpini.

     Il programma completo per la costruzione delle nuove linee di accesso francesi, che deve garantire la continuità tra il territorio lionese orientale e la sezione transfrontaliera di Saint-Jean-de-Maurienne, si compone di vari elementi: (i) una nuova linea mista merci e passeggeri tra Grenay e Chambéry; (ii) una linea a binario unico per il traffico merci tra Avressieux e Saint-Jean-de-Maurienne che prevede  la traversata in galleria dei massicci della Chartreuse, Belledonne e Glandon; (iii) il raddoppio della stessa tratta; (iv) una linea ad alta velocità tra Lione Saint Exupéry e Avressieux. Le prime due fasi di questi accessi sono state dichiarate di pubblica utilità il 23 agosto 2013.

    Il progetto di legge sull’orientamento della mobilità, presentato al Consiglio dei ministri il 26 novembre 2018, attualmente all’esame del Parlamento, intende dare priorità al miglioramento dei trasporti quotidiani, conformemente agli orientamenti stabiliti dal Presidente della Repubblica. In linea con questa priorità, i grandi progetti infrastrutturali devono far parte di un approccio progressivo di realizzazione, a partire dalle necessarie ottimizzazioni della rete in cui sono integrati, prima della costruzione di sezioni di nuove linee che saranno quindi scaglionate nel tempo.

     Per questo motivo, nella motivazione del progetto di legge si afferma che “l’ammodernamento dell’attuale linea Digione-Modane sarà realizzato in modo da consentirle di accogliere il traffico merci sull’asse internazionale Lione-Torino in buone condizioni al momento della messa in servizio della galleria di base e di far fronte all’aumento del trasporto ferroviario giornaliero. L’obiettivo è effettuare investimenti a breve termine nella linea convenzionale e aumentare la sua capacità fino a 10 milioni di tonnellate di merci all’anno al momento dell’apertura del tunnel transfrontaliero (2030), poi 15 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda le nuove sezioni di linea tra Lione e la sezione transfrontaliera del tunnel, le riflessioni proseguiranno per determinare gli investimenti opportuni allo scopo di far fronte nel tempo all’aumento del traffico”.

      In questo contesto, ho chiesto a SNCF Réseau di avviare sin d’ora un programma di studi per precisare i diversi sviluppi infrastrutturali da realizzare sulle linee di accesso al tunnel di base franco-italiano, che si tratti della modernizzazione della rete esistente o della costruzione di nuove tratte, in funzione dell’aumento del traffico osservato e prevedibile sul tracciato. Questo programma di studio dovrebbe essere strutturato su due temi.

  1. In primo luogo, in attesa della costruzione di nuove sezioni di linea, la linea in uso modernizzata Digione-Modane sarà la via d’accesso alla galleria di base al momento della sua entrata in servizio, prevista per il 2030. SNCF Réseau elaborerà quindi un piano generale per questa linea classica, al fine di individuare gli investimenti necessari e definire il calendario per il suo completamento, al fine di trasportare un traffico merci di 10 Mt/anno prima della messa in servizio del tunnel transfrontaliero, ossia un livello comparabile a quello sostenuto da questo asse circa 20 anni fa, poi 15 Mt/anno dopo. Le soluzioni adottate dovrebbero inoltre consentire di rispondere all’aumento del traffico passeggeri, in particolare per i treni dei pendolari, che dovrebbe essere rafforzato in un contesto di saturazione degli assi stradali della Combe de Savoie.

Inoltre, vorrei che SNCF Réseau prestasse particolare attenzione alle misure di integrazione necessarie per sostenere il rilancio del traffico merci sulla linea Digione-Modane, nonché la continua crescita del traffico passeggeri, in particolare per quanto riguarda il controllo dell’inquinamento acustico e l’installazione di misure di prevenzione del deragliamento nel settore del Lac du Bourget.

  1. – Allo stesso tempo, SNCF Réseau riesaminerà la coerenza e la tempistica delle varie fasi dei nuovi tratti di linea, che consentiranno di offrire capacità di accesso supplementari alla galleria di base, per far fronte all’evoluzione del traffico dopo la messa in servizio della galleria e garantire così le prestazioni complessive del collegamento.

     Queste attività saranno l’occasione per esaminare le proposte presentate dagli eletti locali e, più in generale, cercheranno di individuare tutti i possibili modi per ottimizzare i costi e le fasi di attuazione al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del programma. Sarà inoltre necessario esaminare le conseguenze dei vari scenari possibili sulla dichiarazione di pubblica utilità delle prime due fasi delle vie d’accesso francesi dell’agosto 2013. Infine, sarà necessario garantire che queste discussioni siano adeguatamente collegate alle varie ipotesi che saranno esaminate nel contesto del prossimo dibattito pubblico sullo sviluppo a lungo termine del nodo ferroviario di Lione. A questo proposito, mi auguro che si presti particolare attenzione al miglioramento della qualità delle relazioni tra Lione e la Savoia, nonché a garantire un buon coordinamento con il lavoro del comitato di consultazione interdipartimentale sui terreni agricoli e forestali, istituito nel 2014.

 *   *   *

     Vorrei che fosse istituito un comitato di pilotaggio, sotto la sua presidenza, per monitorare l’attuazione di questo programma di studi. Vi parteciperanno rappresentanti degli enti locali interessati, in particolare la regione, i dipartimenti, gli agglomerati e le principali città, SNCF Réseau, DGTIM e i servizi decentrati dello Stato. Sarete sostenuti da un rappresentante del Consiglio Generale per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile (CGEDD),

     Al termine di questo processo, le conclusioni degli studi, accompagnate dal parere del comitato di pilotaggio, mi consentiranno di elaborare il piano generale della linea classica Digione-Modane e gli orientamenti da adottare per la progressiva costruzione dei nuovi tratti di accesso alla galleria di base.

      Inoltre, ho deciso di istituire un osservatorio permanente della saturazione ferroviaria sulle attuali vie di accesso e sul tunnel del Moncenisio. Questo osservatorio, presieduto dal rappresentante del CGEDD, avrà il compito di oggettivare la realtà del traffico e le capacità disponibili consentite dalle infrastrutture e dalle regole operative attuali, al fine di anticipare eventuali fenomeni di saturazione o difficoltà operative e di effettuare investimenti per prevenirli. Comprenderà rappresentanti di SNCF Réseau, che fungerà da segretariato tecnico, società ferroviarie, autorità organizzatrici dei trasporti e, in generale, tutti gli attori che sembra opportuno coinvolgere.

      I lavori di questo osservatorio saranno ampiamente diffusi e regolarmente riferiti al comitato di cui sopra.

      Spero che la prima riunione del comitato direttivo si tenga quanto prima possibile, in particolare per avviare i primi scambi sulla precisa coerenza del programma di studio e per avviare in ogni caso le discussioni sul suo finanziamento, spero che una prima relazione sullo stato di avanzamento del programma e sul suo calendario di attuazione sia inviata nell’estate del 2019.

     Voglia gradire, Signor Prefetto, i migliori saluti.

Elisabeth Borne

Torino – Lione ? No, Torino-Digioneultima modifica: 2019-04-12T18:17:35+02:00da davi-luciano
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