A TORINO IL GIORNO DEL CORTEO DEGLI ANARCHICI: CONTROLLI A TAPPETO, CITTÀ BLOCCATA E QUATTRO ARRESTI

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Trattenute un centinaio di persone in borgo Aurora. Non si sono registrati tafferugli
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Pubblicato il 30/03/2019
LODOVICO POLETTO, IRENE FAMÀ, FEDERICO GENTA, BERNARDO BASILICI MENINI, MASSIMILIANO PEGGIO, FEDERICO CALLEGARO
TORINO

Si sono mossi poco prima delle 15 i cinque gruppi di anarchici, provenienti da tutto il Paese, oltre che da Francia, Grecia e Croazia, che hanno indetto per oggi, sabato 30 marzo, una maxi mobilitazione. I cortei sono partiti da cinque punti diversi della città (piazza Benefica, Porta Palazzo, largo Saluzzo, parco del Valentino e Campus Einaudi) per ritrovarsi tutti verso le 15 in piazza Carlo Felice. In piazza Benefica si è vista per qualche minuto anche Lavinia Cassaro, la maestra che lo scorso anno, durante una manifestazione antifascista, fu filmata dalle telecamere mentre lanciava insulti verso le forze dell’ordine. L’insegnante venne poi licenziata. 

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Raggiunta Piazza Carlo Felice, il gruppo di anarchici è partito alla volta di Via Aosta dove, nel primo pomeriggio, uno dei cinque cortei è stato trattenuto dalle forze dell’ordine.

Nel corso della manifestazione è stato bloccato Corso Vittorio, da Porta Nuova al Po ed anche Corso Cairoli. Uno schieramento di militari ha impedito l’accesso verso via Po e durante il corteo, la Digos ha fermato un manifestante per resistenza.

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Dopo aver attraversato Corso Regio Parco, Corso Tortona e lentamente Corso Novara, dove la polizia si era schierata per bloccare l’avanzamento , il corteo ha raggiunto i manifestanti in via Aosta che quindi sono stati fatti andar via dopo aver lasciato dei materiali pericolosi. «Tout les monde deteste la police» è lo slogan scandito dai manifestanti che alla fine hanno raggiunto via Bologna per proseguire alla volta di via Tollegno, verso la ex scuola intitolata a Salvo d’Acquisto occupata mercoledì scorso.

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«Appendino la scorta non ti basta», «Spara Sparagna, appendi Appendino» sono le scritte apparse sui muri del cimitero monumentale.

Non si sono registrati tafferugli. Tuttavia sono state 4 le persone arrestate e 9 quelle denunciate, già nella serata di venerdì, per detenzione e porto di armi e materiale esplodente nel corso di alcuni controlli predisposti dal questore di Torino, Francesco Messina.

Tanti gli striscioni, da «Sole e Baleno vivono nelle lotte» a «Dall’asilo alle università contro i padroni della città». I commercianti hanno preferito abbassare le saracinesche e, intorno alle 15, è stata chiusa anche la metropolitana di Porta Nuova per poi essere riaperta intorno alle 17.

I primi identificati 
Poco dopo le 13 la polizia ha circondato un gruppo di anarchici che stava attraversando il quartiere Aurora per raggiungere la stazione di Porta Nuova. Si tratta di un centinaio di antagonisti, tra cui numerosi stranieri, alcuni dei quali già travisati. A quanto si apprende, il gruppo sarebbe uscito dalla scuola Salvo D’Acquisto di via Tollegno, occupata nei giorni scorsi. Nel frattempo al parco del Valentino, si erano radunati una cinquantina di anarchici. Al Campus Einaudi su 40 presenze erano circa una ventina i rappresentanti di Askatasuna e sono stati perquisiti 20 manifestanti.

I fermi di ieri sera 
Intanto c’è da registrare che nella notte la polizia ha effettuato alcuni fermi: un’auto è stata bloccata prima di arrivare a Torino con quattro persone con caschi e bombe carta. Altre persone sono state fermate e controllate. E la tensione rischia di salire ancora. Intanto i siti anarchici e Radio Blackout rilanciano il mantra della giornata, ovvero la lotta contro «Tutte le forme di repressione, diretta e indiretta, che si respirano a Torino».

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La movimentazione anarchica nasce come seguito allo sgombero dell’Asilo, storica sede dell’anarchia torinese, per andare a toccare altri temi sociali. Primo fra tutti quelli che l’area antagonista chiamano la guerra ai poveri «in atto da anni a Torino». E che ha come cardine la riqualificazione dei quartieri, ovvero vecchie case abbattute per far posto nuove strutture. Ma di mezzo ci sono gli sfratti, la lotta ai Cpr e le frontiere.

Le forze dell’ordine sono mobilitate con oltre duemila divise, per cercare di contenere eventuali eccessi.

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A TORINO IL GIORNO DEL CORTEO DEGLI ANARCHICI: CONTROLLI A TAPPETO, CITTÀ BLOCCATA E QUATTRO ARRESTIultima modifica: 2019-04-03T16:13:06+02:00da davi-luciano
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