Tav, la pasionaria del no: “Quel treno è pornografia. Paghino gli industriali”

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Doriana Tassotti: “Progetto inutile: i convogli merci e passeggeri viaggiano vuoti
 

INTERVISTA

«Guardi, per me, per noi che siamo contro quest’opera, il Tav è soltanto pornografia. Di fronte ai disastri del Paese, davanti a ponti che crollano,a scuole che cadono a pezzi, sentire parlare di un treno che costa miliardi, è inaccettabile». Doriana Tassotti, è dal 2005 che indossa la bandiera la No Tav. Insegnante di inglese in un liceo, valsusina da sempre, la causa l’ha abbracciata ormai 13 anni fa. E dice. «Davanti ad una situazione di questo tipo non essere contro il supertreno è da irresponsabili».

Andiamo con ordine. Parliamo di crescita del Paese. Lei non crede che questo collegamento sarebbe utile all’economia del territorio?

«Sa a chi sarebbe utile?A chi vuole guadagnarci. Se agli industriali quest’opera piace così tanto, perchè non tirano fuori loro i soldi e se la fanno da soli? Io questo non l’ho sentito l’altro giorno alla super riunione delle Ogr».
Ma del Piemonte isolato non gliene importa nulla?
«Questa è una storia finta, che piace soltanto a Chiamparino. Tav non sarebbe un treno passeggeri. E noi che vediamo ogni giorno passare decine di convogli verso la Francia, sia merci che passeggeri, sappiano benissimo che passano mezzi vuoti. Usino quei denari per sistemare i convogli dei pendolari. Non per un’opera inutile». 
Ma questi sono slogan…
«No, questa non è ideologia, sono dati di fatto. Sono anni che studiamo le carte. Che ci confrontiamo con studiosi, che lavoriamo sulla Tav. Ideologia e slogan sono quelli di chi sostiene che questa linea è fondamentale per un ipoteco sviluppo».
E non crede che la lina servirebbe come volano per l’economia?
«Guardi, noi non siamo contro le infrastrutture, ma quelle utili. Per questo diciamo che l’economia si rilancia con tante piccole opere sul territorio. Se ci sono questi soldi, perché dobbiamo metterli su un treno? Andiamo a sistemare quelle infrastrutture che cadono a pezzi. La verità è che con quei denari si arricchirà soltanto qualcuno e non si fa nulla ci davvero utile per la gente». 
Secondo lei il Paese è favorevole alla Tav?
«Il Paese va dove lo si vuole far andare. Io sono contro un referendum. Perchè la gente voterebbe da disinformata. Gli fanno credere altre cose mentre quest’opera porterà soltanto devastazione e sperpero di soldi».
Ma in valle è stato eletto un senatore della Lega che è tutt’altro che contro la Tav. Come se lo spiega?
«Con il fatto che molti No Tav neanche vanno più a votare. Lo diciamo da sempre: non ci sono governi amici. Questo forse ha qualche interesse in più verso di noi».
Quindi lei spera che l’analisi costi-benefici blocchi il progetto?
«Io spero che si investa sui progetti importanti. E poi: in trent’anni di lotta, siamo riusciti sempre a rallentare la macchina. A metter sabbia negli ingranaggi. Qualcosa vorrà pur dire. Noi non ci arrendiamo». 

Tav, la pasionaria del no: “Quel treno è pornografia. Paghino gli industriali”ultima modifica: 2018-12-06T14:21:21+01:00da davi-luciano
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