La stazione di Collegno
Il raddoppio della tratta storica? Per Collegno un vera jattura. E così l’amministrazione attende con preoccupazione il voto in Consiglio comunale a Torino oggi pomeriggio, lunedì 29 ottobre, relativo all’Alta Velocità. L’eventuale approvazione dell’ordine del giorno potrebbe aprire all’ipotesi di mediazione tra Lega e Cinque Stelle sul raddoppio dei binari della linea storica. «Nella seduta dell’Osservatorio del 3 ottobre scorso è stato sottolineato che l’ipotesi di raddoppio fosse irragionevole e non praticabile – dichiara Francesco Casciano sindaco di Collegno -: non immaginavo che qualcuno potesse prenderla sul serio. Per noi sarebbe una sciagura. Le persone coinvolte sarebbero più di un migliaio. Il numero complessivo degli sfollati sarebbe superiore a quelli del ponte Morandi di Genova. Ad essere compromesse soprattutto attività produttive e edifici residenziali».
Il cavalcaferrovia
Ma non solo. «Sarebbero devastanti le conseguenze sulle abitazioni causate dall’eventuale abbattimento del cavalcaferrovia di corso Francia e dai lavori di rifacimento completo dei due sottopassi San Massimo e Nuto Revelli – commenta Casciano -. Tra l’altro proprio tra i due sottopassi è prevista la fermata della metrò Certosa e che sarà l’interscambio modale tra treno e metropolitana moltiplicando il valore strategico del servizio ferroviario». E aggiunge: «Chiedo al viceministro Laura Castelli eletto nel nostro collegio di opporsi a questa ipotesi».