A QUOI SERVENT LES ALLIANCES GEOPOLITIQUES ALTERNATIVES ? RDC-ZIMBABWE-SADC. L’OCCIDENT MIS EN ECHEC AVEC L’AIDE DE MOSCOU ET DE PEKIN …

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 09 17/

 

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans LE DEBAT PANAFRICAIN du 19 août 2018 sur AFRIQUE MEDIA

 

Sources :

* La video sur

PANAFRICOM-TV/

LUC MICHEL (DIRECT AFRIQUE):

RDC-ZIMBABWE-SADC. L’OCCIDENT MIS EN ECHEC AVEC L’AIDE DE MOSCOU ET DE PEKIN (LE DEBAT PANAFRICAIN- AFRIQUE MEDIA)

Sur https://vimeo.com/287336349

Luc MICHEL explique comment les Occidentaux (USA, OTAN, UE) ont été mis en échec ces dernières semaines sur trois dossiers centraux pour la Résistance africaine :

* Mise hors jeu de Moïse Katumbi-Soriano en RD Congo. Il nous révèle le dessous des cartes du dossier d’emploi de mercenaires et de déstabilisation de l’Etat congolais, fondé, pour lequel Katumbi est poursuivi. Mais aussi qui sont les marionnetistes américains du fantoche Katumbi.

* Comment le président Mangagwa, avec l’aide de la Chine (PCC et ALN), a réduit à néant les plans anglo-saxons de changement de régime au Zimbabwe.

* Pourquoi la conclusion d’accords militaires entre Moscou et la SADC (la grande union régionale de 14 pays en Afrique australe), lors du Sommet des BRICS à Johannesbourg, est une révolution géopolitique et un défi à Washington et Paris en Afrique.

Le géopoliticien termine ses analyses par une analyse géopolitique des BRICS et de leur maillon faible, l’Inde, dont le rôle pro-occidental dans la confrontation avec Pékin pour le contrôle de l’Océan indien est expliqué …

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

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* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

IL PUNTO SUL TAV TORINO-LIONE A SETTEMBRE 2018

http://www.notavtorino.org/documenti-16/pre-ampliamento-chiomonte-2018-09-18.html

Nell’immobilismo del nuovo Governo, Telt prepara l’ampliamento del cantiere di Chiomonte. I No Tav alzano il tono della lotta

IL CONTESTO

Il Governo Lega-M5s presieduto da Giuseppe Conte, insediatosi il 1° Giugno sull’esito delle elezioni del 4 Marzo, ha nel suo programma un profondo riesame dell’utilità, la sostenibilità economica e la redditività del progetto del Tav Torino-Lione. Riesame fondato su di una nuova analisi costi-benefici, che nell’estate viene affidata ad una commissione indipendente presieduta dal prof. Marco Ponti.

 Nel frattempo giungono però a compimento alcuni iter amministrativi dell’opera avviati negli anni addietro:

– sulla scorta di una decisione presa dal CIPE del precedente Governo Gentiloni, vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale (10 Agosto) le delibere di approvazione della variante che prevede di scavare il tunnel di base dal cantiere di Chiomonte, ampliando l’area da esso occupata.

– al termine di un iter parallelo, il 31 Luglio veniva rilasciato il progetto esecutivo dei due nuovi svincoli, strutture indispensabili alla funzionalità del più vasto cantiere.

Nella nuova planimetria del cantiere l’ampliamento è contornato da linea rossa, e si protende in massima parte nel territorio comunale di Giaglione, oltrepassando il torrente Clarea. In quest’area (in alto a destra) è rappresentato l’innesto dei due costruendi svincoli unidirezionali della A32 (a servizio del cantiere) sull’alto viadotto autostradale. (vedi meglio i dettagli)

Si viene a determinare una situazione di fatto in cui sul piano formale risulterebbe autorizzato l’avvio dei lavori preliminari allo scavo del tunnel di base da Chiomonte, proprio nel momento in cui il Governo ha dichiarato una pausa di riflessione sull’opera (come peraltro avviene, contemporaneamente, anche in Francia)

Il Ministro alle infrastrutture, Danilo Toninelli del M5s, dichiara che occorre assolutamente attendere l’esito del riesame complessivo del progetto e che qualunque lavoro portato avanti sarà considerato “atto ostile” nei confronti del Governo.

IL BRACCIO DI FERRO

Ma i due plenipotenziari della Nuova Linea Torino-Lione nominati dai Governi precedenti, ossia il Commissario straordinario Paolo Foietta ed il Direttore generale di Telt, Mario Virano, sostenuti dalla storica lobby politico-imprenditoriale pro-Tav e dai suoi media, manifestano chiaramente l’intento di proseguire ad ogni costo verso la realizzazione della nuova infrastruttura.

Nel cantiere si assiste alla predisposizione dei manufatti necessari ad allargare le recinzioni per includere le nuove aree: viene costruita una notevole quantità di Jersey pronti all’uso

Analogamente viene alloggiata la struttura metallica che costituirà il nuovo ponte sul torrente Clarea, necessario a dare accesso alla nuova estensione dell’area di cantiere

.

L’AZIONE DEL MOVIMENTO NO TAV

I militanti No Tav, che non hanno mai smesso di monitorare regolarmente il cantiere, denunciano pubblicamente che sono stati avviati i lavori per l’ampliamento e che contemporaneamente sono state rafforzate le misure di controllo militare e di interdizione dell’accesso alla zona, con il palese intento di prevenire iniziative dell’opposizione.

Questo avviene nonostante le rassicurazioni del vice-premier Di Maio: Come ministro dello Sviluppo non autorizzerò mai un’opera con la polizia antisommossa e il filo spinato, in questo modo non si farà mai“.

In realtà, con la regia di Prefettura e Questura, si arriva a chiudere totalmente la strada “delle Gallie” tra Giaglione e la Clarea (creando, in Settembre, seri problemi di accesso alle vigne), e addirittura a posare rotoli della taglientissima “concertina” sui sentieri dei boschi, con grave rischio per l’incolumità di persone ed animali.

 

All’intensificarsi delle iniziative dei No Tav si risponde con la reiterazione di un’ordinanza prefettizia, proseguendo con la pratica di assai dubbia costituzionalità ormai in atto da anni.

 

Nonostante tutto, dal Governo nessuna voce si leva ad intimare a Telt la cessazione di questi “atti ostili”, ed allora il Movimento No Tav manda al Presidente del Consiglio ed al Ministro Toninelli una lettera aperta in cui si chiede che, in coerenza con le affermazioni, vengano emanati provvedimenti amministrativi capaci di sospendere davvero i lavori. Passano nove giorni senza che arrivino risposte, mentre continua l’escalation in Clarea; allora una delegazione del Movimento si presenta alla festa provinciale di partito dei 5 Stelle per interloquire con la sottosegretaria all’Economia, Laura Castelli, che però non si presenta adducendo impegni parlamentari.

La sequenza di azioni di monitoraggio dell’area di cantiere e di manifestazioni di disturbo, tra momenti conviviali ed altri di assedio e simbolico taglio delle nuove barriere, va avanti fin dai primi di Settembre ed aumenta di tono a metà mese. Spesso la polizia risponde con l’idrante ed i lacrimogeni.

Gita al cantiere (aggirando le barriere) di studenti in campeggio a Venaus

Assedio studentesco al cantiere: idrante, lacrimogeni, fuochi d’artificio (7/9/18)

Taglio della trama metallica della barriera sulla strada di Giaglione (8/9/18)

Schieramento di polizia a presidio della barriera sulla strada di Giaglione (8/9/18)

Lacrimogeni sugli “over70” che tagliano la barriera sulla strada di Giaglione (8/9/18)

 

 

Settimanale c ena conviviale sotto la tettoia No Tav a ridosso del cantiere (11/9/18)

Taglio della concertina sulla barriera che chiude la strada da Giaglione (16/9/18)

 

Taglio della trama metallica della barriera sulla strada di Giaglione (16/9/18)

ALERTE INFO. DES CIBLES RUSSES A LATTAQUIE ONT ETE ATTAQUEES, LUNDI SOIR, PAR ISRAËL SECONDE PAR LA FRANCE : UN AVION MILITAIRE RUSSE ABATTU PAR LES MISSILES FRANÇAIS

 

 

Luc MICHEL pour

SYRIA COMMITTEES WEBSITE/

2018 09 18

zzz4

Des cibles russes à Lattaquié ont été attaquées, lundi soir, par Israël secondé par la France !

Des dernières informations, en provenance de la Syrie, font état d’une attaque balistique conjuguée France/Israël contre des cibles russes à Lattaquié.

zzz3

LA FRANCE DE MACRON FRAPPE LA RUSSIE

Selon le ministère russe de la Défense, peu après des frappes aux missiles, depuis quatre F-16 israéliens, contre la banlieue de Lattaquié, une frégate française a visé un avion russe au dessus de la Méditerranée avec 14 militaires à bord. L’appareil, un II-20 a perdu tout contact avec la base aérienne russe Hmeimim vers 00h23 (Heure

locale) après que la frégate française Auvergne a tiré des missiles.

Il survolait la Méditerranée à 35 km de la côte syrienne.

zzz2

Pour la première fois depuis le début de la guerre contre la Syrie, Israël se fait accompagner de l’un des membres de l’Otan, la France pour frapper non seulement des sites militaires syriens mais aussi des cibles russes.

Le ministère russe de la Défense a affirmé dans un communiqué, émis le 17 septembre, que l’attaque de missiles sur la ville syrienne de Lattaquié a été réalisée depuis la mer parallèlement au tir de missiles israéliens contre des cibles russes à Lattaquié.

L’AFP CONFIRMAIT CETTE NUIT L’AVION RUSSE ABATTU

« Un avion militaire russe disparait des radars en mer Méditerranée avec 14 personnes à bord », dit l’AFP (à 03h14) :

« Un avion militaire russe transportant 14 personnes a disparu au-dessus de la mer Méditerranée, a communiqué une source du ministère de la Défense russe à la presse mardi, citée par l’agence de presse russe TASS.L’avion a disparu des radars alors que des F-16 de la force aérienne israélienne visaient des cibles dans la province syrienne de Lattaquié (nord-ouest), selon le ministère de la Défense russe cité par l’agence TASS. Il ajoute qu'”au même moment, les radars russes ont enregistré des tirs de missiles depuis la frégate française Auvergne, présente dans cette zone”. “Le 17 septembre vers 23h00 heure de Moscou, la connexion avec l’équipage de l’aéronef russe Il-20 a été perdue au-dessus de la mer Méditerranée quand l’avion retournait de la base aérienne de Hmeimim, à 35 kilomètres des côtes syriennes”, a indiqué la source officielle. Ce qu’il est advenu des militaires russes n’est pas éclairci, des opérations de recherche et sauvetage sont en cours, selon cette source ministérielle. »

A noter que CNN, citant le Pentagone, ose accuser un « tir ami » de la DCA syrienne …

« UN SOUTIEN DIRECT FRANCO-ISRAELIENS AUX TERRORISTES DJIHADISTES », ACCUSE DAMAS

Le commandement central de l’armée syrienne a annoncé, dans un communiqué, que les chasseurs du régime israélien ont attaqué lundi soir un établissement des industries techniques à Lattaquié. L’attaque a causé des dégâts matériels et tué deux personnes qui étaient sur

place.   « L’ennemi veut ainsi rehausser le moral chez les groupes

terroristes échoués à Idlib face aux victoires fulgurantes de l’armée.

Cela affirme encore une fois de plus qu’Israël soutenait directement les terroristes en Syrie », indique le communiqué.

L’agence d’informations syrienne SANA a annoncé plutôt que les systèmes de défense antiaérienne de l’armée syrienne avaient repoussé lundi une attaque de missiles menée depuis” air et mer “contre la banlieue de la ville de Lattaquié. Selon les premières informations, sept personnes ont été blessées dans cette frappe de missiles. La DCA syrienne a violemment repoussé cette attaque qui a visé la base aérienne de Hmeimim et le village de Boulad à Homs soit des cibles militaires et civiles, a annoncé l’agence SANA, ce lundi.

DEUX ATTAQUES ISRAELIENNES EN 48H

Samedi 15 septembre, la défense antiaérienne syrienne a intercepté plusieurs missiles aux abords de l’aéroport international de Damas. Le raid a été effectué par deux avions israéliens depuis l’espace aérien libanais.

À suivre…..

Photos :

La base aérienne russe Hmeimim en Syrie, chasseurs russes en Méditerranée, a frégate française Auvergne.

LUC MICHEL /

SYRIA COMMITTEES WEBSITE

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https://www.facebook.com/syria.committees

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https://vimeo.com/syriacommitteestv

https://vimeo.com/syriacommitteestv2

https://vimeo.com/syriacommitteestv3

LA GEOPOLITIQUE AFRICAINE (II). VU DE WASHINGTON, COMMENT LE ‘PRINTEMPS AFRICAIN’ CIBLE PEKIN …

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 09 17/

VIDEO.FLASH.GEOPOL - Geopol afro II vu des usa - amtv (2018 09 17) FR

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans ‘GEOPOLITIQUE INTERNATIONALE’ du 7 septembre 2018 sur AFRIQUE MEDIA

Sources :

* La Video sur

EODE-TV/ LUC MICHEL:

LA GEOPOLITIQUE AFRICAINE (II).

VU DE WASHINGTON, COMMENT LE PRINTEMPS AFRICAIN CIBLE PEKIN

Sur https://vimeo.com/290041300

* Thème de l’émission :

Géopolitique de la chine en Afrique et positionnement stratégiques des grandes puissances.

Alors que vient de s’achever le IIIe Forum Chine-Afrique à Pékin, on s’interroge :

Quelle est la réalité géopolitique de la présence de la Chine en Afrique ?

Quel impact sur les positionnements stratégiques des puissances étrangères sur le continent ?

* Le géopoliticien Luc MICHEL :

Quelle sont les conséquences du regard géopolitique chinois sur l’Afrique pour les états africains ?

Et comment ont réagi les puissances occidentales, USA en tête ?

Quel rôle joue l’AFRICOM, le commandement US militaire en Afrique, de

2007 à nos jours ?

Le soi-disant « printemps africain » est-elle précisément la réponse américaine à l’intérêt majeur de Pékin pour l’Afrique ?

Comment la Françafrique a été intégrée aux projets américains de recolonisation anti-chinoise de l’AFRIQUE ?

Et comment la « nouvelle Françafrique 2.0 » de Macron, Zinsou, Le Drian et cie , est-elle l’adaptation opportuniste de Paris à la nouvelle donne géopolitique sino-américaine sur le continent ?

# ALLER PLUS LOIN SUR LE « PRINTEMPS AFRICAIN » :

* Cfr. on analyse :

EODE THINK TANK/ GEOPOLITIQUE/

LE SOMMET ‘USA-AFRICAN LEADERS’ OU LES MAUVAISES VUES DE WASHINGTON SUR L’AFRIQUE

Sur http://www.lucmichel.net/2014/08/15/eode-think-tank-geopolitique-le-sommet-usa-african-leaders-ou-les-mauvaises-vues-de-washington-sur-lafrique/

AFRIQUE MEDIA, la grande télévision panafricaine, a co-produit 3 émissions spéciales en direct avec Luc MICHEL et sa chaîne EODE-TV :

Au menu, le dessous des cartes de ce Sommet de Washington, tous ses enjeux développés et décryptés un par un, des analyses percutantes. On notera qu’à chaud Luc MICHEL fait une analyse prévisionnelle géopolitique, où il annonce, ou plutôt dévoile, ce que va être dès l’automne 2014 et jusqu’ à nos jours le soi-disant « printemps africain » !

Et en prime grâce à une journaliste d’EODE-TV qui a pu se faire accréditer (Luc MICHEL ne l’a pas été et est interdit d’entrée aux USA), malgré des refus massifs du State Department, des images de tous les grands événements…

* Voir sur EODE-TV & AFRIQUE MEDIA/

LE SOMMET USA-AFRICAN LEADERS DECRYPTE

Emission 1 sur :

LES USA PREPARENT-ILS UN « PRINTEMPS AFRICAIN » ? https://vimeo.com/102962474

* Emission 2 sur :

LES USA AIDENT-ILS A SECURISER L’AFRIQUE ?

https://vimeo.com/102962475

* Emission 3 sur :

LES USA BIEN PLACES POUR PARLER DE « BONNE GOUVERNANCE »?

https://vimeo.com/102962473

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

LA GEOPOLITIQUE AFRICAINE (I). VU DE PEKIN, COMMENT LES ROUTES DE LA SOIE VEULENT INTEGRER EURASIE ET AFRIQUE …

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/
Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/
2018 09 16/

VIDEO.FLASH.GEOPOL - Geopol afro I vu de pekin - amtv (2018 09 16) FR

Le Flash Vidéo du jour …
Le géopoliticien Luc MICHEL dans ‘GEOPOLITIQUE INTERNATIONALE’ du 7 septembre 2018 sur AFRIQUE MEDIA

Sources :

La video sur EODE-TV/ LUC MICHEL:
LA GEOPOLITIQUE AFRICAINE (I).
VU DE PEKIN, COMMENT LES ROUTES DE LA SOIE VEULENT INTEGRER EURASIE ET AFRIQUE

Sur https://vimeo.com/290040811

* Thème de l’émission :

Géopolitique de la chine en Afrique et positionnement stratégiques des grandes puissances.

Alors que vient de s’achever le IIIe Forum Chine-Afrique à Pékin, on s’interroge :

Quelle est la réalité géopolitique de la présence de la Chine en Afrique ?

Quel impact sur les positionnements stratégiques des puissances étrangères sur le continent ?

* Le géopoliticien Luc MICHEL :

Quelle est la vision chinoise de la Géopolitique africaine ?

Quel rôle joue le leader Xi Jinping dans cette vision ?

Sur quoi repose-t-elle et quels sont ses buts ?

En particulier que vise le concept des « nouvelles Routes de la Soie » (ou projet OBOR, « One Belt One Road ») entre Eurasie et Panafrique ?

Comment la Géoéconomie d’OBOR précède la « géopolitique de l’Afroeurasie » ?

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

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TERRORISME SANS FRONTIERES : VERS UN REDEPLOYEMENT DES DJIHADISTES ?

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 09 15/

vignette-redpl-djihad

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans FACE A L’ACTUALITE du 4 sept. 2018 sur AFRIQUE MEDIA

Sources :

La video sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

TERRORISME SANS FRONTIERES :

VERS UN REDEPLOYEMENT DES DJIHADISTES ?

sur https://vimeo.com/289242833

Théme de l’émission :

AFRIQUE / INSECURITE

Comment comprendre les récents attentats au Nigéria et en Libye ?

Le géopoliticien Luc MICHEL :

La reprise des attentats au Nigeria et en Libye est liée au redéploiement du Djihadisme international, mené depuis la Syrie et résultant de la situation à Idlib, qui sera la dernière grande bataille que mènera le président Assad pour libérer son pays …

# VOIR L’ANALYSE DE REFERENCE DE LUC MICHEL …

* Lire pour comprendre

l’interview de Luc MICHEL pour SITA :

INTERVIEW DE LUC MICHEL PAR LE SITE ARABE ‘SITA INSTITUTE’ :

DJIHADISMES – TERRORISME – IMMIGRATION. QUAND L’AGENDA PROCHE-ORIENTAL S’IMPOSE EN EUROPE … La grande interview du géopoliticien Luc MICHEL par Jan Vanzeebroeck et Samar Radwan (Beyrouth), pour le site arabe libanais ‘SITA INSTITUTE’

sur http://www.eode.org/eode-think-tank-interview-de-luc-michel-par-le-site-arabe-sita-institute-djihadismes-terrorisme-immigration-quand-lagenda-proche-oriental-s/

# VOIR AUSSI SUR LE REDEPLOIEMENT DES DJIDADISTES EN 2018 LES ANALYSES EN VIDEO …

Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

TERRORISME SANS FRONTIERES : VERS UN REDEPLOYEMENT DES DJIHADISTES ?

sur https://vimeo.com/289242833

* Voir sur PCN-TV/ LUC MICHEL:

LES USA ENTENDENT REDEPLOYER LES DJIHADISTES AU PROCHE-ORIENT (DEBAT SUR PRESS TV)

sur https://vimeo.com/285179819

* Voir sur PCN-TV/ LUC MICHEL:

L’ALGERIE CIBLEE ?

(LES USA ENTENDENT REDEPLOYER LES DJIHADISTES AU PROCHE-ORIENT II – SUR PRESS TV)

sur https://vimeo.com/285184413

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

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* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

Bogside Story, la strage di Derry e l’oggi dell’Irlanda del Nord

http://fulviogrimaldi.blogspot.com/2018/09/prima-mondiale-di-bogside-story-il-film.html

MONDOCANE

LUNEDÌ 17 SETTEMBRE 2018

PRIMA MONDIALE DI “BOGSIDE STORY”, il film che racconta la storia di Derry (Irlanda del Nord) e mia dalla “Domenica di sangue” a oggi alla mano dei murales che della città resistente hanno fatto una galleria d’arte e di storia.

PRIMA MONDIALE DI “BOGSIDE STORY”
Il 20 settembre al nuovo cinema Aquila, Roma, Via l’Aquila 68 (Pigneto), alle ore 20, verrà presentato il film “Bogside story”.

Verrà introdotto e commentato dal sottoscritto che nel film rappresenta una specie di filo rosso che unisce gli eventi del 31 gennaio 1972, “Bloody Sunday”, alla Derry e all’Irlanda del Nord non pacificata di oggi, anche alla mano degli splendidi murales con cui un trio di artisti di Derry , a volte riproducendo  le mie fotografie del massacro di civili manifestanti, compiuti dai parà di Sua Maestà, hanno fatto di Derry un’impressionante e affascinante galleria d’arte e di storia della lotta contro  l’occupazione britannica e la repressione unionista.

 
La”Domenica di Sangue”, che ha visto trucidare 14 cittadini inermi che manifestavano pacificamente per elementari diritti civili – casa, lavoro, sanità, ambiente, scuola, libertà d’espressione – da sempre negati alla popolazione autoctona repubblicana, è stata una vera svolta nella mia vita di giornalista e di essere umano grazie alla rappresentazione emblematica della ferocia  del potere, del cinismo, della capacità di uccidere innocenti e di avvolgere tutto questo nella nebbia della menzogna. Ne trassi l’occasione, essendo l’unico giornalista, insieme a un fotografo francese, riuscito a superare le barriere militari con cui il governo di Londra aveva tentato di bloccare ogni sguardo e ogni udito sulla strage programmata, per uno scoop internazionale che annichilì le versioni ufficiali dell’accaduto e ristabilì la verità, poi confermata da una serie di inchieste giudiziarie a cui le testimonianze mie e dei cittadini di Derry costrinsero il governo. Ritorno oggi in una Derry che non dimentica.
 
Il resto sul film ve lo dice la scheda qui sotto.
 
Il link in testa porta a un trailer del film.
 
Spero che ci vedremo al cinema Aquila il 20 settembre.
 
Fulvio Grimaldi

Bogside Story

Titolo originale: Bogside Story
Bogside Story è un film di genere documentario del 2017, diretto da Rocco Forte, Pietro Laino, con Fulvio Grimaldi e Tom Kelly. Uscita al cinema il 20 settembre 2018. Durata 75 minuti. Distribuito da Distribuzione Indipendente.
Poster
VOTO DEL PUBBLICO    
VALUTAZIONE

5 di 5 su 1 voti
Bogside Strory, il documentario diretto da Rocco Forte e Pietro Laino, narra la storia dell’autorevole giornalista Fulvio Grimaldi, unico foto-reporter italiano a documentare la pacifica Marcia per i diritti civili del 30 Gennaio 1972 a Derry, culminata con il massacro tristemente noto con il nome di Bloody Sunday. 

Fulvio Grimaldi torna in Irlanda del Nord, 45 anni dopo, per testimoniare alla terza inchiesta sul Bloody Sunday.
A Derry scopre che sulle mura esterne delle case del Bogside, il più importante quartiere cattolico della città, sono dipinti dei murales che raccontano gli eventi più significativi della recente storia nordirlandese. Affascinato dalla potenza comunicativa dei murales, uno dei quali ispirato alla sua fotografia divenuta icona della “Domenica di Sangue”, Fulvio entra in contatto con The Bogside Artists, gli autori dei murales, e con le persone che furono coinvolte negli eventi dipinti.

Prende vita così un viaggio tra passato e presente intriso di arte, storia e profonde emozioni. Gli incontri, i ricordi e le testimonianze determinano una drammatica immersione nella realtà di quel luogo e ne raccontano la sua storia: Bogside Story.

La Francia rispetterà l’abbandono italiano del progetto Torino-Lione

Comunicato Stampa

PresidioEuropa

Movimento No TAV

17 settembre 2018

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=16419

La Ministra francese dei Trasporti Elisabeth Borne

ha dichiarato oggi che la Francia rispetterà l’abbandono

dell’Italia del progetto Torino-Lione

In unintervista televisiva di stamani 17 settembre data a BFM-TV la Ministra francese dei Trasporti Elisabeth Borne, in relazione alle decisioni governative sul futuro dei trasporti in Francia comunicate l’11 settembre, ha risposto (10’28’’ – 11’14’’) alle domande del giornalista Jean-Jacques Bourdin.

Jean-Jacques Bourdin – Si farà la Torino-Lione” ?

Elisabeth Borne – La Torino-Lione è un progetto che occorre fare in due.

JJB – Avete sentito che gli italiani rinunciano ?

EB – La Francia rispetterà gli impegni europei (notare: non gli impegni con l’Italia), ma non si potrà fare il progetto senza gli italiani. Oggi il Governo italiano ci dice di volere riesaminare il progetto, di riflettere, è una loro scelta. Incontrerò prossimamente il mio omologo italiano che vuole parlarmi di questo progetto, gli dirò che, se l’Italia intende ridiscutere il progetto, evidentemente non si può realizzare questo progetto senza gli italiani.

JJB – Si può rinunciare a questo progetto ?

EB –Non è l’orientamento che ha assunto la Francia, appartiene agli italiani di posizionarsi.

JJB – Se gli italiani rinunciano, anche la Francia rinuncia ?

EB – Non si può fare un tunnel da soli.

Questi i cinque obiettivi dichiarati degli annunciati investimenti francesi di €13,4 Md per il periodo 2018-2022, che non comprendono la Torino-Lione:

  1. Mantenere e modernizzare le reti stradali, ferroviarie e fluviali nazionali esistenti: la prima priorità.
  2. Desaturare i grandi nodi ferroviari per dare spazio ai treni dei pendolari. E’ ora necessario indirizzare gli investimenti di sviluppo nel trasporto ferroviario e dare priorità al trasporto dei pendolari e, per questo, creare una capacità aggiuntiva nei principali nodi ferroviari.
  3. Accelerare l’apertura di nuove strade nelle città di medie dimensioni e nelle aree rurali.
  4. Sviluppare l’uso della mobilità quotidiana pulita e condivisa per una migliore qualità della vita.
  5. Migliorare l’efficienza e il trasferimento modale nel trasporto delle merci.

Nell’ultima pagina, al di fuori dei cinque obiettivi strategici e dei relativi fondi, il Documento informa che la Francia onorerà l’impegno europeo per la Torino-Lione, un modo per non irritare la Commissione Europea.

Ma dalle parole della Ministra Borne pronunciate nell’intervista si capisce bene che prima si chiuderà questo dossier, meglio sarà per la Francia.

Il dossier completo delle decisioni francesi è disponibile qui.

TERRORISME DJIHADISTE : LA VERSION FRANCAISE DU ‘SCENARIO DU DIABLE’

# LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY/

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« Malheureusement, la France est devenue un simple outil dont se servent les États-Unis. En poursuivant ses violences et sa guerre d’usure, la France sert les intérêts de Washington. »

– Abdelkader Azouz, conseiller du Premier ministre syrien.

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I- L’ACTU – CE DIMANCHE 16 SEPT. 2018 SUR AFRIQUE MEDIA/ DANS ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’ AVEC LE GEOPOLITICIEN LUC MICHEL :

PARIS ET LE TERRORISME. LE CULOT DE LE DRIAN ET LES RESPONSABILITES DE LA FRANCE

En direct vers 14h30 (Douala/Yaoundé/Malabo° et 15h30 Bruxelles/Paris/Berlin) Multiplex de Douala – Yaoundé – Ndjaména – Bruxelles – Sotchi Présentation de Bachir Mohamed Ladan Luc Michel en multiplex EODE-TV depuis Bruxelles Rediffusion ce lundi …

* Séquence CORRESPONDANTS INTERNATIONAUX :

Luc MICHEL (Bruxelles)

PARIS ET LE TERRORISME, LA VERSION FRANCAISE DU « SCENARIO DU DIABLE » :

Le ministre Le Drian (le M. Europe et Afrique de Macron, qui a été aussi le « Foccart » de la Françafrique version Hollande) a le culot de se plaindre de « la menace des djihadistes chassés de Syrie par l’Armée syrienne et qui reviendraient par milliers en Europe ».

Que dit Le Drian :

Jean-Yves Le Drian, ministre français des Affaires étrangères, a prétendu « qu’une attaque contre Idlib en Syrie menacerait la sécurité de l’Europe en raison de la fuite des terroristes vers ce continent », a rapporté Aria News.

Que répond Damas :

Lors d’un entretien accordé ce vendredi 14 septembre à la chaîne ‘Al-Alam’, Abdelkader Azouz, conseiller du Premier ministre syrien, a déclaré « qu’il était habitué à de telles déclarations de la part des autorités françaises ». « Ce n’est qu’après la reconnaissance du Front al-Nosra comme groupe terroriste par les Nations unies que les anciennes autorités du ministère français des Affaires étrangères l’ont à leur tour reconnu comme tel », a rappelé Abdelkader Azouz. Et d’ajouter : « Malheureusement, la France est devenue un simple outil dont se servent les États-Unis. En poursuivant ses violences et sa guerre d’usure, la France sert les intérêts de Washington. »

Le géopoliticien Luc MICHEL :

rappelle le trouble-jeu de Paris avec les djihadistes, que la France, avec ses alliés de l’OTAN, a largement contribué à amener en Syrie, la version française du « scénario du diable ». Mais aussi le soutien français à des groupuscules armés terroristes anti-iraniens …

* AFRIQUE MEDIA

Rediffusion sur la WebTV AFRIQUE MEDIA

sur http://www.afriquemedia-webtv.org/

II – VOIR L’ANALYSE DE REFERENCE DE LUC MICHEL …

* Lire pour comprendre

l’interview de Luc MICHEL pour SITA :

INTERVIEW DE LUC MICHEL PAR LE SITE ARABE ‘SITA INSTITUTE’ :

DJIHADISMES – TERRORISME – IMMIGRATION. QUAND L’AGENDA PROCHE-ORIENTAL S’IMPOSE EN EUROPE … La grande interview du géopoliticien Luc MICHEL par Jan Vanzeebroeck et Samar Radwan (Beyrouth), pour le site arabe libanais ‘SITA INSTITUTE’

sur http://www.eode.org/eode-think-tank-interview-de-luc-michel-par-le-site-arabe-sita-institute-djihadismes-terrorisme-immigration-quand-lagenda-proche-oriental-s/

III – REDEPLOIEMENT DES DJIDADISTES EN 2018 :

VOIR AUSSI LES ANALYSES EN VIDEO …

Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

TERRORISME SANS FRONTIERES : VERS UN REDEPLOYEMENT DES DJIHADISTES ?

sur https://vimeo.com/289242833

* Voir sur PCN-TV/ LUC MICHEL:

LES USA ENTENDENT REDEPLOYER LES DJIHADISTES AU PROCHE-ORIENT (DEBAT SUR PRESS TV)

sur https://vimeo.com/285179819

* Voir sur PCN-TV/ LUC MICHEL:

L’ALGERIE CIBLEE ?

(LES USA ENTENDENT REDEPLOYER LES DJIHADISTES AU PROCHE-ORIENT II – SUR PRESS TV)

sur https://vimeo.com/285184413

Photos :

# Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

PAGE SPECIALE Luc MICHEL’s Geopolitical Daily https://www.facebook.com/LucMICHELgeopoliticalDaily/

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* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

WEBSITE http://www.lucmichel.net/

PAGE OFFICIELLE III – GEOPOLITIQUE

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel.3.Geopolitique/

TWITTER https://twitter.com/LucMichelPCN

* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

No Tav sempre più soli e allo sbando

http://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=41612

Lo Spiffero

Scaricati dai Cinquestelle, ridotti nei ranghi, ai margini persino in Valsusa. Un movimento finito ostaggio degli antagonisti di Askatasuna. E l’ultima iniziativa “di lotta”, partita dal campeggio studentesco, si conclude con 76 attivisti denunciati

Pochi, soli e allo sbando. Ora che anche i Cinquestelle hanno ammainato la bandiera col treno crociato, in nome della suprema ragion di governo, i No Tav sono costretti a fare i conti con il declino di un movimento che, nato nei primi anni Novanta in Valsusa per contrastare la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità TorinoLione, ha via via allargato il proprio raggio d’azione accogliendo nelle proprie file soggetti e istanze provenienti dal contraddittorio mondo della protesta sociale e politica, fino ad assurgere a “simbolo” e paradigma della lotta antisistema. E così, mentre è in corso l’elaborazione della diserzione grillina, con contestazioni destinate a moltiplicarsi e salire di tono, il cui primo episodio è avvenuto ieri a Settimo dal palco della festa provinciale, i No Tav scoprono di essere diventati ostaggio dell’ala antagonista che ormai monopolizza la guida del movimento.

“Il 5 settembre abbiamo mandato una lettera al presidente del Consiglio Conte e al ministro Toninelli e dopo 9 giorni non ci hanno degnati neanche di mandarci a quel paese. Se pensano che li abbiamo mandati lì per snobbarci, e non rispondere, hanno sbagliato indirizzo”. È toccato ancora ad Alberto Perino, storico leader del movimento No Tav, a metterci la faccia e accusare il governo gialloverde di “grave maleducazione”. Dopo lo sfogo estivo ora pare che pure nell’ex bancario prevalga una sorta di sconforto misto a rassegnazione. “Ci sono altre elezioni in vista – ha ricordato -. Finora per il Movimento 5 Stelle ci ho messo la faccia, ma continuando su questa strada non ce la metterò più perché questo non era il patto siglato anni fa quando quelli che prima erano No Tav hanno deciso di impegnarsi per i 5 Stelle”. Con la defezione “strategica” di Laura Castelli, la sottosegretaria che nell’ombra sta trattando per una soluzione che consenta di far digerire il “non blocco” della Tav senza che questo suoni troppo come una sconfessione delle posizioni del M5s, sono rimaste in campo figure di secondo piano. Come quella della consigliera Francesca Frediani, una beghina di paese diventata tricoteuse per ingannare il tempo casalingo, che ha provato a gettare acqua sul fuoco; “Ci stiamo impegnando, noi e i nostri parlamentari. Il governo sta lavorando – ha sottolineato – speriamo che al più presto arrivino delle risposte. Se non si ferma quest’opera, non mi vedrete mai più su un palco come questo”. Chi visse sperando… 

Ed è proprio l’ultima iniziativa di lotta, quella avvenuta gli scorsi 7 e 8 settembre a Chiomonte nell’ambito del cosiddetto campeggio studentesco, a segnare l’ulteriore passo verso la radicalizzazione della protesta, confinando la lotta contro l’opera alle cronache giudiziarie. La questura ha, infatti, denunciato alla Procura 76 persone che, a vario titolo, hanno preso parte alla guerriglia partita dall’accampamento organizzato a Venaus dai “Kollettivi Studenteschi Autonomi”, riconducibili ad Askatasuna.

Diversi i reati contestati: per 19 attivisti le denunce riguardano entrambe le manifestazioni, tra costoro, in particolare, figurano alcuni appartenenti al famigerato centro sociale torinese già sottoposti all’ “avviso orale” irrogato dal questore per fatti analoghi perpetrati in altre occasioni. Gli episodi contestati dalla Digos di Torno si sono verificati nella serata del 7 settembre allorché, in violazione del provvedimento adottato dall’autorità di pubblica sicurezza, circa un centinaio di manifestanti ha raggiunto la frazione Gravella di Chiomonte, dove era stato dislocato uno sbarramento di cemento armato munito di rete metallica a protezione del perimetro dell’area strategica di interesse nazionale, con lo scopo di impedire attacchi al cantiere, iniziando ad ammassare legna a ridosso dello sbarramento stesso per poi dargli fuoco. Altri complici, utilizzando delle tronchesi e alcune tavole di legno, hanno raggiunto la struttura metallica rendendo necessario da parte delle forze dell’ordine l’impiego dell’idrante che ha consentito anche di domare l’incendio. Una ventina di manifestanti, tuttavia, dopo essersi travisati, sono ritornati in prossimità dello sbarramento e, con modalità “militari”, come si evince dalle immagini registrate, hanno aggredito con un violentissimo e fittissimo lancio di razzi, bombe carta e altri artifici pirotecnici, durato alcuni minuti le stesse forze dell’ordine che, ancora una volta, hanno risposto con l’uso dell’idrante e di alcuni lacrimogeni, disperdendo i facinorosi. Tra i diversi reati contestati a carico degli indagati: l’inottemperanza di provvedimenti dell’autorità di Ps, le accensioni ed esplosioni pericolose, il danneggiamento. 

Quanto alla giornata di sabato 8 settembre, le denunce hanno riguardato manifestanti che, muniti di una sega elettrica e di tronchesi, hanno tentato di danneggiare un’altra struttura metallica posta in prossimità del cantiere di Chiomonte, sul cosiddetto sentiero Gallo-Romano, cercando di creare un varco nell’intento di oltrepassare lo sbarramento ancora una volta con lo scopo di raggiungere il cantiere. L’immediata reazione del personale in servizio di ordine pubblico che, anche in questa occasione ha fatto “chirurgicamente” ricorso all’uso di circa una decina di lacrimogeni, ha impedito che l’obiettivo venisse raggiunto. Per questi eventi sono stati complessivamente denunciati alla Procura di Torino 50 partecipanti. Le posizioni di alcuni indagati sono al vaglio della Divisione Anticrimine della Questura per l’ulteriore irrogazione a loro carico di misure di prevenzione personali da parte del Questore di Torino.