OFFENSIVE DIPLOMATIQUE RUSSE EN AFRIQUE NOIRE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE)

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 09 07/

vignette ru afr IX

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans LE DEBAT PANAFRICAIN du 2 septembre 2018 sur AFRIQUE MEDIA

Sources :

* La Video sur EODE-TV/ LUC MICHEL & F. BEAUR:

OFFENSIVE DIPLOMATIQUE RUSSE EN AFRIQUE NOIRE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE IX)

sur https://vimeo.com/288124184

* Thème de l’émission :

RCA / UA/ RUSSIE.

Le président Omar el Béchir réuni les frères ennemis centrafricains à Khartoum. Les groupes armés ont signé une déclaration d’entente sous la bannière de la Russie. Moscou et Khartoum ensemble pour la paix en RCA. La médiation Russo-soudanaise porte ses fruits ?

Une rencontre âprement recherchée, aux enjeux des plus importants. Les leaders des principaux groupes politico-militaires de la Centrafrique se sont retrouvés le 28 Août 2018 à Khartoum pour amorcer les premières véritables négociations qui d’ici quelques mois pourraient permettre au peuple centrafricain de fumer de nouveau le calumet de la paix et de la réconciliation. Quel regard portez-vous sur la médiation russo-soudanaise ?

* Le géopoliticien Luc MICHEL analyse l’offensive diplomatique (SADC – Centrafrique – Soudan – Erythrée) de la Russie en Afrique :

« Les gifles se donnent toujours par deux ». Moscou nous le rappelle en Afrique !

Vous nous dites que la conférence de pacification, réussie, est une seconde gifle russe aux occidentaux. La première étant les accords militaires signés à Johannesbourg fin juillet, entre la Russie et globalement la SADC et ses 14 pays d’Afrique australe. L’offensive russe en Afrique continuant hier avec l’installation de Moscou dans les ports d’Erythrée, réouverts à l’économie éthiopienne. Décidément, la Russie est bien de retour sur « les champs de bataille de la Guerre froide ». Et elle y solde de vieux comptes !

* Fabrice BEAUR, administrateur de EODE-RUSSIA, Expert EODE :

Le correspondant d’AFRIQUE MEDIA en Russie nous parle de la médiation russe en Centrafrique et de sa signification vue de Moscou …

# VOIR LA SERIE DE EODE-TV

« MOSCOU DE RETOUR SUR LES CHAMPS DE BATAILLE DE LA GUERRE FROIDE » :

* Voir sur PANAFRICOM-TV/

ZOOM AFRIQUE DE PRESSTV (22.03.18) AVEC LUC MICHEL:

LE CONTINENT AFRICAIN SE TOURNE VERS LA RUSSIE DE POUTINE

sur https://vimeo.com/261330852

* Voir sur EODE-TV/ GEOPOLITIQUE AFRICAINE/ LUC MICHEL: MOSCOU DE RETOUR SUR LES CHAMPS DE BATAILLE DE LA GUERRE FROIDE (PARTIE I)

sur https://vimeo.com/252349360

* Voir sur EODE-TV/ GEOPOLITIQUE AFRICAINE/ LUC MICHEL: MOSCOU DE RETOUR SUR LES CHAMPS DE BATAILLE DE LA GUERRE FROIDE (PARTIE II)

sur https://vimeo.com/252349171

* Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

RCA-SOUDAN-LIBYE-EGYPTE, MOSCOU S’INSTALLE EN AFRIQUE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE III)

sur https://vimeo.com/255284315

* Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

POURQUOI MOSCOU SOUTIENT KINSHASA AU CS DE L’ONU (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE IV)

sur https://vimeo.com/256037909

* Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

MOSCOU VA-T-ELLE S’ENGAGER EN RCA ET AU SAHEL?

(LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE V)

sur https://vimeo.com/260800785

* Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

CENTRAFRIQUE. PARIS VS MOSCOU

(LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE VI)

sur https://vimeo.com/284014891

* Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

LA RUSSIE PREND PIED EN ERYTHREE … ET REVIENT EN ETHIOPIE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE VII)

sur https://vimeo.com/288489619

* Voir sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

MOSCOU S’INGERE DANS LA SPHERE D’INFLUENCE FRANCAFRICAINE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE VIII)

sur https://vimeo.com/288121597

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

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LA TAV SPARISCE DAL PIANO REGOLATORE DI TORINO IL COMUNE: “NON ESISTE E NON ESISTERÀ”

http://www.lastampa.it/2018/09/07/cronaca/la-tav-sparisce-dal-piano-regolatore-di-torino-il-comune-non-esiste-e-non-esister-BqjCDrseR9u5P3ZpAvWyXL/pagina.html

REPORTERS
  
Pubblicato il 07/09/2018
 
TORINO

La metropolitana sì, la Tav no. Perché la linea ad alta velocità – assicura il vice sindaco di Torino Guido Montanari – «non esiste e non esisterà». Dunque, è inutile considerarla mentre si pianifica la Torino del futuro, riscrivendo il piano regolatore.  

In attesa che il governo Conte prenda una decisione sulla Torino-Lione – e pubblichi i risultati dell’analisi sui costi e benefici dell’opera che il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha annunciato a più riprese ma di cui non si conoscono i dettagli – il Comune di Torino si porta avanti con il lavoro e immagina un domani senza super treno.  

Del resto Montanari è un fervente No Tav e da quando è vice sindaco sfila alle manifestazione con la fascia tricolore. E di recente la sindaca Appendino ha definito il no alla Tav un fatto di coerenza su cui il governo si gioca la sua credibilità. Un conto però è l’agone politico, altro l’amministrazione.  

Scelta rischiosa  

E la scelta di Palazzo Civico – che nel rivedere il piano regolatore datato 1995 sceglie di escludere a priori un’opera attualmente prevista da trattati internazionali e per di più in fase di realizzazione – appare piuttosto rischiosa. Di fatto rientra a pieno titolo nelle direttive che il Comune ha trasmesso ai dipartimenti di Politiche del Territorio e Architettura e Design del Politecnico incaricati di aiutare gli uffici di Palazzo Civico nel riscrivere il piano regolatore. 

Studi e analisi tecnico-scientifiche, la pianificazione del territorio, le linee di sviluppo, di densità abitativa e di mobilità del futuro – sulle cui basi verrà definito il nuovo piano regolatore – non terranno conto di un’opera che, se realizzata, avrà un impatto notevole sulla città.  

«Diventa difficile fare un piano regolatore generale che non contempli una infrastruttura così importante», rileva il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo, ex assessore all’Urbanistica nella giunta Fassino. 

Rispetto alle linee guida iniziali, invece, rientra a pieno titolo la linea 2 della metropolitana, inizialmente esclusa. «È fondamentale, così come il miglioramento delle piste ciclabili e la puntualità dei mezzi pubblici. Vogliamo ridurre anche i parcheggi per le auto private», spiega Montanari.  

La mobilità sostenibile  

L’idea di fondo è incentivare la mobilità sostenibile, riducendo l’uso dell’auto privata. Uno dei sistemi è eliminare stalli di sosta, che secondo il vice sindaco favoriscono il traffico, e la cui riduzione spingerebbe i torinesi a optare per i mezzi pubblici.  

Un libro dei sogni, secondo le opposizioni. Oltretutto dalle tempistiche bibliche. «Da quando la giunta Appendino si è insediata a quando ha varato la delibera sul piano regolatore sono passati 287 giorni e altri 511 giorni dal quel giorno a oggi. Il tutto per compilare un indice».

a.ros.

No Tav, il giudice smonta il “concorso morale” invocato dal pm: “Non basta essere presente a scontri per subire una condanna”

https://torino.repubblica.it/cronaca/2018/09/07/news/no_tav_il_giudice_smonta_il_concorso_morale_invocato_dal_pm_non_basta_essere_presente_a_scontri_per_subire_una_condanna_-205825147/

No Tav, il giudice smonta il "concorso morale" invocato dal pm: "Non basta essere presente a scontri per subire una condanna"

Le motivazioni dell’assoluzione di 27 attivisti che, con altri, avevano fatto irruzione nella sede dell’impresa Itinera imbrattando alcuni mezzi

07 settembre 2018
La semplice presenza sul luogo di scontri o di incidenti di piazza non basta a portare a una condanna. E’ il principio seguito dal tribunale di Torino – che ha respinto la tesi della procura – nella sentenza con cui lo scorso maggio sono stati assolti 27 attivisti No Tav dalle accuse di “deturpamento” per una incursione, a Salbertrand, in Valle di Susa, nella sede operativa della ditta Itinera: l’episodio risale al 14 giugno 2013, il pm aveva chiesto condanne dai 3 ai 7 mesi di reclusione.

Le motivazioni sono state redatte dal giudice Marco Picco della terza sezione penale, presieduta da Pier Giorgio Balestretti. Alla manifestazione contro l’Itinera (un sit in e una successiva intrusione nella sede, dove furono tracciate delle scritte con lo spray su alcuni mezzi di cantiere) presero parte una quarantina di persone ma “considerando – che non è stato possibile identificare gli autori materiali dell’imbrattamento occorre chiedersi se tutti gli imputati possano rispondere, sotto il profilo della concorso morale, nella condotta delittuosa”. “Ad avviso del tribunale – è la conclusione dei giudici – la prova della responsabilità penale degli imputati non può ricavarsi, come invece sembra ipotizzare l’accusa, sulla base del dato assiomatico per cui la mera presenza sul teatro degli scontri rafforza di per sé il proposito delittuoso di chi materialmente si rende responsabile della violenza”.

Servono infatti, sottolinea il giudice, tre condizioni per arrivare a un giudizio di colpevolezza di chi partecipa a manifestazioni di piazza che danno luogo a episodi di violenza: “Ad avviso del tribunale – si legge – onde garantire il rispetto del principio della responsabilità personale è necessario: a) che sia provato che la presenza dei manifestanti non era mera e inerte; b) che sia provato che la condotta dei manifestanti si sia risolta in un contributo, causale o agevolatore, alla commissione del fatto; c) contributo che deve essere consapevole del contesto, del fatto che il contributo individuale si colloca nel contesto, del fatto che vi sono dei concorrenti”.

In questo caso le forze dell’ordine non erano riuscite a identificare con precisione gli autori (in mezzo a una quarantina di partecipanti alla dimostrazione) di una serie di imbrattamenti compiuti all’interno dell’Itinera.
Il tribunale osserva che “le manifestazioni e le riunioni in luogo pubblico sono fenomeni sociali articolati in cui le persone partecipano con intenzioni magari comuni sotto il profilo delle idee ma, talora, con intenti pratici ben differenti”. E secondo i giudici, dopo aver tenuto “nel dovuto conto la complessità del fenomeno sociale”, bisogna ritenere che “non possa essere assiomaticamente recepita l’ipotesi d’accusa che sovrappone la mera presenza alla prestazione causale della commissione del reato, anche perché, portando l’ipotesi alle estreme conseguenze, si costruirebbe uno schematismo per cui ‘tutti concorrono in tutto'”.

LA RUSSIE S’INGERE DANS LA SPHERE D’INFLUENCE FRANCAFRICAINE … (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE)

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 09 06/

vignette ru afr VIII

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans le ZOOM AFRIQUE du 17 juillet 2018 sur PRESS TV (Iran)

Sources :

* La video sur EODE-TV/ LUC MICHEL:

MOSCOU S’INGERE DANS LA SPHERE D’INFLUENCE FRANCAFRICAINE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE VIII)

sur https://vimeo.com/288121597

Thème de l’émission :

« RCA : pourquoi la France a-t-elle peur de Poutine ? (Analyse de Luc Michel) »

# ALLER PLUS LOIN SUR LE DOSSIER :

LA RUSSIE ACTEUR SECURITAIRE MAJEUR EN CENTRAFRIQUE

A la faveur d’un accord militaire conclu entre Moscou et Bangui en décembre 2017, la Russie est devenue un nouvel acteur sécuritaire en Centrafrique. La société militaire russe privée Wagner la réponse russe à la privatisation occidentale de la guerre, style MPRI ou Blackwaters), ayant participé à la guerre du Donbass en Ukraine et au conflit syrien,  aide en Centrafrique l’armée mal en point à mieux se structurer pour reprendre le contrôle des territoires encore occupées par des groupes issus de l’ex-rébellion Séléka, de confession musulmane, et des milices anti-balaka, d’obédience chrétienne.

Déployés  “à la demande du président de ce pays […], les spécialistes militaires russes ne participent pas aux combats, ils ne s’occupent que de la formation”, a clarifié vendredi 3 août, la porte-parole de la diplomatie russe Maria Zakharova, en réponse à des rumeurs distillées dans la presse locale, faisant état de l’implication des mercenaires russes dans des combats armés entre milices.

Près de 175 instructeurs dont cinq militaires, principalement employés par des entités privées russes ont été dépêchés pour former deux bataillons des Forces armées de la Centrafrique (Farca). Mais les Russes ne forment pas que les militaires de l’armée centrafricaine.

Une quarantaine d’entre eux sont aussi présents dans la garde rapprochée du président Faustin-Archange Touadéra, dont la protection était assurée jusque-là par des casques bleus rwandais. “Du point de vue de l’opinion publique, les Russes sont proches de la présidence mais aussi de la milice Séléka avec qui, ils entretiennent des relations’’, analyse Roland Marchal, spécialiste de la Centrafrique et chargé de recherche au CNRS.

MOSCOU REARME L’ARMEE CENTRAFRICAINE

La résolution 2127 de décembre 2013 interdit toute livraison ou tout financement d’armes à la Centrafrique. Grâce à l’entregent de Firmin Ngrebada, directeur de cabinet du président centrafricain, une rencontre s’organise en octobre 2017 à Sotchi entre Faustin-Archange Touadéra et le ministre russe des Affaires étrangères, Sergueï Lavrov.

Plus qu’une simple levée de veto, c’est un accord militaire qui est signé. Il est approuvé en décembre 2017 par le Conseil de sécurité qui lève exceptionnellement l’embargo sur la livraison des armes à destination de la Centrafrique. Entre janvier et février 2018, la Russie équipe selon l’AFP, 1 300 soldats centrafricains, avec notamment 900 pistolets Makarov, 5 200 fusils d’assaut AKM, 140 armes de précision, 840 Kalachnikov, 270 lance-roquettes RPG et 20 armes anti-aériennes. Ces soldats peuvent désormais appuyer les casques bleus de la Mission multidimensionnelle des Nations Unies pour la Centrafrique (Minusca) qui sont déployés dans le pays depuis 2014.  La Russie se propose aussi de former l’armée sur le maniement de ces armes. La formation est assurée par d’anciens soldats ou d’anciennes forces spéciales russes déployés par des compagnies de sécurité privées.

LA RUSSIE ENTREPREND DES NÉGOCIATIONS AVEC LES TROUPES REBELLES

Une fois sur le terrain, la Russie entreprend des négociations avec les troupes rebelles ex-Séléka et tente d’organiser, début juillet, une rencontre entre le gouvernement centrafricain et des groupes armés dans la capitale soudanaise Khartoum. Une volonté du Kremlin d’accroître son influence diplomatique. Sans succès sur le moment mais l’initiative aboutire fin août. Une initiative dont les français se moquaient en juillet, eux qui sont là pour rien depuis 2012 : “Les Russes auraient quand même dû être un peu plus au courant de la situation politique centrafricaine et de la situation diplomatique. Se précipiter dans une médiation avec les mouvements armés, c’est oublier qu’une médiation est organisée à l’heure actuelle par l’Union africaine”, affirmait alors Roland Marchal, le spécialiste de la Centrafrique sur France24. Depuis juillet 2017, un panel de facilitateurs de l’Union africaine rencontre tour à tour autorités et groupes armés centrafricains pour recueillir leurs revendications et poursuivre les discussions des modalités de paix. Les premières tentatives de médiation – l’accord de Sant’Egidio, le forum de Bangui en mai 2015, le forum de Brazzaville en juillet 2014 – ayant toutes échoué.

LES « INQUIÉTUDES FRANÇAISES SUR LA PRÉSENCE RUSSE »

“Il y a de sérieuses inquiétudes de la part des observateurs sur le but ultime de la présence russe. Ils sont à la fois dans une démarche de formation des Faca mais négocient aussi des accords économiques.

Cela renforce simplement le fait que la crise centrafricaine ne semble pas avoir de solutions pour l’instant”, concluait en juillet Roland Marchal. Derrière la propagande anti-russe de France24 on trouve évidemment l’Elysée et le Quai d’Orsay …

(Sources : Afrique Media – Press TV – France24 – EODE Think Tank)

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

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LA RUSSIE HEGEMON DU PROCHE-ORIENT ?

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Info Géopolitique/ Geopolitical Flash News/

2018 09 06/ #017-2018

Z2

En décembre dernier, je consacrais une série d’analyses à “Poutine nouveau tsar de l’Orient”. Inspiré à la fois par la presse russe qui le qualifiait ainsi, mais aussi par la presse israélienne qui s’inquiétait à la fois du recul des USA de Trump au Levant et de voir « Moscou en arbitre du Proche-Orient ». Voici aujourd’hui la Lettre d’information anglo-saxonne ‘The Monocle Minute’, éditée par la revue du même nom, qui titre sur la même analyse « La Russie, la Turquie et l’Iran se rencontrent pour discuter de la Syrie, mais l’Occident est introuvable » (1) …

« LA NOUVELLE PUISSANCE DE LA RUSSIE DANS LA REGION »

(‘MONOCLE’)

Que dit ‘Monocle’ :

« Le président turc Recep Tayyip Erdogan s’assoira vendredi avec ses homologues russe et iranien, Vladimir Poutine et Hassan Rouhani, à Téhéran, la capitale iranienne. La Syrie et comment aborder les groupes islamistes qui contrôlent la région d’Idlib, près de la frontière turque, figurent en tête de l’ordre du jour. La réunion est une preuve supplémentaire du retrait des pays occidentaux de la Syrie et de la nouvelle puissance de la Russie dans la région ».

«C’est l’hypocrisie de la géopolitique», déclare Mathieu Boulègue du Programme Russie et Eurasie de ‘Chatham House’ (2). «Nous étions plus qu’heureux que la Russie fasse le sale boulot en Syrie. Mais nous devons maintenant faire face aux conséquences. Quel que soit ce qui ressort du chaos, il y aura un élément russe.» « Alors que Boulègue ne voit pas encore la Russie comme un« hégémon régional », conclut ‘Monocle’, Poutine a réussi à retirer l’Occident et l’ONU de la table.

La réunion de demain le montre clairement » ….

NOTES :

(1) “Out of the loop. Russia, Turkey and Iran are meeting to discuss Syria but the West is nowhere to be seen”, The Monocle Minute (London, Hong-Kong, New-York), Thursday 6 September 2018.

(2) ‘Chatham House’ est un think tank britannique, officiellement liée aux Communes, le parlement britannique. Mais en réalité si les NED, NDI et autres Usaid sont les « vitrines légales de la CIA », ‘Chatham House’ est une « vitrine légale du MI6 ». Proche de ses consoeurs américaine, des Réseaux Sorös et des Services spéciaux de l’OTAN, le think tank londonien est en pointe dans la Russophobie. Et s’en est pris avec violence à EODE et à moi, notamment lorsque nous avons organisé pour le compte de nos alliés russes le Référendum d’autodétermination de la Crimée et de Sébastopol en mars 2014.

(Source : The Monocle Minute – EODE Think Tank)

# LES ANALYSES DE REFERENCE SUR

LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY /

GRAND JEU AU PROCHE-ORIENT:

POUTINE ‘NOUVEAU TSAR’ DE L’ORIENT (I). LE MAITRE DU JEU SYRIEN

sur http://www.lucmichel.net/2017/12/18/luc-michels-geopolitical-daily-grand-jeu-au-proche-orient-poutine-nouveau-tsar-de-lorient-i-le-maitre-du-jeu-syrien/

GRAND JEU AU PROCHE-ORIENT:

POUTINE ‘NOUVEAU TSAR’ DE L’ORIENT (II). LE BOULEVERSEMENT DES LIGNES GEOPOLITIQUES

sur http://www.eode.org/luc-michels-geopolitical-daily-grand-jeu-au-proche-orient-poutine-nouveau-tsar-de-lorient-ii-le-bouleversement-des-lignes-geopolitiques/

GRAND JEU AU PROCHE-ORIENT:

POUTINE ‘NOUVEAU TSAR’ DE L’ORIENT (III). LA FIN DE LA NEUTRALITE BIENVEILLANTE AVEC ISRAEL

sur http://www.lucmichel.net/2017/12/20/luc-michels-geopolitical-daily-grand-jeu-au-proche-orient-poutine-nouveau-tsar-de-lorient-iii-la-fin-de-la-neutralite-bienveillante-avec-israel/

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Infos géopolitiques en bref /

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

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LA RUSSIE PREND PIED EN ERYTHREE … ET REVIENT EN ETHIOPIE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE)

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 09 05/

vignette-russie+erythree

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans le ZOOM AFRIQUE du 2 septembre 2018 sur PRESS TV (Iran)

Sources :

* La video sur EODE-TV/

LUC MICHEL: LA RUSSIE PREND PIED EN ERYTHREE … ET REVIENT EN ETHIOPIE (LE GRAND RETOUR DE LA RUSSIE EN AFRIQUE VII)

sur https://vimeo.com/288489619

* L’article sur

« Érythrée : alliance avec la Russie, analyse du géopoliticien Luc Michel » https://www.presstv.com/DetailFr/2018/09/02/572967/Centrafrique–Russie-1–0-France

* Thème de l’émission :

« Érythrée : alliance avec la Russie »

* Analyse du géopoliticien Luc MICHEL :

qui analyse comment les lignes géopolitiques bougent en Afrique de l’Est avec le nouveau président éthiopien Abiy Ahmed … Et comment la Russie qui prend pied en Erythrée, au port d’Assab, revient par là même en Ethiopie, son grand allié des Années ’80 sous « Brejnev l’Africain » (dixit Mme Hélène Carrère d’Encausse, la grande historienne franco-russe) ! Décidément, comme l’analysait le Think Tank US ‘Stratfor’ au début de cette année, « la Russie est de retour sur les champs de bataille de la Guerre froide » …

* Projet portuaire de la Russie et de l’Erythrée :

RIA (1er sept. 2018)/ La Russie discute avec l’Erythrée de la création d’un centre logistique commun dans un port du petit pays de la corne de l’Afrique, a déclaré aujourd’hui le ministre russe des Affaires étrangères Sergueï Lavrov, cité par l’agence Ria.Un port accessible aux navires de guerre russes offrirait à Moscou une position stratégique à l’entrée de la mer Rouge et le moyen de rivaliser dans la région avec les Etats-Unis, la France ou la Chine, qui disposent de bases à Djibouti.

Selon Ria, Sergueï Lavrov a indiqué que le centre logistique permettrait à la Russie et à l’Erythrée de développer leur commerce bilatéral. Moscou entretient déjà dans la région des relations étroites avec l’Ethiopie, voisine et ancienne ennemie de l’Erythrée avec laquelle elle vient d’opérer un rapprochement spectaculaire.

# LES ANALYSES DE REFERENCE

SUR LE DOSSIER ETHIOPIE-ERYTHREE SUR

LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY :

* FLASH INFO/ GEOPOLITIQUE AFRICAINE :

L’EQUILIBRE DES FORCES EST-IL EN TRAIN DE CHANGER EN AFRIQUE DE L’EST ?

sur http://www.lucmichel.net/2018/07/06/luc-michels-geopolitical-daily-flash-info-geopolitique-africaine-lequilibre-des-forces-est-il-en-train-de-changer-en-afrique-de-lest/

* LA PACIFICATION ENTRE L’ETHIOPIE ET L’ERYTHREE (GEOPOLITIQUE DE L’AFRIQUE DE L’EST II)

sur http://www.lucmichel.net/2018/07/18/luc-michels-geopolitical-daily-la-pacification-entre-lethiopie-et-lerythree-geopolitique-de-lafrique-de-lest-ii/

* FLASH VIDEO/ L’ÉTHIOPIE FAIT BOUGER LES LIGNES GEOPOLITIQUES (GEOPOLITIQUE DE L’AFRIQUE DE L’EST III)

sur http://www.lucmichel.net/2018/08/23/luc-michels-geopolitical-daily-flash-video-lethiopie-fait-bouger-les-lignes-geopolitiques-geopolitique-de-lafrique-de-lest-iii/

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

PAGE SPECIALE Luc MICHEL’s Geopolitical Daily https://www.facebook.com/LucMICHELgeopoliticalDaily/

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* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

WEBSITE http://www.lucmichel.net/

PAGE OFFICIELLE III – GEOPOLITIQUE

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel.3.Geopolitique/

TWITTER https://twitter.com/LucMichelPCN

* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

REVOILA ENCORE ET TOUJOURS LE ‘SCENARIO DU DIABLE’ : VERS UNE REUNIFICATION DE DAECH ET D’AL-QAIDA ET LA RELOCALISATION DES DJIHADISTES

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Luc MICHEL pour EODE/

Quotidien géopolitique – Geopolitical Daily/

2018 09 04/

LM.GEOPOL - Daech + al-qaida (2018 09 04) FR (2)

Et voilà qu’on parle au cœur de l’actualité du Levant, avec des implications directes inévitables en Europe, en Asie centrale et en Afrique, d’une réunification de Daech et d’Al-Qaida, les frères ennemis du terrorisme djihadiste, séparés depuis 2016 ! Réunification déjà effective au niveau local en Irak … Et voilà qu’on évoque un plan américain de « délocalisation des djihadistes » de Syrie vers des bases dans des pays arabes pro-US.

Plan qui évoque inévitablement la relocalisation, effective celle-là, de forces djihadistes de Daech de Syrie et d’Irak en Afghanistan !

Et voici que la presse israélienne fait des révélations sur l’aide directe de Tel-Aviv aux djihadistes du Golan !

Derrière toute cette agitation, il y a une réalité immédiate : la bataille pour le contrôle par l’Etat syrien de la province d’Idlib, dernier refuge des djihadistes de Syrie jusque là protégés par Ankara.

Ce que j’ai appelé « la mère de toutes les batailles » (1), l’ultime combat de la Guerre de Syrie. Qui n’est pas une « guerre civile » mais une guerre d’agression menée par le Bloc américano-occidental, les israéliens et leurs alliés réactionnaires arabes. Et il y a surtout, encore et toujours, le jeu diabolique des USA et de l’OTAN avec les djihadistes : ce que j’ai appelé le « scénario du diable » …

# INTRODUCTION

POUR COMPRENDRE CE QU’EST LE « SCENARIO DU DIABLE » …

L’Union Européenne, avec les américains et les pays de l’OTAN, a tenté « ce scénario du diable », c’est-à-dire qu’ils ont crus qu’ils pouvaient instrumentaliser le terrorisme djihadiste pour servir leurs intérêts géopolitiques. Mais comme dit le vieux proverbe français « pour dîner avec le diable, il faut prendre une longue cuillère sans quoi on se brûle les doigts », aujourd’hui les puissances européennes, les services secret européens, se sont brûlés non pas les doigts mais les bras et jusqu’au coude !

* Lire l’interview de Luc MICHEL pour SITA :

INTERVIEW DE LUC MICHEL PAR LE SITE ARABE ‘SITA INSTITUTE’ :

DJIHADISMES – TERRORISME – IMMIGRATION. QUAND L’AGENDA PROCHE-ORIENTAL S’IMPOSE EN EUROPE … La grande interview du géopoliticien Luc MICHEL par Jan Vanzeebroeck et Samar Radwan (Beyrouth), pour le site arabe libanais ‘SITA INSTITUTE’

sur http://www.eode.org/eode-think-tank-interview-de-luc-michel-par-le-site-arabe-sita-institute-djihadismes-terrorisme-immigration-quand-lagenda-proche-oriental-s/

POUR COMPRENDRE  CE QUI OPPOSE LA « GUERRE AU TERRORISME » OCCIDENTALE A LA GUERRE CONTRE LE TERRORISME POUR L’ANNIHILER …

Poutine, Bachar El Assad, Idriss Deby Itno : comment trois chefs d’Etat patriotes mènent seuls la guerre contre les forces du mal ?

la Guerre pour annihiler le terrorisme VS le Théâtre occidental de la « guerre au terrorisme » (Plus de trente ans d’imposture et le prétexte de toutes les ingérences occidentales) …

* Voir sur PCN-TV/ LUC MICHEL :

POUTINE – ASSAD – DEBY ITNO.

LES TROIS PRESIDENTS QUI COMBATTENT VRAIMENT LE DJIHADISME !

sur https://vimeo.com/210829901

Au milieu  de ce « scénario du diable », il y a évidement la différence fondamentale  qu’il faut faire entre  la guerre américano-occidentale « au terrorisme » et la guerre « contre le terrorisme ». La guerre au terrorisme, elle, a été lancée à l’époque par Bush II, c’est un grand théâtre, une comédie, le but ce n’est pas d’annihiler les terroristes, c’est de les utiliser au service de la grande géopolitique américaine. Le terrorisme est aujourd’hui, voir les cas de la Syrie ou de l’Irak, mais aussi et surtout de l’Afrique, un prétexte à l’ingérence occidentale, à l’ingérence des armées occidentales, à la neutralisation  des armée africaines.

# I- VERS UNE EVENTUELLE FUSION DE DAECH ET D’AL-QAÏDA?

Une fusion éventuelle des groupes terroristes Daech et Al-Qaïda n’est plus exclue … « Al-Qaïda et le groupe terroriste Daech auraient l’intention de former une grande organisation d’une haute capacité de destruction », a averti ce 3 septembre Sergueï Kojtev, le chef adjoint de l’un des services de renseignement de la Confédération de Russie, cité par ‘Mehr news’. « Une fusion éventuelle des groupes terroristes Daech et Al-Qaïda représente une nouvelle menace potentielle à l’échelle mondiale », a déclaré le directeur du Comité exécutif régional pour la lutte antiterroriste au sein de l’Organisation de coopération de Shanghai (OCS),a écrit ‘Tass’.

LES USA CREENT DES «ZONES D’OMBRE» POUR LES TERRORISTES EN SYRIE ET EN IRAK

Les USA créent des «zones d’ombre» pour les terroristes en Syrie pour justifier ainsi leur présence dans la région, commente ‘Mehr News’.

 « Les États-Unis créent les conditions qui pourraient favoriser la réapparition de Daech en Syrie après que les troupes américaines auront quitté les zones qu’elles contrôlent actuellement », estime Dmitri Polansky, représentant permanent par intérim de la Russie auprès de l’ONU. « La réalité est que les États-Unis cherchent à épargner des milliers de terroristes capturés en Syrie, engendrant ainsi le risque d’une renaissance de Daech dans les zones proches de l’Euphrate, après le retrait des troupes américaines », a déclaré Dmitri Polansky lors d’une réunion du Conseil de sécurité de l’ONU.

Au même moment, en Irak Daech et al-Qaïda s’unissent ! Selon un responsable de la province irakienne d’al-Anbar, « Daech et al-Qaïda se sont unis pour créer un nouveau groupe dans la province de Diyala ».

IRAK : DAECH ET AL-QAÏDA ONT FORME UN NOUVEAU GROUPE DANS LA PROVINCE DE DIYALA

Le porte-parole du conseil de la province irakienne d’al-Anbar, Eid Amash, a déclaré que « le nettoyage des régions désertiques de l’ouest du pays de la présence de Daceh n’était pas suffisant pour mettre fin au terrorisme ». Amash a insisté sur le fait que « les reliquats de Daech et de son homologue terroriste, al-Qaïda, ont formé un nouveau groupe terroriste ». Il a ajouté que « ces éléments se sont rassemblés dans la région montagneuse de Hamrin, dans la province de Diyala, et qu’ils y ont formé le groupe appelé Ahrar al-Sunnah ». La chaîne de télévision ‘Al-Alam al-Harbi’, citant un responsable irakien, a rapporté qu’un terroriste nommé al-Mansouri dirigeait ce groupe nouvellement formé. Amash a encore indiqué que « le groupe se composait de 450 éléments armés et que jusqu’à présent personne ne connaît leurs tendances ».

Concernant les opérations de l’armée dans les zones désertiques de la province al-Anbar, Amash a affirmé : « La province est sûre et il n’y a plus d’activités terroristes, et ce pour la simple raison que les forces de sécurité irakiennes sont toujours présentes sur place. » Le porte-parole du conseil de la province d’al-Anbar, expliquant que « le terrorisme émergerait de nouveau si les forces de sécurité quittaient la zone », a appelé à la « formation d’une unité militaire dont la mission serait de protéger exclusivement les zones désertiques ».

Les sources de sécurité présentes dans la province d’al-Anbar ont annoncé la semaine dernière que « plus d’un millier de daechistes sont présents dans les zones désertiques de la province d’al-Anbar et que les forces de sécurité sont en train de les pourchasser ». Toujours selon ces sources, « les terroristes de Daech assiégés dans le désert occidental d’al-Anbar fuient la région avec l’avancée des troupes irakiennes, mais ils ne peuvent se rendre pour autant en Syrie à cause des chasseurs irakiens qui survolent continuellement la région ».

# II- ISRAËL DIT AVOIR FOURNI DES ARMES AUX TERRORISTES EN SYRIE

Ce « scénario du diable » a sa version israélienne ! Israël reconnaît avoir fourni une grande quantité d’armes aux terroristes syriens dans les hauteurs du Golan (2). Le ‘Jerusalem Post’ a publié un rapport révélant les aides de l’armée israélienne aux terroristes en Syrie. « L’armée israélienne a admis, pour la première fois, qu’elle fournissait des sommes d’argent, des armes et des munitions aux terroristes retranchés dans les hauteurs du Golan à la frontière syrienne », écrit le journal cité par ‘4jewish’.

Alors que l’armée israélienne avait prétendu jusque là ne pas intervenir dans la guerre civile en Syrie, elle a annoncé ce 3 septembre que dans le cadre de la soi-disant opération “Bon Voisin”

(sic), Israël fournissait régulièrement aux terroristes en Syrie des armes légères, des munitions et une quantité substantielle d’argent.

Dans le cadre de l’opération “Bon Voisin” d’aide humanitaire aux Syriens (resic) lancée en 2016, « l’armée israélienne a fourni plus de

1.524 tonnes de nourritures, 250 tonnes de vêtements, 947.520 litres de carburant, 21 générateurs, 24.900 équipements médicaux et médicaments » …

GOLAN: ISRAËL S’APPRETE A LIQUIDER SES PROPRES AGENTS

« Opérant un revirement à 180 degrés, Tel-Aviv s’apprête à présent à liquider ses agents.

Bien auparavant, le gouvernement syrien avait annoncé dans de multiples rapports la saisie d’armes et de munitions en provenance d’Israël ». Israël a armé « au moins sept groupuscules terroristes différents implantés sur le plateau du Golan en Syrie. Au groupe terroriste Fursan al-Joulan, qui compte environ 400 membres, le régime israélien a fourni une aide financière mensuelle évaluée à environ 5.000 dollars ». « Israël s’est tenu à nos côtés d’une manière héroïque au point que nous n’aurions pas survécu sans l’aide d’Israël », a déclaré le porte-parole du groupe Motasem al-Joulani, au ‘Wall Street Journal’ dans un rapport de janvier 2017. Notons encore que le ‘Jerusalem Post’ a supprimé l’information révélée sur son site quelques minutes après sa publication, mais le site ‘4jewish’ l’a republiée.

NOTES :

(1) Cfr. LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY/ SYRIE : VERS L’AFFRONTEMENT FINAL A IDLIB EN SYRIE ?

sur http://www.lucmichel.net/2018/08/26/luc-michels-geopolitical-daily-syrie-vers-laffrontement-final-a-idlib-en-syrie-damas-vs-ankara-et-moscou-enlisee-dans-le-processus-dastana/

Et LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY/

FLASH VIDEO/ SYRIE – IDLIB LA MERE DE TOUTES LES BATAILLES ? (VERS L’AFFRONTEMENT FINAL A IDLIB II)

sur http://www.lucmichel.net/2018/08/29/luc-michels-geopolitical-daily-flash-video-syrie-idlib-la-mere-de-toutes-les-batailles-vers-laffrontement-final-a-idlib-ii/

(2) Cfr. LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY/ OU VA ISRAEL ? (III) : LE GOLAN, DE BUTIN DE GUERRE ANNEXE A ENJEU GEOSTRATEGIQUE

sur http://www.lucmichel.net/2018/02/25/luc-michels-geopolitical-daily-ou-va-israel-iii-le-golan-de-butin-de-guerre-annexe-a-enjeu-geostrategique/

(Sources : Mehr News – Tass – Jerusalem Post – 4jewish – Wall Street Journal – EODE Think Tank)

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

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