Piemonte, i 5 Stelle sollecitano il “loro” ministro Toninelli: “Meno parole e più fatti, bloccate la Torino-Lione”

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Piemonte, i 5 Stelle sollecitano il "loro" ministro Toninelli: "Meno parole e più fatti, bloccate la Torino-Lione"
Danilo Toninelli e Chiara Appendino 

Sul governo pressing parallelo dei grillini e dei No Tav che scrivono: “Perché non vengono sospese le delibere del Cipe che danno il via libera ai lavori? Perché non vengono sostituiti i vertici dell’opera?”

di JACOPO RICCA

 

05 settembre 2018

  
Meno parole e più fatti: i Cinque Stelle del Piemonte sollecitano il “governo amico”, e in particolare il ministro delle Infrastrutture e loro compagno di partito Danilo Toninelli, a bloccare i lavori della Tav Torino-Lione. Dai consiglieri che sostengono la sindaca Chiara Appendino a Torino, a quelli di minoranza in consiglio regionale, tutti chiedono al premier Giuseppe Conte e a Toninelli una svolta concreta e rapida sulla questione dell’alta velocità. Una lettera aperta dei No Tav pubblicata oggi, infatti, ricalca quanto i grillini torinesi hanno scritto in un ordine del giorno depositato a fine luglio e che dovrebbe essere votato in Consiglio comunale il mese prossimo.

Analisi costi-benefici, sospensione delle delibere del Cipe, revoca dell’incarico al direttore generale di Telt, Mario Virano, abolizione del ruolo di commissario straordinario ora ricoperto da Paolo Foietta, ma anche “sospensione di qualunque operazione indirizzata all’avanzamento dell’opera finche? non sia terminata la suddetta analisi costi-benefici”. Sono questi alcuni dei punti che i consiglieri comunali vogliono che Appendino chieda al governo. Insomma anche i pentastellati torinesi chiedono a Toninelli di passare dalla parole ai fatti sulla questione Tav.

 

La sindaca Appendino non si espone pubblicamente, limitandosi a manifestare “piena fiducia” nei ministri 5 Stelle, ma condivide l’idea che si debba fare di più. “Non è che Toninelli non sta facendo nulla su questo tema, anzi. Ma è innegabile che ci aspettiamo una svolta, aspettativa che ribadiremo con un atto presto in votazione in Consiglio comunale” spiega la capogruppo in aula, Valentina Sganga.

Ancora più netta Francesca Frediani, consigliera regionale del M5s: “La lettera del movimento NoTav inviata al ministro Toninelli e al presidente del Consiglio Conte evidenzia le numerose criticità della fase attuale e il rischio che i lavori procedano nonostante i dubbi del governo in merito alla realizzazione dell’opera – dice – L’analisi costi-benefici è in atto e, come ribadito più volte, siamo fiduciosi rispetto all’esito, forti di oltre vent’anni di opposizione ragionata e motivata all’opera, ma questo momento di riflessione dovrebbe il più presto accompagnarsi ad azioni volte a sospendere le attività finalizzate alla realizzazione dell’opera. Infatti i promotori dell’infrastruttura, a partire dalla società Telt e dal commissario Foietta, non hanno alcuna intenzione di fermare le azioni volte a realizzare il progetto, come sarebbe auspicabile considerando la posizione dell’attuale governo”.

Frediani in particolare si concentra sulla situazione attorno al cantiere di Chiomonte: “Inaccettabile poi che perduri la militarizzazione della valle – aggiunge – Nessuna opera pubblica può essere fatta con il filo spinato e la polizia. Lo ha ribadito anche il ministro Toninelli. Crediamo sia arrivato il momento di abolire lo status di sito di interesse strategico nazionale per l’area di Chiomonte che di fatto ha reso il cantiere un’area soggetta a regime militare”.

Piemonte, i 5 Stelle sollecitano il “loro” ministro Toninelli: “Meno parole e più fatti, bloccate la Torino-Lione”ultima modifica: 2018-09-06T09:39:57+02:00da davi-luciano
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