Toninelli apre al fronte del no: “Tav, fermiamo i nuovi lavori”

Appendino riceve i professori del Politecnico contrari alla Torino-Lione

Pubblicato il 25/07/2018

andrea rossi

torino

Nel giorno in cui il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli torna sulle barricate sul fronte Tav – diffida Telt dal mandare avanti lavori e appalti, denuncia la «scandalosa» decisione dei governi che hanno approvato l’opera e promette che se l’analisi dei costi e benefici sarà negativa il governo cercherà di fermare tutto – a Torino la sindaca Appendino riceve gli esperti del movimento No Tav. Di più, lo fa l’intera giunta, davanti a cui i professori del Politecnico di Torino Angelo Tartaglia e Marina Clerico portano cifre e analisi per dimostrare che la Torino-Lione è inutile. «Non ci servono le migliaia di pagine che deve studiare il ministro, o il metro cubo di documenti di cui parla il commissario di governo», dice Tartaglia. «Bastano dieci schede, basate su dati ufficiali e pubblici, per mostrare che parliamo di un’opera inutile e costosa, i cui effetti si scaricheranno sulle generazioni future». 

Così si ricompatta il fronte tra Movimento 5 Stelle e No Tav che aveva vacillato non poco dopo l’intervista radiofonica di martedì in cui Toninelli aveva garantito l’impegno del governo per migliorare la Tav senza più parlare di un blocco totale dell’opera. Per quelle frasi, e per la condanna alle violenze al cantiere, arriva la durissima reazione dei No Tav: «Non accettiamo consigli su come dobbiamo comportarci perché sono le nostre esistenze a essere messe a repentaglio, le nostre case, le nostre fedine penali»

Appendino consegna al ministro Toninelli il dossier del movimento No Tav  

Probabile che la tregua – e la retromarcia di Toninelli, passato dai toni istituzionali alle barricate – siano state propiziate da una “manina” torinese e da qui sia partito l’invito al ministro a cambiare verso tra lo sconcerto dei partiti avversari. Il deputato Pd Davide Gariglio attacca duramente: «Invece di accusare Toninelli prenda qualche decisione utile al Paese: mentre lui pensa al da farsi e gioca alla propaganda, i cantieri sono fermi, il Paese rimane bloccato e le ditte falliscono». Il leader dei Moderati Giacomo Portas lo definisce «un irresponsabile».  

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Il leader dell’Udc Lorenzo Cea chiede l’intervento del presidente del Consiglio Conte. I deputati valsusini di Forza Italia Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino spiegano: «Per fermare i cantieri esiste una procedura parlamentare chiara e precisa. Il primo gesto deve compierlo il ministro, presumo d’intesa con il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sulle cui casse potrebbero incombere oneri per circa 2,4 miliardi in caso di rottura dell’accordo con la Francia. L’opera deve procedere e, a proposito di spese folli, ogni ritardo e ulteriore incertezza sarà tutto a carico dei contribuenti. Veda Toninelli di non far lievitare i costi della Tav con le sue alzate di testa». 

Toninelli apre al fronte del no: “Tav, fermiamo i nuovi lavori”ultima modifica: 2018-07-27T11:29:07+02:00da davi-luciano
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