Le parole dl ministro Toninelli del 20 giugno 2018 e precisazioni Tartaglia

NOTA 

Dalla lettura del testo stenografico qui sotto riportato appare la timidezza del Ministro e le sue non troppo chiare idee, c’è bisogno di rompere con il passato evitando che la lobby PD della Torino-Lione si rafforzi con argomenti NON veri.

–     La linea esistente è ampiamente sufficiente,

–     Le penali sono un’invenzione del Commissario Foietta,

–     Spieghiamo nel dettaglio le ragioni della pausa della Francia, e l’asimmetria dei costi (km italiano 5 volte più caro di quello francese)

–     Evitiamo che questa sibillina frase possa essere riferita alla Torino – Lione: “Per quelle invece non a vantaggio della popolazione, dovremo in un secondo momento analizzare e valutare nel dettaglio come agire: un processo del tutto analogo a quanto già svolto in altri Paesi europei, come ad esempio la Francia.”

–     ecc.

 Credo che sia dovere del Movimento No TAV commentare le parole del ministro allo scopo :

–     di sollecitare la pausa italiana ancora prima di produrre dossier ministeriali ad imitazione della Francia,

–     di dargli gentilmente e pubblicamente una mano mettendo in rilievo il nostro ruolo,

–     di diffondere tramite i media i nostri argomenti,

–     di diffidare TELT affinché non si porti troppo avanti con le gare e non crei quindi le condizioni ricattatorie per le penali …,

–     di dare dei segnali e argomenti alla Francia che non aspetta altro dall’Italia che la prima mossa del disimpegno,

–     di dare dei segnali alla Commissione europea che il disimpegno dell’Italia dalla Torino-Lione è vero senza però perdere i finanziamenti europei per i quali da subito dovrebbero essere richiesta la rinegoziazione per altri tipi di mobilità.

Grazie per ogni commento,

Paolo

http://www.camera.it/leg18/410?idSeduta=0018&tipo=stenografico#sed0018.stenografico.tit00060.sub00050.int00020

Posizione del Governo sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche, con particolare riferimento alla TAV Torino-Lione e al Terzo valico – n. 3-00024) 20 giugno 2018

PRESIDENTE. La deputata Raffaella Paita ha facoltà di illustrare l’interrogazione Gribaudo ed altri n. 3-00024 (Vedi l’allegato A), di cui è cofirmataria.

RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, signor Ministro, la Torino-Lione è un collegamento internazionale del sistema Alta velocità/Alta capacità, per il quale nella scorsa legislatura sono state fatte importanti modifiche da parte dell’ex Ministro Delrio, che ne hanno dimezzato i costi come ha certificato l’Osservatorio. Il Terzo valico è il collegamento tra il più importante porto italiano e l’Europa: un’opera già realizzata al 40 per cento, senza la quale Genova e l’Italia sarebbero condannati all’isolamento. Ricordo che i porti liguri hanno avuto lo scorso anno una crescita molto superiore rispetto ai porti del Nord Europa. Su questi progetti – altro che sulle chiacchiere! – si misura la capacità di guardare al futuro di un Governo. Il PD è per un sistema connesso, capace di creare crescita e di evitare l’isolamento nel Nord-ovest.

Ministro Toninelli, nel contratto di Governo avete utilizzato formule volutamente incomprensibili, nascondendovi dietro il tema della valutazione costi-benefici, che come è ovvio per opere già in corso è stata fatta, ed è un diritto degli italiani conoscere la vera opinione del Governo.

PRESIDENTE. Concluda.

RAFFAELLA PAITA (PD). Ministro, sulla chiusura dei porti, anche confermata dalla risposta precedentemente data, nonostante fosse una sua prerogativa il suo silenzio è stato imbarazzante. Sulle infrastrutture, almeno, riusciremo a capire la sua opinione? Il tempo degli slogan è finito, è il tempo del Governo; ed è suo dovere dire al Parlamento una voce chiara su opere strategiche per il territorio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Toninelli, ha facoltà di rispondere.

DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Presidente, rispondo molto volentieri anche a questa interrogazione.

Sul tema della realizzazione delle grandi opere ho avuto modo di esprimermi più volte in questi giorni del mio mandato. Ritengo infatti che la corretta definizione dei criteri di investimento in materia di infrastrutture costituisca un passaggio centrale nelle politiche di rilancio del sistema Paese. L’Italia, per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, rappresenta la naturale cerniera di collegamento per i traffici commerciali, in particolare dal quadrante sudorientale: senza un’adeguata rete di trasporto non potremmo mai vedere riconosciuto il nostro naturale ruolo di leader di riferimento della logistica in Europa e nel Mediterraneo. I miei uffici sono già al lavoro sui singoli dossier, per un’attenta analisi dei costi-benefici, per la valutazione della sostenibilità effettiva dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Occorre infatti ripensare agli orientamenti in termini di spesa e di risorse, così come di utilità per i cittadini e le imprese, dando maggiore ascolto ai loro bisogni e alle esigenze del territorio, e non incentrando le priorità sull’interesse esclusivo di chi realizzerà le opere. In buona sostanza, il mio obiettivo è quello di riesaminare in tempi brevi le diverse grandi opere, per individuare quelle necessarie e buone per i cittadini, che dovranno quindi essere concluse, a partire ovviamente da quelle già iniziate. Per quelle invece non a vantaggio della popolazione, dovremo in un secondo momento analizzare e valutare nel dettaglio come agire: un processo del tutto analogo a quanto già svolto in altri Paesi europei, come ad esempio la Francia.

Con riguardo alla linea ad alta velocità Torino-Lione, riporto quanto sottoscritto nel contratto di Governo: “Ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Ciò che è notorio è che, su questa direttrice, non si sia verificato il previsto incremento dei traffici di merci che era il presupposto fondamentale dell’opera, come ha recentemente confermato anche il commissario di Governo. Per quanto riguarda il Terzo valico dei Giovi, ribadisco la linea già espressa: servono ulteriori valutazioni costi-benefici, e deve essere chiaro che le opere devono essere condivise con le istituzione locali e con i cittadini, dando ampio risalto alla trasparenza. I cittadini devono sentirsi tutelati dall’azione di questo Governo. La politica del confronto e del project review hanno già dato prova di rappresentare efficaci strumenti di programmazione e valutazione delle scelte strategiche sul tema delle infrastrutture, consentendo di perfezionare i progetti e realizzare risparmi importanti, che è il nostro principale obiettivo. Nel concludere, confermo che le verifiche sono in corso e nelle prossime settimane inizieremo a dare i primi responsi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Lega-SalviniPremier).

PRESIDENTE. Il deputato Davide Gariglio, cofirmatario dell’interrogazione, ha facoltà di replicare.

DAVIDE GARIGLIO (PD). Presidente, noi siamo assolutamente insoddisfatti della risposta del Ministro. Innanzitutto il Ministro non ha chiarito se la valutazione avverrà per tutte le grandi opere, perché poi puntualizza sempre espressamente la questione sul Terzo valico e sulla Torino-Lione. La sindaca Appendino ha annunciato che lei, Ministro, entro due settimane dal 6 giugno avrebbe dato al comune di Torino un dossier sui costi-benefici della TAV: ma allora questo dossier, di cui ha parlato la Appendino, esiste oppure no?

Gli incarichi per le analisi che lei ha annunciato sono stati già assegnati, signor Ministro? E se sì, a chi sono stati assegnati? Con quale procedura di affidamento? È stata effettuata una procedura ad evidenza pubblica oppure, come nel caso della grande opera stadio di Roma, è stato incaricato un professionista di fiducia della vostra parte politica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti di deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Lega-Salvini Premier (NOTA Sarebbe interessante conoscere questi commenti, soprattutto quelli della Lega-Salvini Premier N.d.R.). Con quali tempi verranno fatte queste valutazioni, signor Ministro? Con quali garanzie di trasparenza, valore a lei caro? Con quale garanzia di obiettività e di scientificità? All’analisi, signor Ministro, parteciperanno gli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e della struttura tecnica di missione ivi insediata oppure no? Lei ha parlato di “miei uffici”: quelli sono i suoi uffici, signor Ministro! È a conoscenza, signor Ministro, che esiste un decreto legislativo, il n. 228 del 2011 in materia di valutazione degli investimenti relativi alle opere pubbliche? Le chiediamo: i commissari di Governo in carica e gli osservatori, ove esistenti, saranno coinvolti? E in attesa dei risultati di queste analisi, signor Ministro, che scelte saranno adottate sulla continuazione dei lavori? Perché dalla sua risposta pare evidenziarsi che i lavori saranno sospesi, ma il Terzo valico è realizzato per il 40 per cento: cosa facciamo? Mezzo buco, signor Ministro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? È consapevole che esistono degli accordi internazionali…

PRESIDENTE. Concluda.

DAVIDE GARIGLIO (PD). …ad esempio con la Francia, che impongono, in caso di non realizzazione dell’opera, un pagamento di tutte le somme spese dall’Unione europea e dagli altri Stati? Lei è stato non il Ministro della trasparenza, è stato il Ministro della reticenza! Lo è stato sui porti, e lo è ora che non ci dà risposte (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Concluda.

DAVIDE GARIGLIO (PD). Non può più dire sempre no! Ora è al Governo, e ora deve darci risposte (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

21 giugno 18 Tartaglia Precisazioni su affermazioni della stampa

Nuova Linea TAV Torino-Lione

Pro Natura Piemonte <torino@pro-natura.it>

gio 21/06/2018 16:25

A:Organi d’informazione (torino@pro-natura.it)

Agli organi di informazione.

Gentili signore e signori, 
in questi giorni sono comparse sui mezzi di comunicazione numerose affermazioni relative alla eventuale Nuova Linea ferroviaria Torino-Lione. Allego pro veritate (a nome della commissione tecnica) una schematica nota relativa a tali affermazioni. 
Angelo Tartaglia 
Commissione tecnica sulla Nuova Linea Torino Lione dell’Unione dei Comuni della Valsusa, del Comune di Torino e del Comune di Venaria

Andamento del traffico mercantile nel tempo (tonnellate)

Italia-Francia

 Il traffico merci per ferrovia attraverso l’intera frontiera italo –francese tra il 1997 (anno del mas-simo) e il 2016 è diminuito del 71%

Italia-Francia , ferrovia 1997-2016   71%

 Il traffico merci su strada attraverso l’intera frontiera italo –francese (dal mare al Monte Bianco) tra il 2001 (anno del massimo) e il 2016 è diminuito del 6,5%

Italia-Francia , strada 2001-2016   6,5%

 Il traffico mercantile terrestre totale tra Italia e Francia tra il 2001 (anno del massimo) e il 2016 è diminuito del 17,7%

Italia-Francia, totale 2001-2016   17,7%

Il traffico ferroviario attuale lungo l’asse della Val di Susa corrisponde all’incirca al 17% della capacità mini-male della linea esistente secondo le stime di RFI.

Italia-Svizzera (stessi intervalli di tempo)

 Il traffico merci per ferrovia tra Italia e Svizzera tra il 1997 e il 2016 è aumentato del 63%

Italia-Svizzera, ferrovia 1997-2016   63%

 Il traffico merci su strada tra Italia e Svizzera tra il 2001 e il 2016 è aumentato del 12,5%

Italia-Svizzera, strada 2001-2016   12,5%

 Il traffico merci totale tra Italia e Svizzera tra il 2001 e il 2016 è aumentato del 30%

Italia-Svizzera, totale 2001-2016  30%

Italia-Austria (stessi intervalli di tempo)

 Il traffico merci per ferrovia tra Italia e Austria tra il 1997 e il 2016 è aumentato del 46%

Italia-Austria, ferrovia 1997-2016  + 46%

 Il traffico merci su strada tra Italia e Austria tra il 2001 e il 2016 è aumentato del 45%

Italia-Austria, strada 2001-2016 + 45%

 Il traffico merci totale tra Italia e Austria tra il 2001 e il 2016 è aumentato del 36%

Italia-Austria, totale 2001-2016 + 36% 2

Il differente andamento non ha motivazioni tecnologiche

Tra il 1997 e il 2007 il traffico ferroviario mercantile lungo la Val di Susa si è ridotto del 43,6%

43,6%

Nello stesso periodo (cioè prima dell’entrata in servizio di qualsiasi nuova infrastruttura in Svizzera) il traffico ferroviario tra Italia e Svizzera è cresciuto del 43,7%

+43,7%

Confronto tra le infrastrutture ferroviarie del Fréjus e quelle Svizzere

Traforo storico del Fréjus: lunghezza 13,6 km; altitudine max 1335 m

Traforo storico del Lötschberg (Svizzera centrale): lunghezza 14,6 km; altitudine 1340 m

Traforo storico del S. Gottardo: lunghezza 15,0 km; altitudine 1151 m

Il tunnel di base del Lötschberg è entrato in funzione nel 2007; quello del Gottardo nel 2014.

I dati citati sono tutti reperibili presso l’ufficio federale dei trasporti della Federazione Svizzera

Analisi costi benefici

 L’analisi costi benefici (ACB) è una operazione complessa e in larga misura standardizzata che si ef-fettua seguendo una metodologia consolidata e riconosciuta.

 È stata finora effettuata una sola ACB relativa alla nuova linea Torino Lione, completata nel 2011 e resa pubblica nel 2012.

 La base dell’unica ACB sta nella previsione di fortissimi aumenti di traffico merci lungo la direttrice Torino-Lione. Tale previsione risulta inattendibile (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Osservato-rio sulla Nuova Linea Torino Lione, Verifica del Modello di Esercizio per la Tratta Nazionale LatoIta-lia, seduta n. 260 del 25/09/2017, pag. 58), di conseguenza inattendibili sono le conclusioni dell’analisi.

 L’unica ACB fa riferimento alla linea come individuata dall’accordo italo-francese siglato tra i due governi il 30/01/2012. Successivamente (vedere punti successivi) dalla definizione della linea sono venuti meno i due tunnel in territorio francese (Belledonne e Glandon) e il tunnel dell’Orsiera in Italia: alla modifica non ha corrisposto alcuna revisione dell’ACB.

Penali e accordi internazionali

 Non esiste alcun accordo internazionale sottoscritto dall’Italia nei confronti della Francia o dell’Eu-ropa che preveda l’esborso di “penali” in caso di ritiro unilaterale italiano.

 Delibera CIPE n. 67/2017 (G. U. 24/01/2018), punto 6 del deliberato: “Il soggetto aggiudicatore dell’in-tervento [del primo e secondo lotto costruttivo del tunnel di base – ndr] provvederà a inserire nel bando di gara per l’affidamento dei lavori dell’opera, tra gli impegni dell’aggiudicatario, la rinun-cia a qualunque pretesa, anche futura, connessa all’eventuale mancato o ritardato finan-ziamento dell’intera opera o di lotti successivi. [grassetto del redattore]”

 L’accordo sottoscritto dallo stato francese e dallo stato italiano il 30/01/2012 prevede che l’opera oggetto degli accordi comprenda una sezione internazionale divisa in tre sezioni: una di compe-tenza francese, comprendente 33 km di gallerie a due canne (Belledonne e Glandon); una tran-sfrontaliera di competenza di entrambi gli stati, comprendente il tunnel di base di 57 km; una di competenza italiana comprendente il tunnel a due canne dell’Orsiera per 19,5 km. [artt. 2 e 4 dell’accordo del 30/01/2012].

 Lo stato francese ha posposto le decisioni relative alla tratta di sua competenza a dopo il 2038. Lo stato italiano ha lasciato cadere la realizzazione del tunnel dell’Orsiera ipotizzando altre soluzioni. In pratica entrambi gli stati hanno disatteso l’accordo del 2012, che non è stato revocato dal suc-cessivo accordo del 2015. Non è però stata modificata la ripartizione dei costi relativi al tunnel di base (che si trova all’incirca per l’80% in Francia e per il 20% in Italia) che è previsto che gravino per il 57,9% sull’Italia e per il 42,1% sulla Francia (al netto di eventuali contributi europei).

Argomentazioni e ideologie

Le continue prese di posizione a favore della nuova linea Torino Lione rilanciate insistentemente dai grandi mezzi di comunicazione non si basano generalmente su argomentazioni verificate ma su assunzioni a priori e affermazioni apodittiche che adattano la propria formulazione alle circostanze senza mai sottoporre a cri-tica razionale l’assunto. Come tali rivestono carattere strettamente ideologico.

Grande dizionario italiano Hoepli: “ideologico: Che riconduce tutto all’ideologia, interpretando i fatti non in base alla loro reale consistenza, ma adattandoli a determinati schemi ideologici”.

Google – dizionario italiano: “ideologico: Astratto, ovvero basato su schemi concettuali precostituiti, piuttosto che sull’analisi concreta”.

Le parole dl ministro Toninelli del 20 giugno 2018 e precisazioni Tartagliaultima modifica: 2018-06-21T22:51:34+02:00da davi-luciano
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