Qualche buontempone, ogni volta che la crisi dei cosiddetti “migranti” si riacut

schiavi

Qualche buontempone, ogni volta che la crisi dei cosiddetti “migranti” si riacutizza, tira in ballo la storia che anche noi Italiani a suo tempo saremmo stati “migranti”.
A me risulta che gli Italiani emigrassero con tutta la famiglia: moglie, figli, anziani, ragazzi.
Invece, durante la tratta atlantica degli schiavi, venivano selezionati solo elementi giovani e sani (prevalentemente di sesso maschile) adatti al lavoro.
Poche donne (giovani), niente bambini, niente vecchi, niente malati.
Esattamente come avviene oggi, durante l’attuale nuova tratta di schiavi da parte delle Ong. Schiavi destinati a lavorare per quattro soldi al servizio del Capitale e, contestualmente, a calmierare il livello degli stipendi e le richieste di diritti sociali dei lavoratori Italiani ed Europei.
Tutti coloro che, innalzando la bandiera del buonismo peloso, del conformismo ipocrita e di finte istanze umanitarie, approvano questa tratta degli schiavi moderna, fanno solo il gioco delle elites globaliste e capitaliste che stanno dietro a tali fenomeni per nulla spontanei.
 
Se vogliamo veramente fare qualcosa per i Popoli del Terzo Mondo, invece di deportarne qui la forza lavoro piu’ utilizzabile e lasciare morire di fame e di malattie tutti gli altri, denunciamo le politiche criminali del FMI e della BM e la truffa del debito.
FMI e BM, quando mettono le mani su un qualsiasi Paese del Terzo Mondo, come prima richiesta per procedere al loro intervento, pretendono che il Paese in questione elimini ogni dazio verso merci prodotte dalle multinazionali del Nord del Mondo e rinunci ad ogni sovvenzione delle produzioni locali.
In questo modo le manifatture locali vengono rapidamente strozzate dalle multinazionali. I minimi consumi di sussistenza del Paese aggredito, che non produce piu’ niente, vengono sovvenzionati dalle stesse FMI e BM, che cosi’ stringono al collo della loro preda il cappio del debito.
Grazie al debito poi lo rapinano di tutte le risorse naturali e della forza lavoro piu’ qualificata a lavorare in condizioni di semi schiavitu’ nei Paesi dove varra’ deportata.
Allora, anime belle, invece di manifestare a favore dei “migranti” (e dei loro padroni capitalisti), alimentando questo traffico di cui sono vittime i “migranti” stessi come le Nazioni Europee invase, iniziate a manifestare contro i nostri governi, servi delle istituzioni internazionali (FMI, BM, BCE) e delle elites globaliste.
Cesare Corda
La flotta di MSF
A proposito dei conflitti di interessi e di ciò che le anime belle della sinistra italiana non vogliono proprio capire.
La ONG Medici senza Frontiere è anche la PROPRIETARIA della nave Acquarius.
Nel 2016 MSF poteva contare su tre navi: la Dignity I°, la Bourbon Argos e per l’appunto la Acquarius.
Oggi è rimasta attiva solo la Aquarius, a cui però è stato affiancato il nuovo acquisto “Prudence”: un’imbarcazione commerciale da 75 metri e oltre 1000 posti a bordo.
Un vero e proprio gigante del “salvataggio professionale”.
Fa sorridere che tra i suoi fondatori compaia Bernard Kouchner, medico francese che ha visto più palazzi della politica che sale operatorie.
Dal 2007 al 2010 infatti il fondatore della benemerita ONG Medici Senza Frontiere è stato ministro degli Affari Esteri da Nicolas Sarkozy, ovvero del governo che ha bombardato Muhammad Gheddafi scatenando la catastrofe umanitaria e trasformato la Libia in un caos senza regole da cui oggi partono i barconi carichi di immigrati.
Quindi persone ai vertici di Medici Senza Frontiere e della sua nave Acquarius erano di casa in istituzioni che sono state la causa della crisi migratoria.
Oggi questa infame ONG per “salvare” gli stranieri, che in realtà va a prendere direttamente a domicilio sulle coste libiche, sostiene spese ingenti, ma stranamente per i fondi non sembra esserci alcun problema.
Nel 2016 ad esempio ha raccolto la belllezza di 41 milioni di euro di “donazioni” grazie al contributo di benefattori privati e di aziende e fondazioni.
Tra questi indovinate chi appare?
Ma naturalmente la Open Society Foundation dello strano “filantropo” George Soros.
 
Peraltro, la Open Society di Soros e MSF sono soliti scambiarsi collaboratori come se facessero le cose in famiglia.
Un esempio?
Marine Buissonnière, per 12 anni dipendente MSF, e poi promossa a Direttrice del programma per la Sanità pubblica di Soros e ora di nuovo consulente per le migrazioni della ONG in oggetto.
Ufficio Sinistri. Il buco nero in cui è scomparsa la sinistra pagina fb
Qualche buontempone, ogni volta che la crisi dei cosiddetti “migranti” si riacutultima modifica: 2018-06-13T22:59:07+02:00da davi-luciano
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