I DEMOCRATICI GOLPISTI HANNO TRASFORMATO LA LEGITTIMISSIMA RICHIESTA DI IMPEACHMENT

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I DEMOCRATICI GOLPISTI HANNO TRASFORMATO LA LEGITTIMISSIMA RICHIESTA DI IMPEACHMENT COME MINACCIA/INSULTO/INTIMIDAZIONE AL CAPO DELLO STATO QUINDI REATO.
Da quando chiedere l’uso di uno strumento giuridico è reato????????????????
Costituzionalisti inchiodano Mattarella: “Non avrebbe dovuto, questo è colpo di stato.”
“Il Presidente della Repubblica – si legge nel testo dei costituzionalisti – ha un ristretto margine di discrezionalità nella scelta del presidente del Consiglio, mentre non ne ha alcuno nella scelta dei ministri, formalmente demandata al presidente del Consiglio”.
Ergo, se Mattarella insiste, si mette nelle condizioni di un Parlamento – questo o il prossimo – che può metterlo in stato di accusa: impeachment.
In realtà, nella storia repubblicana, ci sono stati presidenti che si sono imposti, ma si trattava di governi senza maggioranza. Un esempio su tutti, il più recente, vede protagonisti Giorgio Napolitano, Matteo Renzi e il procuratore Nicola Gratteri che l’ex sindaco di Firenze avrebbe voluto al ministero della Giustizia.
E Calderoli ricorda “l’illustre costituzionalista Costantino Mortati, uno dei padri della nostra Costituzione, uno che la nostra Costituzione l’ha scritta”. Ebbene, “nel suo ‘Istituzioni di diritto pubblico, ed. 1975, a pagina 568 scrive che ‘la proposta dei ministri (fatta dal premier, ndr) deve ritenersi strettamente vincolante pel capo dello Stato’.
“È bene ricordare che su quel testo si sono formati i migliori giuristi italiani – conclude Calderoli – Chi sa parli. Chi non sa taccia. O meglio ancora studi”.
Anche Alessandro Di Battista torna ad attaccare il Quirinale poi annuncia: «Se si andasse di nuovo a votare perché non fanno nascere questo governo, io tornerei dal mio viaggio negli Stati Uniti e mi ricandiderei. Ci metterei la faccia».
«Il Quirinale si è comportato in maniera eccellente fino a qualche giorno fa, ultimamente ritengo inaccettabile che pensi di porre veti politici a un ministro dell’Economia come Savona», ha detto a Sky Tg24 l’ex deputato grillino. «Il presidente della Repubblica – ha proseguito – non si può permettere di dare indirizzi politici a un ministro o a un presidente del Consiglio, questo va oltre il suo ruolo. L’indirizzo politico lo dà il Parlamento. È normale che il ministro dell’Economia, il più politico per eccellenza, colui che deve trovare le risorse economiche per fare in modo che le proposte presentate in campagna elettorale possano diventare leggi dello Stato, sia espressione delle forze politiche, concertandolo col presidente del Consiglio incaricato. Il veto su un ministro dell’Economia, non per ragioni di curriculum o scandali, ma per opinioni, peraltro condivise dalla maggior parte degli italiani, è del tutto inaccettabile».
«Perché si dovrebbe tornare a votare se c’è una maggioranza in Parlamento? Se due forze politiche hanno trovato un accordo su un programma di Governo? Sarebbe una cosa inaccettabile», ha detto ancora Di Battista.
«Mi auguro che Lega e M5S resistano, la strada che hanno intrapreso queste due forze politiche è giusta. Io ho criticato tanto la Lega in passato, non lo nego, ho criticato anche Salvini», ha detto ancora l’ex deputato del M5S. «A Salvini – ha proseguito – si può dire tutto, ma sono anni che veramente si è impegnato in maniera incredibile. Piaccia o non piaccia ha portato la Lega ad un risultato storico».
Quanto al suo giudizio su Luigi Di Maio e il premier incaricato Giuseppe Conte, Di Battista ha detto: «Di Maio non è soltanto un amico, anzi direi un fratello, è una persona di una onestà intellettuale e di una dignità fuori dal comune. Un altro, al posto suo, avrebbe ricevuto Berlusconi, gli avrebbe stretto la mano e oggi sarebbe Presidente del Consiglio. Conte è appena arrivato, per cui è inutile valutare adesso».

MAGISTRATI ROSSI VOGLIONO “ARRESTARE” DI MAIO E SALVINI: “ATTACCHI A MATTARELLA IPOTESI REATO”

è una SQUALLIDA INTIMIDAZIONE per impedire loro di proseguire nell’impeachment.

anche qui per i giornali ed i democratici golpisti RICHIEDERE IMPEACHMENT è tradotto con MINACCIARE/INSULTARE MATTARELLA
Secondo il giudice Roia, “gli attacchi violenti e irresponsabili ricevuti da Mattarella potrebbero integrare anche ipotesi di reato”. L’opinione è stata espressa da Roia nella mailing list dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm). In queste ore, decine di toghe stanno esprimendo la propria solidarietà al capo dello Stato per gli attacchi ricevuti dalle forze politiche che sostenevano la formazione di un governo guidato da Conte.

“Condivido pienamente l’interpretazione del ruolo costituzionale del presidente della Repubblica svolto da Mattarella – sono le parole di Roia, già componente del Csm – al quale esprimo piena e convinta solidarietà per gli attacchi violenti e irresponsabili ricevuti che potrebbero integrare anche ipotesi di reato“.

Visto che Mattarella è anche capo del CSM, altro conflitto di interessi.

“I mercati insegneranno agli italiani come votare”. Dichiarazione choc del commissario Ue al Bilancio Oettinger

Oettinger

DEDICATO A CHI CIANCIA DI DEMOCRAZIA, chi si oppone alla dittatura dei mercati è fascista, grazie ANPI e sindacati e Cazzola per aver chiarito cosa sia il fascismo per voi. Ma non era l’europa dei popoli tanto tanto solidale? Ah già dire popoli è una BESTEMMIA PER I DEMOCRATICI TANTO TANTO TOLLERANTI

Francois Lenoir / Reuters
“I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto”. Lo dice il commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, secondo quanto anticipa su Twitter il giornalista Bernd Thomas Riegert, che ha intervistato il Commissario Ue a Strasburgo per l’emittente Dwnews. L’integrale dell’intervista andrà in onda questa sera.
“Lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a non votare più a lungo per i populisti”. È quello che “spera” il commissario al Bilancio europeo Guenther Oettinger, secondo un tweet di Bernd Thomas Riegert, che anticipa sul social network i contenuti di un’intervista per Deutsche Welle, che sarà diffusa in serata.
Visco: ”Non ci sono giustificazioni per ciò che sta avvenendo sui mercati”
Diverso il tono, molto più diplomatico, del commissario agli affari economici Pierre Moscovici: “Gli italiani hanno bisogno di scegliere il loro destino ed avanzare con le loro regole democratiche verso il destino che si sceglieranno e allo stesso tempo di restare nell’ambito delle regole comuni e nell’euro, che è positivo per tutti noi”. “Per quello che mi riguarda lavorerò con intelligenza, armonia e fiducia nella volontà di trovare delle soluzioni comuni con quello che sarà il governo italiano qualunque sia la situazione politica”, ha aggiunto. Sull’andamento dei mercati, “non faccio commenti”, ha concluso.
Salvini: “Oettinger minaccia l’Italia, io non ho paura”. “Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna. Il Commissario Europeo al Bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara “i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta”. Se non è una minaccia questa… Io non ho paura, #primagliitaliani”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini.
M5s: “Juncker smentisca Oettinger”. “Chiediamo al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di smentire immediatamente il Commissario Oettinger. Le sue parole sono di una gravità inaudita e sono la prova delle evidenti manipolazioni che la democrazia italiana ha subito negli ultimi giorni”. È quanto si legge in una nota della delegazione al Parlamento europeo del M5S.”Juncker deve intervenire e difendere la volontà popolare, la democrazia e il voto libero di tutti i cittadini europei. Non deve essere un Commissario tedesco a dire come gli italiani devono votare, nè qualche speculatore finanziario. Oettinger ha gettato la maschera e deve dimettersi”, aggiunge la nota della capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo Laura Agea. “Gli europarlamentari del Pd e Forza Italia, per caso, condividono le parole di Oettinger? Il loro silenzio è imbarazzante e dimostra quanto poco sia a cuore l’Italia a questi due partiti”, conclude Agea.
Orfini: “Se vere, parole offensive e stupide”. “Se è vera è una dichiarazione offensiva, irricevibile, stupida”. Lo scrive il presidente del Pd, Matteo Orfini, su Twitter commentando le parole del commissario Ue al Bilancio Oettinger.
Martina: “Oettinger rispetti gli italiani”. “Nessuno può dire agli italiani come votare. Meno che mai i mercati. Ci vuole rispetto per l’Italia”. Lo scrive il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, su Twitter commentando le parole del commissario Europeo al Bilancio, Oettinger.

Camusso: “Condivido scelta Mattarella, c’è analfabetismo costituzionale”. “Cottarelli? Verificheremo il mandato”

il programma 5S-Lega prevede la cancellazione della Fornero contro la quale a parole banfavate salvo poi non fare manco uno sciopericchio e stimate uno che viola la costituzione sulla quale ha giurato per NEGARE che anche quella parte fosse attuata?? Il programma 5S-Lega prevedeva l’introduzione del reddito di cittadinanza CHE ESISTE da decenni nel resto d’Europa per il quale MAI AVETE COMBATTUTO, ma apprendo che per voi sono misure FASCISTE, vedi dichiarazione ANPI

Vuoi verificare l’operato di COTTARELLI???? VEDI GRECIA
Dalla parte dei lavoratori, disoccupati, precari, pensionati etc?? SI SI COME NO
“Siamo preoccupati dal clima che si è determinato e anche dai toni che si stanno utilizzando quando mi pare che siamo di fronte a una scelta da noi condivisa del Presidente della Repubblica di rispettare la Costituzione. Credo che Mattarella abbia agito nell’interesse dei trattati internazionali, fondamentali per il nostro paese. Uscire dall’Europa per l’Italia sarebbe un gigantesco indebolimento. Credo che ci sia una tendenza a dimenticarsi come sia fatto l’articolo 1 della Costituzione che dice che siamo una Repubblica parlamentare, credo ci sia tanto analfabetismo costituzionale, in gran parte voluto. Cosa penso della nomina di Cottarelli? Al momento non penso, credo che bisognerà verificare qual è il mandato che gli viene dato e sulla base di quello dare giudizi”. Queste le parole della segretaria della Cgil Susanna Camusso intervenuta a margine dell’evento ‘Big Data. Se siamo numeri, quanto contiamo?’ presso la Camera del Lavoro di Milano.
di | 28 maggio 2018

Sindacati: “Stima e rispetto per Mattarella”
sindacati
(Fotogramma)
Pubblicato il: 28/05/2018 19:20
“Se è pienamente legittimo avere ed esprimere opinioni e valutazioni politiche differenti, va senza alcuna incertezza difeso e riaffermato il diritto e il dovere del Presidente della Repubblica di esercitare, in trasparenza ed autonomia, le proprie funzioni costituzionali”. E’ quanto si legge in una lettera inviata dai leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Caro Presidente – è l’incipit della missiva – desideriamo manifestarle la nostra viva preoccupazione per il perdurare di una crisi politica e istituzionale che ha pochi precedenti nella storia della nostra Repubblica. Intendiamo ribadire con forza il nostro impegno a difesa della Costituzione che fissa con chiarezza ruolo e prerogative del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni democratiche”.
“Ci permettiamo, inoltre – aggiungono i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil – di sottolineare l’urgenza di decisioni rapide per l’economia e il lavoro. C’è un Paese reale che ancora soffre per le conseguenze della crisi economica degli ultimi dieci anni. Per questo pensiamo che le attese e gli interessi di lavoratori, pensionati, giovani e disoccupati debbano essere messe al primo posto nell’agenda istituzionale e politica del Paese”.
Con rinnovato e deferente senso di stima e rispetto Le giunga, Signor Presidente, il nostro saluto e l’augurio sincero di buon lavoro”, conclude la lettera.

ANPI “È allarme democratico. Massima unità e piena solidarietà al Presidente Mattarella”

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I PROTETTORI DELLA COSTITUZIONE O DEI MERCATI? Quindi chi è contro il potere della finanza è fascista?
Quindi l’art 92 della costituzione non è stato violato? Perché lanciare questa minaccia? La richiesta di metterlo in stato di accusa è perciò un atto grave e pericoloso
L’impeachment è uno STRUMENTO GIURIDICO DI TUTELA non un kalasnikov
 
ANPI COME CAZZOLA:

CAZZOLA A NON È L’ARENA: “PER FORTUNA MATTARELLA HA SALVATO LA DEMOCRAZIA”

Uno strepitoso Cazzola, a Non è l’Arena di Giletti, saluta l’operato di PierMattarella con queste parole:

“a me fa paura la degenerazione di chi ha votato questo governo, per fortuna che Mattarella (da organo monocratico) ha salvato la democrazia dal fascismo del terzo millennio (i populismi) che con Savona stavano marciando su Roma….avete visto come parla Alessandro Di Battista a Roma”
 
“È allarme democratico. Massima unità e piena solidarietà al Presidente Mattarella”
28 Maggio 2018
Dichiarazione della Presidente nazionale ANPI, Carla Nespolo
Il Presidente della Repubblica ha rispettato i doveri affidatigli dalla Costituzione. La richiesta di metterlo in stato di accusa è perciò un atto grave e pericoloso perché può dare spazio a spinte eversive in una fase molto delicata della vita del Paese. Oggi c’è un vero e proprio allarme democratico. Faccio appello a tutte le forze politiche che hanno a cuore la tenuta civile dell’Italia e la saldezza delle Istituzioni, a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro opzioni ideali e dalle loro scelte elettorali, alla massima unità a difesa della Repubblica antifascista e della Costituzione. L’ANPI esprime piena solidarietà al Presidente Mattarella.
Carla Nespolo – Presidente Nazionale ANPI
28 maggio 2018

Ricapitoliamo: Mattarella convoca Cottarelli neanche dieci minuti dopo aver bocciato Savona

…ma a nessuno viene il dubbio che era tutto programmato? Un sottile capolavoro per eludere (per l’ennesima volta) il voto degli italiani e imporre la dittatura finanziaria…!

Bagnai (Lega): “Cottarelli designato già da tempo, i poteri forti gli hanno preparato la strada facendolo apparire su ogni schermo, compreso l’oblò della lavatrice. Non è credibile quando dice che vuole dialogare con l’UE perché lui fa parte di quell’Italia subalterna ai tedeschi. Mattarella avrebbe dovuto rispondere immediatamente agli attacchi violenti e volgari della Germania”
Il Sen. Alberto Bagnai (Lega) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sull’incarico a Cottarelli. “Il discorso di Cottarelli è ben costruito perché lui ha avuto 5 mesi per prepararlo. Quei 5 mesi nel corso dei quali noi l’abbiamo visto apparire in ogni schermo, compreso l’oblò della lavatrice, a reti unificate. L’occupazione dei media è lo strumento con cui i poteri forti preparano la strada a quelli che hanno designato, è successo già con Monti e con Macron in Francia. E’ un passaggio costruito, è talmente ovvio. I poteri forti sono nel panico. Questo fatto che vediamo in tv sempre la stessa gente, che vediamo solo giornalisti livorosi che mirano solo a screditare gli altri senza argomentare, sono il segno più chiaro del panico del potere. Cottarelli viene da un’istituzione come il FMI che si è fortemente screditata con il salvataggio della Grecia. Cottarelli era stato chiamato per rassicurare i mercati, ma vedendo i risultati della giornata non li sta rassicurando. Cottarelli appartiene a quella categoria di economisti che dicono la verità a giorni alterni. Che non ci sia un problema di sostenibilità dei conti pubblici è vero. Ma prima ci vengono proposte catastrofi quando si vuole influenzare il processo politico in una direzione, quando il processo politico va in quella direzione allora va tutto bene. Quanto al dialogo sull’Europa, è quello che noi vorremmo fare. E’ una proposta di solidarietà e di dialogo per togliere dall’Europa ciò che non funziona: le regole fiscali e la moneta. Nel nostro programma la priorità viene data all’irrazionalità delle regole fiscali. Cottarelli non è credibile quando dice che vuole dialogare, perché lui fa parte di quell’Italia che è subalterna ai tedeschi. Questo non fa bene a noi, ma neanche ai tedeschi, perché il progetto europeo così com’è è sconveniente per tutti. Il Prof. Savona ha il torto di aver posto nel 2011 il problema che qualsiasi Paese deve avere un piano di uscita dall’Euro. L’Euro, come tutte le creazioni umane, ha un inizio e una fine. Supponiamo che salti per aria la finanza dei nostri amici tedeschi, noi arriviamo totalmente impreparati perché se cerchiamo di avviare un dibattito sull’Euro la madonnina di Bruxelles piange?”.
Riguardo il veto su Paolo Savona e l’impuntatura di Salvini. L’ostracismo riservato a Paolo Savona ci sarebbe stato anche nei miei confronti –ha dichiarato Bagnai-. La Lega ha altri esponenti che potevano ricoprire il ruolo di Ministro, come Giorgetti, ma Matteo Salvini ha insistito con Savona perché ha voluto affermare un principio costituzionale. Per Matteo Salvini l’ingerenza è stata vissuta come un esondamento del Presidente della Repubblica dalle sue prerogative. Si è perso di vista il punto che in una Repubblica presidenziale la verifica sui numeri del governo si fa in Parlamento. C’è stata la sensazione che si volesse scavalcare il ruolo del Parlamento, mentre si andava a cercare i numeri fuori. Sicuramente Mattarella ha percorso una strada che lo metteva di fronte o alla necessità di imporsi, o a fare un passo indietro, in ogni caso ne risulta indebolita l’istituzione della Presidenza della Repubblica. La maggioranza dei cittadini italiani non si è sentita tutelata dal Presidente della Repubblica. Gli italiani sono spaccati sul ruolo dell’Italia: c’è una parte che non crede nel proprio Paese e ritiene che debba essere sottoposto a un vincolo esterno e un’altra parte che ritiene che l’Italia debba autodeterminarsi. Mattarella avrebbe dovuto rispondere immediatamente agli attacchi violenti e volgari dei media tedeschi, se tu non rispondi subito rendi questi attacchi palusibili”.

Ciancio Luigi è con Luigi Celex.

 

“Le famiglie italiane devono essere pronte a sobrietà e sacrifici presenti per essere protagonisti in futuro
Cottarelli
Ha figli e moglie a Manhattan.
#responsabili con i figli degli altri
#austero coi nostri portafogli
“LEGA E M5S STANNO UTILIZZANDO PAROLE INAUDITE E MINACCE SENZA PRECEDENTI. NOI SIAMO PRONTI ALLA MOBILITAZIONE A DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E DELLE NOSTRE ISTITUZIONI” Maurizio Martina (PD)

Giudice Roia: ipotesi reato su attacchi a Mattarella

e se chi ricopre quella carica tradisce il mandato offendendo il prestigio di tale carica? Ecco che farlo notare diventa reato, vai a dire che non è una dittatura.

La “minaccia” di impeachment è un atto previsto dalla nostra normativa, quindi, di che “minaccia” stiamo parlando??
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cp 278
Luca D’Amico:
Ipotesi di reato!
Ecco quello che il giudice #FabioRoia, presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, ipotizza in merito alla critiche rivolte a Mattarella.
Il testo continua: “gli attacchi violenti e irresponsabili ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbero integrare anche ipotesi di reato”….”L’opinione è stata espressa da Roia nella mailing list dell’Associazione Nazionale Magistrati. In queste ore, decine di ‘toghe’ stanno esprimendo spontanea solidarietà al Capo dello Stato per gli attacchi ricevuti dalle forze politiche che sostenevano la formazione di un governo guidato dal professor Giuseppe Conte”.
Insomma, le cosiddette “forze politiche che sostenevano la formazione di un governo guidato dal professor Giuseppe Conte” non sono neanche libere di lamentarsi della decisione presa dal Capo dello Stato?
Ma dove cavolo stiamo arrivando??
Posso capire se gli avessero augurato la morte o lo avessero minacciato, ma qui neanche si può dissentire? E che cavolo!
La crisi istituzionale
Giudice Roia: ipotesi reato su attacchi a Mattarella
 
28 maggio 2018
Secondo il giudice Fabio Roia, presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, “gli attacchi violenti e irresponsabili ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbero integrare anche ipotesi di reato”.
L’opinione è stata espressa da Roia nella mailing list dell’Associazione Nazionale Magistrati. In queste ore, decine di ‘toghe’ stanno esprimendo spontanea solidarietà al Capo dello Stato per gli attacchi ricevuti dalle forze politiche che sostenevano la formazione di un governo guidato dal professor Giuseppe Conte.
“Condivido pienamente l’interpretazione del ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica svolto da Sergio Mattarella – sono le parole di Roia, già componente del Csm – al quale esprimo piena e convinta solidarietà per gli attacchi violenti e irresponsabili ricevuti che potrebbero integrare anche ipotesi di reato”.
Polizia monitora web per minacce a Mattarella
Intanto, la Polizia postale ha avviato un monitoraggio su siti web e social con l’obiettivo di segnalare all’autorità giudiziaria tutti quei comportamenti e dichiarazioni contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui si configurino reati perseguibili d’ufficio.
Ma dalla rete arriva anche sostegno al Quirinale
“Siamo cittadine e cittadini, italiani ed europei, indignati di fronte agli attacchi che alcuni esponenti politici stanno rivolgendo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente ha esercitato le proprie prerogative costituzionali rispetto alla formazione di un esecutivo che avrebbe rischiato di portarci fuori dalla moneta unica e così minacciare la stabilità economica e finanziaria del nostro Paese”.
E’ quanto si legge in un appello che la noprofit digitale ‘Progressi’ ha pubblicato ‘on line’ e che in poco tempo ha raggiunto migliaia di firme.
“La permanenza dell’Italia nel sistema monetario dell’Euro e dell’Europa nel suo complesso è un tema vitale per la nostra economia che non può essere ridotto a propaganda politica di basso profilo senza un serio approfondimento in sede istituzionale -si legge nel testo-. Al di là della questione Euro, ciò che allarma maggiormente sono i toni eversivi che questi politici stanno usando contro la Presidenza della Repubblica e con essa contro tutte le istituzioni democratiche del Paese”.
“Con questi attacchi irresponsabili al Quirinale stanno dando prova di disprezzo delle istituzioni e della democrazia che queste tutelano. Vogliamo inviare un messaggio di solidarietà e di stima al presidente Mattarella, incoraggiandolo a proseguire nell’esercizio fermo della sua funzione”, si chiude la petizione che lancia anche l’hashtag #iostoconMattarella.
Centralini del Quirinale di nuovo in tilt oggi per telefonate di sostegno di semplici cittadini. In due ore sono giunte più di cinquemila chiamate di persone che volevano esprimere il loro sostegno a Sergio Mattarella dopo la minaccia impeachment da parte del M5s.
Gentiloni twitta foto piazza a Torino in difesa di Mattarella
“Ora in piazza Castello in difesa della Costituzione e del Presidente della Repubblica”, twitta il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, linkando la foto della folla in piazza.
Evernote consente di ricordare tutto e di organizzarti senza sforzo. Scarica Evernote.

AL SIGNOR SERGIO MATTARELLA

Signor Mattarella, prescindo da ogni riguardo cerimoniale e formale. Lei non lo merita. Non la chiamo “Presidente”, lei non è il mio Presidente. Uso la forma del “lei” perché ho interesse a marcare le distanze nonostante che ci si conosca da tempo. E conosco anche la storia della sua famiglia. Lei lo sa.

Quel che lei ha fatto, portando a compimento il piano preordinato del governo tecnico affidato al FMI nella persona di tale Carlo Cottarelli, non è soltanto violativo dell’art. 92 della Costituzione, o di altri articoli di questa. Lei ha minato le fondamenta stesse della Repubblica negando la volontà popolare espressa con il voto. Non posso giustificarla per una evidentemente relativa conoscenza del diritto costituzionale che in modo travagliato la portò ad una idoneità solo come Professore associato, mai Ordinario.
Lei ha negato le radici stesse della democrazia. Faccia almeno la cortesia di non straparlare più di fascismo.
Lei non ha difeso gli interessi dei risparmiatori (è la legge che li deve difendere) ma ha difeso gli interessi di Stati stranieri, della Unione europea, della finanza monetaristica internazionale.
Di questo lei è pienamente consapevole. E non dica che ha inteso difendere altri articoli della Costituzione come l’art. 11 per il tramite di una interpretazione aberrante o l’art. 117 relativo anche alla Unione europea, oppure l’art. 81 concernente quell’infamia che è il pareggio di bilancio.
Per garantire questi articoli, tutti gli articoli della Costituzione, c’è la Corte costituzionale, quella della quale lei è stato membro e che dichiarò la illegittimità del Parlamento che la elesse.
Lei non si rende conto del discredito nel quale ha buttato la sua persona (del che poco mi interessa) destinataria diffusamente di ogni genere di insulti come pur le dovrebbe essere noto, ma ha screditato la Presidenza della Repubblica tramutandola da organo imparziale ad organo di parte politica o organo asservito a interessi stranieri, in danno del Popolo italiano.
Riguardo alla allucinante proposizione di tale Mario Draghi secondo cui bisogna abbassare i salari per salvare l’euro, lei ha scelto quest’ultimo.
Dunque, lei è contro il Popolo italiano e contro i poveri. Nelle dorate stanze che furono sede di Papi e di Re, pensi ogni tanto alle tante famiglie italiane in stato di povertà. Lei è il difensore dei ricchi e degli speculatori finanziari. Non a caso il suo sodale Gentiloni Conte Paolo (ex “Lotta Continua”) ebbe a ricevere il pluriricercato Giorgio Soros senza che mai se ne siano conosciuti i motivi.
In tempi normali si tutela la propria residua dignità con le dimissioni, ma non appartiene a lei la nobiltà di questa decisione, né glielo consentirebbero gli interlocutori che lei si è scelto.
Sicuramente si salverà dalla messa in stato d’accusa ma non si salverà mai dal giudizio politico e morale del Popolo italiano e della storia.
Se ci sarà da scendere in piazza, io sarò in piazza.
Augusto Sinagra

IL PRESIDENTE HA CERTIFICATO IL COMMISSARIAMENTO DELL’ITALIA

IL PRESIDENTE-D…..A HA CERTIFICATO IL COMMISSARIAMENTO DELL’ITALIA, IL SUO RIFIUTO DI ACCETTARE SAVONA E’ SOSTANZIALE E NON FORMALE QUINDI INCOSTITUZIONALE E’ INUTILE CHE I PENNIVENDOLI LA MENINO. IL DESPOTA ORA VUOLE COTTARELLI PER FARE UNA LEGGE ELETTORALE…..MA LA ROSATELLUM CHI L’HA FIRMATA???

Ha dato un risultato che non piaceva e lui fa il golpe. ROBA DA RIMPIANGERE LA MONARCHIA
Marina Fani
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A me questo “giustificazionismo” dell’operato di Mattarella lascia letteralmente basito. Vedo fior di politici del Pd citare i precedenti storici che a loro dire legittimerebbero la deisione del Presidente della Repubblica di porre il veto sulla nomina di un ministro, ma nessuno di questi miserabili entra nel merito della questione. Gratteri fu bocciato da Napolitano in quanto magistrato in carica (peraltro, schierato in prima linea nelle indagini sulla ‘ndrangheta); Maroni fu respinto da Ciampi perché sul suo capo pendevano due indagini piuttosto delicate; Previti fu accantonato da Scalfaro perché ravvisava un conflitto di interessi nel nominare ministro della Giustizia l’avvocato di Berlusconi. Nessuna di queste di queste prese di posizione da parte del Quirinale aveva un significato prettamente politico, a differenza del veto posto da Mattarella su Savona – personaggio che peraltro non apprezzo. Nel suo breve discorso, Mattarella ha invocato chiaramente lo “stato di eccezione” per legittimare la sua decisione, sostenendo sostanzialmente che il suo ruolo gli impone di intervenire – travalicando clamorosamente i suoi limiti mandatari, checché ne dicano i sedicenti costituzionalisti che hanno impiegato anni per accorgersi che una legge elettorale con cui si era votato più volte era incostituzionale – per impedire lo sfacelo economico del Paese. Uno sfacelo che si protrae da anni senza che nessun “difensore della nazione” si adoperasse per frenare, magari mandando a cagare Renzi quando proponeva il decreto che sanciva la trasformazione delle banche popolari in Spa per renderle scalabili, promuovendo così la concentrazione bancaria da una lato, e sottoponendo l’intero sistema bancario alla ferrea disciplina europea dall’altro. Il risultato – come era chiaro a qualsiasi essere dotato di cervello – è stato una forte contrazione del credito alle imprese.
Giacomo Gabellini