Oristano, 91enne quasi cieca non riesce a pagare la luce: i tecnici gli staccano la corrente

magari come l’anziana signora svenuta nel supermercato anche lei è solo tirchia, così dissero le solidali amministrazioni locali, e non vuole neanche aiuto….che sollievo eh? Ma chi sceglierebbe di stare al freddo solo per tirchieria? Sembra il solito modo da scaricabarile dello stato quando si ha a che fare con la povertà, povertà nella quale lo stato stesso ha cacciato i cittadini. E come nell’altro caso, dato che ci sono tanti in queste condizioni, fa sapere il sindaco, ma ovviamente nessuno può far niente. I cittadini italiani non sono una banca da salvare con decreto da 20 miliardi in una notte e non sono nemmeno provenienti da altri lontani lidi. 

POSSONO TRANQULLAMENTE MORIRE DI INDIFFERENZA E POVERTA’
donna povera
Il problema non è tanto non poter più disporre della luce elettrica: “Sono quasi cieca, vedo poco anche con la lampadina accesa”, dice. A mancarle, piuttosto, è il frigorifero: “Almeno avrei potuto bere un po’ d’acqua fresca e conservare il latte per la colazione”. – scrive L’Unione Sarda – Eva Perria, 91 anni, vive a Sardara, in una piccola casetta di via Birocchi, completamente al buio: da alcuni mesi non ce la fa a pagare le bollette della luce, l’arretrato è di 500 euro. “Son venuti i tecnici a staccare la corrente, venti giorni fa. Loro hanno ragione, ma io non ho i soldi. Sono povera come Gesù Cristo”.
IL RACCONTO – Una storia triste che tocca il cuore di tutti: dal comune cittadino, al sindaco del paese termale, ai responsabili della società che forniva il servizio alla donna, Iren Energia. Un disagio pesante per la povera anziana. Lei, però, non si perde d’animo. Non lancia accuse. Giustifica e prega per tutti. “Mio marito – racconta – è morto 15 anni fa. Con una pensione di 629 euro al mese, ho vissuto sola per tanto tempo. Ora non posso. Sono malata e la vista mi sta abbandonando. Ogni giorno che passa, un’ombra in più davanti agli occhi”.
LA CARITAS – Anziché una badante, nonna Eva ha preferito accogliere in casa il figlio Silvano e la moglie. “Non hanno un lavoro, dividiamo la pensione. Va bene così. Non sono mai stata ricca. Ma mai così povera”. Si commuove, la nonnina. Fatica a parlare.
IL PRECEDENTE – Non è la prima volta, qualche anno fa fu Abbanoa a chiudere i rubinetti per morosità: una bolletta non pagata per 150 euro. “Anche allora ho sofferto. Mia nuora ha chiesto aiuto. A salvarci è stata la Caritas diocesana”.
SIGILLI AL CONTATORE – “Nel mese di marzo – ricorda la nuora della nonnina – è arrivato un sollecito per un mancato pagamento di 109 euro e poi un altro di 306. Di punto in bianco, a fine maggio, hanno staccato la corrente: proprio quando è arrivato il caldo. E noi non possiamo conservare nulla in frigo. Ho chiamato la società, ho bussato al Comune. Tutto inutile. Per i primi siamo morosi, per i secondi non ci sono soldi”.
GLI AIUTI – “Capiamo le difficoltà della famiglia”, spiega il sindaco, Roberto Montisci. “Le richieste di aiuto che arrivano in Comune, ahimè, sono tante”
con fonte L’Unione Sarda
Oristano, 91enne quasi cieca non riesce a pagare la luce: i tecnici gli staccano la correnteultima modifica: 2018-03-13T17:44:52+01:00da davi-luciano
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