La retorica sull’antifascismo non ha salvato la sinistra mondialista dalla disfatta

Si aspettavano di avere ancora il consenso del popolo ma in realtà la sinistra negli ultimi anni aveva perso del tutto il contatto con la realtà ed inseguiva i suoi miti fasulli: gli Stati Uniti d’Europa, il grande mercato unico globale, il liberalismo come ricetta economica, la società muticulturale aperta, i diritti dei migranti, delle coppie gay, il gender, ecc..

Da ultimo gli esponenti della sinistra erano balzati sul carro dell’antifascismo nella speranza di guadagnare consensi agitando lo spettro del “pericolo Fascista” inesistente mentre in Italia erano già entrate le peggiori mafie, quella nigeriana, quella albanese, oltre ai partiti dell’Islam radicale……..
Il popolo delle periferie, i cittadini che vivono il disagio sulla loro pelle, quello derivante dall’immigrazione incontrollata, dalla insicurezza, del precariato a vita e delle difficoltà di lavorare nel paese senza essere strozzati da tasse, burocrazia, clientele e familismo, hanno voltato le spalle al PD ed alle altre nuove e vecchie formazioni della sinistra mondialista per affidarsi ai voti di protesta o di proposta, dai 5 Stelle alla Lega.
Si potrà discutere della validità o meno di queste formazioni ma l’interpretazione è chiara e lampante: un distacco sociale della maggioranza della popolazione, dal proletariato alla ex classe media, dai giovani che sognano la fuga da questo paese ai pensionati che sono costretti alla vita grama mentre i circoli dei furbetti collegati al carro del potere politico si arricchiscono con cooperative e business sui migranti.
 
La sinistra mondialista aveva fatto da tempo il grande passo, si era schierata con il grande capitale, con gli interessi dei potentati finanziari e dell’oligarchia europea, in nome del mercato e della globalizzazione, abbandonando così al suo destino di sfruttamento e di affossamento le grandi masse popolari, gli operai, i coltivatori, i piccoli produttori, il ceto medio e le partite IVA. Erano questi ultimi, gli sconfitti della globalizzazione, quelli che dovevano vedersela con le regole europee, con il mercato, con la concorrenza dei migranti sfruttati per pochi soldi, con le importazioni sotto costo, con Equitalia, con il credito a strozzo, ecc..ecc…
Boldrini e Grasso “nuovi politici da elezioni
Il popolo delle periferie, delle fabbriche delocalizzate, della scuola umiliata, dell’agricoltura affossata, del lavoro che non c’è ha deciso di votare la sua rabbia e la sua ripulsa contro la classe dei politicanti del PD, dei Renzi, delle Boldrini, dei Grasso, della Boschi, della Bonino del “Più Europa”, della Lorenzin del “Più Vaccini”, e compagnaia cantante.
Adesso sono alle corde come pugili rintronati e farfugliano confusi e increduli perchè non avevano fiutato per tempo il malessere e lo scontento della gente che oggi non li sopporta più. La popolazione, nella sua maggioranza, manifesta aspettative diverse da quelle proposte per anni dalla sinistra al potere ed ha voluto dare un segnale di cambiamento quale che sia, si vedrà poi in un secondo tempo se le aspettative andranno soddisfatte o deluse e da cosa questo dipenda.
Questo però è un altro discorso e andrà fatto più in avanti.
Mar 05, 2018 di Luciano Lago
La retorica sull’antifascismo non ha salvato la sinistra mondialista dalla disfattaultima modifica: 2018-03-13T09:38:23+01:00da davi-luciano
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