A Cagliari Guerra ai popoli

Cagliari Troika
A Cagliari, 15 febbraio, ore 18.30, Circolo ME-TI e Su Tzirculu, Via Molise 62, presentazione del docufilm di Fulvio Grimaldi e Sandra Paganini
“O LA TROIKA O LA VITA-EPICENTRO SUD, non si uccidono così anche i paesi?”.
troika copertina ital
Immagini, parole, dibattito sula distruzione della Grecia, sull’assalto all’Italia, su devastazioni fossili, trivelle, gasdotti, stoccaggi letali, su operazione migranti, su come, grazie a un terremoto, si sgomberano paesi e terre per nuove destinazioni d’uso, tutto sullo sfondo della mondializzazione contro popoli e nazioni..

VOX BURUNDI/ UNE COMPOSANTE AFRICAINE DE L’AXE DE LA RÉSISTANCE ?

NYAMITWE (PRESIDENCE BURUNDI) ET LUC MICHEL SUR PRESS TV (1er

FEVR.2018)

VOX BURUNDI/

UNE COMPOSANTE AFRICAINE DE L’AXE DE LA RÉSISTANCE ?

WILLY NYAMITWE (CONSEILLER DU PRESIDENT DU BURUNDI) INTERVIEWE PAR LUC MICHEL SUR PRESS TV (IRAN – QUOTIDIEN ‘ZOOM AFRIQUE’ – ED. DU 1er FEVRIER 2018 – EN DIRECT

D’ADDIS-ABEBA)

(PRESS AFRIQUE)

sur https://vimeo.com/255063982

vignette bur taf 2

En direct du 30e Sommet de l’Union Africaine à Addis-Abeba (Ethiopie), le géopoliticien Luc MICHEL, grand ami du Burundi, interroge l’Ambassadeur Willy NYAMITWE, conseiller en communication du président du Burundi Pierre Nkurunziza sur la Résistance africaine du Burundi, au cœur du Néopanafricanisme …

Dans cette édition ‘Spéciale Burundi’ du 1er février 2018 :

« Une composante africaine de l’axe de la Résistance ? », interroge PRESS TV …

* Burundi : les conséquences de la sortie de la CPI (le Burundi est à ce jour le seul pays africain à avoir mené l’AFREXIT CPI) ;

* La « tricherie » de la CPI (Comment la procureur-générale Ben Souda a antidaté un dossier de poursuites contre Bujumbura, alors qu’elle était forclose) ;

* Les sources de financement des élections en Afrique ont-elle un quelconque impact sur leurs résultats ? (Le Burundi est le seul pays africain à avoir organisé l’auto-fginancement de ses élections 2020).

* Voir aussi sur VOX BURUNDI/

LUC MICHEL SUR PRESS TV:

LA VRAIE DIMENSION DU COMBAT DU PRÉSIDENT NKURUNZIZA POUR UN BURUNDI LIBRE ET DIGNE

sur https://vimeo.com/255047724

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LA VRAIE DIMENSION DU COMBAT DU PRÉSIDENT NKURUNZIZA POUR UN BURUNDI LIBRE ET DIGNE

# VOX BURUNDI/ LUC MICHEL SUR PRESS TV: 

LUC MICHEL DANS LE ‘ZOOM AFRIQUE‘ DE PRESS TV (IRAN, EDITION DU 8 FEVRIER 2017) :

RESISTANCE AFRICAINE. LA VRAIE DIMENSION DU COMBAT DU PRÉSIDENT NKURUNZIZA POUR UN BURUNDI LIBRE ET DIGNE.

sur https://vimeo.com/255047724

* Résistance africaine :

vignette bur taf1

Le Géopoliticien Luc MICHEL, grand ami du Burundi résistant, démonte les médiamensonges de l’ONU, des médias de l’OTAN et des néocolons occidentaux de Washington, Bruxelles et Paris contre le Burundi et son président Pierre Nkurunziza …

* Les questions de Press TV :

Un 4e mandat serait-il une dérive pour Nkurunziza ?

Le président burundais, Paul Nkurunziza, devrait-il céder le pouvoir et renoncer à un 4e mandat présidentiel ?

Qu’est ce qui explique l’hostilité majeure de l’Occident contre le Burundi ?

Pourquoi le Burundi de Nkurunziza est devenu un exemple eu un modèle pour la Résistance panafricaine ?

* Voir aussi sur VOX BURUNDI/

UNE COMPOSANTE AFRICAINE DE L’AXE DE LA RÉSISTANCE ?

WILLY NYAMITWE (CONSEILLER DU PRESIDENT DU BURUNDI) ET LUC MICHEL SUR PRESS TV (‘ZOOM AFRIQUE’ – ED. DU 1er FEVRIER 2018 – EN DIRECT D’ADDIS-ABEBA)

sur https://vimeo.com/255063982

ET AUSSI L’ACTU AFRICAINE DU JOUR :

* Le contre-exemple en Afrique :

La Gambie recolonisée retourne au sein du Commonwealth, l’association d’États regroupant principalement d’anciens dominions de l’Empire britannique …

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Minaccia i passanti con ascia e coltello da macellaio, immigrato arrestato a Metaponto

chissà per quale attività lavorativa gli serviva questo arsenale

Minaccia i passanti con ascia e coltello da macellaio, immigrato arrestato a Metaponto
Armi sequestrateUn cittadino nigeriano, che aveva cercato di fermarlo è stato ferito. La polizia ha bloccato l’uomo non senza difficoltà
 07 febbraio 2018
 
Attimi di terrore a Metaponto nel pomeriggio di ieri, 6 febbraio, quando un immigrato originario del Sudan, in una via del centro ha cominciato a minacciare chiunque gli si avvicinava brandendo due mannaie e un coltello da macellaio.
Sul posto immediato l’arrivo di una volante della polizia di Pisticci che, con l’aiuto di un operatore della Polizia Locale di Bernalda presente sul posto, e tre cittadini nigeriani, hanno cercato di convincere l’uomo a lasciare le armi ma senza risultato.A quel punto gli agenti sono intervenuti con la forza, riuscendo con non poche difficoltà a disarmare e immobilizzare l’uomo. Poco prima dell’arrivo della pattuglia aveva ferito ad una mano un altro immigrato di nazionalità nigeriana che aveva cercato di fermarlo.
 
Le armi – un coltello da macellaio con lama di cm.23,5 e due mannaie con lama rispettivamente di cm.18 e cm 16 – sono state sequestrate e messe a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
 
L’aggressore è stato arrestato e accompagnato negli uffici del Commissariato a Marconia, dove gli sono stati contestati i reati di violenza privata, minacce e lesioni aggravate dall’uso di armi.
 
Su disposizione del Sostituto procuratore della Repubblica di Matera, Annunziata Cazzetta, è stato quindi accompagnato nel carcere di Matera.
 
Il cittadino nigeriano ferito dall’uomo è stato accompagnato all’ospedale di Tinchi, dove è stato sottoposto alle cure del caso.

“Il biglietto pagatelo voi italiani” la violenza assurda di un immigrato sul bus …

biglietto folliama non è follia razzista


9 FEBBRAIO 2018
Scene di “ordinaria” follia a Roma dove un immigrato è praticamente impazzito e ha seminato il panico tra i passeggeri di un autobus capitolino. In base alle testimonianze di chi era presente sembra che questo ragazzo di circa 20 anni di colore volesse a tutti i costi salire sul bus senza biglietto. A quanto pare prima che nessuno gli dicesse nulla né lo rimproverasse il giovane ha perso la testa e ha iniziato a tirare calci e pugni ai passeggeri.

 Poi nel fuggi fuggi generale ha rivolto la sua follia verso il conducente del mezzo, una donna che fortunatamente è riuscita a chiudersi e rifugiarsi nel gabbiotto riservato a chi guida. I testimoni dicono che “sembrava impazzito” e nessuno capisce cosa abbia fatto scattare la sua furia.

Alcuni passanti che hanno assistito alla scena sono riusciti ad immobilizzare lo straniero mentre qualcuno aveva già telefonato alla polizia. Gli agenti lo hanno arrestato con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

http://cronaca.studionews24.com

Via Pariati, rapina al Conad: immigrato pesta un dipendente

se un indigente non straniero ruba generi alimentari viene denunciato e passa minimo una notte in galera. Altri sono più eguali

Il dipendente, che aveva visto lo straniero rubare due bottiglie di liquore, ha cercato di fermarlo ma è stato preso a calci e pugni
 
di Redazione – 07 febbraio 2018 – 13:43
REGGIO EMILIA – Un immigrato ha rapinato il Conad di via Pariati, picchiando un dipendente del supermercato e poi allontanandosi con due bottiglie di liquori. E’ successo ieri, verso le 14, quando lo straniero è entrato, ha raggiunto il reparto dei superalcolici e poi ha preso due bottiglie di liquori, del valore complessivo di 30 euro che ha nascosto.  E’ poi uscito senza pagare. Un dipendente del supermercato, accortosi del furto, è uscito e ha inseguito il ladro. La violenta reazione dello straniero, però, non gli ha permesso di fermarlo dato che il malvivente gli ha sferrato una serie di calci e pugni per poi divincolarsi e darsi alla fuga a piedi.
Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno raccolto la descrizione del rapinatore e stanno guardando le immagini di videosorveglianza per meglio risalire al ladro. La vittima è dovuta ricorrere alle cure mediche e ha riportato una prognosi di 5 giorni per le lesioni subite.

Roma, 15enne pestata da 2 stranieri, il papà minaccia: “Bastardi, vi troverò. Pagherete col sangue”

bus violenza donnacerto che gli altri presenti sull’autobus non sono intervenuti, se italiani, sarebbero finiti denunciati per razzismo e costretti a rimborsare eventuali danni ai due pestatori della ragazzina

Roma, 15enne pestata da 2 stranieri, il papà minaccia: “Bastardi, vi troverò. Pagherete col sangue”
5 febbraio 2018
Un altro episodio di violenza a Roma, che ricorda drammaticamente quello del pestaggio in metropolitana di un uomo lasciato a terra sotto gli occhi della mamma e di molti passeggeri rimasti indifferenti. Questa volta la vittima è una ragazza di quindici anni, Giulia, “colpevole”, mentre si trovava sull’autobus 451 nel quartiere Alessandrino, di aver avvisato una coetanea che un uomo e una donna la stavano per borseggiare. La ragazzina è stata presa a parolacce, a calci, a pugni di fronte agli occhi di tanti che si sono ben guardati a intervenire a difesa della ragazza.
Violenza a Roma, pestata sull’autobus
 
La notizia della violenza a Roma viene diffusa sui social dal papà, Nicola Franco, che sul suo profiloFacebook si rivolge agli italiani che hanno assistito all’aggressione. Il padre di Giulia lamenta la perdita del senso di solidarietà degli italiani, indifferenti dall’escalation di violenza protagonista delle periferie e non solo della Capitale. «Fine di una patria chiamata Italia», è il titolo del post di Nicola Franco, esponente della destra capitolina, consigliere municipale diFratelli d’Italia e unico candidato di centrodestra alla presidenza di municipio riuscito ad arrivare al ballottaggio alle scorse elezioni capitoline. «Mi rivolgo a te uomo adulto, padre o nonno; a te donna madre o nonna; oppure a te ragazzotto palestrato con sorella o ragazza e anche a te italiano/italiana che non sei né padre, madre, nonno/a , fratello o sorella ma che ieri alle 13,30 ti trovavi sull’autobus 451 all’ altezza del Quarticciolo su Via Palmiro Togliatti e hai assistito a quella scena , rimanendo fermo ed in silenzio quando una ragazzina di soli 15 anni è stata aggredita e malmenata da 2 zingari , un uomo ed una donna, sui 30 anni». Per paura? Per non subire ritorsioni?, si chiede con rabbia il papà di Giulia.
 
La rabbia del papà di Giulia
 
«Quella ragazzina, invece, tutte queste domande non se le è poste ma è subito intervenuta. Lei, 15 anni, nonostante avesse davanti un uomo e una donna del doppio della sua età, si è subito messa a difesa di un’altra ragazzina che neanche conosceva». Una volta scesa dall’ autobus in lacrime, Giulia ha chiamato la mamma che è subito corsa e ha fermato una pattuglia della Polizia o per denunciare l’episodio di violenza. Nicola Franco nella sua lettera aperta si rivolge anche alle forze dell’ordine. «Dico anche a te caro agente di p.s., come si fa a rispondere “e ora noi cosa possiamo fare ?” senza prendere neanche la descrizione dei due. Quella ragazzina ha dato a tutti voi una dimostrazione e lezione di senso civico , legalità e solidarietà che nessuno di voi merita!».
 
La solidarietà sui social
 
Inevitabile la reazione nei confronti dei due zingari responsabili dell’aggressione ai quali Nicola Franco riserva pensieri non proprio cortesi. «A voi due invece, uomo con la maglietta blu e scuro di carnagione e a te donna con i capelli lunghi neri e felpa grigia,una cosa sento di dirvi… Brutti bastarti. Da quando è successa questa cosa non riesco più a vivere, ho passato la giornata a scandagliare ogni accampamento di zingari compresi tra il Quarticciolo e Cinecittà; ho ripreso quell’autobus e rifatto il percorso alla stessa ora. E così farò domani, dopodomani e i giorni a seguire fino a quando non vi troverò. Poi vi giuro che per ogni calcio, schiaffo, tirata di capelli , per ogni secondo di paura che avete fatto vivere a lei, corrisponderà 1 litro del vostro sangue». Il post ha scatenato la solidarietà dei commentatori per il pestaggio ma anche la denuncia della mancanza di coraggio e di senso civico di chi era presente. «A questo siamo arrivati…pronti a girarci sempre dall’ altra parte perché tanto non ci tocca da vicino. Ed invece non è così –conclude Franco – perché oggi è toccato a mia figlia ma ogni giorno c’è la figlia di qualcuno e domani potrebbe essere il tuo turno. Ci stiamo arrendendo. Io però non ci sto».