http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2017/12/leterogenesi-dei-fini-violenza-sulle.html
LUNEDÌ 4 DICEMBRE 2017
Fake news
I dominanti sono quattro gatti e campano di rendita, nel senso che campano alle spalle di tutti gli altri. I dominati sono tutti gli altri , ormai anche più del 99% reclamato dagli Occupy, oggi svaporati. Per cui aveva ragione Gramsci a chiamarli popolo e si aggirano tra i sepolcri coloro che ancora invocano la classe operaia e il proletariato a guidare la rivoluzione. Irriducibili alla presa di coscienza che proletario è il mio fruttarolo ridotto al nocciolo dal proliferare dei supermercati e operai sono la cassiera di qualsiasi supermercato e l’insegnante di qualsiasi scuola. Compresi coloro che questi lavori se li sognano, o li fanno da tre giorni a un mese. L’operaio Fiat oggi sta alla FCA di Detroit o Pomigliano e, come l’altofornista dell’Ilva, sta attaccato con i denti alla catena di montaggio, o alla palata di carbone, che avvelenano lui, i suoi figli e la sua comunità.
I dominanti per mantenere questo assetto delle cose devono mentire per forza. Con le bugie, oggi dette fake news, lo mettono in quel posto ai dominati. I dominati possono mentire anch’essi, ma costretti, e perlopiù a se stessi, per cavarsela in qualche modo, o per non dar fuori di matto. Nel primo caso è dolo, nel secondo colpa, ma neanche tanto. La vicenda delle fake news è tutta qui. Sarebbe facile smascherare il gigantesco inghippo planetario, radicato in una storia che inizia 2017 anni fa e che raggiunge la perfezione con il finanz-militar-securitar-capitalismo dei nostri giorni. Non fosse che i dominanti hanno messo in campo una formula assolutamente geniale: quella delle fake news a fin di bene con dentro, però, il batterio dell’eterogenesi dei fini. Fini malvagi.
Campagna contro violenze, poi addirittura molestie, alle donne. Dallo stupro al “vuole salire un attimo da me?” (al quale proposito, per un minimo di riequilibrio, rinvio ai dati in calce, fornitimi da un commentatore aderente ai fatti più che alla propaganda). Il fin di bene è abbagliante, chi non lo condividerebbe: basta col saltare addosso, corporalmente o verbalmente, a chi non le va. L’eterogenesi dei fini – meticolosamente pianificata nel bel mezzo di una rivoluzione in corso, quella del neoliberismo – resta nell’ombra più fitta: spaccare il fronte uomini-donne per evitare che si rivolga contro padroni di supermercati, acciaierie, reggimenti di marines. Far trapelare che più omacci si fanno fuori e più occasioni ci sono per far proliferare delle Thatcher, Boldrini, Condoleeze Rice, Albright, Hillary, Bonino, Merkel, Belem, Barbare D’Urso…
Campagna contro il ciberbullismo e le scuole, pozzi neri di sesso- e narco-nequizie.Come non condividere il fin di bene alla vista di quella poveretta esposta al ludibrio sui social, di quel gracilino angustiato dallo spaccone, di quella preside che si ritrova classi annebbiate dalla mariagiovanna e cessi senza carta igienica, sì, ma zeppi di profilattici. E dunque vai con l’eterogenesi dei fini che fanno scomparire le crepe nei soffitti, i computer rotti, l’aula-formicaio, e fanno entrare la McDonald’s che vi recluta friggitori diesel e poliziotti che sanno come ricondurre alla retta via gli scapestrati. E basta con una scuola che vuole fare la scuola, magari alla maniera di Socrate e Maria Montessori e formare cittadini piuttosto che pecore precarie. Insieme alla guerra donne-uomini, soprattutto se i secondi insistono a restare obsoletamente e aggressivamente eterosessuali, disintegriamo un altro fronte, quello intergenerazionale dei genitori e nonni, alunni e insegnanti, uniti contro la gerontocrazia dell’ordine costituito. Fa ancora venire i brividi quando accadde, nel ’68.
Campagna frontiere aperte a tutti i migranti. Quale migliore fin di bene che l’accoglienza a tutti quelli che, dal Sud del mondo, scappano da guerre, fame, disastri climatici, persecuzioni, cioè tutti tutti? Come non dividere il mantello con l’ignudo, la propria opulenza con il deprivato, la casa con chi ha perso il tucul? Non s’incontrano su questo e si nobilitano a vicenda opposti come il papa e la Bonino, Renzi e Fratoianni, Meerkel e Soros, il diavolo e l’acqua santa? E tutti gli altr? Infami xenofobi! Chi mai potrebbe pensare a un’eterogenesi dei fini come potrebbero farlo sospettare lo sradicamento di popolazioni da paesi ricchi di risorse a scopo predatorio multinazionale, la devastazione sociale e culturale nei paesi sommersi da ondate ingestibili di alienati da ricolonizzzare assimilandoli, da guerre tra poveri con conseguente dumping sociale e distrazione di massa dalla guerra al padrone?
Campagna Regeni Martire. Qui no, qui è inimmaginabile che dietro al fine sacrosanto di inchiodare alla colonna infame della sua dittatura torturifera e assassina il capo di un paese che è una prigione a cielo aperto, ci sia l’eterogenesi di mali fini! Come ventilata da sparuti complottisti che vaneggiano di sostegno propagandistico al terrorismo stragista dei Fratelli Musulmani, fiduciari storici del colonialismo, di copertura di un’operazione di spionaggio e destabilizzazione, di manovra per far fuori un regime che se la fa con gentaglia tipo Putin, Assad e Haftar e con certi suoi partner nello sfruttamento di ricchezze energetiche che è meglio che stiano al posto loro e lascino i partneriati a Bp, Shell, Total ed Exxon.
Campagna contro i vecchi e nuovi fascisti. Anche qui il fin di bene e di un’evidenza solare e le occasioni per invocarlo si susseguono a ritmo frenetico, altro che inquietante. E i brutti, rasati, inbomberati che intimidiscono brave persone in ansia per i naufraghi, utilizzando parole blasfeme come patria e nazione. E il calciatore con maglietta Salò che terrorizza tutto uno stadio salutando romanamente. E le divisioni SA che marciano compatte sul Cimitero Maggiore di Milano e quelle SS che rastrellano voti a Ostia. E tutti quei milioni di razzisti, implicitamente fascisti, che tra Ungheria e Casa Pound, Polonia e Nigel Farage, fanno le barricate contro migranti e parlano male di George Soros che ne incoraggia e finanzia i viaggi della speranza! Fuehrer e Duce ante portas! Tutto vero e hanno voglia di berciare quelli che fantasticano dell’ennesima eterogenesi dei fini con quattro rane fatte diventare armata di buoi per distrarre dai rinoceronti, fascisti oltre il fascismo, nazisti 2.0, che, partendo da Palazzo Chigi, Casa Bianca, Bruxelles, BCE, FMI, WTO, Nato, ci si stanno incornando da dietro mentre noi, atterriti, ci proteggiamo dalle rane gonfiate che ci si parano davanti.
Mica finisce qui. Di campagne del bene con eterogenesi di fini la Cupola, con i suoi operativi transnazionali come Soros, o vernacolari come Boldrini, e i suoi strilloni di piazza come il “New York Times” o “il manifesto”, la CNN o “Piazza Pulita”, ce ne sforna a ritmo crescente, man mano che dalla rete, dai social, escono quelle fake news che rischiano di farci intravvedere quegli altri fini che l’eterogenesi organizzata occulta. Soprattutto a quel livello internazionale che è il più pericoloso perché ci fa procedere dal particolare al generale o, come si dice oggi, dal locale al globale, e viceversa, illuminando scena e retroscena.
Fascismo in Ucraina, Honduras, Israele? Fake news.
Fermiamoci al discorso sul fascismo che incombe e minaccia di stracciare quelle carte delle libertà, dei diritti, della giustizia, dell’uguaglianza,, che con tanta abnegazione e efficacia difendono le Boldrini, i Renzi, gli Obama, i Trump, gli Juncker e i Draghi. A Kiev sponsor, padrini e madrine di questi eroi della resistenza oggi e sempre, non si sono avveduti che un nostro intervento per i diritti umani ha fatto spuntare dal selciato di Maidan interi battaglioni e partiti che inalberano la svastica (altro che la bandiera della marina militare tedesca della prima guerra mondiale appesa da quello sprovveduto di carabiniere).
Tegucicalpa Manifestaziione contro i brogli
In Honduras è sfuggito al 99% della stampa che un intervento dell’amatissima Hillary Clinton da segretaria di Stato, nel 2009, aveva cacciato dalla presidenza il suo legittimo titolare sinistrorso, Manuel Zelaja, e l’aveva rimpiazzato con un’oligarchia che dire fascista è poco dato che, da allora, falsifica elezioni presidenziali (l’ultima vinta l’altro giorno dal candidato della pur moderata sinistra, Salvador Nasralla), stermina oppositori (gli ultimi tre durante manifestazioni venerdì scorso contro l’ennesimo broglio), rade al suolo l’habitat degli indigeni, svende banane e tutto il resto alle multinazionali e assassina eroi della resistenza come la Nobel dell’Ambiente (e mia amica) Berta Caceres (ne potete vedere l’intervista nel docufilm che ho girato dopo il golpe obamian-hillariano; “HONDURAS, IL RITORNO DEL CONDOR”).
Aspri accusatori delle Fake News che avvelenano una rete assolutamente da bonificare , benemeriti militanti della carismatica leader Laura Boldrini, sono soprattutto gli antifascisti che il nazifascismo l’hanno sperimentato sui corpi dei loro trapassati e che oggi hanno lo sguardo più aguzzo nell’individuare il fascista, in orbace o cravatta che sia. Nessuno meglio di loro, che come riferimento hanno l’unico Stato democratico del Medioriente (oggi stretto alleato del secondo Stato democratico, quello a guida famigliare), sa scoprire il fascista evidente, dal braccio levato, o quello che si manifesta cianciando di quote di immigrati da distribuire, di Ong in business con deportatori e trafficanti, di Eurocrati ligi alle lobby, sovranità nazionale, identità storica, radici.
Un loro correligionario, fuoruscito dall’Unico Stato Democratico, Ilan Pappé, illustre storico e perciò esule, ha voluto sollecitare l’acutissima sensibilità antifascista dei talmudisti puntando il dito su alcune fenomenologie di quello Stato. Il libro si intitola “La più grande prigione sulla Terra: Storia dei territori occupati”. E dice: “Una struttura di invasori colonialisti con la quale un movimento di coloni ha colonizzato una patria altrui… Nel 21° secolo continua a essere implementata la stessa ideologia di pulizia etnica e spossessamento… Il progetto degli invasori colonialisti prevedeva uno spazio ebreo totalmente privo di palestinesi…l’80% dei palestinesi che vivevano nello Stato di Israele divennero rifugiati…parliamo di centinaia di migliaia di palestinesi a cui non è consentito di tornare neppure in Cisgiordania o a Gaza…Israele utilizza il modello della prigione a cielo aperto in Cisgiordania e quello di massima sicurezza a Gaza…Perfino il presidente palestinese non può spostarsi senza che il carceriere israeliano gli apra la gabbia…In Palestina Israele ha imposto una mappa strategica, per il controllo militare, e una mappa biblica posta in mezzo a conglomerati palestinesi…sono tutte illegali…Non si deve parlare di “occupazione”, che comporta una situazione temporanea, si deve parlare di colonizzazione, una colonizzazione iniziata nel XIX secolo e che continua tuttoggi… il cosiddetto processo di pace è servito a Israele per ulteriore colonizzazione… Si deve parlare di pulizia etnica, si deve parlare di uno Stato dell’apartheid… ma di questo i media non riferiscono”. Potrebbe far sentire lezzo di fascismo.
Già, trattasi di fake news.
E se vi stuzzica la curiosità di sapere quali sono i più validi combattenti contro le Fake news nell’ambito vigorosamente antifascista del Parlamento Europeo, andate a vedere al link qui sotto l’elenco di coloro che George Soros, socio golpista di Hillary, afferma “fidati alleati della sua Open Society Foundation”. Quelli italiani ve li anticipo qui.
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https://legacy.gscdn.nl/archives/images/soroskooptbrussel.pdf
Titolo del documento:
“Affidabili alleati nel Parlamento Europeo (2014-2019)
KUMGUAT Consult, for the Open Society European Policy Institute”
Membri di vertici, commissioni, comitati, delegazioni, OSCE, Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, Corte Europea per i diritti umani, TTIP, membri dei singoli paesi
ITALIA
Benifei Brando Maria SD
Cofferati Sergio Gaetano SD
Cozzolino Andrea SD
De Monte Isabella SD
Gentile Elena, SD
Gualtieri Roberto SD
Kyenge Kashetu SD
Morgano Luigi SD
Mosca Alessia Maria SD
Pittella Gianni, SD
Schlein Elena Ethel SD
Spinelli Barbara GUE
Viotti Daniele SD
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Uomini e donne
Salvatore Penzone ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “DIVIDE ET IMPERA,Guerra per bande anglosassoni e …“:
Quella della violenza nelle relazioni tra l’uomo e la donna è una narrazione gonfiata ad arte. Ai tg le statistiche e le relative argomentazioni, quelle che raccontano i fatti, non vengono prese in considerazione perché tutto il tam tam che fanno i media non avrebbe senso, visto che nello specifico i dati sui casi di violenza ci dicono che la violenza di genere in Italia dal 1998 è molto diminuita, mentre la media negli altri paesi europei è quasi del doppio. In più in un terzo dei casi sono le donne a procurare violenza sull’uomo. Quindi la diffusione della violenza è orizzontale e investe tutte le categorie e i generi ma questo non viene detto perché la costruzione “ideologica” non potrebbe più reggere.
I seguenti dati sono forniti dalle prefetture e raccolti dal ministero dell’interno, sono dati reali che ognuno può leggere come vuole ma che danno comunque un quadro molto diverso da quello che sta producendo, da qualche anno, l’allarme mediatico. Secondo i dati del ministero dell’interno i delitti a sfondo sessuale nel 2016 sono stati 1.308 dei quali 251 commessi da donne, mentre sono state 1.057 quelli commessi da uomini. Nel 2013 il totale di questi delitti erano 4.488 il che porta a un calo rispetto al 2016 di 3.180 delitti, il 71%, mentre la percentuale della differenza tra delitti commessi da uomini e quelli commessi da donne è rimasta invariata. I casi di lesioni dolose sempre riferite alla violenza di genere nel 2016 sono stati 21.480 di cui 7.680 i casi di lesioni inferte da donne mentre i restanti 13.800 sono quelli riferiti a lesioni inferte da uomini. Nel 2013 le lesioni dolose erano state 66.317 con un calo nel 2016 di circa il 30% mentre le differenze percentuali tra uomini e donne restano costanti.
Il totale, invece, degli episodi di percosse nel 2016 è stato di 4.718. Le donne che le hanno subite sono state 2.154, mentre il numero degli uomini che le ha subite sale in questo caso a 2.564. http://www.interno.gov.it/it/notizie/focus-sulla-violenza-genere-alla-prefettura-cagliari
Ora ci dobbiamo chiedere, considerando la reale portata del fenomeno, anche a fronte del numero di violenze non denunciate che confermano la mancanza di certezza assoluta sui dati, perché viene messa su una campagna del terrore che fomenta odio nella coppia quando poi lo stesso è in continuo calo già dall’inizio degli anni 70?
Pubblicato da Fulvio Grimaldi alle ore 18:48