G7, Di Maio replica a Renzi: “Sterile polemica, la violenza non è nel Dna dei Cinque stelle”

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Ma una consigliera regionale M5S chiede di liberare il leader antagonista arrestato dopo gli scontri di ieri

01 ottobre 2017

 

“Torno a casa e in tv vedo che i manifestanti contro il G7 di Torino stanno decapitando due manichini, uno col mio volto, uno col volto del ministro del lavoro. Questi signori hanno installato una ghigliottina e pensano di essere simpatici ricordando le macabre esecuzioni del passato. Non mi fanno impressione le pagliacciate”. Lo scrive, su Facebook, il segretario dei Ds Matteo Renzi che elogia poi l’operato delle forze dell’ordine. “Però in questa vicenda – dice – ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell’ordine che vengono feriti sul serio, non a parole. Le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni. E ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza – o la voglia – di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale. Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare. Mi fa effetto vedere persone che rinunciano a pensare con la loro testa e vivono di slogan legati a un passato ideologico e fumoso. E mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che anzichè schierarsi con le forze dell’ordine e con le istituzioni rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina. Troppo facile – conclude – prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi hanno fatto fare una figuraccia all’anima profonda e solidale di questa città, prima capitale d’Italia. Peccato. Il mio affetto, la mia solidarietà, la mia gratitudine alle forze dell’ordine e agli agenti feriti”. Anche se non è mai citata la giunta di Torino appare uno dei bersagli dell’ex premier.

A Renzi risponde il candidato premier M5S Luigi Di Maio con un post su Facebook: “Le violenze non fanno parte del Dna del MoVimento 5 Stelle ed è bene sottolinearlo. Soprattutto davanti a Renzi che perde l’occasione di tacere per attaccare l’amministrazione di Torino. Anziché sfruttare cinicamente questi episodi di violenza per una sterile polemica politica, avrebbe potuto limitarsi a solidarizzare con gli agenti e le istituzioni”.

“La sindaca di Torino Chiara Appendino – prosegue Di Maio – ieri, in seguito agli scontri, ha espresso sostegno alle forze dell’ordine per gli attacchi subiti e augurato pronta guarigione agli agenti feriti. Io sto con lei, con la città e con l’amministrazione che si è messa a disposizione per il G7. Non mi è piaciuta e non è giustificabile neppure la macabra provocazione che ha visto protagonista dei manichini con le sembianze sue e di Poletti. Le nostre battaglie le abbiamo sempre fatte in parlamento e in nessuna nostra manifestazione di piazza (e sono tante) è mai avvenuto alcuno scontro nonostante le migliaia di persone partecipanti. Accuse rispedite al mittente. E ora faccia lavorare i suoi per migliori politiche del lavoro e per i giovani visto che purtroppo, ancora per qualche mese, governare tocca a loro”.

A Renzi risponde anche, con una nota diffusa nel pomeriggio dal portavoce della giunta Appendino, il vicesindaco Guido Montanari: “Amministratori e consiglieri che, a Torino, hanno espresso posizioni critiche o hanno partecipato ai cortei (contro il G7, ndr) sono stati accomunati ai delinquenti che hanno bruciato cassonetti o attaccato le forze dell’ordine. Respingo questa visione provocatoria che è lontana dalla realtà”.

Ma Francesca Frediani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Piemonte, in un tweet scrive: “Sembra impossibile. Andrea libero subito”, alla notizia dell’arresto di uno dei leader del centro sociale torinese Askatasuna, Andrea Bonadonna . L’uomo è stato preso in consegna ieri sera dalla polizia al termine del corteo di protesta contro il G7.

Il senatore Dem Stefano Esposito stamattina ha postato sui social questo messaggio rivolto proprio a Chiara Appendino:  “Non basta la solidarietà ai poliziotti feriti senza la condanna di Askatasuna”. Il riferimento è all’arresto nella notte di Andrea Bonadonna, leader del Centro sociale Askatasuna, per aver aggredito un poliziotto. Ma c’è di più. Esposito torna all’attacco anche del vicesindaco di Appendino Guido Montanari accusato di aver preso parte alle organizzazioni contro il G7 sebbene poi nel weekend fosse lontano da Torino. “Il vicesindaco Montanari – aggiunge Esposito – è vergogna per Torino. Licenzialo”.

“Che vergogna a Torino. In democrazia si manifesta liberamente. E pacificamente. Condivido parole di @matteorenzi”. Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera. E il “fuoco” di domande da parte dei Dem nei confronti del Movimento Cinque stelle arruola altri esponenti del Pd. “Il G7 doveva essere per Torino una grande opportunità di visibilità internazionale. Invece, la città è stata devastata di fronte al mondo. Qualcuno che siede tra gli scranni del Comune dovrebbe condannare con decisione e prendere le distanze da ciò che è avvenuto. Registriamo invece solo dalla sindaca Appendino un comunicato di circostanza che non dice assolutamente niente”. Così Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera dei deputati, che esprime “tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle forze dell’ordine”. “Chissà perché – aggiunge – il candidato premier Di Maio che, nell’immediatezza dei fatti di piazza Indipendenza, a Roma si è precipitato a fare dichiarazioni di vicinanza alle forze dell’ordine, per i fatti di Torino tace. Sarà mica perché con questi gruppi ci hanno flirtato per le elezioni comunali?”.

E il deputato Emanuele Fiano scrive su Facebook: “A Torino arrestato Bonadonna, uno dei capi del centro sociale Askatasuna. Ha picchiato un poliziotto. La consigliera regionale M5S Frediani scrive: ‘Andrea libero subito’. Con chi sta cinque stelle sindaco Appendino? Noi con il poliziotto picchiato. Non di certo con quei delinquenti che hanno decapitato i manichini di Renzi e di Poletti o che picchiavano i poliziotti”.

“Quello che sta accadendo a Torino mi colpisce. Ci sono gli scontri organizzati sempre dai soliti. E poi c’è il partito che guida la città e che esprime il sindaco, che invece di prendere le distanze, solidarizza con chi sta usando la violenza. Hanno chiesto che il G7 si svolgesse a Torino. E poi flirtano con quelli che lo contestano e con i delinquenti che sfasciano tutto”. Lo scrive in un post su facebook il presidente del Pd Matteo Orfini. “Non è solo un problema di inadeguatezza di un gruppo dirigente. È qualcosa di più profondo. È un pericoloso analfabetismo democratico. La verità è che a loro va bene tutto, purché l’odio sia rivolto contro gli avversari. E chi se ne frega se in mezzo c’è una città danneggiata, forze dell’ordine malmenate, cittadini terrorizzati. Sia chiara una cosa però: quelli che usano la violenza per manifestare le proprie opinioni e chi con loro solidarizza, con la sinistra non hanno nulla a che fare”, attacca Orfini.

E vanno all’attacco della sindaca anche Fratelli d’Italia. “E’ ridicolo che il sindaco Appendino pensi di cavarsela con lacrime di coccodrillo sugli attacchi sofferti ingiustamente dalle forze dell’orine quando è proprio il Comune di Torino che lei amministra a fornire agli antagonisti le basi logistiche per le loro violenze politiche, dalla Cavallerizza occupata fino al centro sociale Askatasuna”. Lo dichiarano in una nota congiunta Augusta Montaruli e Patrizia Alessi, esponenti torinesi di Fratelli d’Italia. “Ancora una volta – aggiungono – gli autonomi di Askatasuna si rivelano i registi delle violenze di piazza, con il loro leader arrestato. Perché Appendino, se davvero condanna i violenti, non richiede alla Questura lo sgombero del centro sociale Askatasuna?”.

G7, Di Maio replica a Renzi: “Sterile polemica, la violenza non è nel Dna dei Cinque stelle”ultima modifica: 2017-10-03T17:31:25+02:00da davi-luciano
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