Ma a noi (cittadini No Tav) che siamo notoriamente mono-maniacali (e di quel “dossier” ci riteniamo competenti) interessava capire se si sarebbe sancito lo sblocco della “Grandeopera” Quantomeno di quel che rimane della mitica Lyonturin, il tunnel di valico: tre mesi di pressioni sotterranee e convergenti tra la lobby Rhonalpina e il sistema delle imprese peninsulari era riuscita a scavare una voragine sotto le granitiche certezze del Governomacron? Un esecutivo che appena insediato si è trovato alle prese con un debito (occulto) addirittura più preoccupante di quello italiano e con il conseguente calo verticale di popolarità che le politiche dei tagli lineari hanno generato in Francia come da noi; (e prima ancora che terminasse la lunadimiele con i suoi entusiasti elettori):
Ora i giornali (i nostri e i loro) scrivono quel che vogliono/possono attraverso le grandifirme arruolate, e i giovani precarizzati e ricattabili. La verità (se esiste) va letta tra le righe dei “Comunicatiufficiali” che – sia pure addomesticati – debbono fare i conti con trattati, atti aggiuntivi e soprattutto postille che (come sa chiunque abbia stipulato una assicurazione) sono sempre “scritte piccole” ma vengono ingrandite con la lente al momento in cui ci si illude di incassare l’indennizzo promesso!
In fondo riportiamo uno degli articoli decisivi dell’accordo (ennesimo) di ieri per comprendere “di cosa stiamo parlando” anzi: “che cosa abbiamo firmato”: lo riportiamo apposta nella sua versione originale in lingua francese, traducendone la sostanza (come si fa quando si è dichiaratamente di parte e non si deve fingere l’imparzialità per compiacere che ti ha fatto assumere alla Rai)…
Bene, a pagina 27 della dichiarazione finale si afferma che, mentre la Francia è ben impegnata nel rispetto dei precedenti accordi solenni*, c’è un fattore che comunque deve essere preso in considerazione nel contesto dello studio di grandi progetti – quello della verifica della sua efficacia ai fini degli obiettivi che ci si è a suo tempo dati. E che la risposta (positiva o no) sarà data all’inizio del 2018. Vale a dire l’ufficializzazione della “pausa di riflessione”. Come capisce chiunque sappia leggere e scrivere (e sia anche intellettualmente onesto, condizione quest’ultima sempre più rara tra i politici di mestiere). E’ possibile trovare il testo originale in francese e la traduzione (con errori!) italiana nei due siti ufficiali dei rispettivi governi: http://www.elysee.fr/assets/SommetFrancoItalien-FR.pdf :
http://www.governo.it/sites/governo.it/files/dichiarazione_vertice_ITA_FRA_20170927.pdf
Ed ecco – copiati letteralmente – gli obiettivi del governo francese:
Obiettivo 2. Lavorare insieme sui progetti di trasporto transfrontalieri, ribadendo l ‘importanza strategica della sezione transfrontaliera della rete ferroviaria Lyon-Torino, che fa parte delle reti transeuropee dei trasporti e la cui realizzazione si basa su accordi internazionali. Entrambi gli Stati sottolineano che il lavoro preliminare è ora in fase di completamento e che l ‘inizio di ulteriori lavori, in particolare per la costruzione del tunnel di base è in preparazione. La sua dimensione strategica per la Francia, l’Italia e l’Europa, come componente fondamentale
del corridoio mediterraneo delle reti transeuropee e in particolare degli impegni internazionali intrapresi costituiranno un criterio importante nella riflessione della Francia su tutti i suoi principali progetti infrastrutturali e nelle decisioni da prendere dalla Francia al più tardi entro il primo trimestre del 2018 in piena associazione con il governo italiano e la Commissione europea”,
La evidenziazione in neretto è di chi scrive e – sempre a giudizio di chi scrive – va associata ad altri passaggi che possono essere trovati (per chi vuole correttamente e diligentemente risalire alla fonte) ai link citati. Secondo noi significa più o meno “ Terremo conto di tutto e poi decideremo” (noi, vale a dire loro). E non ci vorrà molto a capire cosa: la pausa di riflessione su tutte le loro grandi opere (e non solo la “Lyonturin”) che sono una delle principali cause del dissesto finanziario delle casse dell’Eliseo traguarda appunto alla primavera 2018!
Ma il pezzo davvero esilarante (un po’ di comicità involontaria si annida sempre nei documenti scritti in politichesestretto) è qui: “In questo ambito, i due Stati concordano di costituire un gruppo di lavoro tra i due Ministeri, in rapporto con il coordinatore europeo per il corridoio Mediterraneo, con l’obiettivo di fare congiuntamente delle proposte concrete entro la fine dell’anno, esaminando: i) i montaggi economici e finanziari previsti dal lato francese e ii) le conseguenze dell’applicazione della legge italiana dei “lotti costruttivi” nella sezione transfrontaliera, nella prospettiva della realizzazione del progetto”.
Chiunque abbia letto almeno una volta nella vita un graffiante corsivo di un commentatore politico sa che se si vuole insabbiare una verità scomoda si deve creare una Commissione (possibilmente parlamentare) di inchiesta. Qui la Kommissione leggiamo che sarà ministeriale. E a quelli di noi che (ahimè per anzianità e non solo di servizio) seguono da sempre l’iter ormai trentennale del “progettoaltavelocità” più lento del mondo (ma anche più costoso, se si fa il rapporto tra euro spesi e metri di binario costruiti!) sa che la pietra angolare su cui è stato edificato si chiamava “Commissione Intergovernativa”! Non lo ricorderà nessuno (men che meno Delrio che all’epoca studiava da sindaco nella canonica di Brescello) ma tale commissione ha avuto in dote le meglio teste per “giustificare” la Grandeopera: alla guida del gruppo Economia & Finanza (quello che doveva commissionare una analisi costo-beneficio a prova di bomba H&Nordcoreana) si sono avvicendate menti come quella di Ercoleincalza (quando cadde in disgrazia in seno a TavSpa) e Rainermasera dopo le disavventure giudiziarie in ImiSanPaolo…Solo per citare due esempi!
Sarà per questo che sembra che il menù della colazione di lavoro del Vertice di ieri fosse a base di GAMBERI?
Ma allora la commissione Macrogentiloni che cosa dovrà fare: colmare in un trimestre le lacune (o gli errori) di trent’anni di carte, il cui costo supera ormai il miliardo e la cui qualità è emersa una volta di più nella Conferenza dei Servizi convocata a Roma alla vigilia (sospetta) del Lyonvertice per tentare maldestramente di approvare la variante del “progetto comune” latoitalia?
Vi sembra un quadro sconfortante? Nessuna preoccupazione. Leggete le veline Telt diffuse da Ansa e veicolate da Stampa&Repubblica e potrete tornare ai vostri sonni tranquilli in attesa della bolla finanziaria definitiva o della rissa radioattiva tra Trump & Kim.
Borgone Susa 28 settembre 2017 – Claudio Giorno
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DOCUMENTAZIONE : da http://www.elysee.fr/assets/SommetFrancoItalien-FR.pdf :
Objectif 2.
Conduire ensemble les projets de transport transfrontaliers. Francia e Italia confermano l ‘importanza strategica della sezione transfrontaliera del
La rete ferroviaria Lyon-Torino, che fa parte delle reti transeuropee dei trasporti e la cui
si basa su accordi internazionali. Entrambi gli Stati sottolineano che il lavoro preliminare è
ora in fase di completamento e che l ‘inizio di ulteriori lavori, in particolare per l’
la costruzione del tunnel di base è in preparazione.
La sua dimensione strategica per la Francia, l’Italia e l’Europa, come componente fondamentale
del corridoio mediterraneo delle reti transeuropee e in particolare degli impegni internazionali intrapresi costituiranno un criterio importante nella riflessione della Francia su tutti i suoi principali progetti infrastrutturali e nelle decisioni da prendere dalla Francia al più tardi entro il primo trimestre del 2018,
in piena associazione con il governo italiano e la Commissione europea.
- Le Projet de liaison ferroviaire Lyon-Turin
La France et l’Italie confirment l’importance stratégique de la section transfrontalière de la ligne
ferroviaire Lyon-Turin, qui fait partie des réseaux trans-européens de transport et dont la réalisation
repose sur des accords internationaux. Les deux Etats soulignent que les travaux préliminaires sont
désormais en voie d’achèvement et que le lancement des travaux ultérieurs, notamment pour la
réalisation du tunnel de base est en préparation.
Sa dimension stratégique pour la France, l’Italie et l’Europe, en tant que composante fondamentale
du corridor méditerranéen des réseaux trans-européens, et notamment les engagements internationaux pris, constitueront un critère important dans la réflexion que la France mènera à l’égard de l’ensemble de ses grands projets d’infrastructure, et dans les décisions qui seront prises par la France au plus tard au 1er trimestre 2018,
en pleine association avec le Gouvernement italien et la Commission européenne.
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Nota (*) : Accordi che impongono all’Italia di finanziare la Francia per un importo non inferiore a 1,9 miliardi e ciò nonostante la Francia nicchia!