Il presidente della Siria, Bashar Al-Assad, ha informato oggi che si è verificato un attacco con bombe da parte del gruppo terrorista Fronte Al Nusra (appoggiato da USA ed Arabia Saudita) contro un convoglio di civili in fase di trasferimento su Aleppo.
Un convoglio di 10 autobus con i civili siriani sfollati, che provenivano tutti dalle località assediate dai terroristi, sono arrivati questo venerdì nella città di Aleppo.
I veicoli arrivati ad Aleppo erano partiti dai paesi si Al-Fua e Kefraya, abitati da popolazione sciita, nelle vicinanze della città nord occidentale di Idlib, dopo essere rimasti bloccati per 48 ore, secondo le informazioni dei media locali. Nel viaggio di trasferimento il convoglio, che portava segni di riconoscimento per trasportare civili, è stato attaccato dai terroristi del Fronte Al-Nusra con bombe e raffiche di armi automatiche. Non è stato ancora comunicato il numero delle vittime e dei feriti.
Questo episodio segue di soli tre giorni l’altro luttuoso avvenimento quando un auto bomba dei terroristi è stata fatta esplodere contro un convoglio di civili (sciiti) sempre in fuga dalle località assediate (Fua e Kefraya) con un bilancio di oltre 124 morti di cui 72 bambini.
Le forze dei terroristi che hanno il controllo dei villaggi a nord di Idlib, continuano a ricevere dalla Turchia e dagli USA ingenti forniture di armi e rifornimenti che utilizzano indifferentemente per attaccare le posizioni dell’Esercito siriano e per aggredire i civili di fede sciita, considerati fedeli al Governo di Damasco e che erano stati tenuti da circa due anni prigionieri ed a cui, grazie all’intermediazioni di ONG internazionali, era stato ultimamente concesso di abbandonare i villaggi a seguito di un accordo di scambio di prigionieri.
La guerra in Siria è ormai entrata nel 7° anno ed ha avuto un costo umano di circa 490.000 vittime, secondo le stime dell’ONU, oltre a centinaia di migliaia di feriti, invalidi e circa 5 milioni di profughi. Una immane tragedia che non accenna a terminare vista la volontà delle grandi potenze (USA, Gran Bretagna, Arabia Saudita e Turchia) di rovesciare il Governo di Damasco e di smembrare il paese per i propri interessi geopolitici.
Il 7 Aprile le forze navali USA hanno colpito con missili da crociera una base dell’aviazione siriana, causando danni e varie vittime. L’attacco ha preso a pretesto un attacco chimico avvenuto nella provincia di Idlib che ha causato circa 80 vittime e di cui è stata accusata l’aviazione siriana. Il governo Siriano ed il Ministero degli Esteri russo hanno decisamente negato l’utilizzo di armi chimiche da parte delle forze siriane ed hanno sostenuto che in realtà era stato bombardato un deposito di armi chimiche detenuto dai terroristi. Il Governo russo ha richiesto in sede ONU agli USA ed alle altre potenze di incaricare una commissione internazionale indipendente di svolgere indagini e di portar le prove delle accuse fatte all’aviazione siriana. Vedi: Idlib ‘chemical attack’ was false flag to set Assad up,…
Gli USA si rifiutano di apportare prove e di far nominare una commissione indipendente e continuano a ribadire le accuse (senza prove) contro il Governo di Damasco, ventilando la possibilità di altri attacchi unilaterali.
Le accuse si basano su filmati trasmessi sui social media da parte dei “Caschi Bianchi “, una organizzazione di parte, legata al Fronte al Nusra e finanziata dai servizi di intelligence di USA e Gran Bretagna. Gli osservatori, fra cui anche una organizzazione di medici svedesi ed anche esponenti delll’Establishment USA (il senatore Ran Paul), hanno negato la veridicità delle prove adottate dal Pentagono per mettere sotto accusa il Governo siriano e vi sono fondati sospetti che si sia voluto prefabbricare un pretesto per una aggressione militare USA contro la Siria.
Siria, il Fronte AL Nusra ha attaccato un convoglio di civili che venivano trasferiti ad Aleppoultima modifica: 2017-05-08T00:36:08+02:00da
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