ANDAVANO IN SIRIA PER FAR FESTA COI SOLDATI RUSSI
Siccome stavano andando a Latakia in Siria, per uno dei concerti il cui scopo era riportare un po’ di serenità nella catastrofe, è lecito fin d’ora affermare che, qualunque sia la causa dell’incidente occorso all’aereo (attentato o improbabile guasto tecnico), i responsabili (im)morali sono già identificabili:- quei governi Nato/Golfo
– quegli organi d’informazione Nato/Golfo
– quelle Ong internazionali
– quei sedicenti “attivisti rivoluzionari” siriani (e prima libici)
– quelle commissioni “d’inchiesta” dell’OnuTutti questi attori, in un incredibile circolo vizioso, hanno deformato a tal punto i fatti da provocare la tragedia della guerra in Siria – e prima quella in Libia. Sono virtualmente responsabili di tutti quei morti, di quelle distruzioni.
Responsabili anche, per peccato di ignavia, tutte le persone che, nei paesi Nato/Golfo, non si sono mosse per contrastare questo orrore. C’è di che sentirsi apolidi.
Marinella Correggia
Notizia del: 25/12/2016
E’ caduto nel Mar Nero – sembra per un guasto e non per attentato – il Tupolev che portava il più grande coro dell’Armata Rossa, l’Ensemble Alexandrov di 84 membri, in Siria – dove avrebbe cantato per i soldati che sono là ad allietare il loro Natale lontani da casa, in zona di guerra. Con loro erano nove giornalisti, i membri dell’equipaggio, Lisaveta Glinka, nota come “dottoressa Lisa” perché dirigeva un’organizzazione governativa per il soccorso ai bisognosi.
Altro sangue russo versato per la causa giusta. Signore, aiuta questo popolo a cui la storia ha chiesto già troppo. Sii vicino alle famiglie piombate nel dolore.