Siria: L’Egitto si inserisce nel conflitto a sostegno della coalizione Russia-Siria-Iran

che Al Sisi non fosse gradito all’elite bancaria al potere in Occidente era chiaro da tempo, ora ne ha fatta un’altra per “indispettire” l’intellighenzia al caviale

Presidente egiziano con Putin

Presidente egiziano con Putin
 di  Alex Gorka

Alla fine anche l’Egitto ha preso una posizione chiara sulla Siria.  Questo è un evento di grande importanza per cambiare drasticamente la situazione. Parlando alla rete TV portoghese RTP il 22 Novembre, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha affermato pubblicamente il suo sostegno per le forze del presidente siriano Bashar al-Assad.

In risposta alla domanda se l’Egitto invierà truppe in Siria o meno dichiarato : «La nostra priorità è quella di sostenere il nostro esercito nelle questioni come il controllo delle parti della Libia e fare fronte  alle forze estremiste per stabilire la pace, anche in Siria e Iraq» .

Il presidente al-Sisi ha ripristinato le relazioni diplomatiche con la Siria dopo il suo arrivo al potere nel 2013. Il mese scorso, l’Egitto sostenuto la posizione russa  che chiede un cessate il fuoco in Siria. L’Egitto aveva  dato il suo supporto per la richiesta russa che l’avrebbe messo in contrasto con l’Occidente e con l’Arabia Saudita. Riyadh ha reagito  sospendendo le forniture  di petrolio per il paese, ma il governo egiziano non ha voluto cedere alla  pressione. Ad ulteriore esempio, l’Egitto ha sfidato gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, rifiutando di essere coinvolto nel conflitto yemenita.

Citando «fonti arabe ben informate», il quotidiano libanese Al-Safir ha riferito che 18 piloti egiziani sono arrivati ad Hamah, una  base aerea militare in Siria, il 12 novembre.  I militari fanno parte di una speciale squadrone di elicotteri. Una fonte «vicino alla agenzia Siria file » ha riferito al giornale che un grande dispiegamento di truppe egiziane arriverà in Siria alla fine di gennaio per prendere parte alle operazioni militari che “non sarà limitato a solo supporto aereo nella  base aerea di Hama “.

Il mese scorso, il capo  dei servizi di sicurezza siriani, Ali Mamlouk,   si è incontrato in pubblico con i funzionari per la sicurezza egiziani, nella sua prima visita all’estero  da cinque anni, per discutere con l’Egitto che si è avviato a sostenere pubblicamente il governo siriano.  Secondo “The Middle East Observer”, il primo gruppo dei 4 ufficiali di alto grado egiziani dello staff  dello Stato Maggiore egiziano,  è entrato in Siria un mese fa ed è stato schierato nella base dell’esercito siriano a Damasco. I funzionari militari hanno visitato la divisione corazzata di stanza nei pressi di Daraa e una base aerea nella provincia di Sweida.

Anche il mese scorso, il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale siriano,  Ali Mamlouk, ha visitato il Cairo per incontrare Khaled Fawzy, il capo del servizio di intelligence generale dell’Egitto. Le due parti hanno convenuto di coordinare le posizioni politiche e rafforzare la cooperazione nella «lotta al terrorismo» in base a quanto riferito dalla agenzia di stampa della Siria, Sana.

L’aperto sostegno fornito dall’Egitto alla coalizione della Russia in Siria è un cambiamento di  gioco che diventa un evento di fondamentale importanza.

In Occidente, la guerra in Siria è stata ampiamente interpretata come  un conflitto tra forze sunnite e sciite  – sulla base del vecchio scisma dell’Islam del 1400.  Adesso accade che il più grande stato arabo sunnita ha preso le parti  del governo della Siria per diventare un alleato della  coalizione con la Russia e con l’Iran. L’interpretazione settaria del conflitto non è quindi più valida.

L’essenza del  conflitto è quella  di  combattere i terroristi radicali islamici (sostenuti da USA ed Arabia Saudita). Come ha fatto notare il presidente egiziano, lui stesso ritiene  che l’esercito nazionale   e le forze governative siriane sono le meglio posizionate  per combattere gli estremisti e ripristinare la stabilità nella nazione dilaniata dalla guerra.

Recentemente, la Russia e l’Egitto hanno intensificato i loro legami bilaterali in molti settori, tra cui la cooperazione di difesa . Esercitazioni militari congiunte si sono svolte in Egitto nel mese di ottobre. Entrambi i paesi si vedono faccia-faccia sulla Libia e su molte altre questioni.

C’è un altro evento per dimostrare il rafforzamento della coalizione con la Russia supportata  dall’ Egitto. Secondo la iraniana Fars News Agency, il ministro della Difesa iraniano Hossein Dehghan ha dichiarato il 26 novembre che Teheran potrebbe consentire alla Russia di utilizzare la base aerea di  Nojeh, nei pressi di Hamadan, per il funzionamento delle operazioni aeree di Mosca contro i terroristi in Siria. Inoltre, il signor Dehghan ha detto ai giornalisti che è all’ordine del giorno    l’acquisto di 30 Sukhoi Su-30 jet da combattimento di fabbricazione russa.

Lo stesso giorno, Victor Ozerov, presidente della commissione difesa del parlamento, alla camera alta russa  ha dichiarato che la Russia potrebbe usare la base aerea di Hamadan  dell’Iran, nel caso in cui la portaerei Admiral Kuznetsov si debba allontanare dalla Siria. Il 16 agosto, i bombardieri russi avevano utilizzato  la base di Nojeh nell’Iran per lanciare attacchi contro le posizioni dei terroristi in Siria.

Il 26 novembre, le forze armate siriane e gli alleati sono riusciti a prendere il controllo di Hanano, quartiere chiave nella città nord-occidentale di Aleppo, che è stato un punto di  scontri a fuoco nel corso degli ultimi mesi. Dopo di Aleppo si è ripetuto  che la coalizione della Russia, a supporto della  Siria, controllerà vaste aree di territorio nel paese. Con il governo di Bashar Assad saldamente al potere, l’insediamento nel dopoguerra non sembra essere una chimera e la coalizione guidata dagli Stati Uniti difficilmente potrà essere quella  che possa dare l’ultima parola.

Lo sforzo militare della Russia in Siria si è trasformato in un’operazione di una portata molto più ampia rispetto a quanto non fosse nel settembre 2015, quando il primo aereo russo ha volato  per la sua prima sortita. L’operazione ha segnato il ritorno spettacolare della Russia nel Medio Oriente come un importante protagonista. Nuovi attori, come la Cina , l’Egitto e altri, sono stati coinvolti. L’interazione tra i membri della coalizione diventa sempre più stretta, come dimostrato dalla  Russia e Iran.

La decisione dell’Egitto di sostenere il governo della Siria fornisce una buona opportunità di influenzare gli eventi in modo positivo nella strategica regione del Medio Oriente.

In termini generali, la collaborazione di grandi paesi indica che un ente regionale  anti-terrorismo  o addirittura un blocco militare indipendente dagli Stati Uniti, potrebbero emergere in un determinato momento nel prossimo futuro.

Fonte: Strategic Culture – Traduzione: Luciano Lago

Da  Dic 02, 2016

http://www.controinformazione.info/siria-legitto-si-inserisce-nel-conflitto-a-sostegno-della-coalizione-russia-siria-iran/

Forze speciali cecene saranno inviate in Siria. Gentiloni “preoccupato”.

Forze-cecene-della-Russia

Reparti ceceni della Federazione Russa

Secondo il giornale Izsvetzia, che ha citato una fonte del Ministero della Difesa russo, le forze speciali della Repubblica russa della Cecenia, verranno trasferite in Siria per garantire la sicurezza della base aerea di Hmeymim. La notizia e’ trapelata oggi e si e’ anche saputo che queste forze appartengono ai battaglioni ceceni di Vostok (est) e di Zapad (ovest).

Secondo le informative trasmesse dal giornale russo, queste forze sono destinate a proteggere la base di Hmeymin a Latakia, nord  est della Siria, dove sono installate le unita’ aereospaziali russe per avere il controllo del territorio siriano.

“Le forze dei battaglioni ceceni, che hanno sufficiente esperienza per queste operazioni,  sono preparate dalla fine dello scorso mese di Novembre per essere schierate in Siria”, secondo il giornale russo. La Cecenia aveva manifestato, fin dallo scorso anno, la sua disponibilità ad inviare truppe per combatere contro i terroristi takfiri, assieme alla Russia.

L’informativa spiega che i componenti dei battaglioni Vostok e Zapad hanno partecipato a numerose operazioni antiterroriste nella Repubblica di Cecenia ed hanno realizzato molte attività per mantenere la sicurezza e la pace in questa regione russa. Fra i compiti che hanno svolto questi reparti si possono indicare le operazioni realizzate dalle truppe russe per espellere le unità dell’Esercito della  Georgia dall’Ossezia del sud nel 2008 ed offrire appoggio alle unità dragamine del Ministero della Difesa russo nel Libano nel 2006.

Ci si aspetta che questi nuovi reparti russi inizino le loro operazioni in Siria per la fine del mese in corso.

Dalla fine di Settembre del 2015, su richiesta del Governo di Damasco, la Russia è intervenuta in Siria per attaccare le posizioni dei gruppi  terroristi ed a questo fine ha schierato forze aeree, elicotteri e sistemi antiaerei nel territorio siriano.

Il Ministro italiano Gentiloni si dice “preoccupato”

Nel frattempo a  Bruxelles, per la situazione in Siria tra i ministri degli esteri europei “c’è una preoccupazione che deriva dal fatto che la relazione fondamentale tra Stati Uniti e Russia nel cercare di gestire questa crisi oggi deve fare i conti con questi due mesi di transizione da un’amministrazione americana all’altra”. Lo afferma il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, aggiungendo che “noi europei cercheremo in tutti i modi di evitare che si creino dei vuoti per cui poi alla fine di questi due mesi di transizione ci troviamo con dei fatti compiuti irreversibili sul terreno”. (ANSAmed).

Nota: Quando Gentiloni accenna ai “fatti compiuti” vuole intendere alla liberazione totale di Aleppo e delle altre zone della Siria da parte delle forze dell’Esercito siriano, appoggiate dai russi. Gentiloni, come i suoi colleghi di Francia e Gran Bretagna, si preoccupa che i gruppi terroristi, appoggiati dalle potenze occidentali e dall’Arabia Saudita, siano sbaragliati ed annientati dalle forze del Governo di Damasco. La “simpatia” di Gentiloni (e degli altri ministri di Francia e Regno Unito) verso questi gruppi di terroristi e tagliagole, fatti infiltrare in Siria, è ben nota, tanto che il governo italiano ha riconosciuto questi come “legittimi rappresentanti” della Siria.

Da  Dic 08, 2016 – Fonte: Hispan Tv -Traduzione e sintesi: Luciano Lago

http://www.controinformazione.info/forze-speciali-cecene-saranno-inviate-in-siria-gentiloni-preoccupato/

L’Esercito siriano riprende il controllo dei quartieri di Aleppo e la popolazione civile viene liberata

Esercito siriano libera Aleppo Est

Liberate-Aleppo-EstL’Esercito siriano ha ripreso il controllo di quasi la metà dei quartieri est di Aleppo, quelli che erano ancora occupati dai terroristi appoggiati dagli USA (Amministrazione Obama) ed Arabia Saudita e che tenevano in ostaggio la popolazione civile.

Sono stati riconquistati e liberati dai terroristi ben 12 quartieri di Aleppo est, si tratta in particolare dei quartieri de Bayadin, Sheij Fares, Qadisiya, Haydariya, Sheij Qasr, Sheij Hodr, Yabal al-Badru, Sheij Nayyar, Bustan al-Basha e Al-Sajur. Dette aree, secondo la nota, rappresentano oltre un 40 % dell’ est di Aleppo. I miliziani hanno subito la maggiore sconfitta dal 2012, anno in cui conquistarono partedella città di Aleppo grazie alle armi fornite da USA, Arabia Saudita e Turchia.

Centinaia di terroristi si sono arresi ed hanno deposto le armi approfittando dell’offerta fatta dal Centro di Riconciliazione per la Siria.

Nel frattempo migliaia di civili sono riusciti a fuggire dalle zone occupate, grazie alla liberazione dei quartieri e si rifugiano sotto la protezione dell’Esercito siriano. Le persone sfollate sono state accolte ed alloggiate in appositi centri di accoglienza  predisposti dalle autorità siriane dove ricevono cibi caldi, alimenti per i bambini, medicinali, vestiario ed altri alimenti di necessità.

Per queste persone, famiglie intere con bambini, la liberazione è stata un sollievo, visto che sono rimaste in ostaggio per mesi dei terroristi ed hanno dovuto assistere a brutalità di ogni genere oltre ad esecuzioni sommarie di chi tentava di fuggire o di opporsi alle angherie dei miliziani. Vedi Video: Miles de civiles huyen de zonas ocupadas por rebeldes

Nota: Queste angherie e torture contro la popolazione civile dei quartieri est di Aleppo sono state sempre vergognosamente nascoste dai media occidentali che in compenso inventavano notizie di sempre nuovi ospedali pediatrici bombardati dalla aviazione siriana e russa. Sembrava che ad Aleppo Est ci fossero almeno 36 fra ospedali e cliniche, secondo le TV Italiane, francesi e tedesche. Per costruire le false notizie sono stati anche utilizzati manichini di legno da mostrare a distanza come corpi di persone uccise nei bombardamenti. Vedi: Fresh Militant Propaganda Claims Civilian Casualties from “Russia-Assad Airstrikes”, Shows Mannequins in “Video Proof”

L’Esercito si è impadronito anche dello strategico distretto di Al-Sajur, nell’est di Aleppo, espellendo i ribelli da quasi tutta la zona che occupavano in precedenza.
La liberazione completa della città è ormai solo questione di tempo. Per la popolazione siriana finirà forse un incubo, grazie al valoroso Esercito siriano ed all’aiuto ricevuto dalla Russia e dall’Iran che hanno inviato ad Aleppo tonnellate di aiuti alimentari e di generi di necessità.
Questo al contrario dell’Europa che ha messo le sanzioni contro la Siria, impedendo qualsiasi invio di aiuti umanitari, mentre nel frattempo inviava armi all’Arabia Saudita e tramite la NATO riforniva i terorristi che hanno martirizzato la popolazione.

Un comportamento vergognoso quello dell’Europa di cui saranno chiamati a rispondere il britannico Cameron, il francese Hollande, la tedesca Merkel e gli italiani Renzi e Gentiloni che hanno tutti avallato queste decisioni.

Fonti: Hispan Tv   

South Front

Da Nov 28, 2016

Traduzione e nota: Luciano Lago

http://www.controinformazione.info/lesercito-siriano-riprende-il-controllo-dei-quartieri-di-aleppo-e-la-popolazione-civile-viene-liberata/