- Par Lefigaro.fr avec AFP
- Publié le 29/09/2016 à 08:32
Les sénateurs préconisent en outre une “reprise, même partielle de la dette de SNCF Réseau” par l’Etat “ou son cantonnement dans une structure dédiée” afin de “redonner des marges de manoeuvre” à l’entreprise publique, dont le “fardeau” dépasse 44 milliards d’euros. Deux options rejetées la semaine dernière par l’exécutif, qui refuse d’alourdir les déficits publics.
Plus globalement, les crédits consacrés aux rails, routes et canaux sont jugés “insuffisants pour faire face aux engagements souscrits” et l’Agence de financement des infrastructures de transports (Afitf) aura besoin d’une “nette augmentation de ses ressources dès les prochains exercices budgétaires”.Les sénateurs proposent à cette fin de “concevoir une nouvelle forme d’écotaxe, que ce soit sous la forme d’une redevance kilométrique ou d’une vignette” pour les poids lourds.
Ils demandent également que les grands projets – supérieurs à 100 millions d’euros – décidés avant 2014, notamment le tunnel ferroviaire transfrontalier de la future LGV Lyon-Turin, fassent l’objet de “contre-expertises” du Commissariat général à l’investissement – rattaché au Premier ministre.
29 sett 16 Le Figaro
Lo Stato deve “congelare per una quindicina d’anni il finanziamento di nuovi progetti di linee ad alta velocità” (LGV) per “dare priorità alla modernizzazione delle reti esistenti”, ha detto un gruppo di lavoro del Senato in un rapporto pubblicato giovedì. I progetti di Linea ad AV tra Bordeaux e Tolosa e Dax, Poitiers a Limoges e Montpellier a Perpignan “appaiono come investimenti eccessivi” e la loro costruzione “merita di essere rinviata, almeno per quindici anni”, dice il gruppo di lavoro di otto senatori di destra e sinistra posto al lavoro nel mese di febbraio dalla Commissione finanze del Senato.
Questo congelamento deve essere sfruttato per “investire pesantemente” nel rinnovamento della rete ferroviaria, gli autori stimano “indispensabile liberare ulteriore 1 a 2 miliardi €” all’anno. Lo Stato e la SNCF ora stanno spendendo 2,5 miliardi di € all’anno e il governo si è impegnato ad aumentare gradualmente tale importo ai 3 miliardi entro il 2020.
I senatori prevedono anche a favore un “recupero, anche parziale del debito di SNCF Rete” da parte dello Stato “o il suo accantonamento in una struttura dedicata” al fine di “dare spazio di manovra” all’impresa pubblica, il cui “fardello” supera i 44 miliardi di euro. Due opzioni rigettate la scorsa settimana da parte dell’esecutivo, che rifiuta di appesantire i deficit pubblici.
Più in generale, i fondi dedicati alla rotaia, alle strade e ai canali sono ritenuti “insufficienti per far fronte agli impegni” e l’Agenzia per il finanziamento delle infrastrutture di trasporto (AFITF) avrà bisogno di un “incremento netto di risorse nei prossimi esercizi di bilancio “.
I senatori propongono a tal fine “di progettare una nuova forma di tassa ambientale, sia sotto forma di una tassa chilometrica o vignetta” per i camion.
Essi chiedono anche che i grandi progetti – superiori a 100 milioni di euro – decisi prima del 2014, tra cui il tunnel ferroviario transfrontaliero per la futura linea ad alta velocità tra Lione e Torino, siano soggetti ad una “contro-perizia” della Commissione generale per gli Investimenti – che dipende dal Primo Ministro.
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