GIULIETTO E’ MOBILE QUAL PIUMA AL VENTO – SPUTNIK ROMPE CON PANDORA TV?

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MONDOCANE

VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2016

A questo link troverete una puntata di Pandora Tv, l’emittente web di Giulietto Chiesa, in cui il noto giornalista dice la sua, dall’aeroporto di Mosca, sulle recenti elezioni parlamentari alla Duma russa.https://youtu.be/Yi-Fh20YJGsE poi guardatevi anche questa simpatica descrizione di Putin e della Russia.

Torno a occuparmi  di Giulietto Chiesa e potrebbe sembrare una fissa personale. Ma non lo è, o meglio, è la fissa di analizzare quelli che appaiono i cambiamenti di rotta di un comunicatore, conferenziere, analista geopolitico, corrispondente, di non trascurabile rilievo, con un indubbio seguito. Tutti conosciamo il classico e insidiosissimo fenomeno italiano del cambio di casacca, in gergo contemporaneo, “savianismo”. Non mi riferisco al rozzo voltagabbianismo di opportunisti mercenari alla Scilipoti o Razzi, o a quello altrettanto basico fino alla volgarità dei sostenitori appassionati della cancellazione delle Olimpiadi da parte del compare Monti, tramutati in feroci fustigatori dei 5 Stelle e della Raggi quando costoro, contro tutti i poteri forti (di cui qualcuno si ostina a dichiararli agenti), il devastante magna magna di Malagò e Caltagirone e annessi famigli politici lo hanno impedito. Ho invece in mente proprio le raffinatezze di un Saviano che ti educa il pupo costruendogli davanti prima l’abbagliante piedistallo del combattente anti-camorra (fatto perlopiù di marmi ritagliati da altri) e, poi da quel pulpito somministrandogli comunicazioni tossiche quali le martellate a Chavez o Putin e gli incensi turibolati ale democrazie di Usa e Israele. Il guaio funesto di questo metodo è che l’oro della prima epifania, abbagliandoti, ti copre la latta, se non lo sterco, della seconda.
Torri buttate giù dai sauditi
Ci ho pensato quando, stupefatto, ho letto su Il Fatto Quotidiano un testo che ripetutamente vi ho inoltrato: un documento di Giulietto Chiesa in cui, a seguito di un’iniziativa del governo Usa, si stravolgeva la fin qui asserita e documentata, da mille e anche da lui, responsabilità degli establishment statunitensi e israeliani nella confezione e attuazione degli attentati dell’11 settembre. Di colpo Washington e Giulietto asserivano che “era stato il governo saudita a tirare le fila degli attentati” e che l’esecuzione era stata affidata al gruppo di dirottatori sauditi assemblati da Sheikh Khaled. Un quindicennio di contestazioni scientifiche, tecniche, testimoniali sulla demolizione controllata delle torri e sul Pentagono bucato da un missile raso al suolo. Alle mie denunce e richieste di spiegazioni l’illustre giornalista rispose limitandosi a una gragnuola di termini da angiporto, oltre tutto ignaro di quanti danni economici simili manifestazioni di dolce stil novo gli avrebbero potuto arrecare, solo che io, contro ogni mio convincimento e pratica, impugnassi l’arma del ricorso a misure legali, quella di solito adoperata per intimidire e silenziare i giornalisti. Lungi!
Il problema si gonfia ora che GC si è voluto esprimere sulle recenti elezioni alla Duma. Guardate il video con la sua corrispondenza. Non vi sembrerà neanche la copia deformata del Giulietto tutto impegnato nella sacrosanta battaglia contro la strategia diffamatoria imperialista della russofobia, nella difesa delle buone ragioni della Russia nel governo delle proprie cose e di Putin nell’affrontare sul piano esterno il rodomontismo guerriero di Obama e dei suoi alleati e vassalli, dalla Siria all’intero mondo. Se non un’inversione a U, come nell’inconfutabile caso dei sauditi inventati autori degli attentati, si tratta di un tuffo carpiato con acrobatico avvitamento.
Russia brutta e cattiva
Questa sbalorditiva e davvero demolitrice presa di posizione sulla Russia di Putin e non solo sulle sue elezioni, avviene in contemporanea con l’affannata controffensiva Usa e Nato per rimediare al tonfo, divenuto di pubblico dominio, dell’attacco delle aviazioni Usa e Nato alla guarnigione dell’esercito di Damasco di Der Ezzor, nel preciso momento in cui gli assedianti (da tre anni) Isis e jihadisti connessi stavano attaccando quella base aerea lealista. E all’altro tonfo per cui satelliti russi e testimoni militari e civili dimostravano che la scellerata distruzione della colonna di aiuti della Mezzaluna Rossa araba diretta ad Aleppo era stata causata da un incendio appiccato dai terroristi sotto supervisione di droni Usa. Ci si sarebbe aspettati, nella circostanza, che non solo lo storico vindice delle posizioni russe in difesa del diritto internazionale, ma anche il suo apparato di comunicazione, si concentrassero con tutte le loro forze e con la ricchezza di documenti disponibili sulla denuncia di questi crimini della consorteria Usa-Nato-Israele-Isis, sulla dimostrazione incontrovertibile che il terrorismo jihadista in Siria, come in Iraq, continua ad essere alimentato e sostenuto assieme ai nuovi ascari curdi) da  coloro che l’hanno originata: Usa, tirannie del Golfo, Israele, Turchia.
Si trattava di un’occasione per dare addosso alla Russia negli stessi termini – e anche peggiori – deglihouse organ del Pentagono, del Dipartimento di Stato e di Israele, dal New York Times in giù, fino, in fondo, al “manifesto”? O piuttosto di un momento di eccezionale pericolo per la possibilità di una conflagrazione generale, dato che gli Usa e Israele e corifei vari avevano gettato la maschera, e quindi di impellente dovere di schierarsi e non andare in giro a sfrucugliare i russi per questioni largamente artificiose?
 
 
 Ecco cosa ho pubblicato a botta calda in Facebook.
Interessante intervento di Giulietto Chiesa sulle elezioni parlamentari russe. Interessante perchè, di nuovo, come sull’analisi degli attentati dell’11 settembre, quando è passato da una paternità USraeliana a quella – assurda, ma ben vista da Washington – saudita, GC ha fatto una drastica correzione di rotta. Da sostenitore convinto delle buone ragioni e del buon governo russo il nostro camaleontico collega è passato, in questo video, a una atteggiamento duramente critico, se non liquidatorio, addirittura più negativo della maggioranza dei media capitalisti e imperialisti occidentali, enfatizzando una a-democraticità presunta del sistema elettorale, sullo sfondo di una grave corruzione generalizzata, che finisce col dare un quadro fortemente preoccupante della Russia. Cose del tutto inusitate per Chiesa e sorprendenti per chi ne ha seguito il percorso degli ultimi anni.
Qualcuno ha parlato di sputi nel piatto in cui si mangia. Qualcun altro ha ricordato le corrispondenze di GC per Radio Liberty. E non corregge il tiro il pistolotto finale in cui il giornalista diffida gli occidentali dal definire irregolari le elezioni (sparata a salve perchè nessuno lo ha potuto fare per l’evidenza dei fatti), da lui fin lì messe invece in forte dubbio di democraticità. Particolarmente tirata per i capelli mi pare la sua idea che l’alta quota di astenuti accosti la Russia ai paesi occidentali nel disamoramento degli elettori per la classe politica. Vero in Occidente, meno vero in un paese dove il presidente gode di un consenso di oltre l’80%. Ritengo più plausibile, davanti a sondaggi, anche delle più importanti società occidentali, che davano Russia Unita, il partito di Putin (di cui apoditticamente GC afferma che si sia allontanato dal suo fondatore) vincitore certo con la maggioranza assoluta, che molti elettori abbiano ritenuto superfluo andare alle urne.
A me pare, e chiedo l’opinione di chi vorrà esprimersi, perchè posso certamente sbagliarmi per le
turbe emotive che rischiano di inondarmi quando mi riferisco a questa persona, che in questo intervento Chiesa abbia ripreso diverse delle note e ormai stereotipate accuse mosse a Putin e al sistema russo dai media occidentali appassionati di una loro democrazia dirittoumanista. Si tratterebbe di un regalo a chi nutre perennemente malevoli retropensieri e ha per metodo la demonizzazione dell’avversario. La combinazione in Russia tra sistema proporzionale – da tutti i costituzionalisti veri ritenuto il più rispondente alla volontà degli elettori – e sistema uninominale è di certo più onesto di tutti i sistemi in vigore nel nostro emisfero. E allora perchè dargli giù?
Insomma si nota un certo soprassalto. Che si tratti dell’effetto del connubio con lo svenditore dell’URSS e pizzaiolo Michail Gorbaciov, recentemente rinnovato nella sede, ideale, della Fondazione Italiani Europei di Massimo D’Alema, il bombardiere della Serbia?
Mi sarei anche aspettato da Pandora qualche insistito approfondimento sulla strage Nato di Der Ezzor e sull’ infame incendio della colonna di aiuti, entrambi tesi a far saltare la tregua faticosamente negoziata dal ministro degli esteri Lavrov  I materiali sono disponibili e meritano di essere evidenziati con grande enfasi, dato il significato di formidabile provocazione, ma anche di disvelamento delle vere intenzioni Usa, che hanno avuto questi episodi, gravidi di catastrofiche conseguenze.
Comunque mi aspetto, da chi vorrà correggermi, valutazioni meno “di parte” della mia. Così facciamo il punto e non se ne parla più. Magari anche dalla’ottima agenzia di notizie russa “Sputnik”, che mi si dice abbia rotto i rapporti con Pandora tv e abbia smesso di finanziarla. Il famoso sputo nel piatto in cui hai mangiato?
Pubblicato da alle ore 15:23
GIULIETTO E’ MOBILE QUAL PIUMA AL VENTO – SPUTNIK ROMPE CON PANDORA TV?ultima modifica: 2016-09-25T20:30:19+02:00da davi-luciano
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