RENZI ALL’ONU? FA IL SIGNORE CON I SOLDI DEGLI ITALIANI! 9.000 REGALI, UNO PER OGNI PARTECIPANTE ALL’ASSEMBLEA DELLA MASSONERIA MONDIALE (ONU). ECCO PERCHE’

MATTEUCCIO FA IL PIACIONE (COI SOLDI NOSTRI) – CENE DI GALA E 9 MILA REGALI AI DELEGATI: DOPO IL FLOP DI VENTOTENE RENZI PREPARA IL G7 A GUIDA ITALIANA CHE COSTERÀ 25 MILIONI DI EURO E SI TERRÀ A FINE MAGGIO IN SICILIA (SIAMO SICURI CHE IL PREMIER SARÀ ANCORA IN SELLA?) – LE PROCEDURE PER IL MAXI APPALTO AFFIDATE ALLA CONSIP
 
 
Nei prossimi mesi, vista l’urgenza, verranno fuori i nomi dei vincitori di un maxi appalto per l’organizzazione di eventi che già ora sta scatenando appetiti. Se poi sul piatto c’è la gestione “chiavi in mano”, come recitano testualmente le carte, del prossimo vertice del G7 a guida italiana, allora si comprende la delicatezza della questione.
 
Ma si realizza pure la delicatezza della decisione di palazzo Chigi, che per la prima volta ha deciso di mettere la procedura in mano alla Consip, la centrale acquisti del Tesoro che cura gli approvvigionamenti della Pubblica amministrazione cercando di garantire risparmi.
 
Diciamo subito che l’appalto, diviso in quattro lotti, per ora vale complessivamente 25,3 milioni di euro. Il pezzo forte del bando è il lotto 1, quello che potrà essere vinto da un solo operatore e che riguarda “progettazione, organizzazione, allestimento e gestione chiavi in mano del vertice dei capi di Stato e di Governo” (valore 12,4 milioni).
 
Le carte, nell’illustrare l’importanza dell’operazione, ricordano che dal 1° gennaio l’Italia assumerà la presidenza del G7. Il vertice vero e proprio, continuano i documenti, “si terrà presumibilmente in Sicilia il 26-27 maggio e prevede la partecipazione di 35 delegazioni con circa 2 mila delegati”, oltre a “circa mille persone di staff della presidenza/organizzazione italiana”. Previsti anche “3 mila giornalisti”.
 
I DOCUMENTI
 
Chissà se per quella data Matteo Renzi sarà ancora al Governo. Di sicuro l’azienda che risulterà vincitrice di questo lotto dovrà fare praticamente di tutto: “progettazione esecutiva, direzione tecnica, segreteria tecnica, scouting locations, servizi di accoglienza, servizi di accompagnamento, servizi di presidio sanitario, presidio antincendio” e chi più ne ha più ne metta. Tra le attività da svolgere c’è poi anche la ristorazione, con la previsione di “cene Vip” e “cene di gala” durante le quali non dovranno mancare “assaggi di formaggi selezionati”.
 
Ancora, nel perimetro rientra pure un servizio “omaggi e doni”, con la fornitura di un totale di 6 mila regalini ai delegati. Ma omaggi e doni potrebbero salire a 9 mila considerando anche i contenuti del lotto 2 (valore 10,5 milioni), il quale ha un contenuto del tutto identico al primo con la differenza che è riferito “agli eventi ministeriali e agli altri eventi a livello politico connessi all’anno di presidenza italiana del G7”.
 
Quest’ultimo, però, potrà essere vinto da più operatori economici, come del resto il lotto 3 (valore 1,8 milioni), relativo all’“organizzazione di incontri a livello tecnico”. Poi arriviamo al lotto 4, che per 600 mila euro contempla il servizio di “registrazione accrediti e controllo accessi” alle aree dove si svolgerà l’evento. Anche questo lotto potrà essere aggiudicato a un solo operatore.
 
 Qui l’oggetto principale dell’appalto è costituito dalla “fornitura di una soluzione web chiavi in mano” per le suddette attività di registrazione e controllo. Insomma, come si vede si tratta di una serie di attività particolarmente delicate, che per la prima volta palazzo Chigi ha voluto mettere in mano alla Consip, quindi  portare all’esterno del proprio perimetro decisionale.
 
Di certo c’è dietro l’intenzione di ottenere risparmi, ma è verosimile che su un appalto di questa delicatezza e portata Palazzo Chigi abbia voluto cercare di “garantirsi” attraverso il ricorso alla centrale acquisti per eccellenza della Pubblica amministrazione. Anche perché, nel passato più o meno recente della struttura amministrativa del Governo, la gestione di qualche appalto si è dimostrata più che sdrucciolevole.
 
FONTE
 
DAGOSPIA

Lo spacciatore africano ha l’«asilo», la questura: non si può espellere

una risorsa che ci paga la pensione
 
CREMONA. BLITZ ANTI-DROGA AI GIARDINI
Il gambiano ha una protezione sussidiaria. Il senegalese già in un Cie
CREMONA – Sedicente profugo. Privo di documenti di identità all’arrivo in Italia. Accolto dalla Caritas, con un esborso, per la comunità, di oltre mille euro al mese. Spacciatore di droga nel cuore della città, pronto a rifornire ‘fumo’ e marijuana ai ragazzini di Cremona e dintorni e, per questo, processato. Ma non può essere espulso dal territorio nazionale. Perché? Perché gode di una ‘protezione sussidiaria’, una sorta di diritto di asilo attenuato che gli è stato concesso a suo tempo (non a Cremona). E’ ambivalente e, per molti, sconcertante lo strascico dell’intervento che l’altro giorno ha permesso agli agenti della polizia di arrestare due africani trovati con la droga ai Giardini di piazza Roma. In totale quasi un etto tra hascisc e marijuana (25 grammi di ‘fumo’, confezionati nello stesso, identico modo, sono stati trovati negli anfratti della ‘grotta’ sotto le montagnole, divenuta una sorta di ‘piattaforma logistica’ dello spaccio. Ambivalente, l’epilogo di questi servizi, perché i due africani arrestati e processati (hanno entrambi patteggiato pochi mesi di reclusione con pena sospesa) hanno preso strade differenti.
 
Il 23enne del Gambia che è risultato avere la quella sorta di ‘immunità’, residente alla Casa dell’Accoglienza (i locali occupati dallo straniero sono stati perquisiti dopo il fermo del giovane, senza esito), è tornato libero punto e basta. L’altro ventenne arrestato e processato, un senegalese, è risultato essere un clandestino (tutte le sue istanze sono state rigettate) e per questo, subito dopo la direttissima, è stato preso in consegna dagli agenti della questura e condotto nel centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Brindisi. Da lì, si presume entro non molto tempo, sarà espulso dall’Italia.
 
Di quel che è seguito ai maxi controlli fatti scattare l’altro giorno nel centro città dal questore, Gaetano Bonaccorso, si è parlato a lungo negli uffici di via Tribunali e non soltanto lì. Lo sforzo è stato notevole. Sono entrati in azione agenti della squadra volante e della squadra mobile (sezione anti-droga), ma anche gli uomini del Reparto prevenzione crimine giunti da Milano e i colleghi dell’unità cinofila giunti da Bologna (proprio i cani hanno scovato tutta la droga). E’ stato un chiaro, inequivocabile messaggio per riaffermare che non esistono, tantomeno in centro, zone franche dove spacciatori, abusivi e tutti coloro che tengono condotte sopra le righe possono fare il bello e il cattivo tempo. Ma il fatto che uno dei due spacciatori sia di nuovo in giro lascia molti con l’amaro in bocca. La sola cosa che è possibile fare per ottenere un provvedimento di espulsione — spiegano dalla questura — è chiedere che, a seguito dell’esito del procedimento giudiziario per spaccio di droga, venga revocata la ‘protezione’. Chissà se si potrà fare. Chissà quanto tempo ci vorrà. Soprattutto, chissà dove sarà il 23enne del Gambia quando tutto questo avverrà.
19 Settembre 2016

USA/ Permis de tuer les noirs pour les flics Wasp

ETATS-UNIS : ENCORE ET TOUJOURS UN NOIR NON ARMÉ ABATTU PAR UNE POLICIÈRE BLANCHE DANS L’OKLAHOMA

PANAFRICOM/ 2016 09 21/

http://www.panafricom-tv.com/

https://www.facebook.com/panafricom/

https://www.facebook.com/Panafricom2/

KKK

Permis de tuer les noirs pour les flics Wasp (*) !

La justice américaine a ouvert une enquête aujourd’hui après qu’un Noir non armé a été abattu par une policière dans l’Oklahoma. La scène, qui s’est déroulée vendredi sur une route de l’Etat américain, a été filmée par des caméras embarquées. On y voit un homme, Terence Crutcher, tenu en joue par les policiers, marcher jusqu’à son véhicule alors qu’il garde les mains en l’air. Insulté par la police, l’homme semble approcher ses mains de sa voiture alors qu’il est encerclé par les agents. Il est alors mortellement touché par balle et s’effondre au sol. Selon la police, il n’était pas armé.

(*) White Anglo Saxon Protestant.

PANAFRICOM

http://www.panafricom-tv.com/

https://www.facebook.com/panafricom/

https://www.facebook.com/Panafricom2/

LE PIRE DES PRESSTITUTES : LE JOURNALISTE FRANCAIS !

# LUCMICHEL. NET/

LM/ En Bref/ 2016 09 21/

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/

http://www.lucmichel.net/

13903427_1229872277037203_117800145212715493_n

Arrogant, prétentieux, mal éduqué, se prenant pour le « procureur de dieu sur terre » ou la « police de la pensée » (style 1984), le journaliste français est capable de tout, surtout du pire …

L’accusa di Zanotelli: “Sull’acqua il sindaco de Magistris ci ha tradito”

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/09/17/news/l_accusa_di_zanotelli_sull_acqua_il_sindacode_magistris_ci_ha_tradito_-147949281/

Il leader dei comitati contesta la rimozione dei vertici della Abc

di ALESSIO GEMMA

17 settembre 2016

 L'accusa di Zanotelli: “Sull'acqua il sindaco de Magistris ci ha tradito”
«DE Magistris ci ha tradito ». È la parola che ripete ossessivamente padre Alex Zanotelli, leader nazionale del movimento per l’acqua pubblica.Come giudica la revoca del cda di Abc presieduto da Montalto, avvocato dei movimenti col quale avete condiviso tante battaglie?
“Sono rimasto profondamente deluso dal sindaco che aveva fatto della gestione pubblica dell’acqua la bandiera della sua rielezione. È andato in giro in tutta Italia proclamandolo. La scelta del Comune è chiara: gestire l’acqua pubblica non come un’azienda speciale ma come una società per azioni”.

Il Comune attacca Montalto per aver disatteso gli indirizzi dell’ente sul ciclo integrato. Che idea si è fatto?
“Siamo d’accordo con il ciclo integrato. Basta con le falsità. La verità è che il sindaco ha promesso ai lavoratori del consorzio San Giovanni che li avrebbe assorbiti in Abc. E non poteva mancare. De Magistris si è trovato incastrato. A pagarne le conseguenze è sempre l’acqua. Perché il Comune così non mette i soldi per gli impianti su cui sono impiegati quegli operai. Ma se gli impianti devono essere ristrutturati come fanno a lavorare quegli lavoratori? C’è una differenza profonda tra questo modo di gestire e l’acqua pubblica”.

Quale?
“Per gestione pubblica si intende un controllo democratico: Montalto ha istituito il consiglio civico, ogni 15 giorni i comitati si incontravano con il presidente, i 4 membri del cda venivano tutti da lotte dal basso, senza coperture politiche. Il profitto veniva reinvestito sul servizio ai cittadini. Una rivoluzione. Il Comune ha provato a spaccare il cda su San Giovanni forzando due membri a firmare un verbale alle 4 di mattina del 3 agosto. Fatti gravi”.

In campagna elettorale si è esposto per la vittoria del sindaco…
“L’ho fatto per l’acqua, ho scritto un capitolo del libro uscito prima delle elezioni, de Magistris non mi hai neanche dato una copia del volume. Ha revocato il cda con un comunicato, senza una telefonata. Non si possono usare le persone. Questo non è giusto “.

I movimenti ora già temono che si vada verso la privatizzazione. Che ne pensa?
“Fate attenzione: nel decreto di revoca si scrive che Abc deve poter partecipare a gare. Che significa? Torniamo ai subappalti e alle scatole cinesi? A Roma stanno svuotando la legge di iniziativa popolare. La Regione ha fatto un pasticcio con il riordino degli enti d’ambito. Il governatore della Puglia Emiliano vuole che l’acquedotto pugliese si unisca a Avellino e Benevento per formare una multiutility. Napoli ha le fonti, è appetibile”.

Che farete?
“Il 20 abbiamo un assemblea dei cittadini a piazza del Gesù. Il movimento nazionale è allertato. Vigileremo d’ora in poi sul Comune. Non può sgarrare. Diremo a tutta Italia come si è comportato de Magistris”.