STORICA ATTIVISTA NO-TAV “EVADE” PER PROTESTA MA NON LA DENUNCIANO

Ha iniziato a Cuneo una serie di incontri in tutta Italia invitata da Rifondazione comunista

Nicoletta Dosio a Cuneo nella sede di Rifondazione comunista (Francesco Doglio)

27/08/2016
MATTEO BORGETTO
CUNEO

«Non mi nascondo, vengano pure». E sono arrivati gli agenti della Digos, ma solo per accertare che Nicoletta Dosio fosse a Cuneo. Nessuna denuncia per la storica attivista «No Tav», che ha aperto ieri, nella sede di Rifondazione comunista, un ciclo di incontri e «disobbedienza civile» che la porterà anche a Livorno, Roma, Modena, Bologna, Reggio Emilia e Palermo. Non rispetterà l’obbligo di dimora, dalle 18 alle 8, nella sua abitazione di Bussoleno, come disposto dal Tribunale di Torino che ha aggravato un precedente regime cautelare. Un obbligo di firma, mai osservato, in seguito alla denuncia per i fatti avvenuti il 28 giugno 2015 a Chiomonte in valle di Susa, dove migliaia di persone sfilarono cercando di raggiungere il cantiere della Tav. 

DIRITTO ALLA RESISTENZA  

«Non accetto limitazioni – ha detto – perché rivendico il diritto alla resistenza, alla lotta, che diventa un dovere quando le leggi sono ingiuste». Ex professoressa di Lettere classiche ai licei di Bussoleno, 70 anni, da dieci si dedica a una «Casa del Popolo» ribattezzata «La Credenza» nel suo paese, dove oltre a gestire un ristorante offre accoglienza ai giovani. Con lei il marito Silvano Giai, segretario della sezione locale di Rifondazione. Anche la Dosio ha avuto a lungo la tessera. 

«Essere comunisti oggi? Il messaggio non è cambiato: prendere da ognuno in base alle sue possibilità, dare a ognuno in base ai suoi bisogni – ha aggiunto la Dosio -. Quell’ognuno comprende anche la natura e gli animali. La nostra è una lotta non solo contro un progetto inutile, voluto solo da chi ci guadagnerà, ma contro un modello di sviluppo sbagliato». «Siamo il contrario di quello che vorrebbero, cioè gente in ginocchio, schiavi disposti a dire sì – ha proseguito -. La gente non si ribella perché ha interiorizzato il senso della sconfitta. Continuo ad amare il mio Paese, non a crederci. Credo nelle persone che sanno mettersi insieme e sfidare il potere che si sente invincibile». 

STORICA ATTIVISTA NO-TAV “EVADE” PER PROTESTA MA NON LA DENUNCIANOultima modifica: 2016-08-31T17:42:42+02:00da davi-luciano
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