PETARDI CONTRO L’ALTA VELOCITÀ. E ARRIVA LA WOODSTOCK NO TAV

Al festival del prossimo fine settimana anche Finardi e Frassica
ANSA

Gli scontri. Durante le due notti di scontri i No Tav hanno lanciato petardi e e fuochi d’artificio, le forze dell’ordine hanno risposto con i lacrimogeni.

18/07/2016
MAURIZIO TROPEANO
TORINO

Inutile fare dei distinguo perché una delle regole dei No Tav è che «si parte e si torna insieme». Così, nell’ennesima estate di lotta contro il supertreno, si tengono insieme le due notti di assalto al cantiere di Chiomonte e l’organizzazione della Woodstock del movimento in programma il prossimo fine settimana a Venaus in cui si esibiranno gratis il rapper Rocco Hunt e Nino Frassica, Eugenio Finardi e i Subsonica.  

Le prime sono state organizzate a pochi giorni dalla cerimonia, prevista per giovedì in Francia alla presenza del premier Valls, dell’avvio dei lavori della talpa che scaverà verso l’Italia in asse con il futuro tunnel di base. Secondo la ricostruzione dell’Ansa c’è stata una notte di tensione con petardi e fuochi d’artificio lanciati verso le recinzioni del cantiere a cui le forze dell’ordine hanno risposto con i lacrimogeni. L’accensione dei fuochi ha provocato focolai di incendio nei boschi, poi spenti dai volontari del’Aib. Chiusa, per mezz’ora, la Torino-Bardonecchia. 

Ma chi organizza il campeggio, in primis il centro sociale Askatasuna, lo usa soprattutto per consolidare una rete di alleanze con altri movimenti di protesta italiani e per elaborare una linea politica comune. Ieri, ad esempio, dopo un’assemblea di alcune ore è stato lanciato un appello per una mobilitazione nazionale per sostenere il «no sociale» al referendum costituzionale di ottobre. 

All’assemblea che si è svolta sotto un grande tendone c’erano alcune centinaia di persone, soprattutto giovani. La cucina ha tenuto l’acqua in caldo fino alle tre e mezza del pomeriggio quando è stata servita la pastasciutta. Campeggio libero, offerta per il cibo, la birra si paga.  

Intanto nel presidio permanente, ricostruito dopo gli scontri del 2005 c’è chi sta completando la «line up» degli spettacoli nati da un progetto con il regista Daniele Gaglianone e dell’attore Elio Germano. «L’idea – spiega Andrea Bonadonna, uno dei leader di Aska – è di far venire in Valsusa tutti i protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura che in questi anni singolarmente si sono espressi contro il Tav». 

Una Woodstock che prende spunto, in qualche modo, dai versi di una canzone di Antonio Pascuzzo: «A cosa serve un treno supersonico, ci porta in fretta via dalla felicità». Roberta che cura l’ufficio stampa del Festival, spiega: «L’iniziativa nasce sui temi portati avanti dai No Tav da sempre». Una lotta definita «tenace e continua che non è soltanto la difesa di un valle alpina ma un modo di vivere diverso a passo d’uomo, comunitario e collettivo, alla riscoperta del territorio». 

Zerocalcare ha disegnato e regalato il logo. Elisa ed Elio e le Storie Tese hanno dato il sostegno all’iniziativa che sarà ospitata nell’arena naturale ricavata all’interno dell’area dove nel 2005 secondo il vecchio progetto della Torino-Lione sarebbe dovuto sorgere il primo cantiere italiano del Tav. Ipotesi tramontata dopo le proteste di massa e gli scontri del dicembre. Adesso lì c’è uno spazio pubblico a disposizione del comune di Venaus che patrocina il festival.  

PETARDI CONTRO L’ALTA VELOCITÀ. E ARRIVA LA WOODSTOCK NO TAVultima modifica: 2016-07-18T22:54:26+02:00da davi-luciano
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