Lavoro ai rifugiati: accordo tra governo e Confindustria

non lo chiamate DUMPING SOCIALE, si chiama integrazione.  Lavorerà CHI HA GIA’ VITTO E ALLOGGIO PAGATO dai contribuenti autoctoni, ovviamente NIENTE BOLLETTE che invece GRAVANO sugli autoctoni. Al di là della melenza retorica sull’integrazione, si sa ormai che è solo mafia, COME AL SOLITO SGRAVI FISCALI
 
venerdì, 24 giugno 2016
 
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Alfano e Boccia firmano l’accordo sui rifugiati (foto Viminale)
 
Nelle scorse ore, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, hanno sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa per l’inserimento al lavoro dei rifugiati partendo da tirocini nelle imprese. Secondo il responsabile del Viminale, “c’è una consapevolezza che è molto più grande delle polemiche portate all’esasperazione per ragioni politiche ed elettorali”.
 
Ha aggiunto Alfano: “Dobbiamo lavorare per rendere più sicure le nostre città, diamo accoglienza ma siamo severi nel rispetto delle regole. Siamo stati immigrati e accogliamo immigrati sulla scommessa dell’integrazione dobbiamo avere visione e coraggio”. Sulla stessa lunghezza d’onda il leader di Confindustria: “L’accoglienza e l’integrazione sono la grande partita, la grande sfida che abbiamo davanti”.
 
“Se i prossimi non saranno gli anni dell’integrazione” – ha proseguito Boccia – “significa aver sbagliato la partita e i costi e la conflittualità saranno un problema. Oggi costruiamo un percorso. Tra qualche mese ci rivenderemo, valutermo se c’è qualcosa da correggere e faremo ulteriori step”. L’accordo sui tirocini per i rifugiati, fondato su sei articoli base, entra in vigore dalla data di sottoscrizione e ha efficacia per 3 anni. Con espressa intenzione delle Parti è suscettibile di rinnovo.
 
Lavoro ai rifugiati: accordo tra governo e Confindustriaultima modifica: 2016-06-26T16:03:34+02:00da davi-luciano
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