11 Maggio 2016, ore 09:27
San Carlo. È andato in garage, ha chiuso la serranda, ha estratto una pistola e si è sparato un colpo alla tempia. Uno sparo che nessuno ha sentito, tanto che il suo corpo è stato ritrovato solo il giorno dopo dalla moglie, che nel frattempo ne aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri. A decidere di farla finita così è stato un uomo di 38 anni, padre di famiglia, da qualche tempo disoccupato. Nessun dubbio sul fatto che sia stato un gesto volontario, anche perché lui stesso ha lasciato una lettera d’addio. Poche righe per chiedere scusa per il gesto che stava per compiere. Senza però spiegare il perché, anche se proprio le difficoltà economiche potrebbero aver avuto un ruolo decisivo nella tragica decisione.
L’uomo, padre di due adolescenti, era una persona molto riservata, anche se alcuni amici da tempo avevano il sentore che qualcosa non andasse, dato che non riusciva a trovare un posto di lavoro. In passato impiegato come autista,qualche tempo fa aveva aperto una macelleria a Druento con la moglie ma anche questa avventura non aveva portato ai risultati sperati, tant’è che il negozio era stato chiuso nel dicembre scorso.
Ma potrebbe non essere l’unico motivo che lo ha spinto al gesto estremo, anche perché soffriva da tempo di depressione. Anche se nessuno ha confermato, pare che l’uomo nell’ultimo periodo avesse chiesto aiuto alla parrocchia per il pagamento delle bollette e per ricevere dalla Caritas qualche busta alimentare. E questo nonostante la moglie continuasse a lavorare presso la mensa di una casa di riposo. Un lavoro che le aveva procurato il diacono della parrocchia di San Carlo e che le aveva permesso dare un po’ di respiro a tutta la famiglia.
Lunedì nella casa di famiglia sono arrivati i carabinieri e gli uomini della Procura di Ivrea, a cui spetterà il compito di fare chiarezza sulla vicenda. «Un atto dovuto», fanno sapere dalla Procura, che ha già dato il via libera per le esequie, che si dovrebbero tenere giovedì pomeriggio nella chiesa cittadina.
Sgomento l’intero paese, così come è visibilmente scosso il primo cittadino di San Carlo, Ugo Papurello: «Una tragedia che non è facile commentare spiega -. In passato abbiamo cercato di dargli una mano, trovandogli una casa consona per la sua situazione economica. Ma era una famiglia molto riservata e schiva, che per orgoglio, credo, ha sempre cercato di andare avanti con le proprie gambe, senza attendere gli aiuti altrui. Ma in questo momento bisogna lasciare lo spazio al silenzio e al ricordo di quest’uomo».
SAN CARLO CANAVESE: 38ENNE DISOCCUPATO SI SPARA NEL GARAGE, NON RIUSCIVA A PAGARE LE BOLLETTE (Era solo un italiano…)ultima modifica: 2016-05-25T20:57:36+02:00da
Reposta per primo quest’articolo