Nel mondo almeno un giovane su quattro è senza lavoro.

Invece di richiedere un reddito di cittadinanza, leggete che articolo pattume si deve subire, ma perché non richiediamo che siano i giornalisti i primi a non essere pagati quando scrivono michiate?
L’opportunità de che? Di morire di fame? Di morire suicida perché non si sa come tirare avanti? Sì, per l’imprenditoria, certo, e chid a soldi ad un disoccupato eh?????? Il “mercato”?
 
 E’ questa la maggior preoccupazione indicata dal Global Opportunity Report 2016, la disoccupazione giovanile, che presenta nello stesso tempo grandi rischi e molte opportunità per il mercato. È quanto emerge dallo studio condotto a livello globale da DNV GL, uno dei principali enti di certificazione mondiali, dal Global Compact delle Nazioni Unite, un appello delle maggiori imprese a livello internazionale basato sul principio dello sviluppo sostenibile, e da Monday Morning, il principale think thank della Scandinavia.
 
L’indagine, che ha coinvolto oltre 5.500 rappresentanti del mondo delle aziende, dei governi e della società civile, prende in esame alcuni dei rischi più pressanti di oggi, con l’obiettivo di evidenziare le opportunità di sviluppo ad essi correlate, nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità fissati dalle Nazioni Unite.
 
Può sembrare un paradosso, ma la disoccupazione giovanile porta con sé nuove opportunità di mercato che aspettano di essere colte: dall’incubazione dell’imprenditoria giovanile allo sviluppo del mercato del lavoro digitale, al coordinamento tra domanda e offerta di competenze e lavoro.
Incubare l’imprenditoria giovanile. Si stima che per ogni dollaro speso in favore di programmi a sostegno dell’imprenditoria giovanile, si generino tre dollari a livello di gettito fiscale. Il rapporto è di 1:10, invece, se si considera che ogni dollaro messo a disposizione per i giovani imprenditori viene moltiplicato dieci volte nel fatturato del business in cui viene impiegato. Favorire l’imprenditoria giovanile, incubandola all’interno delle aziende stesse, non rappresenta solo un’opportunità per poter contare su nuove idee e per diversificare, ma una forma di investimento.
 
Mercato del lavoro digitale. L’83% dei datori di lavoro in Canada e Stati Uniti lamenta la mancanza di sviluppatori di software; mentre il giro d’affari dell’outsourcing per il 2016 sarà di 200 miliardi di dollari. Scommettere sul digitale per sviluppare piattaforme capaci di mettere in contatto talenti e richiesta di lavoro o delocalizzazione in aree svantaggiate è un’esigenza pressante.
 
Coordinare competenze e mercato. Nel 2020 mancheranno 40 milioni di lavoratori con istruzione terziaria, nelle economie in via di sviluppo ne mancheranno 45 milioni con istruzione secondaria e ci saranno 95 milioni di lavoratori con istruzione di base in più rispetto a quelli che servono. È evidente la necessità di puntare allo sviluppo di progetti di scouting e coordinamento, tutoring e formazione per un mercato che si prospetta dalle dimensioni eccezionali.
Nel mondo almeno un giovane su quattro è senza lavoro.ultima modifica: 2016-04-30T22:48:35+02:00da davi-luciano
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