No Tav a “Scala Mercalli”, polemiche bipartisan

bel colpo Luca!

A parte notare l’ipocrisia delle dichiarazioni, stiamo a vedere se i senatori PD “otterranno” il confronto pubblico che i NOTAV chiedono da sempre!

30 marzo 2016 Repubblica 

Esposito e Napoli polemizzano con il meteorologo, difeso dal M5s

No Tav a "Scala Mercalli", polemiche bipartisan

È polemica bipartisan sulla trasmissione di Raitre condotta da Luca Mercalli “Scala Mercalli” andata in onda sabato scorso. “Ho presentato, assieme ai colleghi Camilla Fabbri e Francesco Verducci – annuncia il senatore Pd Stefano Esposito – un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai per chiedere chiarimenti sulla trasmissione di Raitre condotta da Luca Mercalli in cui si è parlato della tratta Torino-Lione e che ha dedicato ben 22 minuti di propaganda ai No Tav”.
“Chiediamo al presidente della Commissione di Vigilanza e al Direttore generale della Rai – aggiunge Esposito – se modalità di informazione come quelle viste nel programma televisivo “Scala Mercalli” siano compatibili con quella di una tv pubblica e se questo sia il metodo con il quale nuovo dg intenda improntare la propria direzione delle reti Rai”. 

Nell’interrogazione i senatori pd chiedono inoltre se non si ritenga necessario adottare i provvedimenti opportuni, e di propria competenza, nei confronti del conduttore Luca Mercalli e se sia prevista una puntata “riparatrice” nella quale invitare soggetti a favore della linea Torino-Lione. “Ognuno può avere le opinioni che ritiene – conclude Esposito – ma la Rai con i soldi dei contribuenti non può pagare un conduttore che fa una trasmissione a senso unico su un tema così delicato”.
Anche l’esponente di Forza Italia e vice presidente dell’Osservatorio sulla Tav Osvaldo Napoli critica la conduzione di Luca Mercalli: “La puntata di “Scala Mercalli”, in onda sabato scorso sulla Rai – dice il candidato sindaco di Torino per Forza Italia – è stata un’offesa all’intelligenza degli ascoltatori, un oltraggio agli utenti del servizio pubblico e un insulto alla libertà di informazione. Il conduttore del programma Luca Mercalli è un militante radicale dei No-Tav, e fin qui niente di strano o di sbagliato. Chi gli ha affidato la conduzione del programma doveva conoscere bene tanto le idee quanto i pregiudizi che animano Luca Mercalli. Buon senso avrebbe voluto che il conduttore si astenesse da un palese conflitto di interessi qual è stato il matrimonio fra le sue idee e l’uso di un servizio pubblico per divulgarle, senza contraddittorio, a beneficio di alcuni milioni di italiani”.
“Non conosco le valutazioni dei vertici Rai – conclude Napoli – ma è lecito attendersi, condotta dallo stesso Mercalli, una nuova puntata del programma in cui possano davvero confrontarsi favorevoli e contrari alla Tav. Se un servizio pubblico non sa garantire un’informazione minimamente completa vuol dire che quel servizio non ha ragione d’essere e perde la sua qualifica di “pubblico”. Mi attendo parole di chiarezza dal direttore generale della Rai al quale ricordo che pagano il canone anche gli utenti favorevoli alla Tav”.
Difendono il programma due esponenti del M5s, il senatore Marco Scibona e la consigliera regionale Francesca Frediani: “Contro Mercalli gli esponenti “democratici”, senatore Esposito in testa, hanno usato parole e richieste che ricordano il ventennio fascista”. Per Scibona e Frediani nella trasmissione ci sono stati “appena venti minuti, in seconda serata su Rai3, di informazione libera e corretta sul tema Tav grazie al meteorologo Luca Mercalli. Un programma inizialmente previsto in prima serata e slittato più tardi per motivi ancora non chiari, ma temiamo che dietro vi siano logiche prettamente politiche. Che la televisione di Stato non riporti fedelmente quanto sostiene il Partito Democratico dovrebbe essere un fatto normale in un paese in cui è garantita la pluralità d’informazione e in cui anche i No Tav pagano il canone. Un’ulteriore puntata in cui si riportano entrambe le posizioni, sarebbe una proposta legittima. Infatti – concludono gli esponenti pentastellati – non possiamo dimenticare che fino ad oggi l’informazione nazionale si è sempre limitata a trattare il Tav come un problema di ordine pubblico, senza entrare nel merito della questione. Altrimenti sarebbero state evidenti da tempo al grande pubblico italiano le ragioni del no all’alta velocità in Valsusa”.
No Tav a “Scala Mercalli”, polemiche bipartisanultima modifica: 2016-03-31T18:31:54+02:00da davi-luciano
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