Archivi giornalieri: 23 marzo 2016
Attivista No Tav con un elenco di nomi di poliziotti, indagine della Procura Il biglietto trovato dopo gli scontri del settembre scorso
22 marzo 16 Repubblica :
Un bigliettino con una serie di nomi, fra i quali quelli di componenti delle forze dell’ordine, è stato trovato a un attivista No Tav.
La circostanza è trapelata stamani a Palazzo di Giustizia, a Torino, in occasione dell’interrogatorio di garanzia di otto No Tav indagati per un episodio dello scorso settembre, quando, in Valle di Susa, automobili dei carabinieri vennero circondate da dimostranti.
Il biglietto era stato recuperato dai carabinieri proprio durante le indagini relative a quell’episodio. I pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo stanno svolgendo accertamenti.
Si è intanto consegnato spontaneamente l’ultimo degli otto No Tav destinatario nei giorni scorsi di una misura restrittiva per un episodio accaduto in Valle di Susa lo scorso settembre, quando – dopo una manifestazione – un gruppo di attivisti circondò e strinse d’assedio, secondo l’accusa, due auto dei carabinieri. Gli interrogatori di garanzia degli indagati sono cominciati oggi al Palazzo di giustizia di Torino.
Per l’occasione alcune decine di No Tav si sono raccolti fuori dai cancelli in segno di solidarietà.
Si consegna No Tav ricercato – Iniziati interrogatori di garanzia. Presidio fuori palagiustizia
22 marzo 16 ANSA :
Si e’ consegnato spontaneamente l’ultimo degli otto No Tav destinatario nei giorni scorsi di una misura restrittiva per un episodio accaduto in Valle di Susa lo scorso settembre, quando – dopo una manifestazione – un gruppo di attivisti circondò e strinse d’assedio, secondo l’accusa, due auto dei carabinieri.
Gli interrogatori di garanzia degli indagati sono cominciati oggi al Palazzo di giustizia di Torino.
Per l’occasione alcune decine di No Tav si sono raccolti fuori dai cancelli in segno di solidarietà.
TAV, LA SICUREZZA AL CANTIERE DI CHIOMONTE? COSTA AI CITTADINI 400 MILIONI DI EURO
ValsusaOggi
Giornale online indipendente – Diretto da Fabio Tanzilli – redazione@valsusaoggi.it
Redazione ValsusaOggi 03/21/2016
RICEVIAMO DALL’UFFICIO STAMPA DI TELT
La sezione transfrontaliera della Torino-Lione è l’unica opera ad avere una certificazione dei costi, redatta da un soggetto terzo, che tiene conto anche di tutti i possibili sovracosti, compresi quelli causati dai No Tav.
In particolare gli extra-costi stimati per la sicurezza dei cantieri francesi e italiani sono di circa 400 milioni di euro sulla spesa totale di 8,3 miliardi di euro approvata da Ue, Francia e Italia. Il rapporto di certificazione è stato redatto dal raggruppamento Tractebel Engineering–Tuc Rail, soggetto internazionale selezionato secondo una regolare procedura, che non aveva alcun conflitto di interessi con LTF, società responsabile degli studi che ha assegnato l’appalto.
Nella stima dei costi il raggruppamento belga ha indicato una forchetta di spesa, con un minimo e un massimo, e nel corso del vertice di Venezia gli Stati hanno responsabilmente deciso di assumere come cifra di riferimento la più alta e cioè quella, sempre comunicata, di 8,3 miliardi di euro.
I sovracosti per la sicurezza, già resi noti per la parte italiana dalla delibera del CIPE di agosto 2015, sono stati calcolati sull’esperienza del cunicolo esplorativo della Maddalena a Chiomonte. Misure più stringenti, rispetto a tutti i normali cantieri, ritenute necessarie per tutelare mezzi e maestranze dai continui attacchi di chi si oppone in modo violento all’opera: recinzioni più solide, ostacoli contro i veicoli, dispositivi di videosorveglianza e di prevenzione delle intrusioni.
Quelli che mettono in evidenza gli extra-costi per la sicurezza, sbandierandoli come “rapporti top secret”, sono gli stessi che causano un danno economico concreto alla collettività, come direbbero i No Tav: “quante scuole si metterebbero in sicurezza con 400 milioni di euro?”