OLIO TUNISIA: TUNISINI CI DENUNCIANO!

 
L’associazione tunisina Forza Tounes ha denunciato in conferenza stampa la campagna di denigratoria condotta, a detta del presidente Souhail Bayoudh, da alcuni media italiani, pubblici e privati, contro l’olio d’oliva tunisino criticando la passività del governo tunisino sulla vicenda. Il riferimento è ovviamente alle polemiche scaturite in Italia alla recente decisione del parlamento europeo di accordare alla Tunisia la possibilità di esportare una quota di 70 mila tonnellate di olio di oliva senza dazi per due anni, oltre a quella già consentita.
 
L’associazione della società civile per la cultura, la cittadinanza e libertà, Forza Tounes, ha annunciato di voler lanciare una contro campagna a difesa dell’olio tunisino intitolata ”L’olio come il pesce, non ha nazionalità” proprio per contrastare quella attualmente in corso sui media italiani. Il suo presidente Bayoudh inoltre chiede le dimissioni dei ministri del Commercio e dell’Agricoltura tunisini per la passività dimostrata in rapporto alla vicenda, e invita il governo tunisino a richiamare l’ambasciatore d’Italia a Tunisi per protestare contro questa ”campagna immorale e aggressiva” definendola, in un modo un ‘tantino’ drammatico come ‘quarta guerra punica’

Attivista No Tav con un elenco di nomi di poliziotti, indagine della Procura Il biglietto trovato dopo gli scontri del settembre scorso

22 marzo 16 Repubblica :

http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/03/22/news/attivista_no_tav_con_un_elenco_di_nomi_di_poliziotti_indagine_della_procura-136083648/

Un bigliettino con una serie di nomi, fra i quali quelli di componenti delle forze dell’ordine, è stato trovato a un attivista No Tav.

La circostanza è trapelata stamani a Palazzo di Giustizia, a Torino, in occasione dell’interrogatorio di garanzia di otto No Tav indagati per un episodio dello scorso settembre, quando, in Valle di Susa, automobili dei carabinieri vennero circondate da dimostranti.

Il biglietto era stato recuperato dai carabinieri proprio durante le indagini relative a quell’episodio. I pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo stanno svolgendo accertamenti.

Si è intanto consegnato spontaneamente l’ultimo degli otto No Tav destinatario nei giorni scorsi di una misura restrittiva per un episodio accaduto in Valle di Susa lo scorso settembre, quando – dopo una manifestazione – un gruppo di attivisti circondò e strinse d’assedio, secondo l’accusa, due auto dei carabinieri. Gli interrogatori di garanzia degli indagati sono cominciati oggi  al Palazzo di giustizia di Torino.

Per l’occasione alcune decine di No Tav si sono raccolti fuori dai cancelli in segno di solidarietà.

Si consegna No Tav ricercato – Iniziati interrogatori di garanzia. Presidio fuori palagiustizia

 http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/03/22/si-consegna-no-tav-ricercato_128349eb-ed3f-4636-864e-d4167f3a27af.html

22 marzo 16 ANSA :

Si e’ consegnato spontaneamente l’ultimo degli otto No Tav destinatario nei giorni scorsi di una misura restrittiva per un episodio accaduto in Valle di Susa lo scorso settembre, quando – dopo una manifestazione – un gruppo di attivisti circondò e strinse d’assedio, secondo l’accusa, due auto dei carabinieri.

Gli interrogatori di garanzia degli indagati sono cominciati oggi al Palazzo di giustizia di Torino.

Per l’occasione alcune decine di No Tav si sono raccolti fuori dai cancelli in segno di solidarietà.

TAV, LA SICUREZZA AL CANTIERE DI CHIOMONTE? COSTA AI CITTADINI 400 MILIONI DI EURO

Giornale online indipendente – Diretto da Fabio Tanzilli – redazione@valsusaoggi.it

     03/21/2016   

TAV BUONA

RICEVIAMO DALL’UFFICIO STAMPA DI TELT

La sezione transfrontaliera della Torino-Lione è l’unica opera ad avere una certificazione dei costi, redatta da un soggetto terzo, che tiene conto anche di tutti i possibili sovracosti, compresi quelli causati dai No Tav.

In particolare gli extra-costi stimati per la sicurezza dei cantieri francesi e italiani sono di circa 400 milioni di euro sulla spesa totale di 8,3 miliardi di euro approvata da Ue, Francia e Italia. Il rapporto di certificazione è stato redatto dal raggruppamento Tractebel Engineering–Tuc Rail, soggetto internazionale selezionato secondo una regolare procedura, che non aveva alcun conflitto di interessi con LTF, società responsabile degli studi che ha assegnato l’appalto.

Nella stima dei costi il raggruppamento belga ha indicato una forchetta di spesa, con un minimo e un massimo, e nel corso del vertice di Venezia gli Stati hanno responsabilmente deciso di assumere come cifra di riferimento la più alta e cioè quella, sempre comunicata, di 8,3 miliardi di euro.

I sovracosti per la sicurezza, già resi noti per la parte italiana dalla delibera del CIPE di agosto 2015, sono stati calcolati sull’esperienza del cunicolo esplorativo della Maddalena a Chiomonte. Misure più stringenti, rispetto a tutti i normali cantieri, ritenute necessarie per tutelare mezzi e maestranze dai continui attacchi di chi si oppone in modo violento all’opera: recinzioni più solide, ostacoli contro i veicoli, dispositivi di videosorveglianza e di prevenzione delle intrusioni.

Quelli che mettono in evidenza gli extra-costi per la sicurezza, sbandierandoli come “rapporti top secret”, sono gli stessi che causano un danno economico concreto alla collettività, come direbbero i No Tav: “quante scuole si metterebbero in sicurezza con 400 milioni di euro?”

Spacca la testa a martellate a una ragazza sul treno, immigrato rumeno arrestato

lei non si chiama Maricika. Non merita la stessa attenzione/solidarietà. SILENZIO o è razzismo, non ci saranno articoli su articoli su di lei, nessun servizio, nessuno speciale che per alcune vittime sono stati elaborati per mesi.
 
Aggiunto da Redazione il 21 marzo 2016
 
ragazza
Milano, 21 mar – La testa spaccata a martellate per pochi spicci, una storia che poteva finire in tragedia e che solo un intervento chirurgico di urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano, per ridurre la frattura al cranio, ha fatto sì che venisse scongiurata. Il tutto per un cellulare e un magro bottino di 15 euro. L’autore della violenza è un immigrato rumeno di 32 anni, già stato arrestato dai Carabinieri di Cassano d’Adda (Milano), che sabato sera utilizzando un martelletto frangivetro ha prima sfondato la teca cranica di una ragazza di 22 anni per poi portargli via la borsa.
L’episodio è avvenuto sul treno che da Treviglio porta a Milano. La ragazza nonostante le gravi ferite non ha mai perso lucidità, raccontando l’accaduto al capotreno: l’uomo l’ha aggredita alle spalle mentre era seduta in un vagone da sola. Grazie ai dettagli forniti dalla vittima, le forze dell’ordine sono riuscite in breve tempo ad arrestare il colpevole.  Come spesso accade l’immigrato rumeno era già pregiudicato e, come se non bastasse, era già stato “espulso” nel 2015. I militari lo hanno trovato all’interno di una palazzina abbandonata per lavori in corso nei pressi della stazione. Ora si attende la convalida dell’arresto da parte del Tribunale di Milano. Davide Romano