La Torino – Lione oggi al centro dell’attenzione alla Commissione TRAN del Parlamento Europeo

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16.  Presentazione a cura della Commissione sulla rete TEN-T: piani di lavoro relativi ai corridoi, documenti di analisi (documenti tematici), controllo/preparazione degli atti delegati e preparazione delle giornate TEN-T

 Oggi pomeriggio, nel corso dei lavori della Commissione TRAN (Trasporti e Turismo) del Parlamento Europeo la Torino-Lione è stata trattata finalmente da molti degli intervenuti come un problema e non più come una soluzione.

Era presente il sig. Olivier Onidi, Direttore della Direzione Mobilità e Trasporto del Commissione Europea che ha presentato il futuro dei progetti TEN-T e ricordato  che gli Stati Membri li hanno approvati tutti.

I MEPs intervenuti hanno posto nelle loro domande gli argomenti sviluppati a partire dal loro incontro con l’opposizione alla Torino-Lione d

el 14 ottobre 2014 a Bruxelles.

Sono intervenuti i MEPs Michael Cramer, EELV, Presidente di TRAN,  Marco Valli, M5S (in sostituzione di Daniela Aiuto assente per missione all’estero), Karima Delli, EELV, Curzio Maltese, GUE che hanno incalzato con i loro interventi il sig. Onidi.

Il Presidente Michael Cramer ha sostenuto la necessità di usare la linea esistente.

Karima Delli ha prima rivendicato il diritto all’accesso ai documenti negato da anni dalla Commissione. Ha poi ricordato che la società franco-spagnola (analoga alla TELT) che ha realizzato e gestito la tratta ferroviaria Perpignan-Figueras (comprensiva di tunnel), parte del Corridoio TEN-T Mediterraneo, sovvenzionata al 58% da Francia, Spagna e UE, è fallita nel luglio del 2015. Questa tratta ha avuto un costo di costruzione/km inferiore di sei volte a quanto previsto per la Torino-Lione, il traffico di merci tra la frontiera francese e quella spagnola è cinque volte superiore alle previsioni di traffico tra la frontiera italiana e quella francese sulla linea Torino-Lione. Ciò fa prevedere che la Torino-Lione è un’opera destinata a sicuro fallimento.

Vi è stato un aspro confronto tra Marco Valli e il rappresentante della Commissione Europea. Marco Valli ha infatti ricordato la recente votazione dell’8 marzo nel Parlamento Europeo che a grande maggioranza ha votato tre emendamenti alla “Relazione annuale 2014 sulla protezione degli interessi finanziari dell’Unione Europea – Lotta contro la frode” tra cui quello che contiene “la richiesta alla Commissione europea di rendere pubblici tutti i documenti attinenti al progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità Torino-Lione e ai relativi finanziamenti”. Il funzionario delle Commissione ha prima negato che la Commissione neghi l’accesso ai documenti ai MEPs, poi ha dichiarato di essere disponibile ad un confronto bilaterale su questo argomento.

Il Gruppo GUE ha emesso questo Comunicato Stampa:

“La Torino Lione è il buco nero dei grandi progetti europei”, ha dichiarato Curzio Maltese, eurodeputato dell’Altra Europa con Tsipras, durante la riunione di oggi della Commissione Trasporti e Turismo dove si è discusso dei corridoi TEN-T (le reti di trasporto transeuropee). La Commissione Europea ha riferito in Parlamento dopo l’approvazione dei piani di lavoro sui corridoi da parte degli Stati Membri. La linea Torino-Lione è stata confermata come una grande opera “essenziale per promuovere la crescita e la competitività”. Il rappresentate della Commissione, Olivier Onidi, ha poi ribadito che “nessun progetto è stato dibattuto nell’Unione europea tanto quanto la tratta Torino-Lione” e che quindi “si possono avere delle idee differenti, ma non si può dire che non c’è trasparenza e che non sia stata fatta una buona analisi costi-benefici. Su questo non accetto critiche”. Incalzato dai parlamentari ha poi sostenuto che “alcuni documenti non possono essere trasmessi secondo quanto richiesto dai committenti”. Secondo Maltese il tratto Torino-Lione è proprio l’esempio di quando “si enunciano principi di sostenibilità che poi non vengono rispettati, finendo così per perdere credibilità in primis nei confronti dei cittadini”. Inoltre, ha sostenuto Maltese, “le vantate analisi costi benefici sono basate su flussi trasportistici inesistenti e su un budget iniziale di fatto triplicato da 12 a 30 miliardi”.Sui costi effettivi dell’opera Karima Delli (deputata francese dei verdi) ha chiesto alla Commissione di fare chiarezza sui numeri soprattutto dopo il pronunciamento della Corte dei conti francese, che ha espresso all’Assemblea nazionale francese serie riserve sull’opera. Onidi a nome della Commissione Europea sostiene che si è arrivati a 12 miliardi, mentre il vicepresidente della Commissione Trasporti Dominique Riquet ha ribattuto che “si devono calcolare ben 14 miliardi in più dei finanziamenti previsti originariamente”.

 Nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito www.PresidioEuropa.net gli estratti del video dei lavori di nostro interesse.

 PresidioEuropa No TAV

La Torino – Lione oggi al centro dell’attenzione alla Commissione TRAN del Parlamento Europeoultima modifica: 2016-03-15T21:12:58+01:00da davi-luciano
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