considerazioni su Sabrata

Queste brevi osservazioni erano state spedite tempo fa ma non sono arrivate a destinazione causa un disguido. Sono ormai superate dagli eventi, ma contengono un’interpretazione sui retroscena che altri non hanno voluto considerare. In poche parole: Quello che è successo a Sabrata è una mossa dei Fratelli Musulmani attuata mediante l’uso di suoi surrogati locali e che cerca, con il consenso di potenze arabe e occidentali, di ergersi a protagonista della scena libica e mediorientale, ricuperando i contraccolpi subiti in Siria, Iraq, Egitto.
 
 
SABRATA: colpo all’Egitto
 
E’ necessario reagire all’uragano di falsità, ignoranza, depistaggi, disinformazione che si abbatte sull’opinione pubblica dai vari “esperti”, politici, militari, spie, provocatori che imperversano nei talk show, tg e giornali.
 
Se la logica, il cui prodest e la storia costituiscono un criterio di valutazione, l’uccisione dei due italiani a Sabrata e la continuata detenzione degli altri due costiuiscono un chiaro e feroce messaggio al governo italiano e ai suoi piani relativi all’intervento in Libia.
Per gli uni si tratterebbe di un pretesto architettato per incitarci, insieme agli alleati Nato (del resto già presenti sul campo), a intervenire in forze, superando esitazioni e riserve, specialmente nell’opinione pubblica.
Per gli altri sarebbe invece un avvertimento a Roma di non intervenire.
Per i fessi sarebbe vero quello che ambigui personaggi in divisa a Sabrata stanno raccontando, cioè la balla dello scontro armato tra milizie filo-Tripoli (o esercito di Tripoli) di Sabrata con elementi dell’Isis in cui gli italiani sarebbero stati colpiti accidentalmente, o perchè usati come scudi umani.
Tutti si scordano dello scenario complessivo.
Non c’è dubbio che di messaggio a Roma si tratti. E di ricatto per mezzo dei due italiani ancora sequestrati.. Ma va visto in continuità sia con l’attacco al consolato italiano in Egitto dell’anno scorso, sia con gli accordi Cairo-Roma-ENI, relativi allo sfruttamento del gas egiziano nel Mediterraneo, sia con la maggiore inclinazione italiana verso il governo laico di Tobrurk e il generale Khalifa Haftar, sponsorizzati dall’Egitto, sia con l’assassinio di Giulio Regeni, fatto ritrovare.torturato ai piedi di Al Sisi nel giorno in cui la delegazione italiana al Cairo doveva firmare una serie di accordi industriali, finanziari e relativi al gas.
Alla luce del fatto che i Fratelli Musulmani, da sempre manovalanza anti-araba del colonialismo e oggi fiduciari del Qatar, conducono la sanguinosa campagna terroristica in Sinai e nell’Egitto, governano a Tripoli, sono cugini se non padrini delle bande di tagliagole di Misurata e di tutte le formazioni jihadiste in Medioriente, sono i più probabili esecutori dell’operazione Regeni, l’episodio di Misurata credo debba essere collocato nella campagna sion-imperialista contro l’Egitto e il suo ruolo in Libia e nel quadro delle rivalità inter-Nato (in particolare Francia e Regno Unito contro Italia) per il ruolo di protagonisti nella riconquista della Libia e del suo petrolio.
Insomma, l’Italia se ne stia fuori dai giochi e, in ogni caso, non si azzardi di collaborare con Egitto e Tobruk a una soluzione anti-Fratellanza del nodo libico.
Rinvio anche al mio ultimo post sul blog www.fulviogrimaldicontroblog.info su Regeni e dintorni.
 
Fulvio
considerazioni su Sabrataultima modifica: 2016-03-13T20:09:48+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo