In Germania scomparsi 143.000 “rifugiati”. Le autorità ignorano dove siano finiti

Feb 27, 2016
 
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Migranti e profughi in Germania
 
di Luciano Lago
 
Il governo tedesco ha pubblicato una informativa da cui risulta che 143.000 rifugiati /migranti, circa il 13 % del totale di quelli arrivati in Germania, sono letteralmente “scomparsi”,” (desaparecidos) , di loro non si sa più nulla. Questo quanto comunicato dal Ministero in risposta ad una interrogazione parlamentare e pubblicato il Venerdì dal giornale “Süddeutsche Zeitung”.
Il Ministero degli Interni tedesco, nello spiegare questi dati, ha precisato che non si sa se queste persone abbiano continuato il viaggio verso altri paesi dell’Unione Europea o se siano passati semplicemente nell’illegalità.
Si tratta quindi di una massa di persone di cui non si conosce l’identità e non hanno mai raggiunto i centri di accoglienza (dove le persone alloggiate vengono identificate) e che adesso si presume siano liberi di girare per l’Europa, salvo le barriere alzate ultimamente da alcuni paesi come Austria, Danimarca, Svezia, Francia e Polonia al fine di proteggere la propria sicurezza.  Vedi: DW:com
 
La Germania rivela quindi tutte le falle del suo sistema di accoglienza e le contraddizioni della campagna delle “porte aperte” ai rifugiati, inaugurata dalla Merkel e che adesso, dopo le polemiche e le accuse al governo seguite ai fatti di Colonia, si sta rivelando per tutta la sua demagogia e approssimazione. Questo alimenta una forte polemica interna contro le politiche di immigrazione svolte dal governo della Cancelliera Angela Merkel, in forte calo di consensi, come anche alimenta e conferma le critiche dei governi di paesi come Ungheria, Polonia, Repubblica Ceka e Slovacchia che hanno nettamente rifiutato di adeguarsi alle direttive di Bruxelles sull’immigrazione.
La situazione dei flussi migratori è ormai prossima al collasso e sta determinando una crisi fortissima anche in Grecia dove continuano ad affluire migliaia di profughi sospinti dalle autorità turche ad imbarcarsi verso le isole greche.
 
Soltanto adesso la Germania sta prendendo provvedimenti per restringere il diritto di asilo e filtrare l’arrivo dei migranti ma i provvedimenti sono ormai a tempo scaduto quando la situazione appare già ingovernabile.
Il fenomeno delle migrazioni non è quello che i media ed i governi allineati vogliono far credere: non si tratta di un fenomeno spontaneo ma provocato, in primo luogo dalle guerre di destabilizzazione in Medio Oriente ed in Libia, causate dalla NATO e dai paesi occidentali ed il trasferimento in massa di popolazioni viene utilizzato da centrali internazionali che hanno l’obiettivo di destabilizzare i paesi europei mediante l’arrivo di masse di migranti.
La Turchia di Erdogan, paese membro della NATO, candidato all’ingresso nell’Unione Europea, sta esercitando il suo ricatto sull’Unione Europea per ottenere miliardi di euro di finanziamento sospingendo masse di migranti verso la Grecia. I governi di alcuni paesi come Italia e Germania, fingono di non sapere chi sono coloro che sfruttano le migrazioni e per quali fini, ignorando i rischi di destabilizzazione sociale ed i pericoli di infiltrazione terroristica e continuano a sottovalutare il fenomeno a spese dei normali cittadini che vedono aumentare il degrado, l’insicurezza ed i rischi di rivolte improvvise.
 
Si è scatenato da tempo il dibattito in Europa se i migranti debbano essere accolti o no per farsi carico della gestione di questa crisi. Tuttavia questo dibattito occulta una fase nuova ed altamente distruttiva della strategia politica adottata dagli Stati Uniti e dalla NATO. Una buona parte dei migranti sulla frontiere tra Grecia, Macedonia, Ungheria, vengono dai campi profughi presenti in Turchia. L’Intelligence austriaco aveva rivelato che agenzie del governo USA stanno finanziando il trasferimento di questi rifugiati in Europa in un tentativo di destabilizzare il continente. 
 
Questa situazione dimostra l’esistenza di una nuova iniziativa geostrategica che implica l’utilizzo dei rifugiati disperati come arma per il proposito USA /sionista di dividere e dominare sul continente europeo.
La Radio International di Francia ha rivelato che più del 95% dei migranti, che rappresentano il flusso attuale verso l’ Europa, sono uomini tra i 20 e i 35 anni di età. Molti dicono di stare scappando dalla coscrizione obbligatoria nell’Esercito Siriano, che ha perso migliaia di uomini valorosi e donne dall’inizio della guerra sionista contro il loro paese. La preponderanza di maschi, giovani, collocati fra i denominati “rifugiati” è stata anche confermata da altre fonti e dagli investigatori della televisione di Stato russa RT.
 
Il presidente della Repubblica Ceka, Milos Zeman, ha dichiarato di recente che l’ attuale ondata migratoria verso l’Europa deve essere vista come una “invasione organizzata”, ed ha richiesto ai giovani sollecitanti asilo di rimanere nei loro paesi – come l’Iraq, la Siria e l’Afghanistan – ed unirsi nella lotta contro i gruppi terroristi dell’ISIS.
 
In Germania si sono registrati negli ultimi mesi un aumento degli assalti contro i centri di accoglienza organizzati da gruppi neo nazisti e si sta assistendo ad una crescita degli episodi di intolleranza. In parallelo si sta verificando un preoccupante aumento dei casi di violenza e di stupri ai danni di donne tedesche, per quanto il fenomeno tende ad essere occultato e minimizzato dai media.
 
Queste possono essere le prime avvisaglie di quanto potrebbe accadere in un prossimo futuro non soltanto in Germania ma in diversi paesi europei quando l’esasperazione e l’intolleranza potranno arrivare fuori controllo.
 
In Germania scomparsi 143.000 “rifugiati”. Le autorità ignorano dove siano finitiultima modifica: 2016-02-29T21:11:05+01:00da davi-luciano
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