Venaria. Il flop del Pd

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VALSUSA NOTIZIE

Voci indipendenti dalla Val Susa

Tentata assemblea pubblica Dem per mettere in difficoltà la nuova giunta 5S e descrivere i fasti delle compensazioni del Tav. E’ stata snobbata sia dal Commissario Foietta che dai cittadini.

Inserito il 26 febbraio 2016

VenariaReale

di  Fabrizio Salmoni

Le stanno tentando tutte per mettere in crisi la giovane giunta comunale Cinque Stelle. Ora sfoderano l’argomento mobilità/logistica, vecchia piaga di Venaria agitata dal Pd fin dal 2011 ma mai affrontata in decenni di governo della città, per sventolare infrastrutture complementari alla Torino-Lione spacciandole per compensazioni. Puntano all’inesperienza della maggior parte degli eletti, a creare dissidi interni, a mettere a nudo le debolezze della maggioranza per tentare il colpaccio della crisi ma da quando il neosindaco Roberto Falcone ha adempiuto alla promessa di far uscire Venaria dall’Osservatorio tecnico della Torino-Lione, si sono agitati ancora di più.

L’ultima trovata è stata un’assemblea pubblica per raccontare alla cittadinanza le meraviglie della Grande Opera e i grandi vantaggi delle compensazioni la cui perdita, secomdo il Pd, porterebbe danni e mancati introiti nelle casse comunali (ma soprattutto ai loro clientes…).

Hanno chiesto al Commissario Foietta di andare in loro aiuto, hanno convocato i loro esperti di partito, certo ingegner Villa e l’architetta Maria Sorbo, tecnica di fiducia del Pd (ha redatto i prg di Caselette – sindaco Pd – e della variante industriale di Collegno – provate a dire: sindaco Pd; rappresentante in Osservatorio di Collegno e Grugliasco – tutti in coro: sindaco Pd!);  e si preparavano a reiterare i loro mantra.

I tecnici dell’Unione dei sindaci della Val Susa sono stati tentati di andare e fare domande sui dati reali e metterli in difficoltà, ormai quasi un gioco da ragazzi vista la preparazione maturata in mesi di analisi dettagliata  poi, fiutando il flop non si sono disturbati per cosi poco. e i fatti hanno dato loro ragione.

Anche Foietta deve aver fiutato uguale e ha dato forfait all’ultimo con giustifica di impegni importanti a Roma (probabilmente il ritardo ministeriale nella definizione dei dettagli del protocollo da far approvare a Venezia l’8 marzo dal Bomba e dal Tartufòn) . Risultato scoraggiante: una quarantina di persone ( tra cui mezza dozzina di No Tav del comitato  locale in veste di osservatori ) presenti in sala a inizio serata.

Preso atto  della triste notizia dell’assenza del Capo, sono iniziati i “lavori ” con gli interventi dei due segretari della sezione PD, quello vecchio e quello nuovo, che  sono andati avanti per circa una mezzoretta  a fare delle valutazioni  sulle pecche del M5S e dell’amministrazione . La critica maggiore  era naturalmente quella di essere usciti dall’Osservatorio  sulla Torino – Lione  per una scelta “ideologica” e non negli interessi della città. Non una parola sui costi e sui pericoli di inquinamento ambientale per lo scavato, per le polveri, per lo smaltimento dei detriti.  Si è passati poi all’esposizione dell ingegner Villa il quale avvalendosi  delle slide, un must da quando le ha usate il suo Grande Capo, ha intrattenuto la platea fino oltre le 23  sull’importanza  del collegamento  To-Lione  ai fini  dell’innalzamento del Pil e dello sviluppo della logistica come alternativa  alle crisi di produzione industriale. Idee di alternative di sviluppo: Zero.

A questo punto vista l’ora  il 50% delle persone ha abbandonato la sala  e l’architetta Sorbo ha preso  la parola con un fil di voce per mancanza di microfono e tra gli sbadigli dei superstiti ha cercato di dimostrare l’importanza dell’Osservatorio sia per quanto fatto nel passato  che per quello che farà in futuro, naturalmente tralasciando previsioni sul futuro di un baraccone in cui mancano 23 sindaci della Valle. Secondo l’architetta del Pd, la realizzazione del tunnel di base  permetterebbe di avere un percorso  in piano  e il proseguire sull’attuale linea storica  non creerebbe problemi di sorta. La notizia è che si sta progettando l’interramento della linea da Savonera a 20/30 metri rispetto all’attuale piano della tangenziale, un’idea brillante per permettere agli abitanti  di Venaria  di non avere alcun problema di mobilità, grazie naturalmente ai suggerimenti dell’Osservatorio. E via di cemento e di consulenze dal Partito (capite come si spendono i soldi della Torino-Lione?). Non essere più presenti in quell’indispensabile consesso impedirebbe – secondo la Sorbo – che le compensazioni  da lei suggerite ovvero l’ interramento dell’attuale elettrodotto,la copertura della tangenziale ,il Movicentro e lo spostamento sulla Ciriè-Lanzo  della stazione Rigola e quant’altro, siano realizzate. Dopodichè, come se tutto  quello che aveva detto  non fosse stato  profferito,  ha ammesso che in ogni caso nei programmi di Foietta sarebbero state previste queste compensazioni come del resto accadrà anche a Susa con la “smart valley ” che consentirà il ricupero di una caserma  e la banda larga (che smart! Che lusso!).

A mezzanotte  tutto era finito e i pochi sonnolenti attivisti Pd rimasti fino in fondo hanno potutto andare a dormire in un vero letto.

Nel pomeriggio il sindaco Falcone aveva annunciato la sua partecipazione all’assemblea pubblica del 10 marzo ad Alpignano (Opificio Cruto, ore 21) organizzata dal Comitato Gronda No Tav sui rischi ambientali del cantiere di Chiomonte e sulla truffa delle compensazioni.

 (F.S. 25.2.2016)

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Roberto Falcone, sindaco 5S di Venaria

Venaria. Il flop del Pdultima modifica: 2016-02-28T21:28:11+01:00da davi-luciano
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