TAV, I SINDACI DELLA VAL SUSA NON LASCIANO IL TAVOLO CON FOIETTA: “CHIEDIAMO CHE SI DISCUTA DELL’OPZIONE ZERO”

Giornale online indipendente – Diretto da Fabio Tanzilli – redazione@valsusaoggi.it

     01/29/2016   


I sindaci No Tav della Val Susa non lasciano il tavolo di dialogo sulla Torino-Lione, ma chiederanno a Foietta di poter parlare dell’opzione zero. È questa la decisione emersa ieri sera, durante la conferenza dei sindaci della bassa Val Susa a Bussoleno. Il clima del confronto era abbastanza sereno, e i vari Comuni sono arrivati ad un’intesa: per adesso il tavolo di dialogo con il Commissario della Tav non salta, anzi, si chiederà a Foietta di poter affrontare questo argomento, portando sul piatto i dati che dimostrerebbero l’inutilità della Torino-Lione.

“Abbiamo chiesto noi questo tavolo con il governo – dicevano vari sindaci ieri sera – sarebbe assurdo dire di no proprio adesso. Chiediamo formalmente a Foietta di inserire in agenda questo tema, e vediamo cosa ci risponde. In base a quello decideremo cosa fare. Dobbiamo far sentire la nostra voce di amministratori”.

Alcuni sindaci No Tav più legati alle liste civiche del Movimento, volevano invece far saltare subito tutto e rinunciare al tavolo (Avigliana, Almese, Sant’Ambrogio, ecc.). Poi durante il dibattito tra sindaci, ci si è accordati per fare questo ennesimo tentativo di dialogo istituzionale, per ribadire la propria contrarietà all’opera, senza però rinunciare al confronto con il governo.

Fidenza, blocco dei camion: un facchino colpito alla testa trasportato all’ospedale di Vaio

LOTTE NELLA LOGISTICA

 28 gennaio 2016 Parma Today :

http://www.parmatoday.it/cronaca/fidenza-bormioli-cariche-facchini-lavoratore-ferito.html

Dalle 7 della mattina del 28 gennaio i facchini hanno bloccato gli ingressi: la Polizia in antisommossa ha caricato i lavoratori in strada Martiri della Libertà per far passare i camion

Il momento dei soccorsi al facchino ferito in via Caduti delle Carzole

Aggiornamento ore 19:00 – Dopo le cariche della mattinata del 28 gennaio i facchini sono tornati a bloccare i camion davanti all’ingresso del magazzino, in via Caduti delle Carzole. Sul posto uno schieramento di Carabinieri in assetto antisommossa: un facchino è stato colpito da una manganellata alla testa e si è posizionato sotto uno dei tir che era stato appena bloccato. L’ambulanza è giunta sul posto per soccorrere il ferito, trasportato per accertamenti all’Ospedale Di Vaio di Fidenza. 

CARICHE DELLA POLIZIA – Dopo alcune ore di blocco degli ingressi della Bormioli la Polizia in assetto antisommossa si è schierata ed ha caricato i facchini in viale Martiri della Libertà per sgomberare uno dei due ingressi e consentire il passagio dei camion, bloccati fino a quel momento. Con scudi e manganelli i poliziotti hanno allontanato i lavoratori che si stavano spostando verso il primo cancello. 

CARICHE DELLA POLIZIA:  

VIDEO/1 http://www.parmatoday.it/cronaca/video-cariche-polizia-facchini-bormioli.html

VIDEO / 2 http://www.parmatoday.it/cronaca/facchini-bormioli-cariche-video.html

VIDEO / 3 http://www.parmatoday.it/cronaca/video-cariche-polizia-facchini-bormioli.html

NUOVO PICCHETTO – La mattinata di oggi, 28 gennaio, è iniziata a Fidenza con un nuovo blocco dei facchini del Si Cobas che tornano a protestare per chiedere la sottoscrizione di un accordo con la cooperativa Cal che preveda il riconoscimento del 4° livello per i facchini e gli scatti di anzianità, oltre al rifiuti della clausola per la quale i lavoratori possono essere spostati tra i vari magazzini a seconda delle esigenze di lavoro. Dalle 7 i facchini stanno effettuando due blocchi davanti ai due ingressi della Bormioli in via Martiri della Libertà a Fidenza. Sul posto due camionette della Polizia in antisommossa: la situazione è tranquilla dal punto di vista dell’ordine pubblico. Dopo alcuni infruttuosi incontri il Si Cobas, che sabato 30 gennaio sarà in corteo con i facchini a Parma – partenza alle ore 15 da piazzale Santa Croce, ha deciso di proseguire i blocchi. 

DJIHADISTE BELGE CONDAMNE A BRUXELLES: UN JUGEMENT COMMODE QUI LAISSE DE NOMBREUSES ZONES D’OMBRES SUR LE ROLE DES SERVICES BELGES ET L’AFFAIRE MERAD ..

Luc MICHEL/ 2016 01 29/

Syria Committees – Comités Syrie/

https://www.facebook.com/syria.committees

https://www.facebook.com/suriye.komitesi

http://www.syria-committees.org/

SYRIA - LM les obscurités du procès lejeune (2016 01 29)  FR

Belge converti au salafisme radical, le belge Lejeune, dit « le soumis », a été condamné ce jour à dix ans de prison, pour son rôle dans le recrutement des filières djihadistes vers la Syrie …

* Lire le compte-rendu du jugement sur LLB:

http://www.lalibre.be/actu/belgique/jean-louis-denis-condamne-a-10-ans-de-prison-pour-avoir-dirige-une-filiere-terroriste-56ab78b43570fdebf594113a

Un jugement mérité, mais bien commode, qui laisse dans l’ombre les responsabilités de la Belgique et des régimes atlantistes de l’UE dans l’expansion du djihadisme européen !

Parmi les faits soulevés par les avocats et aux quels il n’a pas été  répondu :

– le rôle des polices politiques belges dans le dossier,

– la présence d’un indicateur de la Sûreté belge dans le dossier, acteur jamais poursuivi,

– les liens du même individu avec Merad et les polices françaises en France.

ROLE DES SERVICES BELGES ET LIENS AVEC L’AFFAIRE MERAD EN FRANCE :

QUE DENONCENT LES AVOCATS ?

L’avocat de Lejeune s’interroge sur le rôle d’Abdelkader El Farssaoui, alias Abou Jaber. Il s’étonne “que cet homme, en qui il voit un informateur du parquet fédéral infiltré dans la mouvance radicale, ne soit pas poursuivi”.

Me Sébastien Courtoy, avocat de Lejeune, le 1er décembre dernier, disait ce qui suit dans sa plaidoirie devant le tribunal correctionnel :

“Depuis 2011, c’est lui (Abou Jaber) qui mettait les gens dans l’avion pour la Syrie (…) En 2012, trois semaines avant son équipée, Mohamed Merah est venu consulter Abdelkader El Farssaoui, à Bruxelles. C’est le dernier homme qui a vu Merah avant qu’il ne tue des enfants juifs d’une balle dans le dos. L’honneur commande que des explications soient fournies”.

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Putin ordina la massima allerta delle forze nucleari dopo che Obama movimentato armi chimiche in Siria

29/01/2016

Il Ministero della Difesa (MoD)  ha pubblicato una ” relazione per un intervento urgente” per tutti i suoi comandi ove si afferma che il Presidente Putin ha appena ordinato alle truppe di 10 reggimenti di Strategic Missile Forces (SMF) ,insieme ai loro Topol, Topol-M e Yars  sistemi missilistici atomici mobili, il loro stato di “massima  allerta” per il timore che il regime diObama si appresti a scatenare una “false   flag  con armi chimiche che colpiscono in Siria per giustificare la loro invasione di questa nazione nella zona di guerra di Levante. 

Secondo il Ministero della Difesa, le azioni che spingono il Presidente Putin, dai report di intelligence, ha ricevuto la documentazione sulla zona di guerra del Levante ove si afferma che truppe d’elite americana con armi chimiche appartenenti alla Medical Research Institute dell’esercito degli Stati Uniti di difesa chimica (USAMRICD) Edgewood Chemical Biological Center (ECBC) sono stati sbarcati durante la notte all’ aeroporto Rmeilan nella provincia settentrionale della Siria di Hasakah, vicino al confine con la Turchia.

Sollevano preoccupazioni, nel Presidente Putin, ancor più queste truppe dell’esercito statunitense operatori di armi chimiche atterrati in Siria, continua il rapporto, che l’aereo Air Force atterrato all’aeroporto  Rmeilan aveva fatto una sosta precedente nel Kentucky nel percorso verso la  Zona di guerra Levante in cui  gli Stati Uniti hanno illegalmente accumulato 524 tonnellate di uno spettro di armi chimiche -incluso il gas nervino letale Sarin

Il regime di Obama contempla di avviare una “grave escalation” in questo conflitto che potrebbe facilmente degenerare nella terza guerra mondiale, spiega la relazione, è stata la sconfitta totale dei loro “terroristi moderarti che combattono  in Siria, la scorsa settimana che han ceduto ai bombardamenti delle forze aeree (Russe)  e hanno perso il controllo della città di Sheikh Miskeen trova in posizione strategica a un crocevia al comando una via di rifornimento del sud della CIA tra il confine con la Giordania e la capitale siriana, Damasco

Anticipando il fatto che i loro ” terroristi moderati” sarebbero stati sconfitti a Sheikh Miskeen, la relazione continua, il Vice Presidente del regime di Obama, Joseph Biden, è volato urgente in Turchia, lo scorso fine settimana, ed ha avvertito che il Stati Uniti sono pronti a imporre una soluzione militare in Siria minaccia  che viene sostenuta dal loro alleato della NATO con un  massiccio rafforzamento militare della Turchia lungo il confine siriano. 

Per ciò il vero e ultimo obiettivo  del regime Obama è, però, mette in guardia il report, quello di utilizzare una massiccia invasione pianificata della Siria come ” trampolino di lancio” per distruggere definitivamente la Russia, e delineata dal top del Consiglio di Sicurezza (SC)membro Nikolai Patrushev, la scorsa settimana ha avvertito: “la leadership ‘degli Stati Uniti ha fissato un obiettivo di dominio globale. Non hanno bisogno di una Russia forte. Al contrario, hanno bisogno di indebolire il più possibile il nostro paese. Per raggiungere questo obiettivo, la disintegrazione della Federazione Russa non è esclusa. Questo aprirà l’accesso alle risorse più ricche, che gli Stati Uniti, credono abbia la Russia.” 

Concorda con la spietata valutazione di Nikolai Patrushev di ciò che il regime di Obama in realtà sta facendo, la relazione rileva inoltre, che il professore emerito dell’Università dell’Arizona, Dr. Guy McPherson, che, allo stesso modo, questa settimana ha avvertito che gli Stati Uniti sono determinati a portare la Russia verso una escalation delle tensioni, mettendo tutto il mondo a rischio di un grave conflitto militare

L’esercito americano, annuncia questa settimana, che per la prima volta nella loro storia è che stanno modificando il modo in cui riferiranno  delle vittime civili in Iraq e in Siria per rendere impossibile a chiunque  sappia mai quanti siano, questo rapporto avverte inoltre, circa tutti i pezzi per il regime di Obama per scatenare “l’inferno totale” in questa regione (e il mondo) sono ora in vigore. 

L’unica eccezione a questo, però, conclude la relazione, è l’autorità legale attuale del presidente Obama di scatenare la terza guerra mondiale su noi tutti, ma che il Senato degli Stati Uniti ha fatto un piccolo passo legiferando l’autorizzazione dell’uso della forza militare americana contro lo Stato Islamico, ma i cui leader hanno affermato che non potranno approvare una legge a meno che il presidente Obama non accetti di limitare il tempo di durata della battaglia per le truppe americane e se le truppe di terra possono essere utilizzate  per altri termini, la Russia è prossima .

Comunicato stampa Foietta è un interlocutore credibile?

29 genn 2016 

http://www.comune.rivalta.to.it/UserFiles/File/vetrina/2016/conferenza%20tav%2029_1_16/COMUNICATO%20STAMPA.pdf

http://www.notav.info/post/foietta-e-un-interlocutore-credibile-comunicato-stampa/

Le Amministrazioni Comunali di Alpignano, Avigliana, Rivalta di Torino, Sant’Ambrogio di Torino e Venaria Reale richiamano l’attenzione dei media su quanto sotto riportato

Presidenza del Consiglio e Ferrovie smentiscono le affermazioni di Foietta sulla Torino Lione. I Sindaci contrari, interessati dalla tratta nazionale, chiedono al Ministro Delrio quale sia l’interlocutore per il dialogo da lui proposto.

Le parole di Foietta “Il CIPE dovrà approvare”. E’ quanto sancisce il Commissario di Governo Paolo Foietta, in merito al progetto preliminare della tratta nazionale della Torino Lione. Questa netta affermazione è contenuta nel documento programmatico approvato all’unanimità dall’Osservatorio lo scorso luglio(1).

Nello stesso documento si afferma che è già stato dato “inizio alle attività di progettazione definitiva (RFI-ITALFERR) alla fine del 2014”, grazie ad un “avvio in anticipazione” richiesto dallo stesso Commissario (allora Virano).

Le verifiche dei Comuni L’iter della tratta nazionale è fermo da anni(2) e l’opera è priva di finanziamento(3). Pertanto, allarmati dalle asserzioni di Foietta, i Comuni contrari della Torino Lione hanno richiesto conferme ufficiali, come illustrato nella conferenza stampa dello scorso 20 novembre(4) .

Le smentite ufficiali a confronto con le affermazioni di Foietta La risposta del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sull’annunciata approvazione del CIPE:

Commissario di Governo Paolo Foietta(1): “Entro l’autunno 2015, il CIPE dovrà approvare, eventualmente in linea tecnica, il progetto preliminare della tratta nazionale, aggiornando il fasaggio (definito il 14.11.2012), sbloccando la Progettazione Definitiva di adeguamento della linea storica Bussoleno – Avigliana e finanziando attività collaterali già contenute nel Progetto Preliminare.

Presidenza del Consiglio dei Ministri – DIPE(5): “[…] si precisa preliminarmente che nessuna proposta d’iscrizione all’ordine del giorno del CIPE del progetto “Cintura di Torino e connessioni al collegamento TorinoLione” è mai pervenuta a questo Dipartimento.

“Riguardo ai poteri del CIPE, il Comitato è l’unico organo deputato ad approvare i progettipreliminari e definitivi delle opere strategiche e, in quanto organo di derivazione eminentemente politica, opera in assoluta autonomia e nessun organismo terzo ha il potere d’impegnare pro futuro il Comitato ad assumere specifiche decisioni.”

La risposta della Direzione Programmi Investimenti – Direttrice Nord di RFI, sul presunto inizio della progettazione definitiva della tratta nazionale:

Commissario di Governo Paolo Foietta(1): “L’avvio in anticipazione, su richiesta del Commissario di Governo a RFI (8/8/2014), della Progettazione Definitiva della TAPPA 1 ha consentito l’inizio alle attività di progettazione definitiva (RFI-ITALFERR) alla fine del 2014.”

Rete Ferroviaria Italiana(6) : “[…] la presunta e pretesa progettazione definitiva che il Commissario avrebbe preventivamente autorizzato ed RFI/Italferr eseguito, in realtà non è mai stata avviata, in quanto ad oggi non è ancora intervenuta la delibera CIPE approvativa del progetto preliminare.”

Le Amministrazioni di Alpignano, Avigliana, Rivalta di Torino, Sant’Ambrogio di Torino e Venaria Reale sono costrette a prendere atto del contenuto delle risposte ricevute, in base alle quali risulta difficile trovare un riscontro alle importanti affermazioni formulate dal Commissario Foietta e appare arduo ricondurre le contraddizioni emerse a semplici problemi di interpretazione.

In base al mandato assegnatogli dal Ministro Delrio lo scorso 28 ottobre al Lingotto, il Commissario Foietta avrebbe dovuto contribuire a creare condizioni di chiarezza e fiducia, propedeutiche per l’avvio di qualsiasi sede di confronto. Viceversa, l’operato del Commissario contribuisce a suscitare nei cittadini sensazioni di confusione, disorientamento e sfiducia.

I Sindaci di Alpignano, Avigliana, Rivalta di Torino, Sant’Ambrogio di Torino e Venaria Reale hanno indirizzato una lettera al Ministro Delrio, nella quale ribadiscono la loro contrarietà alla Torino-Lione e chiedono un intervento diretto del Ministro per considerare l’operato del Commissario da lui indicato come interlocutore in un eventuale tavolo di confronto.

Dossier Il dossier con la documentazione completa è disponibile sulla homepage del sito internet www.comune.rivalta.to.it

Note e riferimenti

(1) “Programmazione delle attività dell’osservatorio tecnico Torino – Lione – 7 luglio 2015“ – approvazione:www.governo.it/presidenza/osservatorio_torino_lione/riunioni/report.html – documento:www.governo.it/Presidenza/osservatorio_torino_lione/PDF/20150807_PROGRAMMA_OT_DEFINITIVO.pdf

(2) Progetto preliminare RFI, marzo 2011 www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/406

(3) Contratto di Programma RFI 2012-2016 www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=20bd8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD

(4) Comune di Rivalta di Torino, conferenza stampa 20 novembre 2015 www.comune.rivalta.to.it/interna.asp?idArea=26&idSottoarea=&idTL=&idNews=2920

(5) Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) nota Prot. DIPE-0005455-P-17/12/2015 del 17 dicembre 2016: contenuto nel dossier disponibile sulla homepage del sito www.comune.rivalta.to.it

 (6) RFI Direzione Programmi Investimenti Direttrice Nord, nota Prot. RFI-DIN.DPI.NORD\A0011\P\2015 843 del 18 dicembre 2015: contenuto nel dossier disponibile sulla homepage del sito www.comune.rivalta.to.it

Sindaci No Tav, Foietta inaffidabile

29 genn 16 – ANSA 

Lettera a ministro, ‘ha fatto affermazioni false’

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/01/29/sindaci-no-tav-foietta-inaffidabile_f8456988-93ad-44c9-b5ff-05d0cc0c1996.html  

I sindaci di Alpignano, Avigliana, Rivalta, Sant’Ambrogio e Venaria hanno indirizzato una lettera al ministro Graziano Delrio, nella quale ribadiscono il loro no alla Torino-Lione e chiedono un intervento diretto per riconsiderare l’operato del commissario governativo per l’opera da lui indicato, Paolo Foietta, ritenuto “un interlocutore non affidabile”.

I sindaci contestano a Foietta le affermazioni secondo cui il Cipe dovrebbe necessariamente approvare il progetto dell’opera per la tratta nazionale e secondo cui sarebbe già partita la redazione del progetto definitivo. “Governo e Ferrovie ci hanno risposto che nessuno – hanno spiegato i sindaci in conferenza stampa a Torino – può dire al Cipe cosa fare, e che il progetto definitivo non è stato mai avviato. Chiediamo al ministro come possa pensare che Foietta possa essere per noi un interlocutore su questi temi”.

Il conflitto di interessi grosso come un palazzo del sindaco Plano

Il sindaco di Susa, ing. Sandro Plano, è un dirigente SITAF oltre che sindaco e presidente dell’unione dei comuni della bassa Valle di Susa.

Sembra, ma non c’eravamo e non possiamo avere certezze, che alla preconferenza dei servizi convocata da Terna a Roma nei giorni scorsi Plano sia andato con la delega del comune di Bussoleno e della SITAF.

Peccato che la SITAF sia uno dei promotori dell’opera attraverso TRANSENERGIA e quindi comproprietaria di uno dei cavi che dovrebbero venire interrati a scopo di lucro nelle nostre strade.
Quindi Plano a quel tavolo rappresentava gli interessi (o meglio avrebbe dovuto rappresentare gli interessi) della città di Susa e del suo territorio ma nel contempo sembra rappresentasse anche gli interessi diametralmente opposti di chi vuole costruire l’opera per fini puramente commerciali privati.

Per capirlo basta guardare l’allegata composizione societaria (ad agosto 2015) di TRANSENERGIA che attraverso partecipazioni incrociate risulta essere al 75,4% del Gruppo GAVIO.

A noi poveri illusi, accusati sempre di illegalità, sembra sussista un conflitto di interessi grande come tutta la Brunetta. Ma noi, si sa, non siamo renziani e non siamo al passo con i tempi. Plano, evidentemente, si.

terna

NUOVO ELETTRODOTTO IN VAL SUSA, IERI LA RIUNIONE A ROMA CON I SINDACI: VIA LIBERA AL PROGETTO PRELIMINARE

Giornale online indipendente – Diretto da Fabio Tanzilli – redazione@valsusaoggi.it

     01/27/2016

Passi avanti per il progetto del nuovo elettrodotto di Terna in Val Susa. Oggi a Roma si è tenuta la conferenza dei servizi del progetto preliminare, alla presenza dei sindaci di Susa (Sandro Plano), Gravere (Sergio Calabresi) e Riccardo Joannas (Salbertrand). Non erano presenti i sindaci di Bussoleno e Chiomonte (Allasio e Ollivier), che però hanno mandato una lettera con l’apposita delibera sul tema.

“E’ stata una riunione tecnica – spiega Plano – abbiamo discusso del progetto con Terna, che si è detta disponibile a migliorarlo e fare le dovute modifiche, perchè ci sono delle criticità”. In che senso? “C’è il problema delle interferenze, ossia il cavo di alta tensione che installeranno, rischia di toccare la rete fognaria e anche l’acquedotto di Valle, che è un tubo di circa 50 cm sotto la terra”.

Ora che succede? “Valutato il problema delle interferenze, Terna farà le dovute modifiche, ed entro 60 giorni dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo”. A quel punto i Comuni della Valle di Susa coinvolti dall’opera (Susa, Bussoleno, Chiomonte, Salbertrand e Gravere) dovranno esprimere il loro parere ufficiale – comunque non vincolante per la realizzazione dell’opera – che quasi sicuramente sarà favorevole.

Sono previste opere compensative per i disagi che causerà il cantiere dell’elettrodotto in Val Susa? “Sono previsti degli indennizzi, e ne parleremo – aggiunge il sindaco di Susa – ma intanto aspettiamo di vedere il progetto esecutivo, e poi avvieremo un tavolo comune, tra i vari sindaci, per vedere come risolvere i problemi e dare le prescrizioni al progetto. Terna ha già assicurato che è orientata ad accogliere tutte le nostre osservazioni”.

Nei mesi scorsi si era sollevato il tema della pericolosità per la salute della popolazione, a causa di questo elettrodotto. Ci sono rischi? “Prima abbiamo ricevuto uno studio del Politecnico di Bari, che però era stato commissionato da Terna – risponde Plano – quindi ne abbiamo chiesto uno noi direttamente al Politecnico di Torino, ed è stato realizzato dal prof. Vittorio Camarchia. Secondo questo studio, emerge che le emissioni del nuovo elettrodotto non saranno pericolose per la popolazione, e che le emissioni hanno lo stesso valore di quelle terrestri, se non inferiori, visto che non si tratta di corrente alternata, ma di corrente continua”.

LA PAROLE A MES AMIS (3) : REFLEXIONS SUR LA COTE D’IVOIRE ET LE BURKINA FASO

Page Officielle Luc Michel/ 2016 01 24/

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/

Ivory Coast's Prime Minister Guillaume S

Message de Daniel Souloukna :

« Propos fort pertinents, comme souvent, de la part de Luc Michel. Il y a une tentative d’exécution politique de Soro qui frise le délire. Depuis quand un pays se donne le droit même si des faits averes existaient (ce qui n’est le cas ni avec les écoutes Bassole, ni avec la plainte du fils français de Gbagbo), s’arroge-t-il le droit de lancer un mandat d’arrêt contre un très haut responsable et même numero deux d’un pays étranger ? Ils auraient l’air plus crédibles en en lançant un contre Juppé, Fabius etc dont les crimes contre le Sahel et l’Afrique pullulent. En outre le glissement néocolonialiste de Roch et de son gouvernement a quelque chose de révoltant. Nos contentieux avec Blaise étaient nombreux mais ce qui se passe sous nos yeux à Ouaga et à Cotonou fait peur: c’est de la pure recolonisation sans prendre même des gants (…) Négrerie a deux balles. Pourquoi n’en lancent ils pas contre les ministres, généraux etc francais et americains dont les méfaits chez nous sont incomptables ? Vos bonnes intentions apparentes ne risquent pas de vous absoudre de la mortelle et impardonnable responsabilité de contribuer à la mise en place d’un droit diplomatique nouveau ou les dirigeants africains, mais eux seulement, seraient privés du plus ancien droit acquis: l’immunité des dirigeants étrangers. Le complot occidental dans ce sens est massif et on le voit même en Russie. Mais observer des âmes vendues ou superficielles de prétendant patriotes applaudir cet abaissement sans nom de l’Afrique me donne envie de vomir et de pleurer. Le petit Maroc et pour moins qu’un ministre ou un président de l’assemblée a mis violemment et avec succès au pas une France délirante d’incompétence et de prétention avec Hollande. Mais les négreries qui se prétendent anti colonialistes restent la variété moderne et ensauvagée d’élites et de chefs nègres complexes et demandeurs de la reconnaissance blanche au point de vendre contre miroir verroterie ou bouteilles de vin, l’honneur, la souveraineté et les terres de l’Afrique. Yayi Boni, Kabore Roch vous en êtes tous! (…)

Je n’ai pas parle de Soro dont en réalité je me fous mais de l’essentiel, la substance : un pays peut-il à ce point s’attaquer aux plus saintes et anciennes règles de droit diplomatique ? L’interdiction de limiter la liberté de mouvement des officiels étrangers en garante de l’ordre public international et ne peut être impunément violée comme ça. Pour Soro, le chef du renseignement marocain ou pour le criminel saoudien qui armait les égorgeurs en Syrie à la tête des renseignements wahhabites ou il était (Bandar Bush)… c’est de l’ordre du principe. Et même pour mon pire ennemi et malfaiteur devant l’éternel, Bandar Bin Sultan Bin Abdul Aziz, je m’en tiens rigoureusement a cette règle. Mais les crétins zombifiés et complexes, lèches cul éternels des blancs, acceptent toujours que les règles appliquées à leurs dieux blancs, on les viole pour les noirs. Affligeant et pitoyable (…) L’afrique sera bientôt amputée des tumeurs cancéreuses de ce type parachutées en son sein par les mains maléfiques de ses ennemis »

* Lire Luc Michel :

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/posts/747867025347718

Message de Fabrice Beaur (Sotchi, Russie) :

« Il est temps de trouver une issue au régime ouattara. Soro tend une main à ses ennemis d’hier. Le point central, la libération du président Gbagbo et de Blé Goudé. On ne fait la paix qu’avec son ennemi. Et Ouattara est le vrai ennemi. En attendant, tous à La Haye le 28 janvier pour démontrer que Gbagbo et Blé Goudé sont toujours des leaders du peuple de CI »

LUC MICHEL PAGE OFFICIELLE

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/