TAV, I SINDACI DELLA VAL SUSA NON LASCIANO IL TAVOLO CON FOIETTA: “CHIEDIAMO CHE SI DISCUTA DELL’OPZIONE ZERO”

Giornale online indipendente – Diretto da Fabio Tanzilli – redazione@valsusaoggi.it

     01/29/2016   


I sindaci No Tav della Val Susa non lasciano il tavolo di dialogo sulla Torino-Lione, ma chiederanno a Foietta di poter parlare dell’opzione zero. È questa la decisione emersa ieri sera, durante la conferenza dei sindaci della bassa Val Susa a Bussoleno. Il clima del confronto era abbastanza sereno, e i vari Comuni sono arrivati ad un’intesa: per adesso il tavolo di dialogo con il Commissario della Tav non salta, anzi, si chiederà a Foietta di poter affrontare questo argomento, portando sul piatto i dati che dimostrerebbero l’inutilità della Torino-Lione.

“Abbiamo chiesto noi questo tavolo con il governo – dicevano vari sindaci ieri sera – sarebbe assurdo dire di no proprio adesso. Chiediamo formalmente a Foietta di inserire in agenda questo tema, e vediamo cosa ci risponde. In base a quello decideremo cosa fare. Dobbiamo far sentire la nostra voce di amministratori”.

Alcuni sindaci No Tav più legati alle liste civiche del Movimento, volevano invece far saltare subito tutto e rinunciare al tavolo (Avigliana, Almese, Sant’Ambrogio, ecc.). Poi durante il dibattito tra sindaci, ci si è accordati per fare questo ennesimo tentativo di dialogo istituzionale, per ribadire la propria contrarietà all’opera, senza però rinunciare al confronto con il governo.

Fidenza, blocco dei camion: un facchino colpito alla testa trasportato all’ospedale di Vaio

LOTTE NELLA LOGISTICA

 28 gennaio 2016 Parma Today :

http://www.parmatoday.it/cronaca/fidenza-bormioli-cariche-facchini-lavoratore-ferito.html

Dalle 7 della mattina del 28 gennaio i facchini hanno bloccato gli ingressi: la Polizia in antisommossa ha caricato i lavoratori in strada Martiri della Libertà per far passare i camion

Il momento dei soccorsi al facchino ferito in via Caduti delle Carzole

Aggiornamento ore 19:00 – Dopo le cariche della mattinata del 28 gennaio i facchini sono tornati a bloccare i camion davanti all’ingresso del magazzino, in via Caduti delle Carzole. Sul posto uno schieramento di Carabinieri in assetto antisommossa: un facchino è stato colpito da una manganellata alla testa e si è posizionato sotto uno dei tir che era stato appena bloccato. L’ambulanza è giunta sul posto per soccorrere il ferito, trasportato per accertamenti all’Ospedale Di Vaio di Fidenza. 

CARICHE DELLA POLIZIA – Dopo alcune ore di blocco degli ingressi della Bormioli la Polizia in assetto antisommossa si è schierata ed ha caricato i facchini in viale Martiri della Libertà per sgomberare uno dei due ingressi e consentire il passagio dei camion, bloccati fino a quel momento. Con scudi e manganelli i poliziotti hanno allontanato i lavoratori che si stavano spostando verso il primo cancello. 

CARICHE DELLA POLIZIA:  

VIDEO/1 http://www.parmatoday.it/cronaca/video-cariche-polizia-facchini-bormioli.html

VIDEO / 2 http://www.parmatoday.it/cronaca/facchini-bormioli-cariche-video.html

VIDEO / 3 http://www.parmatoday.it/cronaca/video-cariche-polizia-facchini-bormioli.html

NUOVO PICCHETTO – La mattinata di oggi, 28 gennaio, è iniziata a Fidenza con un nuovo blocco dei facchini del Si Cobas che tornano a protestare per chiedere la sottoscrizione di un accordo con la cooperativa Cal che preveda il riconoscimento del 4° livello per i facchini e gli scatti di anzianità, oltre al rifiuti della clausola per la quale i lavoratori possono essere spostati tra i vari magazzini a seconda delle esigenze di lavoro. Dalle 7 i facchini stanno effettuando due blocchi davanti ai due ingressi della Bormioli in via Martiri della Libertà a Fidenza. Sul posto due camionette della Polizia in antisommossa: la situazione è tranquilla dal punto di vista dell’ordine pubblico. Dopo alcuni infruttuosi incontri il Si Cobas, che sabato 30 gennaio sarà in corteo con i facchini a Parma – partenza alle ore 15 da piazzale Santa Croce, ha deciso di proseguire i blocchi. 

DJIHADISTE BELGE CONDAMNE A BRUXELLES: UN JUGEMENT COMMODE QUI LAISSE DE NOMBREUSES ZONES D’OMBRES SUR LE ROLE DES SERVICES BELGES ET L’AFFAIRE MERAD ..

Luc MICHEL/ 2016 01 29/

Syria Committees – Comités Syrie/

https://www.facebook.com/syria.committees

https://www.facebook.com/suriye.komitesi

http://www.syria-committees.org/

SYRIA - LM les obscurités du procès lejeune (2016 01 29)  FR

Belge converti au salafisme radical, le belge Lejeune, dit « le soumis », a été condamné ce jour à dix ans de prison, pour son rôle dans le recrutement des filières djihadistes vers la Syrie …

* Lire le compte-rendu du jugement sur LLB:

http://www.lalibre.be/actu/belgique/jean-louis-denis-condamne-a-10-ans-de-prison-pour-avoir-dirige-une-filiere-terroriste-56ab78b43570fdebf594113a

Un jugement mérité, mais bien commode, qui laisse dans l’ombre les responsabilités de la Belgique et des régimes atlantistes de l’UE dans l’expansion du djihadisme européen !

Parmi les faits soulevés par les avocats et aux quels il n’a pas été  répondu :

– le rôle des polices politiques belges dans le dossier,

– la présence d’un indicateur de la Sûreté belge dans le dossier, acteur jamais poursuivi,

– les liens du même individu avec Merad et les polices françaises en France.

ROLE DES SERVICES BELGES ET LIENS AVEC L’AFFAIRE MERAD EN FRANCE :

QUE DENONCENT LES AVOCATS ?

L’avocat de Lejeune s’interroge sur le rôle d’Abdelkader El Farssaoui, alias Abou Jaber. Il s’étonne “que cet homme, en qui il voit un informateur du parquet fédéral infiltré dans la mouvance radicale, ne soit pas poursuivi”.

Me Sébastien Courtoy, avocat de Lejeune, le 1er décembre dernier, disait ce qui suit dans sa plaidoirie devant le tribunal correctionnel :

“Depuis 2011, c’est lui (Abou Jaber) qui mettait les gens dans l’avion pour la Syrie (…) En 2012, trois semaines avant son équipée, Mohamed Merah est venu consulter Abdelkader El Farssaoui, à Bruxelles. C’est le dernier homme qui a vu Merah avant qu’il ne tue des enfants juifs d’une balle dans le dos. L’honneur commande que des explications soient fournies”.

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