Il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria della Regione Piemonte ha reso pubblici i dati sulla concentrazione delle polveri sottili registrati dal contaparticelle a ridosso del cantiere Tav di Chiomonte nei primi giorni del 2016. Concentrazioni di particolato assai elevate.
Venerdì 1 Gennaio la concentrazione media rilevata dal contaparticelle è stata di 59 microgrammi per metro cubo (il limite per la protezione della salute umana stabilito dal D.Lgs. 155/2010 è di 50µg/m³).
Sabato 2 Gennaio è stata la giornata con i valori più alti: una media di 104µg/m³ e un picco alle ore 21 di 313µg/m³. Per farsi un’idea, nella trafficatissima piazza Rebaudengo a Torino il medesimo giorno la media rilevata dal contaparticelle è stata di 51µg/m³, meno della metà di Chiomonte, con picchi di 80µg/m³.
Domenica 3 Gennaio, grazie a valori estremamente bassi nella prima parte della giornata, la media del PM10 è stata di 42µg/m³.
Lunedì 4 Gennaio è l’ultimo giorno di cui ci sono i dati: media giornaliera di 73µg/m³ e un picco alle ore 22 di ben 335µg/m³.
Questi i dati, crudi. Sarebbe auspicabile avere dal sindaco Silvano Ollivier e da Arpa Piemonte una spiegazione di questo inizio anno preoccupante per i valori registrati a ridosso del cantiere Tav. Senza contare poi le preoccupazioni di agenti e soldati che difendono quel cantiere, propedeutico ad un’opera inutile e costosa con ricadute sulla salute ammesse dagli stessi proponenti; i primi a respirare quest’aria, in effetti, son proprio loro.