Guerrieri del nulla

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[Carta di Laura Canali]

 4/12/2015

Editoriale del nuovo numero di Limes 11/15 La strategia della paura.

1. IL TERRORISTA PORGE AL NEMICO LA CORDA CON CUI IMPICCARSI. Il nodo scorsoio offertoci dai jihadisti ha un nome: guerra al terrorismo. Di più: «guerra all’islamismo radicale» secondo il presidente della Repubblica Francese François Hollande, o addirittura al «salafismo», come specifica il suo primo ministro Manuel Valls, evocando gli epigoni del movimento riformista musulmano che nell’Ottocento predicava il «ritorno agli antenati»1. Dopo le stragi del 13 novembre, perpetrate nel cuore di Parigi da un manipolo di terroristi francesi e belgi di origine araba più o meno collegati allo Stato Islamico (Is), la Francia sembra aver vestito la divisa della guerra di religione. E con essa parte dell’Occidente, a cominciare dal vicino Belgio, base logistica dei jihadisti che hanno massacrato 130 innocenti nei caffè e nei teatri della Ville Lumière.

«Terrorismo» è termine inflazionato. Marchio con cui bollare il nemico, non categoria euristica. Eppure mai come oggi, quando l’emozione e la rabbia minacciano di prendere il sopravvento sulla ragione, è opportuno ricordare a noi stessi che il terrorismo è una tecnica di combattimento. Non una specialità islamica o di qualunque altro credo, visto che a usarla lungo l’intero corso della storia umana sono stati i soggetti più diversi, noi europei non esclusi. Per capirne il senso non serve compulsare il Corano. Meglio riprendere in mano i nostri classici. Ripartendo dalla definizione clausewitziana della guerra come «atto di forza che ha per iscopo di costringere l’avversario a sottomettersi alla nostra volontà»2. Dunque a fare ciò che noi vogliamo faccia. Non occorre disporre di particolari doti decrittatorie per stabilire che il primo obiettivo di coloro che hanno colpito a Parigi, come prima a New York e a Washington, a Londra e a Madrid, è quello di spingere l’Occidente alla crociata, vero nome della guerra al terrorismo. Così legittimando se stessi nelle proprie comunità e regioni di origine – lì dove giocano le decisive partite di potere – come guerrieri di Dio, avanguardie del riscatto di un mondo umiliato, frustrato ed esposto al diabolico fascino della modernita…

Guerrieri del nullaultima modifica: 2015-12-22T13:22:49+01:00da davi-luciano
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