La Turchia fornisce gas nervino ai militanti dell’ISIS

Armi chimiche

© AFP 2015/ PHILIPP GUELLAND

18:00 15.12.2015

Un deputato turco ha detto di avere la prova della fornitura della sostanza tossica dalla Turchia alla Siria, dove, nei sobborghi di Damasco, nel 2013, è stata utilizzata per un attacco chimico.

Nel 2013, i militanti dello Stato Islamico in Siria hanno ricevuto dalla Turchia gas nervino sarin, agente chimico che potrebbe essere stato utilizzato per effettuare un attacco chimico a Damasco, e le autorità erano al corrente delle spedizioni, ha detto il deputato del Partito Repubblicano del Popolo della Turchia Eren Erdem in un’intervista con RT.

Secondo il deputato, esiste la dimostrazione che i materiali per le armi chimiche importate in Turchia sono stati trasferiti in campi dello stato islamico in Siria, e due anni fa ai membri di al-Qaeda in Iraq. Per questo affare e` stata condotta un’inchiesta e sono stati arrestati alcuni sospetti. Tuttavia, una settimana più tardi i detenuti sono stati rilasciati e hanno fatto perdere le tracce dopo aver attraversato il confine con la Siria.

Il politico turco è sicuro che allora il governo di Assad non disponeva della sostanza mortale.

“Le forze del governo sono state accusate, ma il governo siriano, secondo i dati disponibili in quel momento non aveva sarin, che invece possedevano i ribelli. Mi risulta che il caso sia stato chiuso per dare la colpa alle autorità siriane,” ha detto Erdem.

Il parlamentare ha anche afferrmato che le “fonti occidentali sono ben consapevoli di chi c`è veramente dietro l’attacco chimico in Siria”, e le accusa di ipocrisia.

L’attacco chimico nella periferia di Damasco, due anni fa, ha fatto circa 1500 vittime. Fino ad oggi non si sa ufficialmente chi abbia usato armi chimiche contro la popolazione siriana. Nel luglio dello scorso anno, una missione congiunta delle Nazioni Unite e l’OPCW ha concluso che i due cilindri ritrovati due anni fa in una zona controllata dai gruppi di opposizione, contenevano gas nervino sarin. Nel complesso, gli esperti delle Nazioni Unite hanno registrato in Siria cinque casi di utilizzo di agenti chimici da marzo ad agosto 2013.

Nel 1993 a Parigi gli stati membri delle Nazioni Unite hanno firmato la Convenzione sulle armi chimiche che proibisce la produzione e lo stoccaggio di molti agenti chimici, tra cui il sarin. La convenzione è entrata in vigore il 29 aprile 1997 e invita alla completa distruzione di tutte le scorte di queste sostanze chimiche entro aprile 2007.

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Putin: Russia e USA stanno cercando soluzioni delle crisi più gravi

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Incontro Putin-Kerry

© Sputnik. Sergey Guneev


19:32 15.12.2015

Incontrando il Segretario di Sato USA John Kerry, il presidente della Russia Vladimir Putin ha detto di essere già al corrente delle proposte degli USA, in quanto ne è stato informato dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov.

“Oggi Lei ha avuto un incontro approfondito al ministero degli Esteri della Russia. Il ministro Lavrov mi ha informato in dettaglio sia delle Sue proposte, sia di alcune altre questioni che richiedono ulteriore discussione. Sono molto contento di poterLa incontrare per parlarne”, — ha detto Putin.

Secondo il presidente, Russia e USA stanno cercando soluzioni per le crisi più gravi.

“Lei sa che insieme stiamo cercando soluzione delle crisi più difficili”, — ha detto Putin.

John Kerry ha ringraziato la parte russa per la cooperazione, dicendosi certo che insieme Russia e USA potranno fare molto.

“Come anche “Vienna-1”, l’incontro “Vienna-2″ è davvero un ottimo inizio, apre tutta una serie di possibilità ed è assolutamente chiaro che con il signor Lavrov siamo d’accordo che la Russia e gli Stati Uniti possono fare molto”, — ha detto Kerry.    

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Ungheria: Presidente Orban parla di una élite occulta che attenta all’esistenza delle nazioni e conferma tutto quello che finora è stato definito “cospirazionismo”

16/12/2015

Hungarian Prime Minister Viktor Orban attends a foundation stone laying ceremony for a new division of the Knorr-Bremse factory in Kecskemet, 90km (56 miles) east of Budapest, April 11, 2013. REUTERS/Laszlo Balogh (HUNGARY – Tags: TRANSPORT BUSINESS POLITICS)

BUDAPEST- Viktor Orban“Viviamo in una prigione totale e molti ancora non se ne rendono conto, plagiati dai media di regime.

Tutti i fantasmi che qualcuno pensava fossero stati fugati – sulla scia di testi di storia completamente distorti, falsi ed alterati – stanno prendendo corpo, e sotto le mentite spoglie di agnelli che lavorano per una presunta e miracolistica unificazione europea, i mostri e gli spettri più cupi del passato stanno tornando minacciosamente a galla per una sorta di attacco finale ai popoli”.

L’uomo della sovranità, l’uomo che ha osato NAZIONALIZZARE LA BANCA CENTRALE e vietare i distruttivi OGM nel proprio Paese, l’uomo che è diventato un esempio e modello per centinaia di milioni di europei distrutti dall’usura internazionale e dal golpe masso-mafioso dei poteri occulti che dominano l’Europa, ha preso la situazione di petto ed ha parlato alla Nazione in diretta TV.

Senza peli sulla lingua, Orban, ha esordito parlando del Nuovo Ordine Mondiale e di cosa gli stati devono fare per liberarsi da questo diabolico cancro mondialista, proteso a distruggere non solo le nazioni e le costituzioni, ma le famiglie, “la Famiglia”, e gli stessi uomini. Orban ha parlato di “debiti fittizi e inestinguibili” creati per espropriare la proprietà privata a milioni di cittadini occidentali e di guerre spacciate per missioni di Pace.

Orban nell’occasione ha chiamato a raccolta tutta la Nazione, tutti gli ungheresi di buona volontà sono stati chiamati a dare il proprio contributo in termini pratici e di idee, per contrastare il male assoluto che vuol distruggere e schiavizzare la Nazione, come è già avvenuto con la Grecia ed in buona parte con Spagna, Portogallo, Irlanda, Cipro e Italia.
Forza Orban! Forza Ungheria! L’Italia e gli Italiani ora hanno un modello da seguire. E non esistono più alibi e mezze misure per nessuno.

Tratto da: Italian Irib

Morte Gelli, quell’intervista clamorosa al Fatto “I mentori politici di Renzi vivono a Washington”

By  on 16 dicembre 2015

Morte Gelli, quell’intervista clamorosa al Fatto <br> “I mentori politici di Renzi vivono a Washington”

La morte di Licio Gelli è la notizia del giorno. Riproponiamo una intervista che il Venerabile concesse al Fatto Quotidiano nel maggio 2014, particolarmente interessante.
Marco Dolcetta per “Il Fatto Quotidiano” del 23 maggio 2014
Di questi tempi sia la schiena che il cuore stanno dando qualche problema a Licio Gelli. Il 96enne Venerabile della Loggia P2, nonostante la voce affaticata, mantiene una certa energia verbale: “Lei deve sapere che sono entrato nei Servizi di intelligence dello Stato italiano dopo un incontro con Mussolini che voleva conoscermi. Io, il volontario ‘Licio Gommina’ della guerra civile di Spagna, nella quale aveva perso la vita mio fratello. Il Duce mi chiese quale poteva essere la ricompensa che lo Stato italiano poteva dare alla mia famiglia. In quella occasione, gli dissi che senz’altro mi sarebbe interessato conoscere il mondo dei Servizi segreti… Da allora non ne sono più uscito”.
Ma che ne pensa dell’attualità italiana e di Renzi?
Renzi è un bambinone, visto il suo comportamento che è pieno di parole e molto ridotto nei fatti: non è destinato a durare a lungo… Comunque, non è mai stato (né lui né i suoi familiari) nella massoneria. Vedo che nel suo governo ci sono molte giovani donne che io personalmente vedrei molto meglio a occuparsi d’altro…”.

Lei con la Svizzera ha un rapporto particolare, conosce bene le galere ma anche le banche di quel Paese…
Sì, soprattutto quando mi sono stati sottratti dai giudici milanesi diversi milioni di franchi che risultavano il frutto lecito di mia mediazione internazionale e che furono destinati a risarcire piccoli azionisti del Banco Ambrosiano dopo le note vicende che mi videro ingiustamente coinvolto. Ma nonostante tutto, ho accettato questo risarcimento forzato. La cosa più sorprendente, però, è che quei soldi non sono stati mai destinati a piccoli azionisti, tanto che da tempo io, assieme al loro legale, l’avvocato Gianfranco Lenzini di Milano, ho presentato richiesta di chiarimenti in tutte le sedi, ma senza alcun risultato”.
Come spiega il caso Renzi, la sua veloce ascesa, e cosa prevede per il futuro?
Beh, Renzi è un fenomeno parzialmente italiano, e mi risulta che fra i suoi mentori politici ci siano persone che vivono a Washington. È circondato, però, da mezze tacche: gli ex lacchè di Berlusconi. Fini, che ho conosciuto bene, quando faceva l’attendente ossequioso di Giorgio Almirante cui prestavo denari per il Msi. Soldi sempre resi… quello sì che era uomo di parola. E poi Schifani, Alfano: personaggi non certo di livello. Berlusconi ha sbagliato con le giovani donne, ma soprattutto circondandosi di personaggi di bassa levatura… Penso a Verdini, un mediocre uomo di finanza; è un massone… credo, ma non della nostra squadra. Il più alto livello di maturità politica in Italia c’è stato con Cossiga e Andreotti che avevano entrambi dei sistemi di controllo politico, uno con ‘Gladio’ e l’altro con ‘Anello’, cosa che Berlusconi non è mai riuscito a ripetere. E si sono visti i risultati di questa sua incapacità…”.
Per concludere, che ne pensa dell’Italia, e del suo futuro?
Non le nascondo che vedo, con una certa soddisfazione, il popolo soffrire. Non mi fraintenda: non sono felice di questa situazione. Sono felice, invece, che vengano sempre più a galla le responsabilità della cattiva politica. Perché, probabilmente, solo un tributo di sangue potrà dare una svolta, diciamo pure rivoluzionaria, a questa povera Italia”.