“Qualsiasi bersaglio che minacci il nostro gruppo o le nostre infrastrutture di terra deve essere distrutto immediatamente” ha dichiarato Putin parlando ai rappresentanti del ministero della Difesa a poche settimane dall’abbattimento del jet russo da parte della Turchia, scrive Interfax. Le azioni della Russia in Siria non sono dettate da «aspirazioni geopolitiche» ma per assicurare la «sicurezza della Russia» dagli estremisti, ha assicurato Putin. Che ha anche specificato: i russi sostengono il Free Syrian Army in collaborazione con l’esercito di Assad e contro i terroristi.
Putin ha poi raccomandato di prestare “un’attenzione particolare al rafforzamento del potenziale bellico delle forze strategiche nucleari e dotare tutti i componenti della nostra forza nucleare – marina, aviazione ed esercito – di nuovi armamenti”. Contemporaneamente a queste parole, è arrivato l’annuncio del ministro della Difesa Serghiei Shoighu: oltre il 95% dei sistemi di lancio delle armi nucleari russe è pronto al combattimento. “Le nostre forze armate – ha aggiunto – hanno ricevuto quest’anno 35 nuovi missili balistici nucleari”.