RAPPORTO UFFICIALE SU ABBATTIMENTO DI SU24: CI SONO LE PROVE CHE È STATO PIANIFICATO.

http://www.vietatoparlare.it/rapporto-ufficiale-su-abbattimento-di-su24-ci-sono-le-prove-che-e-stato-pianificato/

VIETATO PARLARE

27 novembre 2015 By  
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“Tutto e stato pianificato..” Gli aerei turchi che hanno abbattuto il SU-24 russi erano in attesa da più di un’ora.

Il Capo delle Forze aeree Spaziali russe colonnello generale Viktor Bondarev ha detto che ci sono evidenze che i Jet F 16 hanno abbattuto l’aereo russo SU-24 in maniera predeterminata.

Gli aerei turchi si sono precedentemente alzati in volo ed aspettavano il Su-24.

Il piano di volo del Su-24 era noto in quando ogni operazione russa deve essere preventivamente comunicata agli USA secondo il memorandum d’intesa firmato da Mosca e Washington il 26 ottobre.
In base a tale accordo, i russi hanno informato i loro omologhi americani circa la missione dei due bombardieri, operanti nel nord della Siria il 24 novembre 2015, comprese le zone di attacco e le altezze di operatività.

Ebbene secondo i dati rilevati dai radar siriani, i due F-16 sono stati in aria per oltre un’ora in attesa dell’aeromobile russo.

col gen russo

Colonnello generale Viktor Bondarev : “I risultati del controllo effettuato su dati oggettivi delle stazioni radar confermano che i due F-16C sono stati nella zona in servizio dalle 9 ore e 11 minuti alle ore 10 e 26 minuti , quindi per un’ora 1 e 15 minuti hanno stazionato nella zona ad una altezza di 2.400 metri’’.

Il colonnello generale Viktor Bondarev nella video conferenza ha rivelato che ‘’un simile atteggiamento indica un’azione pre-programmata tesa a tenere i caccia in prontezza operativa e al momento opportuno essere pronti a sferrare un agguato in aria sopra il territorio della Turchia’’.

Bondarev ha anche detto quanto tempo ci sarebbe voluto da parte  dell’aviazione turca per arrivare in zona: se davvero fossero stati allertati a causa della violazione del confine, secondo i suoi calcoli il volo verso il luogo del lancio del missile avrebbe richiesto 46 minuti, di cui 31 minuti necessari per coprire il tragitto del volo stesso, e i 15 minuti per la preparazione e l’attuazione del decollo.

colonnello generale Viktor Bondarev : “Così, l’intercettazione del Su-24M con i caccia F 16 che partono dall’aeroporto di Diyarbakir è impossibile, dal momento che i tempi di volo necessari sono maggiori del tempo minimo per attaccare obiettivo stabiliti in ​​12 minuti”.

f 16

Chi ha violato il confine  non sono stati gli aerei russi ma sono stati gli aerei turchi.

colonnello generale Viktor Bondarev : “In conformità con i dati di registrazione forniti dal controllo obiettivo della difesa aerea, l’aereo turco era in Siria dello spazio aereo per 40 secondi ed è andato in profondità nel suo territorio per 2 km, e l’aereo russo non ha oltrepassato il confine di Stato”

Inoltre i militari sono stati informati in anticipo degli attacchi previsti dal piano russo. Il miliziano che ha fatto le riprese conosceva tempo e luogo dove sarebbe avvenuto l’attacco del Su-24 (un luogo controllato da terroristi provenienti dal Caucaso del Nord).

Dagli “Angoli di ripresa si è potuto determinare la loro posizione con buona accurtezza. E’ un territorio controllato da gruppi terroristici radicali provenienti dal Caucaso del Nord. L’operatore conosceva il tempo e il luogo in cui avrebbe potuto realizzare i suoi filmati esclusivi, “-  ha detto ai giornalisti.

Secondo lui, la copertura mediatica turca dell’incidente è stata istantanea. I missili “aria-aria” colpiscono l’aereo russo alle 10 e 24 e la pubblicazione su youtube avviene sorprendentemente solo 1 ora e mezza dopo che i fatti sono accaduti.

La ricerca del co-pilota russo del Su-24 è stato eseguita da un “gruppo ben attrezzato”.

Alla luce di queste evidenze il fatto che oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan abbia suggerito alla Russia di “non giocare con il fuoco”, è veramente di una sfrontatezza inaudita.

Vietato Parlare

(le dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa del Comandante Viktor Bondarev sono pubblicate in data odierna su Ruposter e altri giornali russi)

altro video dei ribelli:

rapporto abbattimento

Uno sguardo alla Grande Sala Operativa di Putin

https://aurorasito.wordpress.com/2015/11/28/uno-sguardo-alla-grande-sala-operativa-di-putin/

NOVEMBRE 28, 2015

Tyler Rogoway NWO Report 21 novembre 2015 – Russia Insider1030538032Apparentemente tratto da un film di James Bond, abbiamo dato un sguardo al nuovo super-centro nervoso militare russo in azione, chiamato Centro Comando della Difesa Nazionale (NDCC), mentre i bombardieri pesanti russi facevano il loro debutto nel conflitto siriano. Questa è stata anche la prima volta che i venerabili Tu-95 e i Tu-160 vedvano il combattimento. I video qui sono stati pubblicati dal governo e dai media russi, mostrando il centro presumibilmente al lavoro, con una missione in corso dei bombardieri pesanti visualizzata su uno schermo enorme. Il video può anche avere involontariamente mostrato che la Russia ha avanzato unità di artiglieria ben oltre l’avamposto operativo nella città portuake siriano di Latakia, qualcosa che il Ministero della Difesa russo nega ancora. Questo immenso centro di comando e controllo militare è stato costruito in modo incredibilmente veloce, in meno di due anni, dall’esistente della Ministero della Difesa lungo la Moscova, a solo un miglio e mezzo a sud del Cremlino. Secondo la stampa russa è “più potente del Pentagono”, e la struttura ospita molte nuovi centri di comando e controllo, tutti presumibilmente induriti contro attacchi esterni. Inoltre, un labirinto tentacolare di tunnel sotterranei, vie e strutture di trasporto sarebbe presente sotto il centroo. Tre piazzole per elicotteri, di cui una mobile, sono utilizzate per i movimenti della dirigenza militare e politica della Russia tra i vari edifici. Il fulcro di questo complesso aggiornato è un veramente impressionante e gigantesco atrio centrale costruito in vetro e acciaio. La decisione di r-costruire l’impianto del Centro Comando della Difesa Nazionale fu presa da Vladimir Putin nel maggio del 2013 per la necessità di modernizzare, consolidare ed espandere il centro comando, controllo e informazioni di Russia e riuniendoli nel nuovo “governo in periodo bellico”. Tre grandi aree di controllo, simile ad un auditorium, del complesso comprendono il Centro di Controllo delle Forze Nucleari Strategiche, il Centro di Controllo operativo che analizza le minacce, e il Centro di Controllo delle attività che seguirebbe contratti e attività militari generali. Il Ministro della Difesa russo Sergej Shojgu descrisse l’impianto all’inaugurazione: “La creazione del centro è un passo importante verso la formazione di uno spazio unico per la soluzione dei compiti nell’interesse della Difesa del Paese, che permetterà lo svolgimento continuo di qualasi analisi della situazione e sviluppare i mezzi per rispondere ai cambiamenti e coordinare rapidamente l’attività degli organi federali del potere esecutivo nella Difesa“. Una delle sale comando e controllo si presenta in una versione futuristico e più luminoso di quanto descritto nel classico film da guerra fredda Dr. Stranamore. È dotato di una zona soggiorno centrale ad anelli e unos chermo di 180 per proiettare video continuamente. C’è anche una zona salotto e teatro per gli spettatori. Tablet PC appaiono in ogni postazione. La sala comando e controllo che abbiamo visto presieduta da Putin questa settimana è gigantesca con file e file di ufficiali seduti nelle postazioni dai computer identici, e tre anelli con postazioni. Sul secondo livello, in pieno centro, seduti dietro una balaustra in vetro smerigliato con una stella a cinque punte blasonata sopra, vi erano Putin ei suoi generali.
Durante il video, sembra che la sala sia utilizzata più che altro per dei briefing giganteschi, domandandosi cosa diavolo facciano tutti questi ufficiali davanti ai terminali di computer e su scrivanie molto pulite? Forse nel corso di un potenziale scambio nucleare, questi ufficiali avrebbero tutti un ruolo, ma sembrava che per le finalità di quel giorno e per le telecamere, l’impianto sia stato utilizzato come un gigantesco cinema. Nel caso dei computer, il nuovo centro utilizzerebbe solo componenti russe in modo da limitare le possibilità di spionaggio e cyber-intrusione. Questi terminali sono tutti collegati a un super-computer, il cuore del centro che sarebbe l’aggiornamento totale di ciò che Russia aveva utilizzato in passato. In realtà, i leader militari russi sostengono che il NDCC ha molto più potenza di calcolo del Pentagono, tre volte di più, secondo loro, e 15 volte la capacità di memoria. Questa potenza di elaborazione estrema sarà utilizzato per elaborare avanazati modelli matematici dei giochi di guerra col supporto dei più comiuni centri comandi, controllo e comunicazioni e attività di collegamento dati. Il terzo centro è una cavernosa sala rivestita in legno che non sembra avere scopi strategici rispetto alle altre due sale di controllo. Questo sarebbe il “centro di controllo delle attività quotidiane“, per lo volto a riunioni su appalti, informazioni e pianificazione militare meno urgente. Ancora una volta, tablet PC, avvolgenti schermi edelaborati lampadari sembrano essere di gran moda. Secondo notizie frammentate, altre strutture di comando e controllo nel Centro di Comando della Difesa Nazionale sembrano esistere oltre ai tre principali. Tra essi, ciò che sembra un Centro Comando operativo aereo, simile al Combined Air Operations Center statunitense, da cui si dirige la campagna aerea della Russia in Siria. Inoltre, la sala riunioni e controllo dell’esercito russo è stato appena aperto, decorata da legno dalle ricche tonalità più probabile da trovare in un vecchio tribunale che in un bunker militare. Sulla base di queste due note, si potrebbe pensare che ci sia qualcosa in opera per la Marina russa.
La Russia cercan di modernizzare le proprie forze dopo decenni di abbandono, anche se la strada è difficiltosa con il Paese in crisi economica per il crollo dei prezzi del petrolio e le sanzioni internazionali a causa dell’adesione della Crimea e il coinvolgimento nel conflitto in Ucraina. Il Centro Comando della Difesa Nazionale è chiaramente uno di questi progetti di modernizzazione, che da alla Russia una propria versione sfavillante del Pentagono. Non abbiamo modo di sapere quanto di ciò sia spettacolo e quanto funzionale. Né sappiamo per certo che altri usi potenziali questa struttura gigantesca possa avere. Indipendentemente delle reali capacità, è impressionante e alla fine, forse, è tutto ciò che conta.1019722230-1728x800_cdifesa russa

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Ferrovie nuovo cda in area renziana

La nomina del cda delle ferrovie italiane presenta alcune vicinanze eccessive al solito Renzi.

ALTA VELOCITA’ TOKYO GIAPPONE

Il  ha fretta di privatizzare le  dello stato e quindi cambia il CdA in toto . Il nuovo presidente si chiama , ingegnere di nascita bresciana ma di quarti di “Nobiltà” , messo alla guida di ATAF, l’ex municipalizzata dei trasporti fiorentina per guidarne la , realizzata il primo gennaio 2013.

Ora tutta questa mossa è, per lo meno, curiosa: ci permettiamo di far notare alcuni punti.

A) ENA sull’Arno: ormai il numero di fiorentini o di manager che hanno operato nella renziana  è talmente elevato da farci sospettare che la prestigiosa ENA francese, la scuola nazionale di amministrazione che , su base meritocratica, sforna la maggior parte dei dirigenti amministrativi francesi, deve essersi spostata in terra di Tuscia. Altrimenti non ci si spiega un tal numero di nomine di gente che si è sciacquata la lingua in Arno.

B) I ritardi ed i contrasti sul processo di privatizzazione non sono dovuti a isterie del precedente CdA, come vogliono far passare i soliti mass media, ma ad oggettive difficoltà strategiche del processo stesso.  Ferrovie dello Stato è costituita da Trenitalia, i  ed i servizi,e da RFI, le infrastrutture , cioè la rete ferroviaria e le stazioni.  Ora mentre la prima società potrebbe competere sul mercato  con altre aziende, RFI è destinata, per sua natura, ad operare in una situazione di monopolio. Nello stesso tempo, come si è ben compreso, non è possibile sviluppare un mercato competitivo privato sul trasporto ferroviario finchè una società controlla sia il trasporto sia le infrastrutture, perchè in questo caso i competitori sul trasporto verranno sempre, direttamente o indirettamente, ostacolati, come è avvenuto ad Arena (fallita) , ad , e come avviene a DB, i cui treni non vengono annunciati nelle stazioni. Ora mentre il ministro Padoan voleva una privatizzazione rapida, di FS nel suo complesso, tanto per far cassa di 4 miliardi (ma causando , secondo il Fatto quotidiano, un danno erariale per 7..)  , il ministro dei trasporti Delrio, renziano DOC, era invece propenso ad uno scorporo di RFI e quindi una privatizzazione di trenitalia. Ora non essendo d’accordo neanche i ministri, non era possibile lo si fosse nel Cda. Quindi, per ora FS non si privatizza.

C) Mazzoncini è stato nominato in quella posizione, oltre che per l’evidente renzitudine, anche perchè è stato il privatizzatore della municipalizzata fiorentina dei trasporti  ATAF quando Lui era sindaco. Questa privatizzazione non fu per nulla una passeggiata, ed alle spalle portò alla creazione di comitati cittadini, scioperi, proteste etc, ma la volontà di  era talmente forte che non la fece votare neppure dal consiglio comunale. Inoltre la privatizzazione fu seguita da un vero e proprio “Spacchettamento” della società , che fu praticamente fatta a pezzi fra diverse entità. Il servizio ti trasporto urbano fu acquistato da un consorzio facente riferimento (70%) a …. FS. quindi fu una privatizzazione apparente: il Comune vendeva una società il cui pezzo maggiore veniva acquistato da un altro pezzo dello Stato. Un abile gioco di prestigio, che vede ora premiato l’amministratore dell’epoca con il posto di presidente del CdA della società che lo comprò….  Insomma gira e rigira Mazzoncini e FS si incontrano sempre.

Vedremo cosa succederà alla privatizzazione di FS, se verrà compiuta “Cum grano salis” oppure alla carlona, tanto per fare cassa ed “Ammuina”. Le premesse, per ora, non sono delle migliori.

di Fabio Lugano per Scenarieconomici.it

Giorgio Napolitano in Siria nel 2010: quando Assad non era un dittatore sanguinario

Giorgio Napolitano in Siria nel 2010: quando Assad non era un dittatore sanguinario

Discorso dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ospite in Siria del Presidente Bashar Al Assad

dal portale pandoratv.it

Prima che gli USA imponessero all’Italia di considerare Assad un dittatore e la Siria uno stato canaglia, il presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano elogiava Assad e sua moglie per aver reso la Siria un paese civile, laico, tollerante, rispettoso delle minoranze e difensore della comunità cristiana in medio oriente. Era il 18 marzo 2010

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Fonte: Pandora Tv
 
Notizia del: 28/11/2015

Omicidio del Presidente degli avvocati del Dyarbakir: messaggio di cordoglio degli avvocati impegnati nella difesa del movimento NOTAV

post — 28 novembre 2015 at 18:49

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Apprendiamo con tristezza dellʼassassinio di Tahir Elcin, Presidente dellʼAssociazione Avvocati di Dyarbakir (Kurdistan settentrionale), vittima stamane di un attentato durante un incontro pubblico al quale partecipava.

Quello dellʼavvocato Tahir Elcin era un ruolo scomodo. Legale di molti attivisti kurdi, era stato recentemente incriminato e incarcerato per reati di opinione; ora questo barbaro omicidio dimostra come – anche in paesi che si definiscono democratici – la professione forense continui a disturbare coloro che vedono con fastidio la lotta, anche nelle aule giudiziarie, a garanzia del rispetto dei diritti umani.

Come avvocati da anni impegnati a tutelare e garantire lʼesercizio di diritti universali quali la libertà di opinione e di autoderminazione dei popoli, nello stigmatizzare il ricorso alla cieca violenza, rendiamo omaggio a un collega che ha pagato con la propria vita la coerenza del suo impegno nel dare voce alle istanze di coloro ai quali tali diritti vengono negati.
Avvocati impegnati nella difesa degli attivisti del Movimento NOTAV
Valentina Colletta

Federico Milano

Enzo Pellegrin

Gianluca Vitale

Marco Ugo Melano

Massimo Bongiovanni

Cristina Patrito

Emanuele D’Amico

Stefano Bertone

Alessio Ariotto

Maria Teresa Rasulo

Danilo Ghia

Roberto Lamacchia

Lea Fattizzo

Claudio Novaro

Avvocati impegnati nella difesa degli attivisti del Movimento NOTAV

Valentina Colletta

Federico Milano

Enzo Pellegrin

Gianluca Vitale

Marco Ugo Melano

Massimo Bongiovanni

Cristina Patrito

Emanuele D’Amico

Stefano Bertone

Alessio Ariotto

Maria Teresa Rasulo

Danilo Ghia

Roberto Lamacchia

Lea Fattizzo

Claudio Novaro

Vandalizzato materiale No Tav per apericena..chissà chi è stato.

post — 28 novembre 2015 at 16:58

cancelli1I piccoli uomini commettono misere vendette, addirittura vigliacche talvolta…

Questo è ciò che hanno pensato i No Tav ieri sera quando andando a recuperare il materiale che ogni settimana viene utilizzato per gli apericena e che viene custodito nella vecchia area del campeggio della Gravella, hanno trovato tutto vandalizzato. Parliamo di sedie, tavoli, piatti, panche e tutto l’occorente per allestire gi aperitivi No Tav del venerdì e gli aperipranzo del mercoledì.

Che l’iniziativa del movimento della settimana scorsa avesse dato fastidio non avevamo dubbi, ricordiamo infatti l’apericena traformato in passeggiata notturna con assedio al cantiere, ma notiamo come addirittura qualcuno (la polizia è li in presidio permanente ma chissà) sia arrivato ad elaborare una vendetta così stupida… dobbiamo ammetterlo, fa quasi sorridere.

Di azioni vigliacche di questo tipo ne abbiamo sempre subite e sicuramente altre ne subiremo (pensiamo ai presidi bruciati di cui la solerte magistratura tanto attenta ai No Tav non ha mai trovato un colpevole..) e come tutte le altre volte trasformiamo questi spiacevoli fatti in motivazioni a continuare la nostra lotta in maniera sempre più determinata.

L’apericena ieri sera, come potete vedere dalle foto, si è  infatti svolto ugualmente e si ripeterà ogni venerdì, finchè lo vorremo.

Come dice il proverbio “meglio far invidia che far pena” e in questo caso a far pena sono solo loro.

Avanti No Tav!

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Armi turco Convoy Pestate per Russo Fighter Jets in Siria + VIDEO

http://en.alalam.ir/news/1763685

Giovedi, 26 novembre, il 2015 05:17  

armi
Armi turco Convoy Pestate per Russo Fighter Jets in Siria
Aerei militari russi hanno preso di mira i camion turchi che portavano armi ai terroristi Takfiri vicino alla città di Azaz ad Aleppo il Mercoledì.

Inoltre il Mercoledì, aerei da guerra siriani e russe hanno intensificato i loro raid aerei su posizioni dei terroristi Takfiri in tutta provincia di Aleppo.

Gli attacchi aerei russi e siriani hanno colpito le posizioni dei militanti Takfiri ‘nelle campagne del sud di Aleppo, la televisione in lingua araba al-Mayadeen detto.

Non ci sono al momento notizie di possibili vittime tra i terroristi.

In precedenza il Mercoledì, le fonti hanno detto l’esercito siriano ei suoi alleati hanno significativamente avanzato contro i militanti ISIS nella parte orientale della provincia di Aleppo e hanno riconquistato l’importante collina Humaymah.

Le fonti hanno detto che l’esercito della Siria, il paese delle Forze di Difesa Nazionale (NDF) ei combattenti Hezbollah libanesi hanno continuato la loro operazione anti-terrorismo giunto vicino alla città di Humaymah al-Kabeera, e hanno preso il controllo sul strategico Tal Humaymah dopo gli scontri feroci con il terroristi Takfiri.

Le fonti inoltre hanno aggiunto che dopo la riconquista di Tal Humaymah, le forze pro-governative sono ora in una buona posizione per colpire il settore occidentale della città che è attualmente sotto il controllo della ISIS.

Humaymah al-Kabeera è strategicamente situato ad est dell’Aeroporto Militare Kuweires e ad ovest della roccaforte ISIS di Deir Hafer.

La strada Aleppo-Raqqa sta passando attraverso il centro della città Humaymah al-Kabeera.

Precedenti relazioni ha detto il Mercoledì che l’esercito siriano ha lanciato un attacco su posizioni difensive ISIS lungo l’autostrada strategico Aleppo-Raqqa, infliggendo pesanti perdite sui terroristi.

Le forze siriane hanno lanciato un potente assalto posizioni difensive ISIS lungo la strada, puntando il perimetro occidentale del Siyasko Chemical Factory.

A seguito di una serie di scontri feroci con i militanti al perimetro orientale del Siyasko fabbrica chimica, le forze siriane e dei suoi alleati riacquistato il pieno controllo l’ingresso Aleppo-Raqqa Highway a questa struttura. FNA segnalato.

O / A

– See more at: http://en.alalam.ir/news/1763685#sthash.raTeGw73.dpuf

Da “La Stampa” e da ” la Repubblica”

– repubblica e stampa su Madrid-Pechino in due giorni con il tav (la distanza in linea d’aria è 9225km per fare 9221km in aereo ci vogliono 11.5 ore) 

– la stampa caselli presenta un libro sulla SUA verità! interessante sarebbe sentire cosa dice Zagrebelsky…
LASTAMPA 28-11-15 CASELLI PRESENTA LA SUA verità LASTAMPA 28-11-15 TAV MADRID PECHINO LA REPUBBLICA 28-11-15 TAV MADRID PECHINO

LUC MICHEL : GEO-ECONOMIE. POURQUOI LA BAISSE DES COURS DU PETROLE ? (SUR ‘AFRIQUE MEDIA TV’)

Le duplex EODE-TV de Bruxelles avec ‘Afrique Media TV’ de ce 27 novembre 2015

Filmé en direct à Bruxelles (images brutes avant montage)

EODE-TV - AMTV LM baisse cours du pétrole (2015 11 27)  FR

GEO-ECONOMIE.

POURQUOI LA BAISSE DES COURS DU PETROLE ?

Luc MICHEL répond à la question « Baisse du coût du pétrole. Daech pointé du doigt ! Quelle analyse ? » …

Video intégrale sur EODE-TV : https://vimeo.com/147200183

Luc MICHEL sur AFRIQUE MEDIA TV

Vendredi 27 novembre 2015 dans le ‘Mérite panafricain’

avec Alain Michel Yetna (en direct depuis Douala) et Virginia (co-présentatrice du duplex de Dnjamena).

EODE-TV / EODE Press Office /

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http://www.eode.org/

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https://vimeo.com/eodetv

LUC MICHEL ANALYSE LA CRISE RUSSO-TURQUE SUR LA RADIO IRANIENNE FRANCOPHONE IRIB

EODE Press Office/ 2015 11 28/

 Luc MICHEL interviewé par le journaliste iranien Ahmad Nokhostine sur la Radio iranienne francophone IRIB ce 28 novembre 2015 …

EODE PO - LM sur IRIB crise russo-turque (2015 11 28)   FR

Luc MICHEL analyse la crise russo-turque après que la Turquie ait abattu un avion russe au-dessus de la Syrie. Il évoque « la grande ombre américaine derrière Ankara » et précise que « la cible véritable de cette provocation turque est en fait le rapprochement entre Moscou et Paris sur le Dossier syrien » …

* podcast audio sur  http://francophone.sahartv.ir/radio/interview-i10847-luc_michel_grand_spécialiste_de_géopolitique

EODE PRESS OFFICE

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