Comunicato No Tav sullo smarino della Torino Lione

Un comunicato dei No Tav pone serie domande sul futuro del cantiere di Chiomonte e su come potrebbe essere gestito l’enorme cumulo dello smarino.

A CHE PUNTO SIAMO CON LA TORINO LIONE ? 

A Chiomonte è in corso lo scavo del tunnel geognostico della Maddalena, il cunicolo esplorativo propedeutico alla realizzazione della Torino Lione. Ad oggi, dopo 2 anni di attività della talpa, lo scavo è in ritardo di 9 mesi rispetto al cronoprogramma ufficiale dei lavori. Il progetto della Torino Lione prevede la costruzione di una nuova linea ferroviaria della lunghezza complessiva di 270 km; con la delibera 19/2015, il CIPE ha approvato il progetto definitivo relativo ad una tratta di lunghezza pari a 17 km, ovvero quella compresa tra il confine di Stato e Bussoleno. Gli scavi in corso e quelli futuri hanno, fra le altre conseguenza, la produzione di una enorme quantità di terra .

DOVE FINIRÀ TUTTO LO  IN ESUBERO?

Ad oggi lo smarino prodotto alla Maddalena è stato depositato in cantiere. Lo smarino in esubero del tunnel di base verrà invece trasportato nelle cave di Torrazza e  . QUANTO MATERIALE À VERRÀ PORTATO NELLA CAVA DI CAPRIE?
Una montagna: 1.220.040 tonnellate. Corrispondono a qualcosa in più di 610.000 metri cubi. In realtà i progettisti prevedono di portarne fino a 850.000 m etri cubi mettendo in conto di dover «gestire eventuali variazioni nel processo di utilizzo dei materiali di scavo in fase realizzativa» , cosa già puntualmente capitata per il cunicolo geognostico della Maddalena.

Sono numeri enormi, difficili da maneggiare. Conviene paragonarli a qualcosa di conosciuto. Quanti sono 850.000 metri cubi? Prendete lo stadio olimpico di Torino, l’ex comunale dove gioca il Toro, o lo Juventus Stadium; l’area del terreno di gioco misura 7.140 metri quadri. Se ci portassero lo smarino destinato alla cava di Caprie creerebbero un enorme cubo grande come il campo e alto 119 metri. Oppure considerate il Colosseo: ha una superficie di 3.357 metri quadri e un’altezza massima di 48,5 metri. Il cumulo di smarino che dovrebbe confluire a Caprie corrisponde a 5 volte il volume del Colosseo!

Per le tonnellate possiamo fare un ragionamento analogo: la Costa Concordia aveva una stazza lorda di circa 115.000 tonnellate, il materiale che TELT vorrebbe portare a Caprie pesa dieci volte quella nave!
COME TRASPORTERANNO QUESTA MONTAGNA DI MATERIALE?
Dicono in treno. Il CIPE ha approvato la proposta di utilizzare container sistemati su convogli lunghi 300 metri e capaci di caricare circa 1000 tonnellate. In totale 50.000 container e 1.250 treni . Se li mettessimo in fila otterremmo un mostruoso treno lungo 350 km, più della distanza fra Torino e Lione. Sarà questa la “saturazione della ferrovia esistente” che predicono da trent’anni?
CHE EFFETTI POTRÀ AVERE TUTTO QUESTO SULLA SALUTE DI CHI ABITA IN  VALLE DI S USA ?

L’attività del cantiere di Chiomonte causa ovviamente un aumento delle polveri sottili presenti in aria (PM10 e PM2,5); queste polveri sono pericolose per la salute, per questo la legge individua valori limite che non devono essere superati al fine di tutelare la salute dei cittadini. Con riferimento alla realizzazione dello scavo del tunnel di base e al conseguente trasporto dello smarino nella cava di Caprie, i proponenti
prospettano il superamento del valore limite previsto dalla legge in prossimità del deposito di Caprie [nel Quadro di riferimento ambientale ,Tomo 2 , p. 152 del progetto definitivo, a proposito del PM2.5 si legge che «a causa dei valori di fondo più elevati il superamento del livello di 25 μ g/m 3 (cioè del valore limite in vigore dal 2015) si potrebbe verificare in prossimità del deposito di Caprie» ].

Qui non si tratta di fare allarmismo, ma di leggere i documenti ufficiali e informarsi sulle conseguenze di un . simile spostamento di materiali che durerà, da progetto, almeno sei anni. Il futuro che vogliamo per Caprie e per i paesi della Valle non è questo.
E insieme continueremo a opporci a questo scellerato progetto.

Per sincerarvi dei numeri citati consigliamo la lettura di Relazione geotecnica del sito di Caprie (PD2 C3B 0045), Evacuazione del marino con il treno (PD2 C2A 0023) e Relazione illustrativa siti di deposito (PD2 C3A 5501)

Comunicato No Tav sullo smarino della Torino Lioneultima modifica: 2015-11-19T22:32:55+01:00da davi-luciano
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