Incontro con Delrio. Un intervento di Dario Fracchia, sindaco di S. Ambrogio e replica di F.S.

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VALSUSA NOTIZIE

Voci dalla Val Susa

Inserito il 29 ottobre 2015

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Non sono per nulla d’accordo con il commento sui risultati dell’incontro per i seguenti semplici motivi:

1) Tutti gli argomenti che dovevamo usare suggeriti nel commento sono tutti stati ampiamente illustrati non solo da Plano ma da tutti i sindaci che hanno preso la parola, il sottoscritto compreso

2) Abbiamo chiesto ufficialmente la sospensione dei lavori che significa esattamente l’opzione zero motivandola con i dati trasportistici ed economici, citando a sostegno di questo anche la Corte dei Conti Francese e lo stato delle finanze pubbliche sia statali che regionali

3) questo nuovo tavolo riservato ai sindaci della Unione Bassa Valle è al di fuori dell’Osservatorio e starà a noi non farlo diventare un osservatorio 2.

4) da sempre lotto e mi espongo per il tav come cittadino e come amministratore così come tutti gli altri colleghi e rigetto dunque al mittente qualunque accusa di ambiguità o debolezza, invitando tutti a valutare con pragmatismo l’attuale situazione per affrontarla con azioni efficaci per contrastare l’opera tutti insieme ma senza mai confondere i ruoli e i linguaggi, fatto questo che ci indebolirebbe.

Inoltre penso che ci voglia reciproca fiducia e chiarezza di idee nel senso che bisogna capire che la situazione è cambiata e molto e rispetto alla quale bisogna trovare delle strategie che non vogliono dire abdicare alla giusta causa od essere meno decisi, ma trovare degli spiragli giusti per uscire dall’angolino nel quale ci hanno spinti tutti insieme, cittadini ed amministratori della Valle.

5) Dobbiamo fidarci reciprocamente, delle persone e di quello che sono e rappresentano: non siamo per nulla cambiati ma esigiamo rispetto per il nostro impegno e la nostra coerenza.Se poi qualcuno ha da suggerirci delle azioni migliori di quelle che stiamo facendo siamo aperti ai suggerimenti e alla critiche costruttive MA NON al sospetto o all’accomunamento con personaggi che hanno usato il tav e il movimento per fini personali: questo offende ed è ingeneroso sul nostro impegno che è totale su questo argomento così come su tutti gli altri mille problemi che dobbiamo affrontare giornalmente per mandare avanti i comuni in questo difficile periodo sacrificando tempo ed energie non da poco.

Grazie dell’attenzione a tutti

Dario

Replica

Caro Fracchia,

leggo la tua replica ai miei commenti e ti rispondo. Voglio prima di tutto ribadire che provo il massimo rispetto personale e anche affetto per tutti voi sindaci e non trovo nelle mie righe alcuna espressione che contraddica questo mio sentire e tantomeno i paragoni a cui tu accenni con “personaggi che hanno usato il tav e il movimento per fini personali”. Forse ti riferivi a critiche di altri, non certo mie. Le mie sono di natura esclusivamente politica cosi come i dubbi  e le domande che ho indirettamente posto e dai riscontri che stiamo ricevendo sembrano piuttosto condivise. Per entrare nel merito:

1) Dopo l’incontro avete diffuso un comunicato in cui elencate i punti e le richieste rivolte al ministro, dopo averle concordate e confrontate col movimento. Ebbene nessuna di quelle richieste è stata accolta dai vostri interlocutori. Il “tavolo di lavoro” è l’esatta replica della fregatura che ci hanno dato con Prà Catinat, l’esatta replica dell’Osservatorio “tecnico” che tecnico non era nei propositi e che aveva la pregiudiziale che l’opera non era discutibile. Che differenza c’è da quello? Anche allora dicevano che si poteva parlare di tutto, a 360 gradi, ma “l’opera non era indiscussione”.

2) La richiesta di sospensione dei lavori, del resto non accettata da quanto mi risulta, ma neanche menzionata nelle dichiarazioni finali, non è “esattamente  l’Opzione Zero” come tu affermi. E’ ben altra cosa. La chiamerei pregiudiziale.

3) Sulle compensazioni ovvero i diritti che rivendichiamo  abbiamo assistito in tv a un balletto di ammiccamenti tra Delrio e Foietta per significare che le definizioni sono diverse ma che in fondo si parla delle stesse cose. Vi hanno  preso per il naso e si burlavano pubblicamente di voi facendo pensare che la questione compensazioni sia risolvibile furbescamente. Abbiamo sofferto per voi.ascoltando i commenti imbarazzati del buon Nilo e vedendo sullo sfondo l’espressione eloquente di Loredana Bellone. Segni evidenti che vi rendevate conto di avere perso.

E dire che avevate delle buone carte considerando anche che la controparte ha espresso fastidio per la perdurante pressione ai cancelli. Quindi è naturale chiedersi perchè non siate riusciti a portare a casa niente a fronte di più di venti anni di resistenza e un appoggio popolare forte. Dipende da voi, da vostre insicurezze, da quella scarsa combattività che molti vi imputano ricordando i vostri mille distinguo, le estreme, forse eccessive, cautele nel fare ogni passo o nel giudicare le nostre azioni di lotta, ecc. o c’è un problema politico di debolezza dei sindaci indipendenti (leggi liste civiche) rispetto a una linea espressa più omogeneamente da altri, più organizzata (leggi Pd), che porta all’ambiguità quando si va ai veri confronti? Se c’è qualcosa del genere sarebbe bene che ne parlaste apertamente perchè tale situazione nuoce a tutti.

Personalmente mi auguro ora che diciate di no al “tavolo” e riproponiate le richieste formulate nel vostro comunicato. Con affetto,

Fabrizio Salmoni

Incontro con Delrio. Un intervento di Dario Fracchia, sindaco di S. Ambrogio e replica di F.S.ultima modifica: 2015-10-31T20:57:33+01:00da davi-luciano
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