
di Marta Belotti
La maledizione Tav colpisce ancora una volta le ditte che lavorano sulla Torino-Lione. Il tribunale del capoluogo piemontese ha dichiarato il fallimento della Toro srl, l’azienda che si occupava della bitumatura di tratti di strada nell’area del cantiere di Chiomonte, in valle di Susa.
E di guai la Toro srl ne aveva già. Infatti il titolare, Giovanni Toro, era coinvolto nell’inchiesta “San Michele” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte: l’uomo infatti è imputato in concorso esterno in associazione mafiosa.
Le fortune dell’azienda sono durate pochi anni. Nel 2011 gli era stato affidato il subappalto dei lavori di asfaltatura di tratti di strada nell’area del cantiere Tav. Fatto che, però, non è stato contestato a Giovanni Toro dagli inquirenti dell’inchiesta “San Michele”. Ora il fallimento. Il tribunale ha già fissato per gennaio 2016 l’adunanza dei creditori.
Parlavamo di una vera e propria maledizione perché la Toro non è la prima ditta, coinvolta nei lavori per l’alta velocità, ad uscire con le ossa rotte. Basti ricordare il caso Lazzaro che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane per le intercettazioni dove si parlava, secondo gli inquirenti, d’intromissioni politiche per l’assegnazioni di appalti.