Milano, nascondeva 3 chili di cocaina e 20mila euro: arrestato marocchino

I lavori che gli italiani non vogliono fare. Mica si può campare con il poket money di euro 2,50 al giorno (75 al mese)?? Chiedere ad un disoccupato italiano o ad un disabile con una pensione di 200 euro come si “vive”.

giovedì, 8, ottobre, 2015

Dice D’Alema che gli immigrati pagano le nostre pensioni

Nella tarda mattinata di ieri la polizia ha arrestato a Rozzano un marocchino di 36 anni, in possesso di circa 3 chili di cocaina. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti specifici, è stato tenuto sotto osservazione ed è stato fermato mentre usciva dalla sua casa di via Tevere.

Addosso aveva 26 grammi di cocaina e questo ha fatto scattare la perquisizione della sua abitazione dove, nascoste sotto i fornelli, sono state trovate due confezioni da più di un chilo di cocaina ciascuno. In cantina, invece, la polizia ha trovato e sequestrato 19mila 900euro in contanti e altri 100grammi della stessa sostanza stupefacente.

L’uomo, che risiedeva 

Tunisino senza biglietto prende il controllore per il collo e lo colpisce con un pugno

E’ integrazione. Non aggressione razzista

giovedì, 8, ottobre, 2015

Reggio Emilia – E’ stato aggredito da un passeggero senza biglietto: è accaduto questa mattina intorno alle 10, in via Emilia San Pietro, nel pieno centro cittadino. Il controllore era salito su uno dei minibus che, dai parcheggi scambiatori alle porte della città porta in centro. Una volta salito ha subito beccato un passeggero sprovvisto del biglietto.

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Alla richiesta dei documenti per redigere il verbale il passeggero ha risposto di non possedere i documenti, motivo per cui il controllore ha deciso di scendere insieme al ‘portoghese’ alla prima fermata. Finché i due sono rimasti sul minibus tutto sembrava svolgersi regolarmente. Poi il mezzo si è fermato all’altezza di Porta San Pietro dove controllore e ragazzo sono scesi. A questo punto il ‘portoghese’ è diventato una furia: ha preso per il collo il giovane controllore, lo ha sbattuto contro una cabina telefonica e poi – allo scopo di assicurarsi la fuga – lo ha colpito con un pugno al volto.

Seppur tramortito il controllore ha lanciato l’allarme al 112: in pochi attimi è giunta sul posto una pattuglia dei carabinieri della stazione di corso Cairoli che raccolta la descrizione dell’aggressore ha avviato le ricerche.Il fuggitivo aveva cercato di nascondersi entrando in un bar sotto i portici di San Pietro dove i carabinieri l’hanno trovato conducendolo in caserma.

Al termine degli accertamenti l’uomo, un 35enne cittadino tunisino residente in città, è stato denunciato alla Procura reggiana per i reati di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto a fornire le proprie generalità. Per lui ovviamente anche la multa per aver cercato di viaggiare gratis.  (LaPresse)

Siria: Patriarca siro-ortodosso, “Non è un segreto che la Turchia aiuta l’Isis”

Per l’europa, quella che senza euro e Unione bancaria siamo fuori dalla democrazia, fa entrare nel suo esclusivo club solo chi rispetta i diritti umani. Ovviamente quelli dei tagliagole

Aphrem II denuncia che il “conflitto è durato più della Prima guerra mondiale”.

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Ignatius Aphrem II, Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia e tutto l’Oriente

Roma, 15 settembre 2015 – “C’è un Islam fanatico di gruppi in lotta col governo siriano, e ci sono paesi che ancora supportano questi gruppi. Lo voglio dire, non è un segreto che la Turchia aiuta il Daesh (Isis), permettendo loro di entrare e uscire dalla Siria, anche recentemente”. Lo ha detto il Patriarca siro-ortodosso di Antiochia e tutto l’Oriente, Ignatius Aphrem II, ai microfoni del Tg2000, il telegiornale di Tv2000.

“Ci sono persone e gruppi – ha aggiunto il Patriarca siro-ortodosso – che comprano il petrolio dal Daesh, cosa che fornisce loro ulteriori introiti per finanziare la guerra e ci sono paesi come Arabia Saudita e Qatar che sono coinvolti anch’essi nella guerra in Siria, sostenendo questi gruppi di terroristi”.
“La guerra in Siria”, ha ricordato Aphrem II,  è “durata ormai più della Prima guerra mondiale perché molti sono i paesi coinvolti in questo conflitto. Noi speriamo che la fine della guerra arrivi presto. Ci sentiamo incoraggiati dal dialogo che si sta avviando tra Russia e Stati Uniti d’America sappiamo bene infatti che senza un accordo tra Russia e America, non penso che la fine della guerra arriverà”.
L’apertura di Putin, alleato del presidente Assad, ad una transizione pacifica con nuove elezioni e un governo con membri anche dell’opposizione, ha sottolineato Aphrem II, “può essere una buona strada, purché saranno i siriani stessi a percorrerla da soli, e non si tratti di una soluzione imposta dall’esterno. Semmai dall’esterno dovrebbero aiutare i siriani a mettere insieme, e se ci sarà un accordo, un nuovo governo che sia formato includendo anche l’opposizione, per me sarebbe benvenuto. Io credo che ogni siriano abbia il diritto di ricostruire la Siria”.

Il Patriarca siro-ortodosso ha infine ricordato che “ora la maggioranza dei nostri fedeli vive in Occidente, non più in Oriente, abbiamo proprio in questo momento molti profughi per strada, diretti verso l’Europa, abbiamo perso tanti nostri fedeli, affogati in mare”.

Servizio di Paolo Fucili:

http://www.tv2000.it/blog/2015/09/15/siria-patriarca-siro-ortodosso-non-e-un-segreto-che-la-turchia-aiuta-lisis/

Marocchino armato di ascia assalta la tabaccheria e minaccia la commessa

Se la commessa fosse stata straniera e l’aggressore italiano i servizi televisi e prime pagine sui giornari avrebbero titolato allarme razzismo. Ma se la donna, una volta tanto cara al partito di se non ora quando, non ha la giusta nazionalità, se aggredita, non conta.

 giovedì, 8, ottobre, 2015

 Serata agitata, quella di mercoledì, nella zona della stazione ferroviaria di Rimini con un nordafricano che, armato di ascia, ha seminato il panico in strada. Tutto è iniziato verso le 20 quando, un giovane, è arrivato davanti alla tabaccheria di piazzale Cesare Battisti e, con l’ascia, ha iniziato a vibrare dei fendenti contro il distributore automatico di sigarette nel tentativo di scassinarlo. Ad accorgersi di tutto è stata la commessa che ha iniziato ad urlare e ha chiedere aiuto nonostante le minacce del malvivente il quale, oramai scoperto, si è dato alla fuga in bici mentre, nel frattempo, è stato chiesto l’intervento della polizia di Stato.

Una pattuglia delle Volanti è arrivata in piazzale Cesare Battisti e, gli agenti, dopo aver raccolto una descrizione dello straniero, sono partiti alla sua ricerca. Pochi minuti e, l’individuo, è stato bloccato in via Roma con ancora l’ascia in mano ed è stato portato in Questura. Negli uffici di corso d’Augusto è emerso che si trattava di un marocchino 28enne, già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, che è stato quindi tratto in arresto.

riminitoday.it

Distrutte 8 roccaforti di ISIS nei raid russi di oggi in Siria + Nessun missile precipitato in Iran, Teheran accusa di “guerra psicologica” gli USA

Obama è preoccupato che la Russia stermini i suoi scagnozzi, come mai sa dove sono le roccaforti isis e NON DICE dove sono?!?! Che li protegge? E’ così che combatte il terrorismo? Come mai i raid francesi iniziali non ne hanno beccata una?!?!?!?! Ed ecco che ricorrono alla guerra psicologica, presi come sono da isterismi infantili, i nostri “portatori di democrazia”

© Sputnik. Dmitriy Vinogradov 16:45 08.10.2015(aggiornato 16:48 08.10.2015)

Questa notte i caccia russi hanno effettuato 22 raid e colpito 27 obiettivi dei terroristi in Siria, ha riferito il generale Igor Konashenkov, rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo.

“I caccia bombardieri “Su-25” e “Su-34″ hanno attaccato 8 roccaforti di ISIS nella provincia di Homs. A seguito dei raid sono state completamente neutralizzate le strutture dei terrorisiti,” — ha detto oggi ai giornalisti Konashenkov.

Gli “Su-25” e “Su-34” hanno attaccato 11 distretti in cui si trovavano i campi base dello “Stato Islamico” nelle province di Hama e Raqqa, ha aggiunto Konashenkov.

“A seguito dei bombardamenti le strutture utilizzate dai terroristi per l’addestramento sono state distrutte,” — ha concluso il rappresentante del ministero della Difesa.

Leggi tutto: http://it.sputniknews.com/mondo/20151008/1323894/Russia-Terrorismo-Raid.html#ixzz3o12H6RBd

Nessun missile precipitato in Iran, Teheran accusa di “guerra psicologica” gli USA

21:18 08.10.2015(aggiornato 23:03 08.10.2015)

Teheran non ha nessun informazione sui missili russi presumibilmente caduti sul territorio del Paese, dice una fonte nel ministero della Difesa iraniano.

Teheran ha negato i report americani secondo cui quattro missili russi diretti su obiettivi dell’ISIS sono caduti sul suolo iraniano. Il ministero della Difesa di Teheran ha fatto sapere che queste accuse sono solo supposizioni parte di una “guerra psicologica”.

Anche il ministero della Difesa russo ha respinto le notizie diffuse dai media USA di un presunto incidente che avrebbe coinvolto i missili russi sparati contro le posizioni dell’ISIS in Siria il 7 ottobre, ribadendo che essi hanno colpito i bersagli precedentemente stabiliti.

“Non importa quanto sia stato poco piacevole e inaspettato per i nostri colleghi al Pentagono l’attacco ad alta precisione contro l’infrastruttura dell’ISIS in Siria: i fatti sono fatti e tutti i missili lanciati dalle nostre navi hanno colpito i loro obiettivi” — ha detto Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo.

Nella giornata di giovedì la CNN aveva riportato che 4 dei 26 missili lanciati dalle navi russe nel mar Caspio erano precipitati in Iran. La notizia è stata attribuita a fonti anonime nel Pentagnono, che però, pur affermando di avere delle prove in mano sul malfunzionamento dei sistemi di puntamento dei missili, non sono stati in grado di provare dove essi siano effettivamente caduti.

Il ministero della Difesa russo, dal canto suo, ha pubblicato una serie di video inequivocabili che provano l’accuratezza dei sistemi di attacco impiegati contro l’ISIS:

Come si vede in questo video, il 5 ottobre i caccia dell’aviazione russa hanno distrutto un centro di comando e un deposito di munizioni dell’ ISIS nei pressi della città siriana di Maarrat al-Nu’man.

Il 30 settembre scorso la Russia ha avviato un offensiva aerea contro le postazioni dei terroristi dell’ISIS in Siria, dopo richiesta da parte del presidente Bashar Assad. Nelle operazioni sono impiegati caccia SU-34 e SU-24 e SU-25

Leggi tutto: http://it.sputniknews.com/mondo/20151008/1326383/iran-informazioni-missili-.html#ixzz3o12WqDGB

La UE sanziona Putin. Invece integra Erdogan. Sottobanco.

Quindi per Hollande uscire dall’euro e dall’europa significa uscire dalla democrazia. Chiedere ai greci una conferma, se senza la troika ci può essere vita.

8 ottobre 2015

Mercoledì, la Merkel ed Hollande si sono degnati di presentarsi davanti al parlamento europeo per spiegare quello che hanno deciso tra loro sul problema della accoglienza dei profughi. Mal gliene è incolto.

S’è alzata Marine Le Pen. Rivolta alla Merkel: “Grazie signora cancelliera di esser venuta col vostro vice-cancelliere amministratore della provincia Francia, Francois Hollande”. Risatine, mormorii.

Poi Marine s’è rivolta a Hollande: “Signor vice-cancelliere, avrei voluto chiamarla presidente della repubblica, ma lei non esercita la funzione di presidente della repubblica, perché ignora costantemente gli interessi della Francia”, accusandolo di “dare uno spettacolo penoso di una Francia al rimorchio della Germania sulla questione migratoria. L’interesse della Francia è di non sottomettersi a una politica decisa a Berlino, a Bruxelles, o a Washington”.

E di nuovo alla Cancelliera: “ Non vi riconosco, Madame Merkel, il diritto di disporre di noi in un tentativo di dominazione tedesca della UE. A darvi retta, ci stiamo impantanando nella spirale dell’austerità senza fine per salvare l’euro e il modello tedesco di bassi salari. La vostra Unione Europea vassalla degli Stati Uniti sta crollando, aggravando gli assalti migratori come gli attacchi economici, l’austerità, la concorrenza sleale e il dumping sociale”.

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Merkel col suo vice-cancelliere

 Poi ha parlato il deputato polacco Ryszard Legutko, che è stato ministro dell’Istruzione nel 2007, appartenente al partito fondato dai fratelli Kaczynski. “Uno o due paesi decidono per tutti altri noi. 2 non è 28. Mi sembra, signora Merkel, che lei dimentichi la differenza fra il ‘dirigere’ e il ‘dominare’. Molti di noi qui si preoccupano sulla loro libertà di dire la loro visione, perché questa è ignorata, insultata da una retorica federalista lontana mille miglia dalla realtà. Altri parlano forse meno forte, ma hanno anche loro la loro parola da dire. Perché ha giocato al gatto e al topo con Schengen? Perché invitare i migranti e poi annullare l’invito? Avete deciso di aprire e poi richiudere le frontiere tedesche senza ascoltare nessuno. Se questo non è dominio, che cosa è? Le chiedo, cancelliera, di tener conto della realtà e smettere di auto-adorarvi” (probabile allusione alle voci che vogliono la Merkel aspirante al Nobel per la Pace…).

Nigel Farage ci ha messo del suo, spiegando come Hollande, con la sua soggezione alla Merkel, ha reso la Francia “una mezza calzetta”.

Espressioni alquanto inaudite nella neolingua felpata a cui sono abituati i due. Hollande s’è infuriato, ha replicato che la Le Pen vuole “uscire dall’euro, uscire dall’Europa, uscire dalla democrazia” (miserabile accusa di ‘fascismo’, luogo comune anti-FN). Abbastanza impressionante la reazione dei blogger francesi di sinistra – che non ascoltano mai Marine Le Pen, sia per la ferrea censura che la esclude dalle tv, sia per autocensura gauchiste – ma guarda, la signora sarà ‘facho’, ma dice le cose giuste. Le cose di sinistra. L’incubo è che, con il FN alto nei sondaggi, la base di sinistra si fonda con essa su un programma “populista. “All’incubo hanno dato forza le immagini dei dirigenti di Air France che scappano salendo su un reticolato con le camice strappate dai lavoratori inferociti: lavoratori CGT (la loro CGIL). Qua e là, nei blog, l’evento, inaccettabile” per il governo socialista, stato salutato con l’auspicio che sia solo l’inizio, e che torni “la tondeuse” (la ghigliottina).

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Fugge dai sanculotti

La rivolta cova, e in Francia è un pericolo serio.

Ma quale il motivo di questa tempesta nello pseudo-parlamento?

La cancelliera, il vice-cancelliere e il compare dalla Merkel messo a dirigere l’eurocrazia, Juncker, devono spiegare come mai, dopo aver invitato milioni di profughi, stanno cercando di ricacciarne 400 mila che non hanno diritto all’asilo, nei loro paesi d’origine (un piano segreto annunciato dal Times, smentito “immediatamente” da Bruxelles, è stato praticamente confermato dai due: la UE ha stanziato 1,8 miliardi – dei contribuenti – da  regalare a paesi come il Niger a condizione che si riprendano i loro negri).

Ma c’è di peggio: la UE ha implorato Erdogan di non mandarci più profughi, promettendogli in cambio l’ammissione di fatto nella UE: i turchi potranno entrare senza visto nello spazio di Schengen .

Insomma la giunta Merkel-Hollande che ha decretato sanzioni stupidamente feroci contro Putin, che non si adegua ai “valori europei”,  è  la stessa che offre l’entrata della Turchia in Europa sottobanco,  ad un governante turco  impresentabile che sta massacrando parte della sua popolazione curda e sostiene l’ISIS… Per anni Ankara è stata tenuta alla porta, schifiltosamente additando il paese come non ancor degno – poco rispetto dei ‘diritti’ – ad entrare nel nostro paradiso di civiltà e moralità, ed oggi la cosiddetta Europa sbraga con Erdogan.

E adesso Erdogan già si comporta da vincitore. Anzi da conquistatore. Voi non lo sapete, perché i nostri media non vi hanno informato, ma il 4 ottobre, il presidente islamista turco è venuto a Strasburgo a tenere uno scandaloso incontro con folle di turchi immigrati in Europa – fatti arrivare evidentemente dagli organizzatori del suo partito da Francia e Belgio, Svizzera e Germania in pulmann strapieni – e li ha arringati in qualità di “Turchi d’Europa” incitandoli “a non assimilarsi ai paesi che li ospitano, ma di mantenere la lor identità turca e islamica. I turchi presenti erano almeno 15 mila. Le donne erano state separate dagli uomini. Immenso sventolio di bandiere con la mezzaluna.

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Trionfo d Erdogan a Strasburgo, 4 ottobre

Lo sappiamo da una lettera che Aymeric Chauprade, deputato francese, ha inviato al suo ministro dell’interno:

http://aymericchauprade.com/lettre-ouverte-a-bernard-cazeneuve/

Come giustifica il fatto di aver autorizzato “un presidente di stato estero, per giunta non europeo”, a tenere “un discorso elettorale” islamista e neo-ottomano. Ciò “nel momento in cui i cristiani, gli alawiti, gli sciiti, i curdi, ma anche una gran parte di arabi sunniti d’Irak e Siria stanno pagando un prezzo altissimo alla politica turca di sostegno all’islamismo, ufficialmente ai Fratelli Musulmani, ufficiosamente ai boia dello Stato Islamico..Avete dimenticato che l’obiettivo di Erdogan e dei suo partito è la reislamizzazione dei turchi di Turchia e d’altrove, e il neo-ottomanesimo?”

Chauprade ha ricordato che Erdogan fu condannato nel 1998 da un tribunale turco per incitamento all’odio religioso, avendo proclamato: “I minareti saranno le nostre baionette, le cupole i nostri elmetti, le moschee le nostre caserme e i credenti i nostri soldati”. Poi il deputato conclude: “Signor ministro, il suo gesto di sottomissione a questo nuovo totalitarismo che è l’islamismo non è un gesto isolato della classe politica francese…Spero che lei, e i suoi amici del governo socialista, siate ben coscienti che un giorno chiamati a rendere conto, davanti a una Francia sovrana e liberata dal denaro corruttore de Golfo arabico, di questi atti di collaborazione con questi regimi che sostengono l’islamizzazione dell’Europa”.

Un’altra evocazione della tondeuse.

Speriamo in loro.

Perché da noi, di ciò che è avvenuto al parlamento europeo il Corriere della Sera ha dato questo resoconto:

“Il dibattito con i membri del parlamento è stato molto acceso, ed ha fatto emergere due pericolosi conflitti, i quali rischiano di provocare lo stallo delle riforme, e di minare le basi stesse della costruzione europea…”. Insomma la lingua di legno dell’europeismo.

http://www.maurizioblondet.it/la-ue-sanziona-putin-invece-integra-erdogan-sottobanco/

Fmi alla UE: andare avanti con l’Unione bancaria

Ome ha detto Hollande, senza EURO BANKENSTEIN non c’è democrazia

mercoledì, 7, ottobre, 2015

fmi-lagarde

“Nell’area euro sono necessari più progressi per rafforzare la fiducia del mercato”: la politica dell’area euro “non può fare affidamento solo sulla Bce per portare la stabilità finanziaria su un terreno più stabile”. Lo afferma il Fmi, invitando l’Europa ad andare avanti con l’Unione bancaria e a rafforzare l’architettura finanziaria della moneta unica.

La Federal Reserve statunitense dovrebbe attendere la ripresa dell’inflazione prima di alzare i tassi. Il Fmi sottolinea però che i rischi di deflazione sono leggermente diminuiti nell’area euro, anche se i miglioramenti degli ultimi sei mesi “non sono stati abbastanza ampio da sgominare i rischi elevati di recessione nell’area euro e deflazione”.

La bad bank per risolvere il nodo dei crediti deteriorati è buona in alcuni paesi, fra cui l’Italia. Sarebbe come un”’aspirapolvere” per pulire ma è difficile da attuare. Lo afferma il Fmi, sottolineando che nell’area euro, e anche in Italia, risolvere il nodo dei crediti deteriorati è essenziale. Una delle modalità da seguire è fare pressione sulle banche. ansa

La stabilità dei prezzi prima del diritto alla vita. Ecco l’Europa…

L’Europa dei popoli in miseria: 122,6 milioni di persone ridotte in povertà

http://www.imolaoggi.it/2015/10/07/fmi-alla-ue-andare-avanti-con-lunione-bancaria/