Europarlamentari in Val Susa: la visita al cantiere Tav si ferma sul ponte

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VALSUSA NOTIZIE

Voci dalla Val Susa

Inserito il 4 ottobre 2015

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di Gabriella Tittonel  domenica 4 ottobre 2015

Scene indegne di un paese civile. Quelle subite dai cinque parlamentari europei che sabato mattina sono partiti a piedi da Giaglione per recarsi in visita al cantiere del tav in Clarea, una visita che avrebbe dovuto farli giungere, al di fuori delle recinzioni, a prendere visione dell’area in cui si sta procedendo allo scavo del tunnel geognostico.

Il condizionale è d’obbligo, perché, giunti in prossimità del ponte che attraversa il Clarea, questo intorno alle undici, non è stato possibile avanzare a causa del cordone di polizia che chiudeva il passaggio, con tanto di idrante al seguito e blindati.

Sosta forzata dunque per i parlamentari ed il seguito, composto da una ventina di persone, tra cui un sindaco ed alcuni amministratori, che hanno cercato di comprendere le ragioni dell’ennesima chiusura della strada, decisa, come sottolineato dalle Forze dell’ordine, per soddisfare un’ordinanza di cui peraltro non vi era traccia. Inutile la presentazione dei documenti di riconoscimento da parte dei parlamentari, inutile la richiesta per tutti di poter passare: il cordone di polizia, con tanto di scudi ha cercato di allontanare i visitatori, con spintoni e calci, cose ben visibili dalle innumerevoli immagini e video scattati, facendo cadere a terra alcune persone e lasciando parecchi contusi.

Esterrefatti i parlamentari, che hanno sottolineato l’impegno a riportare al Parlamento europeo quanto accaduto: Eleonora Forenza ha anche sentito telefonicamente il funzionario Accardi, che ha parlato di alcuni contusi fra le Forze dell’ordine (!) ma che non ha saputo risolvere la situazione.

Così il pranzo per tutti si è tenuto sul ponte, certo con il rincrescimento di non aver potuto raggiungere il devastante cantiere, peraltro visto il giorno precedente dal basso, o meglio, dal di dentro del tunnel e molto bene, da parte dei parlamentari in visita, che in galleria ci sono rimasti per oltre due ore a causa del guasto del trenino.

A termine giornata una questione, irrisolta, rimane. Quella che giunge a mettere uomini contro in nome di un lavoro e della difesa di un’opera indifendibile. Per un sacco di ragioni. Uomini contro, persone che non si conoscono e che si respingono, si feriscono. Scene quotidiane di tante parti del mondo. Ma è davvero questo il mondo che vogliamo per noi e per i nostri figli?

Europarlamentari in Val Susa: la visita al cantiere Tav si ferma sul ponteultima modifica: 2015-10-05T12:36:58+02:00da davi-luciano
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